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Oggi in UK è stato rilevato il maggior numero di nuovi contagi dall'inizio della pandemia 53.135, credo sia anche il record anche a livello europeo
Guardando questi numeri sembra che questa variante sia effettivamente peculiare
Quanti tamponi ?
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Vaccino Covid AstraZeneca, quando arriva? Tra annunci, errori e gaffe, ecco come è andata
Il vaccino AstraZeneca e IRBM di Pomezia non arriverà prima di marzo 2021. Ma perché non è ancora stato autorizzato dall’Ema? Ecco tutti gli errori di percorso che oggi lo penalizzano
Era partito col favore dei pronostici il vaccino di AstraZeneca. Sembrava destinato a vincere la corsa con i concorrenti di Pfizer-Biontech e Moderna. «A settembre ci saranno belle sorprese», dicevano elettrizzati molti personaggi coinvolti nella grande avventura. E invece il prototipo sviluppato dalla multinazionale anglo svedese, in collaborazione con l’istituto Jenner di Oxford e la nostra IRBM di Pomezia, rischia di arrivare in coda. Non prima di fine febbraio, si può prevedere, calcolando sommariamente i tempi. La richiesta di autorizzazione a Ema potrebbe essere formalizzata alla fine di gennaio, dopo la conclusione della tranche di sperimentazione supplementare su altre decide di migliaia di volontari in Europa, programmata anche in centri italiani. E’ la strada scelta per rimediare ai tanti errori di percorso accumulati negli ultimi due mesi.
Errori procedurali e di comunicazione. Non è in dubbio infatti la validità del vaccino che era stato presentato con ottime referenze. Dati preliminari di sicurezza e efficacia molto promettenti che avevano convito la Commissione europea a promuovere un pre accordo di acquisto delle dosi. Ora i ricercatori stanno «riordinando le carte» per presentarsi all’Ema, ente considerato il più rigoroso a livello mondiale, con una statistica solida e credibile, capace di spazzare via le perplessità. E’ l’ultima prova, ben più difficile di quella che l’azienda sta sostenendo in questi giorni con l’autorità britannica. Bisogna assolutamente convincere i giudici, i governi compratori e l’opinione pubblica sull’affidabilità del prodotto.
Ma cosa è realmente accaduto? È possibile che una corazzata industriale del calibro di AstraZeneca, affiancata da uno dei laboratori al top della ricerca come quello londinese, abbia combinato questo pasticcio? Si, è possibile.
Tutto è cominciato con l’annuncio di risultati che hanno dato una risposta non omogenea: il 62%% dell’efficacia ottenuta con la somministrazione di due dosi e il 90% con la somministrazione di una prima mezza dose più una seconda dose intera. Il vicepresidente della sezione ricerca biomedica Mene Pangalos usò il termine di «serendipity», che tradotto in italiano significa «scoperta per caso». Era stato commesso uno sbaglio di dosaggio, emerso nel corso delle centinaia di controlli cui i vaccini vengono sottoposti, molto più numerosi che con un normale farmaco, e denunciato subito alle autorità regolatorie.
Nel riempire le fiale destinate alla sperimentazione clinica in Gran Bretagna i preparatori di Oxford avevano utilizzato una concentrazione dimezzata del principio attivo. Nei documenti visionati da Reuters si parla di «potency miscalculation». Non solo. Gli inglesi hanno cercato di scaricare la responsabilità sull’istituto biotecnologico con sede a Pomezia che, forte dell’esperienza nel campo, aveva invece valutato con specifiche tecniche molecolari quale dovesse essere la giusta diluizione. Successivamente il ceo Astrazeneca, il francese Pascal Soriot ci ha messo del suo, a livello di confusione, con una serie di annunci trionfalistici cui non sono seguiti fatti concreti. Ema ha appena fatto sapere che per gennaio 2021 questo vaccino dovremo scordarcelo.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Leggo che l'aver acquistato siringhe luer lock sarà uno dei motivi per cui l'Italia riuscirà a ottenere 6 dosi invece di 5 dalle fiale inviate da Pfizer.
Da quello che capisco Arcuri era stato al centro di feroci polemiche, sia dalla stampa che altri politici, Sileri compreso, per aver comprato quel modello, che costa di più. Però se permette di ottenere una dose in più da ogni fiala, mi sembra un bel vantaggio, oltre che un discreto risparmio.
