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in questop caso come funziona mia cognata ha fatto il tampone a londra giovedi risultato negativo e sabato e venuta in Italia....in questo caso ti chiamano loro?
Se tua cognata ha segnalato alla sua regione che sarebbe tornata (la mia regione aveva un modulo da compilare online), teoricamente si'. Forse dipende dalla regione. Nell'email che ho ricevuto e' spiegato chiaramente che questo e' richiesto in aggiunta a quello fatto entro 48 ora dalla partenza, in UK.
Altrimenti puo' chiedere al suo medico di famiglia.
Oggi mi e' arrivata un'email dall'ausl della provincia in cui mi dicono di recarmi a fare il tampone a un drive in domani.
Sapevano che ero in italia perche' avevo compilato il modulo regionale apposito prima di arrivare, e mi avevano gia' contattato per chiedermi di inviare una copia del test molecolare fatto nelle 48 ore prima di partire.
Per ora devo dire che si sono comportati molto bene, un'efficienza molto al di sopra delle aspettative.
Io avrei fatto bene a farmi il segno della croce dal primo tampone di fine ottobre invece
Mi hanno appioppato in serie:
Tampone positivo ma non sono stato contattato da nessuno se non dopo 10 giorni in seguito a sollecito.
Attesa senza fine a casa perchè chi di dovere preposto a fare il tampone era latitante,sono andato a farlo al drive-in su consiglio di medico di base e probabilmente non era in regola farlo in quella maniera.
Attesa fino al 25° giorno per uscire dall'isolamento perchè per rintracciare chi doveva mandare l'email di via libera post 21° era irrintracciabile con telefoni squillavano a vuoto.
Ringrazio ancora il fenomenale servizio degli impiegati della cosa statale e fossi in beppe gli regalerei un ottimo bonus vista l'eccellenza..
si ha segnalato alla regione dove compilo il modulo
Se ha segnalato alla regione dovrebbero contattarla loro. O almeno, a me hanno fatto così. Una volta per chiedermi una copia del test fatto prima di partire, e un'altra per dirmi che in seguito all'ordinanza su chi torna dall'UK mi avevano prenotato un tampone, che farò domani.
Variante Covid, fuga da Londra in treno: le lunghe file all'imbarco per l'Eurostar.
Le nuove restrizioni e la paura di rimanere bloccati in Gran Bretagna hanno fatto segnare questa mattina il tutto esaurito sui treni Eurostar Londra-Parigi. Lunghe code, molto ordinate, di viaggiatori in fuga dalla capitale britannica.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
"I tumori non possono aspettare: serve un piano Marshall, riapriamo le sale operatorie".
L'allarme: "Causa Covid persi 600mila interventi chirurgici tra marzo e giugno" spiega il prof. Pierluigi Marini (presidente Acoi - Associazione Chirurghi Ospedalieri).
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Ricciardi, vaccino funziona anche con variante inglese «La chiave» del vaccino «funziona ancora». «Le mutazioni nei virus avvengono costantemente, però di fatto raramente alterano completamente questa serratura. In questo momento, dai dati che ci hanno dato i colleghi inglesi, questa serratura non è alterata. Quindi questa chiave vaccinale è ancora in grado di aprire e di proteggerci». Così su Sky TG24 Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute. «Naturalmente dobbiamo continuare a monitorare, ma il monito e l’incoraggiamento - ha aggiunto - è accelerare la vaccinazione, per proteggere più persone e nel modo più rapido possibile». «È una battaglia lunga - ha sottolineato - e non c’è da illudersi che finisca presto, ma la cosa importante è che finirà, se ci comportiamo responsabilmente limitando la nostra mobilità e adottando dei comportamenti saggi. Non è pensabile che avvenga in una settimana o dieci giorni, ci vorrà un tempo prolungato, non so dire se uno o due mesi».
Ricciardi: «Limitare mobilità o a febbraio 40mila morti»
«Se limitiamo la mobilità, stiamo a casa e riprendiamo il tracciamento questa curva la conteniamo. Se continua di questo passo avremo 40mila morti a febbraio». Così a Buongiorno, su Sky TG24 Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, parlando del numero di morti causati dalla seconda ondata.
