Originariamente Scritto da Ponno
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Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza MessaggioMa le pensioni si riversando alle giovani generazioni per gran parte dai, i nonni di solito non spendono quasi nulla e con la pensione aiutano figli e nipoti, negli ospedali ci sono sempre stati giri di magnerie enormi
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non credoOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza MessaggioMa le pensioni si riversando alle giovani generazioni per gran parte dai, i nonni di solito non spendono quasi nulla e con la pensione aiutano figli e nipoti, negli ospedali ci sono sempre stati giri di magnerie enormi
da non esperto in materia far piovere soldi sugli anziani sperando che questi vadano a finire in qualche modo alle fasce produttive della società non mi sembra la strategia migliore lungo termine
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Covid, Massimo Galli: "Natale non può essere come Ferragosto"
Il professore del Sacco a "Mattino Cinque": "Le feste natalizie? Meglio trascorrerle su Skype".
"Natale non può essere come Ferragosto". Il professore del Sacco di Milano, Massimo Galli, interviene a "Mattino Cinque" per parlare dell'efficacia delle misure restrittive per arginare la diffusione del coronavirus e dei comportamenti da adottarein vista delle prossime feste natalizie: "Sarebbe meglio passarle su Skype - dice - ci ritroviamo in questa situazione terribile per colpa di un Ferragosto sciagurato".
Per Galli il Natale dovrebbe essere vissuto in forma virtuale: "Se vogliamo uscirne per Pasqua - spiega - i regali dovrebbero essere acquistati esclusivamente su Internet, il cenone dovrebbe avvenire in gruppi ristretti magari collegandosi in videochiamata. Dobbiamo aver pazienza, tutelare gli anziani e farci gli auguri il più possibile a distanza".
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza MessaggioSi va oltre il 3 dicembre secondo voi ?
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Originariamente Scritto da Danielish Visualizza MessaggioSi va oltre le feste natalizie
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Covid, direttore Ema Guido Rasi: "Avremo 6-7 vaccini diversi. Primi effetti dall’estate".
Il numero uno dell'Agenzia europea del farmaco ha parlato al Sole 24 Ore spiegando come nel 2021 "verosimilmente avremo più di un vaccino" ma che i primi risultati sulla diffusione saranno visibili soltanto fra 5-6 mesi. Poi aggiunge: "All’inizio non saranno per tutti, ma se i dati saranno ok la distribuzione potrà partire da gennaio"
"Verosimilmente avremo più di un vaccino nel 2021, anche fino a 6-7. Cosa che è positiva vista la grande domanda di dosi". Queste le parole di Guido Rasi, direttore dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), in un'intervista al Sole 24 Ore nella quale ha spiegato come "alla porta dell'Ema stanno cominciando a bussare in molti: dai produttori degli anticorpi monocolonali alle aziende che sviluppano i vaccini". I risultati effettivi della futura campagna di vaccinazione contro il Covid-19 però si vedranno "in 5-6 mesi, in pratica la prossima estate"
Il numero uno dell'Agenzia europea del farmaco ha parlato al Sole 24 Ore spiegando come nel 2021 "verosimilmente avremo più di un vaccino" ma che i primi risultati sulla diffusione saranno visibili soltanto fra 5-6 mesi. Poi aggiunge: "All’inizio non saranno per tutti, ma se i dati saranno ok la distribuzione potrà partire da gennaio"
"Verosimilmente avremo più di un vaccino nel 2021, anche fino a 6-7. Cosa che è positiva vista la grande domanda di dosi". Queste le parole di Guido Rasi, direttore dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), in un'intervista al Sole 24 Ore nella quale ha spiegato come "alla porta dell'Ema stanno cominciando a bussare in molti: dai produttori degli anticorpi monocolonali alle aziende che sviluppano i vaccini". I risultati effettivi della futura campagna di vaccinazione contro il Covid-19 però si vedranno "in 5-6 mesi, in pratica la prossima estate" (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).
