Bentornato ak
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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Miozzo (Cts): «Le scuole chiuse sono la vera emergenza. Dobbiamo riaprirle»
Covid, «I nostri ragazzi subiscono la "sindrome della capanna", devono tornare in classe»
Dottor Agostino Miozzo le nuove misure funzionano?
«Sembra che stiano dando qualche risultato. I dati però devono essere letti in una sequenza temporale più ampia delle ultime 24 ore».
Si parla già di Natale. Secondo lei, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, è possibile ipotizzare qualche allentamento?
«Abbiamo davanti una maratona che non si concluderà il 25 dicembre, ma molto più avanti. Se tutti insieme spegnessimo un po’ le luci delle aspettative, saremmo di grande aiuto al sistema e a quanti sperano di far ripartire la vita economica e sociale del Paese per quella data».
Ci sono divieti che possono essere eliminati?
«Se saremo rigorosi con noi stessi saremo di grande aiuto per eliminare al più presto i limiti alle nostre libertà. C’è però un’emergenza che dobbiamo affrontare subito ed è quella delle scuole. Molti politici hanno scelto di sacrificare la scuola come segnale di efficiente reazione in risposta all’emergenza. Banalizzo e sintetizzo questioni drammaticamente serie, ma ho la percezione che la tradizionale cultura di disprezzo del bene primario che è la scuola e la formazione dei nostri giovani si traduca bene nelle reazioni di molti improvvisati politici del nostro disgraziato Paese».
Sta dicendo che i ragazzi dovrebbero tornare in classe?
«Rispondo con il messaggio del governo inglese che annunciando il lockdown totale ha lasciato aperte le scuole: “Essere a scuola è vitale per l’istruzione dei bambini e per il loro benessere. Il tempo trascorso fuori dalla scuola è dannoso per lo sviluppo cognitivo e accademico dei bambini, in particolare per i bambini svantaggiati. Questo impatto può influenzare sia gli attuali livelli di istruzione sia la futura capacità di apprendimento dei bambini”».
Secondo molti scienziati fa aumentare i contagi.
«Per la stragrande maggioranza dei bambini, i vantaggi di tornare in classe superano di gran lunga il basso rischio di ammalarsi di coronavirus e le scuole possono intervenire per ridurre ulteriormente i rischi. I dati ci dicono che è difficile discriminare che l’infezione di un ragazzo sia avvenuta a scuola piuttosto che nei momenti precedenti o successivi».
Vale la pena di rischiare?
«La scuola è comunque un ambiente protetto, controllato, dove insegnanti e personale obbligano i ragazzi al rispetto di severe regole comportamentali e dove oltre l’obbligo c’è il momento educativo, pedagogico; dove il tuo insegnante ti rende consapevole del momento, partecipa ai suoi ragazzi le proprie percezioni, condivide emozioni e indicazioni utili a comprendere come loro possono essere un pericolo per i loro cari, genitori o nonni che siano».
È contrario alla Dad, la didattica a distanza?
«Si tratta di uno strumento di eccezionale utilità da utilizzare in situazioni di vera emergenza e soprattutto per periodi limitati. La chiusura delle scuole senza divieto di spostamento comporta la possibilità reale che i ragazzi nel tempo libero dalla scuola si incontrino nei locali pubblici, nei centri commerciali, nelle case private dove si ritrovano a gruppi senza alcun controllo o mediazione».
È stato il Cts a chiedere divieti per la movida.
«I giovani che partecipano alla movida sono qualche migliaio in tutta Italia. Chiediamoci anche quanti sono i giovani che da settimane o mesi non escono più di casa, rifugiati nel buio della loro stanza davanti ad uno schermo di pc per ore ed ore, vittime di quella ormai famosa “sindrome della capanna” che genera paure, ansie, insonnie e tante altre patologie della mente. Fra qualche tempo, ad emergenza Covid superata, vedremo i disastri provocati».
È questo che teme?
«Oltre al tentativo di reclutamento da parte della criminalità organizzata di bambini sotto i 14 anni che per settimane non frequentano la scuola».