Gran Bretagna, via libera al vaccino AstraZeneca
Via libera nel Regno Unito al vaccino Oxford-AstraZeneca. L'ok è arrivato dall'Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari, come riferiscono i media locali. E' il secondo vaccino ad essere approvato dopo quello della Pfizer.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Vaccino Covid AstraZeneca, quando arriva? Tra annunci, errori e gaffe, ecco come è andata
Il vaccino AstraZeneca e IRBM di Pomezia non arriverà prima di marzo 2021. Ma perché non è ancora stato autorizzato dall’Ema? Ecco tutti gli errori di percorso che oggi lo penalizzano
Era partito col favore dei pronostici il vaccino di AstraZeneca. Sembrava destinato a vincere la corsa con i concorrenti di Pfizer-Biontech e Moderna. «A settembre ci saranno belle sorprese», dicevano elettrizzati molti personaggi coinvolti nella grande avventura. E invece il prototipo sviluppato dalla multinazionale anglo svedese, in collaborazione con l’istituto Jenner di Oxford e la nostra IRBM di Pomezia, rischia di arrivare in coda. Non prima di fine febbraio, si può prevedere, calcolando sommariamente i tempi. La richiesta di autorizzazione a Ema potrebbe essere formalizzata alla fine di gennaio, dopo la conclusione della tranche di sperimentazione supplementare su altre decide di migliaia di volontari in Europa, programmata anche in centri italiani. E’ la strada scelta per rimediare ai tanti errori di percorso accumulati negli ultimi due mesi.
Errori procedurali e di comunicazione. Non è in dubbio infatti la validità del vaccino che era stato presentato con ottime referenze. Dati preliminari di sicurezza e efficacia molto promettenti che avevano convito la Commissione europea a promuovere un pre accordo di acquisto delle dosi. Ora i ricercatori stanno «riordinando le carte» per presentarsi all’Ema, ente considerato il più rigoroso a livello mondiale, con una statistica solida e credibile, capace di spazzare via le perplessità. E’ l’ultima prova, ben più difficile di quella che l’azienda sta sostenendo in questi giorni con l’autorità britannica. Bisogna assolutamente convincere i giudici, i governi compratori e l’opinione pubblica sull’affidabilità del prodotto.
Ma cosa è realmente accaduto? È possibile che una corazzata industriale del calibro di AstraZeneca, affiancata da uno dei laboratori al top della ricerca come quello londinese, abbia combinato questo pasticcio? Si, è possibile.
Tutto è cominciato con l’annuncio di risultati che hanno dato una risposta non omogenea: il 62%% dell’efficacia ottenuta con la somministrazione di due dosi e il 90% con la somministrazione di una prima mezza dose più una seconda dose intera. Il vicepresidente della sezione ricerca biomedica Mene Pangalos usò il termine di «serendipity», che tradotto in italiano significa «scoperta per caso». Era stato commesso uno sbaglio di dosaggio, emerso nel corso delle centinaia di controlli cui i vaccini vengono sottoposti, molto più numerosi che con un normale farmaco, e denunciato subito alle autorità regolatorie.
Nel riempire le fiale destinate alla sperimentazione clinica in Gran Bretagna i preparatori di Oxford avevano utilizzato una concentrazione dimezzata del principio attivo. Nei documenti visionati da Reuters si parla di «potency miscalculation». Non solo. Gli inglesi hanno cercato di scaricare la responsabilità sull’istituto biotecnologico con sede a Pomezia che, forte dell’esperienza nel campo, aveva invece valutato con specifiche tecniche molecolari quale dovesse essere la giusta diluizione. Successivamente il ceo Astrazeneca, il francese Pascal Soriot ci ha messo del suo, a livello di confusione, con una serie di annunci trionfalistici cui non sono seguiti fatti concreti. Ema ha appena fatto sapere che per gennaio 2021 questo vaccino dovremo scordarcelo.
CorSera
fine Marzo 2021, praticamente ci salta buona parte del primo trimestre di vaccinazioni.
Io davvero non me la prendo con Speranza e Arcuri perche' parlare dopo e' facile ed a Novembre nessuno poteva aspettarsi un errore cosi grossolano da parte di Astrazeneca. Ora pero' sono chiamati a mettere una pezza perche' se rimaniamo indietro rispetto alle altre nazioni europee, i danni saranno incalcolabili.
Il discorso e' che adesso nessuno ti riesce a dare quel numero di dosi con cosi poco preavviso, a meno che Moderna non abbia uno stock di emergenza.
fine Marzo 2021, praticamente ci salta buona parte del primo trimestre di vaccinazioni.
