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Sull'efficacia di questi vaccini immagino che teoricamente potremmo star tranquilli, se hanno visto questa ottima efficacia.
Mi preoccupa un po' di più il lato sides.
Lí non hanno avuto molto tempo per capire eventuali effetti.
Voi che dite?
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Sull'efficacia di questi vaccini immagino che teoricamente potremmo star tranquilli, se hanno visto questa ottima efficacia.
Mi preoccupa un po' di più il lato sides.
Lí non hanno avuto molto tempo per capire eventuali effetti.
Voi che dite?
Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 20 novembre: 37.242 nuovi casi e 699 morti
I dati del bollettino sulla pandemia di Covid-19 di venerdì 20 novembre
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.345.767 persone (+37.242 rispetto a ieri, +2,8%; ieri +36.176) hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste, 48.569 sono decedute (+699, +1,4%; ieri +653) e 520.022 sono guarite o sono state dimesse (+21.035, +4,2%; ieri +17.020). Adesso, i soggetti attualmente positivi dei quali si ha certezza sono 777.176 (+15.505, +2%; ieri +18.503) e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella in alto; il conto sale a 1.345.767 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.
I tamponi sono stati 238.077, ovvero 12.109 in meno rispetto a ieri quando erano stati 250.186. Mentre il tasso di positività è intorno al 16% (di preciso 15,6%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti quasi 16 sono risultati positivi; ieri era di circa il 14% (di preciso 14,4%). Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Questa è la mappa del contagio in Italia.
Più contagi in 24 ore — a fronte di meno test — sopra quota 30 mila per il quarto giorno consecutivo, ma sotto il record di una settimana fa (+40.902 casi del 13 novembre). Sale anche il rapporto di casi su tamponi che passa dal 14,4% al 15,6%. «L’epidemia si mantiene a livelli critici», come «fotografa» il monitoraggio settimanale dell’Iss-ministero della Salute. «Quasi tutte le Regioni/PA sono ancora classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane» precisa il monitoraggio. Ma i segnali positivi ci sono: l’indice Rt nazionale è sceso a 1,18 e in quattro regioni è sotto l’1. L’obiettivo? Portare l’Rt nazionale sotto l’1.
I pazienti ricoverati con sintomi sono 33.957 (+347, +1%; ieri +106), mentre i malati più gravi in terapia intensiva sono 3.748 (+36, +1%; ieri +42). Questi dati sono visibili nella tabella in alto, nella seconda e nella terza colonna da sinistra.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Crisanti: «Non sono un no-vax, ma il vaccino va testato. Non vorrei ci si pentisse»
Covid, il microbiologo Andrea Crisanti: il programma per la distribuzione del vaccino di Arcuri è senza una certificazione della comunità scientifica. La validità del prodotto non può deciderla la politica o un’azienda
Qui si è andati di corsa bruciando ogni tappa Professor Andrea Crisanti, davvero non farebbe il vaccino a gennaio?
«Io ho solo detto che per farlo vorrei vedere prima i dati. Vorrei cioè esserne convinto e per esserlo devo leggere una pubblicazione che sia certificata dalla comunità scientifica, la sola garanzia di validità, che in questo momento però non c’è. La validità non la può decidere un’azienda o la politica. E poi si lamentano che la gente è diffidente».
Il commissario Arcuri ha già stabilito una scaletta: 1,7 milioni di italiani potranno essere vaccinati nella seconda metà di gennaio con la somministrazione di 3,4 milioni di dosi. L’Italia ha opzionato 27 milioni di vaccino Pfizer. Entro il terzo trimestre del prossimo anno una parte importante della popolazione avrà il vaccino…
«Ma tutto questo per me non ha senso se non c’è il timbro della scienza e, ripeto, io questo timbro non l’ho ancora visto. Non sono un no-vax ma penso che comportamenti così poco ortodossi nella distribuzione di un prodotto importante possano favorire proprio l’approccio di chi è contrario ai vaccini. Guardi, facciamo così, quando uscirà una pubblicazione scientifica andrò a vaccinarmi e mi faccio pure fotografare».
Per quale motivo aziende come Pfizer, Moderna e AstraZeneca, quest’ultima in collaborazione con lo Jenner institute dell’università di Oxford nell’Inghilterra dove lei ha lavorato a lungo, dovrebbero esporsi a un clamoroso rischio di insuccesso?