BioNTech: «È molto probabile che il vaccino funzioni sulla mutazione del virus. Due settimana per raccogliere i dati a riguardo» La mutazione del Covid comparsa in Gan Bretagna «è un po’ diversa» da quelle prese in considerazione finora, «e non sappiamo ancora precisamente se il nostro vaccino possa proteggere anche contro questa. Dal punto di vista scientifico, però, è altamente probabile che il nostro vaccino possa difendere anche contro questa variante». Lo ha detto il fondatore di Biontech, Ugur Sahin, in conferenza stampa. «Serviranno adesso due settimane per raccogliere i dati a riguardo», ha sottolineato. La BioNTech ha assicurato di essere in grado di fornire un nuovo vaccino per il Covid «in sei settimane» in caso di mutazione del virus.
Pfizer e Moderna testano i loro vaccini sulla nuova variante Pfizer e Moderna stanno testando i loro vaccini contro il coronavirus sulla nuova variante rintracciata nel Regno Unito. Lo riporta la Cnn. «Sulla base dei dati ricavati fino a oggi, ci aspettiamo che l’immunità indotta dal vaccino Moderna protegga contro le varianti recentemente rintracciate nel Regno Unito; effettueremo ulteriori test nelle prossime settimane per confermare questa aspettativa», scrive Moderna in una nota. Pfizer ha riferito che ora sta «producendo dati» su quanto bene i campioni di sangue di persone immunizzate con il suo vaccino «potrebbero essere in grado di neutralizzare il nuovo ceppo dal Regno Unito».
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Vaccino Covid, lo Spiegel: «L’Ue ha limitato gli acquisti da Pfizer-BioNTech per non danneggiare Sanofi»
L’accusa del settimanale tedesco Der Spiegel. La Commissione: falso, abbiamo selezionato i vaccini più promettenti. Secondo la Bild Zeitung, Berlino starebbe pensando di acquistare in autonomia milioni di dosi del vaccino
La Commissione europea avrebbe rallentato e limitato l’acquisto delle dosi di vaccino anti-Covid prodotto da BioNTech e Pfizer poiché non voleva danneggiare il gruppo francese Sanofi, con cui ha già concluso un contratto ma che è in ritardo sullo sviluppo della sua versione del farmaco.
La grave accusa è formulata in un lungo reportage del settimanale tedesco Der Spiegel, secondo il quale questo spiegherebbe i ritardi rispetto ad altri Paesi (come Stati Uniti e Regno Unito) nell’avvio delle vaccinazioni negli Stati dell’Unione europea, che fin qui ha addotto come motivazione le sue più severe e rigorose procedure di approvazione di nuovi farmaci. (Anche la Gran Bretagna, sia pur ha iniziato prima la vaccinazione: qui si spiega il perché).
Il governo di Berlino ha fatto molte pressioni nelle ultime settimane perché l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, anticipasse di una settimana l’approvazione del vaccino di BioNTech. (Qui la spiegazione della tecnologia mRNA, mai utilizzata prima per un farmaco, che sta alla base di questo vaccino e di quello dell’azienda statunitense Moderna).
La cancelliera Angela Merkel ne ha fatto una «Chefsache», un tema personale, incontrando in livestream i due creatori del vaccino, Ozlem Tureci e Ugur Sahin. Ma secondo il settimanale di Amburgo, a questo punto è già troppo tardi: «L’Unione europea ha comprato pochi vaccini, in ritardo e dai produttori sbagliati».
Visto dal punto di vista tedesco, se nulla cambiasse la Germania non avrebbe la quantità di vaccini necessaria a riportare sotto controllo la pandemia entro il prossimo autunno.
È un fatto, che sebbene l’Unione europea abbia ordinato un totale di 1,3 miliardi dosi di vaccino, al momento soltanto una piccola parte di queste sono certe consegnate: 300 milioni della versione BioNTech-Pfizer e 80 milioni (con una opzione di altri 80 milioni) di quella americana Moderna.
