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Covid, l’annuncio choc dell’Ue: Emilia, Veneto, Friuli e Bolzano in zona «rosso scuro» L’Ue ha deciso che quando il numero cumulativo di casi ogni 100 mila abitanti supera i cinquecento l’area interessata viene indicata l’area come zona rosso scuro.
Sono tre le regioni, insieme alla Provincia autonoma di Bolzano, a rischio di essere mappate dall’Ue come zone rosso scuro e quindi essere sottoposte all’obbligo di test e quarantena per poter viaggiare nell’Ue. Si tratta di Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna. È quanto risulta dagli ultimi dati pubblicati dall’Ecdc relativi al numero cumulativo di casi ogni 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni. L’Ue ha deciso che quando questo valore supera i cinquecento viene indicata l’area come zona rosso scuro. Al 21 gennaio la provincia di Bolzano risultava con 696 casi cumulativi ogni 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni, il Veneto con 656, il Friuli 768 e l’Emilia Romagna 528.
Stop ai viaggi non essenziali, ma no alla chiusura delle frontiere
La Commissione Ue ha proposto al Consiglio di decidere che i viaggi non essenziali tra gli Stati vanno fortemente scoraggiati in questa fase ma vanno evitate chiusure delle frontiere o proibizioni generali per assicurare il funzionamento del mercato interno. In aggiunta agli attuali colori in cui sono divise le aree della Ue (verde, arancione, rosso e grigio) Bruxelles propone di inserire l’area rosso scuro per indicare le aree in cui il virus circola ad alti livelli nelle quali i tassi di notifica di nuovi casi negli ultimi 14 giorni riguarda piu’ di 500 persone su centomila. Bruxelles propone che tutti i viaggi non essenziali siano fortemente scoraggiati fino a quando la situazione epidemiologica non risulti migliorata in misura considerevole e ciò riguarda in particolare i viaggi per e da aree rosso scuro.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Colori delle regioni italiane: rosso, rosso pompeiano, arancio aragosta, viola, viola addobbo funebre, blu tenebra. … Sul blu tenebra l’Italia andò in coma cardiorespiratorio
"Leggendo i verbali della task force del Ministro Speranza si scopre che c'è stata una sottovalutazione del COVID.
La prima riunione avviene solo il 22 Gennaio.
Ben 17 giorni dopo la nota dell'OMS."
Coronavirus, i verbali della task force a fine gennaio 2020: «È un’influenza, fa morti ma non fa notizia» – L’anticipazione di Report. Nell’ultima puntata di Report, i primi verbali della task force che doveva occuparsi di valutare il nuovo virus. Un mese e mezzo passato senza prendere decisioni neppure sullo stoccaggio delle mascherine.
A inizio 2020, il ministero della Salute ha sottovalutato per settimane i rischi del Coronavirus in arrivo. A dimostrarlo, oltre alle poche indiscrezioni che arrivano dalla procura di Bergamo sull’impatto della pandemia nella provincia lombarda, sono ora i verbali che Report, la trasmissione di Rai 3 guidata da Sigfrido Ranucci, mostra questa sera in esclusiva. L’elenco di quel che avviene tra il 5 gennaio e il 20 febbraio 2020 (il ricovero d’urgenza del “paziente 1” all’ospedale di Codogno è del 19 febbraio) lascia pochi margini di interpretazione.