«Sa quanti vaccini sono stati ritirati dopo essere entrati in produzione? Perché magari è stato dimostrato che non funzionavano o perché sono comparse delle complicazioni. In questo caso, poi, avendo avuto finanziamenti statali in anticipo, si sono potuti permettere di fare tutto di corsa perché ogni rischio economico ricade su chi ha messo i quattrini. Ma c’è un punto fermo e imprescindibile: un vaccino è tale quando chi l’ha prodotto ha convinto la comunità scientifica, non quando decidono loro».
Il vaccino fra due mesi è solo una grande illusione?
«No, non ho detto questo: il vaccino può anche funzionare ma chi lo produce ha l’onere di dimostrarlo e la comunità scientifica ha il dovere di verificarlo».
Lei ha detto che normalmente ci vogliono dai 5 agli 8 anni per produrlo… «Certo, ma è anche vero che questo è il tempo che impiegano le aziende per fare le varie fasi, la 1, la 2 e la 3, in sequenza. In questo caso si è andati veloci e le tre fasi sono andate in parallelo. Questo significa prendersi dei rischi, perché se c’è un problema nelle fasi 1 e 2 devi tornare indietro per verificare quello che è successo e quello che è successo al momento lo sanno solo i produttori».
Qualcuno potrebbe dire che lei fa il microbiologo e non l’immunologo e certe cose non può saperle...
«Ma questa non è una questione di specializzazione, stiamo parlando di procedure standard che riguardano ogni sperimentazione. Non mi sembra di aver detto nulla di straordinario. Il vaccino dev’essere testato e deve soddisfare tutti i criteri di sicurezza ed efficacia, punto. Le scorciatoie non servono a nessuno. Lo dico perché non vorrei che poi ci si pentisse».
Nel frattempo?
«Nel frattempo bisogna riportare il sistema sotto controllo. Le misure di contenimento sono necessarie per abbassare la curva dei contagi ma in queste settimane bisognerebbe investire su una struttura di sorveglianza che ci consenta di consolidare le misure di restrizione, in modo da essere pronti a contenere l’epidemia quando ci saranno le aperture, ed evitare così una terza ondata».
CorSera
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Fauci (Usa): «La velocità di sviluppo dei vaccini
non ne ha compromesso la sicurezza» I dati dei due vaccini di Pfizer e Moderna sono «affidabili» e la velocità con la quale sono stati sviluppati «non ha compromesso la loro sicurezza e la loro integrità scientifica»: lo afferma Anthony Fauci, il massimo esperto di malattie infettive negli Stati Uniti e membro della task force anti-Covid della Casa Bianca. «I risultati ottenuti - ha spiegato Fauci - sono la conseguenza dello straordinario progresso scientifico fatto su questo tipo di vaccini che ci ha permesso in pochi mesi di fare cose per le quali finora ci volevano anni». Fauci ha anche allontanato le preoccupazioni legate ad una eventuale politicizzazione dei vaccini: «I dati sono stati valutati da un gruppo indipendente di esperti senza alcun legame né con l’amministrazione, né con me, né con le società farmaceutiche».
Locatelli: «Vaccini anti-Covid saranno sicuri » «I profili di sicurezza dei vaccini che verranno resi commercialmente disponibili seguiranno, per quanto in una situazione emergenziale, tutta una sere di step ineludibili garantiti dalle agenzia regolatorie. Quindi è bene ricordare sempre la responsabilità di affermazioni che poi possono avere riverbero mediatico. Tutti i vaccini avranno sicurezza rispondente alla tutela dell’individuo». Così il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.
CorSera
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Mi chiedo perché a Crisanti che è un microbiologo gli vanno ad additare sempre qualità di Virologo, che non è.
Fateci caso.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Tutti i numeri del coronavirus in Italia: contagiati, morti, guariti e numero di tamponi. Informazioni per regioni e province fornite dal ministero della Salute.
Covid-19, Biontech e Pfizer chiedono autorizzazione per vaccino.
Oggi depositeranno la richiesta di autorizzazione alle autorità sanitarie Usa (Fda) per l'autorizzazione all'uso di emergenza del loro candidato. Dai risultati dei test di sperimentazione clinica di fase 3 è emerso che il vaccino avrebbe “un tasso di efficacia del 95%”.