Perché non vi siete opposti alla chiusura delle scuole prevista dall’ultimo Dpcm?
«Nel parere abbiamo raccomandato di prevedere un ritorno alla scuola in presenza prima possibile per tutti i ragazzi, senza distinzione. Adesso abbiamo l’obbligo come comunità scientifica di valutare il rischio potenziale del ritorno di milioni di studenti alla scuola in presenza, e dobbiamo fare l’impossibile affinché questo sia un livello di rischio accettabile».
Da giorni il Cts è sotto attacco. Vuole rispondere?
«Non dovrei, ma alla mia età voglio permettermi di farlo. Alcuni scienziati che vedo spesso in tv non hanno capito (o non vogliono capire) che Covid-19 non è un’emergenza sanitaria, ma una crisi globale che comprende ovviamente temi sanitari ma anche sociali, politici, economici, di sicurezza del territorio, di relazioni internazionali. Noi ci confrontiamo, litighiamo anche ma poi troviamo una mediazione su ogni dossier. Se poi questo diventa tavole della legge significa che siamo tutti degni discepoli di Mosè».
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Danielish Visualizza MessaggioBè i contagi sono aumentati da quando hanno riaperto le scuole anche perchè come tutti i luoghi di aggregazione la scuola non ne è esente dove e impossibille tenere a distanza i ragazzi o bambini.
Ed è un casino.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggioora gira sta cosa,che il laboratorio di wuahn è di proprietà della glaxo,che a sua volta è proprietaria della pfiner......sto cerando qualcosa in rete per vedere se vero
il laboratorio è stato tirato su grazie ai francesi che a un certo punto sono stati defenestrati, da quel che avevo letto nei mesi scorsi
a wuhan c'è anche una fabbrica di PSA o citroen non ricordo, comunque una lunga serie di relazioni commerciali con la Francia
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Si ma se cerchi come hai scritto mi sa che trovi poco.
La Glaxo detta GSK è una multinazionale potentissima e poco limpida e si ha una joint venture con Pfizer per quello che riguarda i farmaci da banco.
Non so se anche a livello di vaccini siano soci.
Qui c'è qualcosa
In 2 parole dice che hanno una joint venture sui prodotti da banco 68% GSK e 32% Pfizer.
Qui c'è dell altro un po' pippone ma interessante
Marcello Pamio – 5 aprile 2018 Le origini della «Glaxo» La storia della Glaxo inizia nel lontanissimo 1715 quando Silvanus Bevan apre la farmacia Plough Court in centro a Londra. In quel periodo gli «speziali», cioè gli antesignani dei farmacisti, erano i più comuni medici che offrivano consulenze e vendevano prodotti medicinali, saponi, olio di …
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Anche il vaccino Janssen entra nella fase 3 di sperimentazione
Scatta la fase 3 della sperimentazione per un altro candidato vaccino contro il coronavirus. È di quello della Janssen, società farmaceutica che fa capo alla multinazionale della chimica Johnson&Johnson. È il terzo arrivato a questo passaggio fra quelli sviluppati in Gran Bretagna, dopo il prototipo messo a punto dall’Università di Oxford assieme all’AstraZeneca con la collaborazione dell’italiana Irbm di Pomezia (primo in assoluto in Occidente a entrare nella fase 3) e quello di Novavax. La fase 3 del vaccino Janssen, conferma il ministro britannico della Sanità Matt Hancock, inizia oggi e coinvolgerà 7000 volontari nel Regno Unito e 23.000 in altri Paesi. È un modello di vaccino «molto simile a quello di Oxford/AstraZeneca», ha detto a SkyNews Saul Faust, direttore del laboratorio di Southampton che coordina il progetto di ricerca.
Francia, ministro Véran: «Superato il picco, abbiamo ripreso il controllo dell’epidemia»
La diminuzione del numero di nuovi casi di Covid-19 e il calo del tasso di incidenza portano a «credere che abbiamo superato il picco dell’epidemia» in Francia: lo ha detto per la prima volta dall’inizio della seconda ondata il ministro francese della Salute, Olivier Véran, affermando in un’intervista a un gruppo di giornali regionali francesi: «Abbiamo ripreso il controllo sull’epidemia».