Il 5 gennaio, come è noto, l’Organizzazione mondiale della sanità manda in tutto il mondo il primo alert che chiede di attivare i piani pandemici per l’influenza, visto che in Cina è stata rintracciata una pericolosa polmonite di causa sconosciuta. Il 7 gennaio dal ministero della Salute parte una circolare che estende l’allarme a tutte le autorità interessate. Ma solo il 22 gennaio, dunque 17 giorni dopo, si riunisce per la prima volta una task force istituita per valutare la situazione. Dell’organismo di emergenza fanno parte Giuseppe Ippolito dell’istituto Spallanzani, Agostino Miozzo della Protezione civile, Giovanni Rezza e Silvio Brusaferro dell’Istituto superiore di sanità, alla presenza del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il documento
Lì per lì, si legge nel verbale mostrato da Report, è lo stesso Ippolito – che proviene da uno dei principali centri di ricerca italiani sulle malattie infettive – a tirare il freno: «È verosimile che il virus si attenui nelle prossime settimane. Attualmente ha una diffusione simile a quella dell’influenza». Rincarano la dose i rappresentanti dell’Istituto superiore di sanità, dice ancora il documento:
I dati sono sovrapponibili a quelli dell’influenza: dal 1 gennaio abbiamo 3 milioni e mezzo di italiani a letto con l’influenza e diversi sono stati i morti ma questo dato non fa notizia. I sintomi dell’influenza e del Coronavirus sono simili, il virus dell’influenza ha un tasso di riproduzione più elevato rispetto al coronavirus ma il quadro radiologico in quest’ultimo è molto più importante. Sulla base delle esperienze pregresse ci sarà un picco e poi un rallentamento.
Il 29 gennaio, Giuseppe Ippolito parla per la prima volta della necessità di attivare il piano pandemico, sempre alla presenza del ministro Speranza, ma la decisione viene rimandata.Si parla anche della necessità di stoccare dispositivi di protezione individuale, ovvero le mascherine che mancheranno per almeno un mese, ma anche su questo non arriva nessuna scelta precisa. E del resto, ancora il 7 febbraio, lo stesso Ippolito, assieme agli esperti dell’Iss, dice che il virus non è ancora arrivato in Italia e che quindi semmai bisognerà affrontare una minaccia proveniente dall’esterno. La presa di coscienza di quanto potrebbe accadere è del 20 febbraio, quando il paziente 1 è già in terapia intensiva. Il ricercatore Stefano Merler, della fondazione Bruno Kessler, presenta al ministero la sua ricerca mostrando che il virus può causare 70 mila morti entro la fine dell’anno, anche Speranza assiste alla discussione. Anche in questo caso, però, le decisioni più rigide riguardanti l’intero Paese arriveranno giorni dopo. La procura di Bergamo, nelle ultime settimane, ha convocato vari dirigenti del ministero, tra i quali Giuseppe Ruocco, segretario generale che introduceva tutte le riunioni della task force e Claudio D’Amario, ex direttore generale della Prevenzione. Quest’ultimo avrebbe confermato ai pm che il piano pandemico vigente a gennaio scorso era quello del 2006, perché nel 2017 ci si era limitati a rivedere l’editing e il sito internet. Una versione dei fatti che il direttore generale aggiunto Ranieri Guerra ha smentito più volte.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Si sapeva gia: tutto il mondo ha sottovalutato il Covid ed i nostri politici non sono stati da meno.
Ricordiamo i #milanononsiferma di Zingaretti o gli aperitivi in Baita di Salvini.
Vabbè a gennaio nessuno pensava ad una cosa del genere non pareva neanche una sars
Se leggi bene l'OMS aveva mandato un alert tutti il 7 Gennaio.
l'Italia se n'è sbattuta allegramente le palle per settimane.
Se non è errore questo..
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Si sapeva gia: tutto il mondo ha sottovalutato il Covid ed i nostri politici non sono stati da meno.
Ricordiamo i #milanononsiferma di Zingaretti o gli aperitivi in Baita di Salvini.
Quantomeno siamo stati tra i primi paesi a capire l'entità del dramma correndo ai ripari o comunque cercando di arginare il prima possibile
Negli stati con guide sovraniste, populiste e negazioniste hanno sottovalutato fino a pochi mesi fa il virus ed i danni li stiamo vedendo tutti
Originariamente Scritto da huntermaster
tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
Originariamente Scritto da luna80
Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
Ma sì.