Biontech e Pfizer hanno annunciato in un comunicato che in data odierna, 20 novembre, depositeranno la richiesta di autorizzazione alle autorità sanitarie Usa (Fda) per l'autorizzazione all'uso di emergenza del loro candidato vaccino contro il Covid-19.
Le aziende prevedono di inviare domande di autorizzazione ad altre agenzie di regolamentazione in tutto il mondo.
"Il nostro lavoro per fornire un vaccino sicuro ed efficace non è mai stato così urgente, poiché continuiamo a vedere un aumento allarmante del numero di casi di Covid-19 a livello globale. Ora abbiamo un quadro più completo sia dell'efficacia sia del profilo di sicurezza del nostro vaccino", ha dichiarato Albert Bourla, Presidente e Ceo della statunitense Pfizer.
Pfizer-BioNTech: “Vaccino distribuibile in poche ore”
"La richiesta dell'autorizzazione negli Usa è un passo decisivo per far sì che il nostro vaccino sia a disposizione della popolazione mondiale nel tempo più rapido possibile”, ha dichiarato Ugur Sahin, Ceo e fondatore della BioNTech, l'azienda di Magonza.
“In qualità di azienda situata in Germania, nel cuore dell'Europa, le nostre interazioni con l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) sono di particolare importanza per noi e abbiamo fornito loro continuamente dati come parte del nostro processo di revisione continuo”, ha precisato Sahin. Le due società dichiarano di essere pronte a distribuire il vaccino candidato entro poche ore dall'autorizzazione.
Covid-19, Ema: “Nel corso del 2021 avremo 6 o 7 vaccini”
Intanto l'Agenzia Europea dei Medicinali, tramite Guido Rasi, direttore esecutivo Ema ha fatto sapere che “nel corso del 2021 avremo 6 o 7 vaccini”. “Sono ragionevolmente ottimista che per fine gennaio ne avremo già 3 con l'autorizzazione e pronti per essere rilasciati. La palla poi passerà alle strutture locali e stati membri per non vanificare la corsa veloce che si è fatta”, ha precisato Rasi in occasione del webinair “L’Unione europea alla sfida del Covid-19”, organizzato dall’Ufficio in Italia del Parlamento europeo. Nel corso del suo intervento Rasi ha sottolineato che i vaccini contro il Covid "avranno una sicurezza identica a quella che hanno tutti i vaccini approvati da quando l'Ema esiste". “La qualità del vaccino contro il morbillo e di quelli contro il Covid viene analizzata con lo stesso metodo, le stesse persone e gli stessi mezzi”, ha poi precisato l’esperto. “Non c’è una sicurezza diversa. Se riscontrassimo dati che insospettiscono l’accelerazione si bloccherebbe”.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Nel frattempo purtroppo ieri sera un mio amico mi ha comunicato che una sua cugina 45enne in salute nel giro di 2/3 giorni è mancata, prima febbre alta, poi problemi a respirare, ricoverata (evidentemente in ritardo) è mancata 4 ore dopo il ricovero. Giusto per dire eh.
peggio marcu,alle mail non ha risposto nessuno,questi il fine setttimane si grattano i coglioni a 8 mani e non lavorano e l'ennesimo numero che mi hanno dato questo pomeriggio squilla a vuoto,e chi mi ha passato il numero già aveva messo le mani avanti che l'ufficio preposto è attivo il martedì e il giovedì
pare che sto foglio mi serve per andare in vacanza a farmi i cazzi miei,50k numeri da chiamare e nemmeno uno che risponde,manco a fare i contadini dovrebbero mandarli a sti pezzi di merda
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Crisanti però ha ragione quando dice che la validità ed efficacia di un vaccino non possono certificarla nè le aziende che lo producono e nè i governi che lo finanziano...ma solo autorità od enti terzi e sanitari.
Inoltre la validità ultima la daranno le prime diffuse dosi che verranno distribuite, perchè magari alcuni dei vaccini in corsa avranno nulli effetti. Per fortuna ce ne sono tanti in produzione e dunque speriamo che almeno qualcuno di quelli sia efficace.
...ma di noi
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ma sarà obbligatorio si o no?
E la storia del patentino è vera?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
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