Di quelle BioNTech-Pfizer, sulla base del meccanismo di distribuzione europeo, la Germania avrà diritto a 55,8 milioni di dosi. Ma poiché sono necessarie due dosi per persona, ne occorrerebbero 140 milioni per raggiungere l’immunità di gregge nella Repubblica Federale, che ha una popolazione superiore a 80 milioni. Secondo der Spiegel, questo non sarà possibile a meno che Berlino rompa la solidarietà europea e cominci ad acquistare dosi di vaccino per conto proprio.
Secondo la Bild Zeitung è proprio quello che sta succedendo: il governo tedesco sta seriamente considerando di ordinare altri 30 milioni di dosi del vaccino BioNTech, che insieme a un altro ordine dall’americana Moderna porterebbe la capacità di vaccinazione della Germania a 136 milioni di dosi, poco sotto la soglia dell’immunità di gregge.
L’accusa di Der Spiegel è che la penuria di vaccini sia dovuta alla volontà della Commissione, sotto la pressione del governo francese, di raggiungere una sorta di parità con Sanofi, il gigante farmaceutico francese alle prese con lo sviluppo di un altro vaccino, che tuttavia non ha ancora dato i risultati sperati.
«Acquistare di più da una compagnia tedesca non sembrava equo», dice una fonte al settimanale. Peccato però che in questo caso sia in ballo la salute dei cittadini.
La Commissione smentisce naturalmente e nega di aver voluto «aspettare» per proteggere Sanofi. Anzi contrattacca, dicendo di aver selezionato i vaccini più promettenti e avanzati. È così?
Il problema è che secondo der Spiegel, anche nei negoziati con il gruppo americano Moderna, la Commissione avrebbe mostrato il braccino, ordinando infatti «solo» 80 milioni di dosi con un’opzione per altri 80.
Secondo l’Ad di Moderna, Stephane Bancel, l’azienda avrebbe invece potuto assicurarne fino a 300 milioni, ma l’Ue non ha voluto.
Sanofi intanto segna il passo: la scorsa settimana ha annunciato che non sarà in grado di assicurarsi l’approvazione per il suo vaccino fino al quarto trimestre del 2021.
Mentre anche Astra Zeneca, il gruppo britannico-svedese con cui l’Ue ha un contratto firmato, è in ritardo sul suo vaccino. Ora a Berlino cresce l’irritazione e la pressione per il «fai da te».
«La Germania – dice Karl Lauterbach, scienziato e responsabile della sanità per la Spd, uno dei due partiti al governo – potrebbe acquistare i vaccini direttamente dalle compagnie e penso debba farlo adesso».
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Le porchette che faranno con questi vaccini saranno innumerevoli. La Germania fa benissimo a pensare di sganciarsi dalle pastoie e dalle strettoie dei compromessi attraverso la UE (che chissà cosa starà combinando con le prenotazioni e con gli accordi) e scegliersi da sola dove, quanto, da chi e cosa comprare.
...ma di noi
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Le porchette che faranno con questi vaccini saranno innumerevoli. La Germania fa benissimo a pensare di sganciarsi dalle pastoie e dalle strettoie dei compromessi attraverso la UE (che chissà cosa starà combinando con le prenotazioni e con gli accordi) e scegliersi da sola dove, quanto, da chi e cosa comprare.