Che siamo stati bravi. [emoji7][emoji7][emoji7]
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Quantomeno siamo stati tra i primi paesi a capire l'entità del dramma correndo ai ripari o comunque cercando di arginare il prima possibile
Negli stati con guide sovraniste, populiste e negazioniste hanno sottovalutato fino a pochi mesi fa il virus ed i danni li stiamo vedendo tutti
In realtà quando si chiedeva di controllare chi veniva dalla Cina si è aperto un teatro di iniziative contro il razzismo, quando hanno preso i primi provvedimenti la bomba era esplosa. A dire che servivano controlli erano proprio i populisti sovranisti demagoghi, ma noto che ormai si riscrivono le vicende in maniera repentina pur di supportare le tesi
In realtà quando si chiedeva di controllare chi veniva dalla Cina si è aperto un teatro di iniziative contro il razzismo, quando hanno preso i primi provvedimenti la bomba era esplosa. A dire che servivano controlli erano proprio i populisti sovranisti demagoghi, ma noto che ormai si riscrivono le vicende in maniera repentina pur di supportare le tesi
Esattamente.
Ma ormai sembrano avere i neuroni settati per dire ste cagate a pappagallo senza neanche riprendere i fatti accaduti e valutarli a dovere.
Istruiti a marionetta fino al midollo da ciò che bofonchia la sinistra sulla destra con ste 4 paroline magiche del Sovranismo, Populismo, Negaziosmo, Fascismo, etc etc.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Spunta la clausola nel contratto con Pfizer: «Se ci sono reazioni avverse al vaccino, paga lo Stato». Vaccini in ritardo, da Arcuri per ora solo una diffida.
Parte con una diffida dall’Avvocatura dello Stato la causa che il commissario straordinario ha annunciato contro la società farmaceutica per i ritardi nelle consegne dei vaccini. Una strada tutta in salita, visto che il contratto non prevede obiettivi settimanali ma trimestrali. E negli accordi emerge anche una clausola voluta da Pfizer per tutelarsi su possibili reazioni avverse.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Con queste ulteriori informazioni non si può negare quanto gli errori iniziali abbiano pesato. Poi si può dire che anche gli altri stati non abbiano fatto molto diversamente, ma questo è un discorso che posso accettare da un bambino delle scuole elementari che cerca di giustificare un brutto voto ad un compito dicendo che tutta la classe è andata male.
Non posso aspettarmi un discorso del genere da un Governo che a Febbraio dichiara di essere tra i più preparati al mondo, che in pieno lockdown si autodichiara Esempio per il Mondo e che ancora oggi si autoelogia preventivamente sulla gestione delle Vaccinazione, che però tuttavia, man mano che le informazioni vengono fuori, non solo siamo tutt'altro che in condizioni di dichiararci tra i migliori, ma in più viene fuori la nostra evidente ed assoluta imprepararzione.
Qui non è che tutta la classe è andata male alla verifica e noi insieme al resto, qui noi non avevamo neanche le penne per scrivere...
Con queste ulteriori informazioni non si può negare quanto gli errori iniziali abbiano pesato. Poi si può dire che anche gli altri stati non abbiano fatto molto diversamente, ma questo è un discorso che posso accettare da un bambino delle scuole elementari che cerca di giustificare un brutto voto ad un compito dicendo che tutta la classe è andata male.
Non posso aspettarmi un discorso del genere da un Governo che a Febbraio dichiara di essere tra i più preparati al mondo, che in pieno lockdown si autodichiara Esempio per il Mondo e che ancora oggi si autoelogia preventivamente sulla gestione delle Vaccinazione, che però tuttavia, man mano che le informazioni vengono fuori, non solo siamo tutt'altro che in condizioni di dichiararci tra i migliori, ma in più viene fuori la nostra evidente ed assoluta imprepararzione.
Qui non è che tutta la classe è andata male alla verifica e noi insieme al resto, qui noi non avevamo neanche le penne per scrivere...
E' così, il "mal comune mezzo gaudio" può far comodo alle medie quando come giustamente dici tu un compito va male a tutti e la mamma non si arrabbia dunque più di tanto.
Direi che qua la cosa è abbastanza diversa, e soprattutto se ci sono delle mancanze certificate da dei documenti ufficiali, è giusto criticare.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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