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C'è un articolo su weibo, il social network più diffuso in Cina. Pare che parli di un paziente di 36 anni di Wuhan, dismesso dall'ospedale il 26 febbraio, morto il 2 marzo di "respiratory obstruction" - come nell'articolo sopra, probabilmente edema e accumulo di fluidi nei polmoni.
Non è una fonte particolarmente affidabile e l'articolo è in cinese, quindi si prenda la cosa con le pinze.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Il senso è che si perde un po di vista la situazione generale. Perché non facciamo anche una bella intervista ad una asintomatica che, se non erro, è fra il 70% e l'80% dei casi?
Edit: una che dica, ah sono a casa col coronavirus e manco me ne sono accorta?
50%senza sintomi, 40%ricoverati e 10%terapia intensiva
Io la farei leggere notte e giorno a quella mezza (anzi intera) matta del Sacco che per giorni (ora grazie al Cielo è sparita dai media) ci ha ripetuto: "è solo una influenza, basta con questo panico". Quella sciroccata irresponsabile della quale ora mi sfugge il nome.
Chi è in terapia intensiva rischia di non farcela: è un terno a lotto. Una crisi, un non reggere le cure, un cortocircuito degli organi e sei al cimitero.
Quel 38enne di Codogno, il paziente "1", è ancora attaccato ai tubi per respirare. Lo stanno curando con intrugli sperimentali, perchè non c'è cura per questo morbo. Non esiste cura. Giova ripeterselo.
La Gismondo. Ho visto un'intervista recente in cui, chiesta di commentare le sue sparate delle scorse settimane, diceva che l'influenza stagionale ammazza l'1% degli infetti.
Ha fatto delle affermazioni irresponsabili, che fin dall'inizio hanno contribuito a fare sottovalutare la minaccia del virus. Poi la maestra di Napoli va a Milano a trovare il figlio, tanto è poco più di una banale influenza, e al ritorno a casa infetta la Campania.
Io la farei leggere notte e giorno a quella mezza (anzi intera) matta del Sacco che per giorni (ora grazie al Cielo è sparita dai media) ci ha ripetuto: "è solo una influenza, basta con questo panico". Quella sciroccata irresponsabile della quale ora mi sfugge il nome.
Chi è in terapia intensiva rischia di non farcela: è un terno a lotto. Una crisi, un non reggere le cure, un cortocircuito degli organi e sei al cimitero.
Quel 38enne di Codogno, il paziente "1", è ancora attaccato ai tubi per respirare. Lo stanno curando con intrugli sperimentali, perchè non c'è cura per questo morbo. Non esiste cura. Giova ripeterselo.
Io starei molto attento alle persone isolate dai media, è successo lo stesso con tutti i climatologi contro il "global warming " infatti non ci sono mai stati dibattiti sul tema ma solo l'applicazione del pensiero unico che prevede che l'uomo altera il clima della terra con le scoregge delle mucche ed i gas delle auto..... i media sono maestri a sfruttare l'emotività delle persone per manipolarle
Originariamente Scritto da Pesca
lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
In tutto questo è interessante notare com'è cambiato il peso dell'opinione dei media con l'avvento di internet.
Ne parlavo coi mie genitori. In passato, per loro e sostanzialmente per tutti, ciò che veniva dai telegiornali e dalla carta stampata era considerata sacrosanta realtà (si ok, negli anni 60-70 si era sviluppato un maggiore senso critico).
Adesso sembra che le realtà siano infinite, ce n'è una per ogni persona che esprime un'opinione su internet.
I numeri non sono mai quelli dichiarati dalle fonti ufficiali, c'è sempre un motivo per cui debbano essere camuffati.
Così anche tutta la narrativa: le fonti ufficiali confermano, apprendendo dalla comunità scientifica, che il virus è stato generato in modo naturale, mentre invece si deve pensare che l'hanno creato gli USA per danneggiare la Cina, altri dicono che sono state le case farmaceutiche per arricchirsi, altri che sono stati i cinesi a cui è sfuggito, altri dicono che sia una malattia che gira come tante altre ma è stata creata emergenza per generare una crisi. Il tutto senza alcuna evidenza.
Insomma, va bene qualunque cosa meno l'interpretazione più probabile, un rasoio di Occam all'inverso.
L'importante è poter pensare di avere una visione alternativa (e corretta) che ci eleva sopra la massa. Quella stessa massa di cui facciamo ampiamente parte nell'immaginario della persona che scrive il post (o in generale esprime la sua opinione su di un social) subito dopo di noi.