Il numero di contagi dall’inizio dell’epidemia in Francia sta sfiorando i due milioni (qui i dati), ma Véran ha precisato: «Il numero di ingressi nei reparti di cure intensive o in rianimazione ha toccato ieri quota 270 in 24 ore, il livello più basso da 3 settimane».
Lopalco: «La velocità del contagio è ancora alto, rafforzare le misure di prevenzione»
«Ascolto con sconcerto parole di rassicurazione ed ottimismo intorno al fatto che la velocità del contagio “stia rallentando”. Il problema è che, se tutti lo ripetono, la gente alla fine ci crede». Lo scrive su Facebook l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, assessore designato alla Sanità della Regione Puglia. Lopalco analizza i valori dell’indice Rt delle Regioni, l’indice che misura il livello di contagiosità del Covid-19: «Molte regioni italiane - spiega - nelle ultime settimane hanno effettivamente fatto registrare valori di Rt stabili o addirittura in diminuzione. Cosa vuol dire? Che siamo fuori dal tunnel? Rt, se vogliamo utilizzare una metafora automobilistica, ci dice quanto una macchina stia accelerando. Ovvero di quanto la sua velocità aumenta ogni secondo. Se una macchina viaggia a 300 Km/h, anche se va a velocità costante e non accelera, se impatta contro un muro si fa male o no? Voglio dire: se la curva epidemica ha raggiunto dimensioni critiche, il numero di nuovi casi giornalieri non solo continuerà ad essere alto, ma in presenza di un Rt superiore ad 1 continuerà perfino a crescere. Rt pari a 1,5 significa che ogni 2 casi nel giro di un periodo di incubazione se ne creano 3. In questo momento, dunque, la epidemia di Covid-19 sta crescendo ad un ritmo superiore a quello dell’influenza. Con la differenza che l’influenza non necessita di tanti posti letto e terapie intensive». Quindi, «la pressione sui servizi sanitari nelle prossime settimane continuerà ad aumentare» e «si stabilizzerà solo quando il numero di nuovi ricoveri sarà pari al numero di dimissioni.
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Strada ho avuto modo di conoscerlo personalmente e l'inimicizia con il centro destra non è tanto per le ONG, ma per il suo schierarsi apertamente dal lato opposto e per i modi (non sono piaciuti manco a me) con cui si pone. Detto questo il mio dubbio su Strada in Calabria è che per quanto lo veda bene "nell'emergenza" sanitaria lo vedo meno preparato sulla gestione di un sistema sanitario regionale che va riformato e rivoluzionato quindi preferirei che fosse poi affiancato da un altra persona che su questi temi ha più esperienza.
Il dettagli della non chiamata non mi sorprende, è stato l'ennesimo annuncio (pubblicitario o frettoloso) senza seguito, cosa che mi ricorda un po' la vicenda con Nino di Matteo"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Terza ondata Covid, «perché non si può evitare, ma si può mitigare. Il cenone di Natale? Un suicidio»
Non rilassarci come quest’estate, ridurre al massimo la mobilità, tenere le distanze, proteggere i nonni, le risposte di Pierluigi Contucci direttore Istituto Alta Matematica dell’università di Bologna
1 Dobbiamo aspettarci una terza ondata di questa epidemia?
«Sì, la terza ondata ci sarà a meno di non poter avere un vaccino che diventi operativo ed efficace entro l’estate. Operativo si intende la capacità del nostro Paese di distribuirlo, mentre l’efficacia è intrinseca al funzionamento del vaccino , risponde Pierluigi Contucci direttore dell’Istituto di Alta Matematica dell’Università di Bologna».
2 Si può prevedere l’arrivo della terza ondata?
«È molto difficile perché la forchetta dei dati che abbiamo oggi è molto ampia. A proposito è opportuno dire che le previsioni e anche la possibilità di prevenirla sarebbe molto più facile se la comunità scientifica potesse mappare il rischio avendo a disposizione dati pubblici e disaggregati».