Assolutamente
Prima che da noi si diano una mossa però passerà chissà quanto.. già tutto il discorso sulle primule è imbarazzante, per non parlare della questione siringhe che è sfiora il criminale
Andrebbe vaccinato 24h/24 nei palazzetti, stadi ecc muovendo personale di tutti i tipi (infermieri, oss, farmacisti ecc)
E tanto valeva fare accordi preventivi anche con la Russia come tante altre nazioni, compresa Israele (che in termini di tecnologie farmaceutiche ci piscia abbondantemente in testa)
Assolutamente
Prima che da noi si diano una mossa però passerà chissà quanto.. già tutto il discorso sulle primule è imbarazzante, per non parlare della questione siringhe che è sfiora il criminale
Andrebbe vaccinato 24h/24 nei palazzetti, stadi ecc muovendo personale di tutti i tipi (infermieri, oss, farmacisti ecc)
E tanto valeva fare accordi preventivi anche con la Russia come tante altre nazioni, compresa Israele (che in termini di tecnologie farmaceutiche ci piscia abbondantemente in testa)
Che poi a fare un vaccino sottopelle può imparare anche un bambino
Assolutamente
Prima che da noi si diano una mossa però passerà chissà quanto.. già tutto il discorso sulle primule è imbarazzante, per non parlare della questione siringhe che è sfiora il criminale
Andrebbe vaccinato 24h/24 nei palazzetti, stadi ecc muovendo personale di tutti i tipi (infermieri, oss, farmacisti ecc)
E tanto valeva fare accordi preventivi anche con la Russia come tante altre nazioni, compresa Israele (che in termini di tecnologie farmaceutiche ci piscia abbondantemente in testa)
Fermo restando che ovunque ti metti a vaccinare devi essere attrezzato per intervenire in eventuali gravi reazioni al vaccino.
Assolutamente
Prima che da noi si diano una mossa però passerà chissà quanto.. già tutto il discorso sulle primule è imbarazzante, per non parlare della questione siringhe che è sfiora il criminale
Andrebbe vaccinato 24h/24 nei palazzetti, stadi ecc muovendo personale di tutti i tipi (infermieri, oss, farmacisti ecc)
E tanto valeva fare accordi preventivi anche con la Russia come tante altre nazioni, compresa Israele (che in termini di tecnologie farmaceutiche ci piscia abbondantemente in testa)
Nulla da aggiungere.
Sarà tutto pachidermico come sempre.
...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Faq specifiche per il periodo 21 dicembre 2020 - 6 gennaio 2021.
Dopo l’approvazione del cosiddetto “decreto Natale” (decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172), sarà ancora possibile, dal 24 dicembre al 6 gennaio, tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione, se per qualche motivo ci si trova in un’altra Regione?
Sì, il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento.
E sarà possibile spostarsi per tornare al proprio luogo di lavoro o per motivi di necessità o di salute?
Sì, gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità sono sempre possibili, senza distinzione tra giorni e orari.
Durante le feste sarà consentito andare a trovare amici o parenti?
La risposta a questa domanda varia in relazione ai giorni, al luogo di partenza e alla destinazione del proprio spostamento.
Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, sono vietati tutti gli spostamenti, anche per far visita ad amici o parenti, che comportino l’uscita dalla Regione in cui si vive o in cui si ha la residenza.
Inoltre, tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, le disposizioni in vigore prevedono che:
nei giorni festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e 1°, 2, 3, 5 e 6 gennaio) sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono;
nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio sarà possibile spostarsi liberamente, fra le 5.00 e le 22.00, all’interno del proprio Comune: conseguentemente sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali. Negli stessi giorni sarà possibile anche, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, in un Comune diverso dal proprio, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono;
sempre nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, sarà possibile, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia: conseguentemente, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali.
Cosa si intende con i termini “residenza”, “domicilio” e “abitazione”?
Residenza
La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento.
Domicilio
Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza.
Abitazione
Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze.
Per fare un ulteriore esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi.
In quali casi è possibile spostarsi nella seconda casa nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021? C'è un regime speciale nelle giornate del 25, 26 dicembre e 1° gennaio?
Le regole speciali in precedenza previste per le giornate del 25, 26 dicembre e 1° gennaio sono state assorbite, e quindi venute meno, dalla disciplina unica per i giorni prefestivi e festivi del periodo natalizio introdotta dal cosiddetto "decreto Natale" (decreto-legge 18 dicembre 2020, n 172). Conseguentemente, nel periodo compreso tra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni. È consentito lo spostamento verso la seconda casa, anche se intestata a più comproprietari, di un solo nucleo familiare convivente. Io e il mio coniuge/partner viviamo in città diverse per esigenze di lavoro (o per altri motivi). Sarà possibile per me o per lui/lei raggiungerlo/a, tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, per trascorrere insieme le feste?
Sarà possibile solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione, definite nei sensi di cui alla FAQ precedente.