L'importante è poter pensare di avere una visione alternativa (e corretta) che ci eleva sopra la massa. Quella stessa massa di cui facciamo ampiamente parte nell'immaginario della persona che scrive il post (o in generale esprime la sua opinione su di un social) subito dopo di noi.
Io mi accontenterei che la massa (di capiscioni universali, che ormai occupano, coi loro pareri "informati", tutti gli interstizi pubblici e privati, social e mediatici, di bar o di piazza) applicasse quel minimo di responsabilità che, alla fine della fiera, fa la differenza tra il pupazzo parlante e l'uomo pensante.
Vorremmo, ad esempio, che quei capiscetti non evadessero dalle zone cinturate per andare ad infettare l'Italia o farsi una sciata in montagna; vorremmo che non andassero a schiattare di virus in India, Santo Domingo o per il globo intero; vorremmo che non si presentassero nei pronto soccorsi per contaminare personale, astanti e struttura, quando è da settimane che sono a tutti note (a tutti meno che ai capiscetti che però intervengono su tutto) le normative al riguardo.
Più veicoli di informazione non vuol dire maggiore informazione, anzi forse una maggiore confusione ed ignoranza, abbassandosi evidentemente la qualità di quanto si legge e si dice, ed avendo assurto ormai le Barbara d'Urso a pensatori che dettano il "come si fa", a prontuari per il buon vivere.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Io mi accontenterei che la massa (di capiscioni universali, che ormai occupano, coi loro pareri "informati", tutti gli interstizi pubblici e privati, social e mediatici, di bar o di piazza) applicasse quel minimo di responsabilità che, alla fine della fiera, fa la differenza tra il pupazzo parlante e l'uomo pensante.
Vorremmo, ad esempio, che quei capiscetti non evadessero dalle zone cinturate per andare ad infettare l'Italia o farsi una sciata in montagna; vorremmo che non andassero a schiattare di virus in India, Santo Domingo o per il globo intero; vorremmo che non si presentassero nei pronto soccorsi per contaminare personale, astanti e struttura, quando è da settimane che sono a tutti note (a tutti meno che ai capiscetti che però intervengono su tutto) le normative al riguardo.
Più veicoli di informazione non vuol dire maggiore informazione, anzi forse una maggiore confusione ed ignoranza, abbassandosi evidentemente la qualità di quanto si legge e si dice, ed avendo assurto ormai le Barbara d'Urso a pensatori che dettano il "come si fa", a prontuari per il buon vivere.
Sean, l’importante è non giocare con la paura delle persone; sono il primo a dire che bisogna fare di tutto per fermare il contagio ma se andiamo a intervistare quei pochissimi casi di under 50 con complicazioni non facciamo altro che alimentare il terrore.
Una mia conoscente qualche anno fa è stata intubata per 20 giorni per una polmonite fortissima ed ha seriamente rischiato di non farcela... non ha ricevuto nessuna intervista
Sean, l’importante è non giocare con la paura delle persone; sono il primo a dire che bisogna fare di tutto per fermare il contagio ma se andiamo a intervistare quei pochissimi casi di under 50 con complicazioni non facciamo altro che alimentare il terrore.
Una mia conoscente qualche anno fa è stata intubata per 20 giorni per una polmonite fortissima ed ha seriamente rischiato di non farcela... non ha ricevuto nessuna intervista
Dovremmo anche non intervistare quegli scriteriati che parlano (parlavano, adesso l'hanno piantata) di "influenza", che hanno contribuito pure loro, con quelle sottovalutazioni, al diffondersi del contagio.
200 persone (su 3mila contagiati) in terapia intensiva: numeri altissimi. Piani per moltiplicare i posti letto in quei reparti: qua non si tratta di una polmonite random, ma di un virus potenzialmente omicida per tutte le fasce di età e dalla fortissima contagiosità. Un virus sconosciuto che non ha cure. Un virus che rischia di paralizzare e sprofondare il sistema sanitario nazionale, se non contenuto.
Un pò di sano timore forse consiglierà alle persone di tenere comportamenti responsabili, gli unici che possono aiutare a contenere questa gravissima pestilenza.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
nel frattempo molte scuole pubbliche in veneto non possono funzionare perchè molto personale del sud italia ha deciso che le scuole sono chiuse quindi possono andarsene in ferie a casa ( lol ) mentre in realtà le scuole non sono chiuse per gli insegnanti che dovrebbero essere sempre a disposizione ma se ne sono sbattuti allegramente le palle
Originariamente Scritto da Pesca
lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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