Io davvero non me la prendo con Speranza e Arcuri perche' parlare dopo e' facile ed a Novembre nessuno poteva aspettarsi un errore cosi grossolano da parte di Astrazeneca. Ora pero' sono chiamati a mettere una pezza perche' se rimaniamo indietro rispetto alle altre nazioni europee, i danni saranno incalcolabili.
Il discorso e' che adesso nessuno ti riesce a dare quel numero di dosi con cosi poco preavviso, a meno che Moderna non abbia uno stock di emergenza.
AstraZeneca non ha ancora presentato le carte all'EMA. I piani vaccinali suppongo siano stati preparati molto prima dell'approvazione di ciascun vaccino, anche perchè man mano che ognuno di quelli è approvato, bisogna essere pronti a distribuirlo. Il piano andrà fatto contando che le compagnie non facciano cazzate grosse impreviste, che è quello che invece è capitato con AstraZeneca.
Leggo che l'aver acquistato siringhe luer lock sarà uno dei motivi per cui l'Italia riuscirà a ottenere 6 dosi invece di 5 dalle fiale inviate da Pfizer.
Da quello che capisco Arcuri era stato al centro di feroci polemiche, sia dalla stampa che altri politici, Sileri compreso, per aver comprato quel modello, che costa di più. Però se permette di ottenere una dose in più da ogni fiala, mi sembra un bel vantaggio, oltre che un discreto risparmio.
fine Marzo 2021, praticamente ci salta buona parte del primo trimestre di vaccinazioni.
Io davvero non me la prendo con Speranza e Arcuri perche' parlare dopo e' facile ed a Novembre nessuno poteva aspettarsi un errore cosi grossolano da parte di Astrazeneca. Ora pero' sono chiamati a mettere una pezza perche' se rimaniamo indietro rispetto alle altre nazioni europee, i danni saranno incalcolabili.
Il discorso e' che adesso nessuno ti riesce a dare quel numero di dosi con cosi poco preavviso, a meno che Moderna non abbia uno stock di emergenza.
Circa 13 milioni di dosi in più dovrebbero arrivare da Pfizer, mi pare di aver letto. Inoltre nulla vieta di stringere accordi con chi si vuole anche al di fuori dei piani di distribuzione della UE.
In fondo AstraZeneca non convinceva fin dal principio, con quella singolarità di copertura al 60% con due dosi e al 90 con una dose e mezzo.
Prima però di risolvere la questione degli approvvigionamenti c'è da sciogliere quella della somministrazione: non si parla del personale che dovrà materialmente iniettare il vaccino: c'è e quanto ce n'è? E' addestrato?
Inoltre: le regioni sono tutte pronte? I punti dove vaccinarsi sono stati individuati e attrezzati?
Ci sono questi interrogativi da sciogliere, in specie quelli sul personale, perchè, come accaduto per le terapie intensive, tu puoi anche avere 20mila posti letto...ma se non c'è chi ci lavora, è come non averli. Dunque, le dosi sono un problema successivo rispetto a quello di chi dovrà somministrare il vaccino.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
beh ma sono notizie “positive”, chi vuoi che se ne importi
Finchè le polemiche le fanno Giordano o Porro lo posso anche capire, alla fine li pagano per questo, indipendentemente dal fatto che una notizia sia vera o meno.
Ma Sileri credo sia un medico, c'è da sperare che qualche siringa in vita sua l'abbia vista. Oltretutto pare che Pfizer nel bugiardino avesse consigliato proprio le luer lock.
La Gismondo, che ha sbagliato anche questa, non la conto neanche più.
Gran Bretagna, via libera al vaccino AstraZeneca
Via libera nel Regno Unito al vaccino Oxford-AstraZeneca. L'ok è arrivato dall'Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari, come riferiscono i media locali. E' il secondo vaccino ad essere approvato dopo quello della Pfizer.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Impossibile non vederci un argomento politico post Brexit. L'EMA sposta l'approvazione a fine marzo, la Gran Bretagna lo approva oggi. 3 mesi sono un'enormita', o i britannici sono impazziti o qualcosa non quadra
Impossibile non vederci un argomento politico post Brexit. L'EMA sposta l'approvazione a fine marzo, la Gran Bretagna lo approva oggi. 3 mesi sono un'enormita', o i britannici sono impazziti o qualcosa non quadra
l'EMA non può approvare qualcosa prima ancora di vedere le carte.
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