3 I nostri comportamenti di Natale possono influire sull’arrivo della terza ondata?
«Certamente. La cosa più importante è evitare un rilassamento delle abitudini come abbiamo fatto nell’estate scorsa quando ci è sembrato di essere fuori dall’epidemia e abbiamo cominciato a comportarci come se il virus non fosse mai esistito».
4- Quali comportamenti dobbiamo evitare ?
«Dobbiamo continuare ad attenerci alle misure di distanziamento, un sacrificio che vale la pena anche per salvaguardare le persone a noi più care, a cominciare dagli anziani».
5 Come dobbiamo comportarci con gli anziani? Con i nonni?
«Tenerli il più distante possibile. Anche non vederli a Natale, sebbene sia comprensibile la sofferenza di non poter vedere i nipotini».
6 E con il cenone come dobbiamo regolarci?
«Sia a Natale sia a Capodanno un cenone al ristorante, ma anche in casa, equivale ad un suicidio.
7 Qual è la cosa più pericolosa?
«Fare finta di niente, come è successo l’estate scorsa».
8 E il comportamento più virtuoso?
«Ridurre la mobilità il più possibile. E’ una delle raccomandazioni del governo, ma ecco dei numeri per capire quanto è importante: una riduzione del 10% dei passeggeri sull’autobus diminuisce del 40-50% il rischio dei contagi. Quindi davvero: spostatevi soltanto se indispensabile. Così possiamo spetrare di avere un Natale non normale, ma almeno decente».
9 Cosa succederà i primi di dicembre quando scadranno le misure del governo?
«È difficile dirlo perché non possiamo rifarci a quello che è successo l’altra volta. Il virus nel frattempo è un pochino cambiato e anche le misure prese sono diverse dal lockdown generale. E’ possibile che vengano prorogate, ma è auspicabile di sbagliarsi a causa dell’errore grande».
10 È previsto un picco dei contagi a breve?
«Non si può prevedere il picco proprio perché la forchetta è grande e per l’importanza di avere dati disaggregati, puliti».
11 Quindi non possiamo fare altro che aspettarci la terza ondata di questa epidemia?
«No, possiamo fare. Non possiamo evitare la terza ondata ma possiamo mitigarla, con tutte le precauzioni che abbiamo detto. Un Natale raccolto ci può salvare da una terza ondata violenta. Valgono la pena un po’ di sacrifici».
CorSera...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza MessaggioStrada ho avuto modo di conoscerlo personalmente e l'inimicizia con il centro destra non è tanto per le ONG, ma per il suo schierarsi apertamente dal lato opposto e per i modi (non sono piaciuti manco a me) con cui si pone. Detto questo il mio dubbio su Strada in Calabria è che per quanto lo veda bene "nell'emergenza" sanitaria lo vedo meno preparato sulla gestione di un sistema sanitario regionale che va riformato e rivoluzionato quindi preferirei che fosse poi affiancato da un altra persona che su questi temi ha più esperienza.
Il dettagli della non chiamata non mi sorprende, è stato l'ennesimo annuncio (pubblicitario o frettoloso) senza seguito, cosa che mi ricorda un po' la vicenda con Nino di MatteoOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggioora gira sta cosa,che il laboratorio di wuahn è di proprietà della glaxo,che a sua volta è proprietaria della pfiner......sto cerando qualcosa in rete per vedere se veroOriginariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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Ogni giorno leggo le notizie postate qui e mi sembra un dejavu della scorsa primavera. Temi principali:
- Riapertura Scuole
- Tasso di Contagio ed RT vari
- Riaperture attività entro tot settimane
- Già prevista una nuova ondata
Che siano riferite all'estate o la Natale cambia poco. Siamo in una fase in cui ci avviciniamo tendenzialmente ad una situazione di Pausa Scolastica e Riaggregazione di Famglie/Affetti/Congiunti.
Quello che continuo a non sentire è:
- Come mettere in sicurezza le scuole per dopo il periodo di pausa
- Come potenziare i trasporti una volta che le attività ritorneranno a regime
- Come potenziare il sistema sanitario in previsione di una nuova ondata
Se è vero che errare è umano, perserverare è diabolico.
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