Le regole su spostamenti, aperture dei negozi, ristoranti etc. saranno valide per tutti, a prescindere dal “colore” dell’area in cui si vive o si trovano il negozio o il ristorante?
Fino al 23 dicembre 2020, rimangono valide le distinzioni tra area rossa, arancione e gialla.
Dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 si applicano, invece, le nuove disposizioni previste dal cosiddetto “decreto Natale” (decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172), che ha introdotto disposizioni valide su tutto il territorio nazionale, con la sola distinzione tra i giorni festivi e prefestivi e gli altri giorni.
In particolare:
nei giorni festivi e prefestivi (24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020 e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021), si applicano su tutto il territorio nazionale le disposizioni previste per le “zone rosse” (si veda l’apposita sezione FAQ);
negli altri giorni (28, 29 e 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021), si applicano su tutto il territorio nazionale le disposizioni previste per le “zone arancioni” (si veda l’apposita sezione FAQ).
Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti nella nostra seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre. Io dovrò tornare al lavoro, nella regione di provenienza, per alcuni giorni. Potrò tornare da loro entro il 6 gennaio?
No. Gli spostamenti verso le seconde case in una regione diversa dalla propria sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio.
Pertanto, nel caso specifico, lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio non può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo. Quindi si potrà tornare al lavoro ma poi non si potrà rientrare nella seconda casa.
I miei genitori, anziani ma in buona salute, vivono in una regione diversa dalla mia. Posso andare a trovarli per le feste?
No, nel periodo compreso tra il 21 dicembre e il 6 gennaio questi spostamenti sono vietati. Posso andare a trovare un parente che, pur essendo autosufficiente, vive da solo, per alleviare la sua solitudine durante le feste?
Fino al 23 dicembre, tale spostamento è consentito esclusivamente restando all’interno della propria Regione, dalle ore 5 alle ore 22.
Dal 24 dicembre al 6 gennaio sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, solo all’interno della stessa Regione, dalle 5 alle 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. I genitori separati/affidatari possono spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per andare in comuni/regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore?
Sì, come già precisato, questi spostamenti rientrano tra quelli motivati da “necessità”, pertanto non sono soggetti a limitazioni. Nel caso di spostamenti da/per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o ci si deve recare. Ho dei parenti non autosufficienti che vivono in casa da soli, in un altro comune/regione, e ai quali periodicamente do assistenza. Potrò continuare a farlo anche dal 21 dicembre al 6 gennaio? Potranno venire con me anche il mio coniuge/partner e i nostri figli?
Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti sarà consentito anche dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni/regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione.
Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste.
In base alle disposizioni in vigore, è consentito recarsi in un altro comune o in un’altra regione per turismo?
Gli spostamenti per turismo verso un’altra Regione non sono consentiti fino al 6 gennaio 2021 compreso.
Dal 24 dicembre non sono consentiti neanche all'interno della stessa Regione, ma ci sono due eccezioni, valide solo nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, nei quali sono consentiti gli spostamenti per turismo:
all'interno dello stesso Comune;
dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai confini del Comune, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia.
Come posso sapere se uno dei miei spostamenti rientra tra quelli ammissibili per “motivi di necessità”?
La valutazione circa l’eventuale sussistenza di motivi di necessità, in ciascuna vicenda concreta, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi, resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020 (che, per le violazioni delle prescrizioni dei dpcm, è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata). Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto, secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della legge 24 novembre 1981, n. 689.
In caso di violazione dei più stringenti divieti di spostamento previsti durante le prossime festività, si applica comunque la consueta sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro?
Sì, come previsto dall’art.1, comma 3, del cosiddetto “decreto Natale” (decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172), la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo.
In caso di accertamento di una violazione alle disposizioni che non ritengo motivato, come posso far valere le mie ragioni?
La valutazione circa la sussistenza di motivi giustificativi, e in particolare quelli per le situazioni di necessità, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi in ciascuna vicenda concreta, resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020 (che, per le violazioni delle prescrizioni dei dpcm, è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata). Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto, secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della legge 24 novembre 1981, n. 689.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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