"Non si potrà vaccinare tutti. Distribuzione da gennaio"
Covid, Arcuri: "Primi vaccini alla fine di gennaio"
Durante la sua intervista, Rasi tiene a precisare che "ovviamente non si potrà vaccinare tutti ma si partirà dalle categorie più esposte, come gli anziani e gli operatori sanitari, cominciando così a bloccare i ponti di trasmissione". Poi aggiunge: "Se i dati saranno robusti potremo dare il via libera al primo vaccino già entro la fine dell'anno e far partire la distribuzione da gennaio". Intanto, lo stesso direttore dell’Ema conferma che "sono arrivati i primi dati clinici da Pfizer per il suo vaccino, quelli annunciati nei giorni scorsi dalla stessa azienda. Da Astrazeneca abbiamo ricevuto i dati pre-clinici, quelli delle sperimentazioni sugli animali che sono già in fase di valutazione e poi sono state fatte diverse interlocuzioni con Moderna".
Leggi su Sky TG24 l'articolo Covid, direttore Ema Guido Rasi: 'Avremo 6-7 vaccini diversi. Primi effetti dall’estate'
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioil vaccino sarà per tutta la vita come quello della polio o si dovrà rifare per ogni mutazione del virus come per l'influenza?
Questo non si sa. Credo proprio però non per tutta la vita. Durerà presumibilmente qualche mese. La dottoressa italiana che collabora nel team di Fauci (adesso ho dimenticato il nome, c'era una sua intervista ieri sul CorSera) parlava di due iniezioni per il vaccino Pfize e anche lei non era precisa sulla durata della copertura ma parliamo comunque di una protezione a tempo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Natale: a tavola in pochi (ma con chi vuoi) e mai lontano da casa
Resteranno i divieti di spostamento fra regioni di colore diverso, ma sarà possibile tornare nel proprio domicilio per chi studia o lavora fuori. Garantite anche le messe, con regole che saranno stabilite in base all'evoluzione dei contagi
Il governo si fermerà sulla porta di casa. Tranquilli, nessuno vi dirà con chi dovete passare il Natale, nessuno vi obbligherà a stare a tavola con i parenti di primo grado se non ne avete voglia o vi vieterà di accettare l'invito di uno di secondo grado con cui state meglio. E neanche di invitare un amico se lo preferite ai parenti.
Non ci sarà alcun obbligo né alcun divieto del genere per Natale. Semplicemente perchè non ci può essere visto che le libertà personali e la privacy all'interno delle mure domestiche sono inviolabili e garantite dalla Costituzione, ma soprattutto perchè il governo non ha mai pensato ad alcun divieto del genere. Il dibattito sollevato da alcune dichiarazioni in tv di sottosegretari in realtà prefigura uno scenario fuori discussione. Quel che è certo è che di stabilito non c'è assolutamente nulla, se non che ci saranno pochi divieti e molte raccomandazioni. Ecco perchè:
Natale con chi vuoi
A tavola in pochi e con grandi precauzioni, soprattutto per gli anziani. Che non siano da mettere in programma cenoni è sicuro, così come va da sé che le riunioni della vigilia e del giorno 25 saranno ristrette al nucleo familiare più intimo. Ma nessuna imposizione dei parenti di primo grado. Si starà a tavola con chi si ritiene, ci sono famiglie allargate da garantire, single che hanno il diritto di non rimanere soli, anziani da non abbandonare.
Il cruccio più grande sarà proprio il Natale degli anziani, ma i più si autotuteleranno da sé. Far incontrare nonni e nipoti è un rischio, soprattutto in ambienti chiusi e piccoli dove è difficile mantenere le distanze. Ma non si andrà oltre la raccomandazione a limitare al massimo le persone sedute attorno alla stessa tavola e a mantenere distanze e mascherine anche in casa per il maggior tempo possibile. Magari avendo l'accortezza, in presenza di anziani, di far fare un tampone di sicurezza a bambini e a ragazzi qualche giorno prima per essere certi di non avere in casa asintomatici.
Ritorno a casa per chi studia o lavora fuori
Gli spostamenti tra regioni rosse e arancioni, al momento tre quarti d'Italia, sono vietati e quasi certamente lo resteranno anche nei giorni di Natale. Il che non impedirà affatto a chi lavora o studia in una città diversa da quella di residenza di tornare a casa e trascorrere le festività in famiglia. Non c'è bisogno di correre nelle stazioni o negli aeroporti, nessuna transumanza in vista. Le regole chiare già ci sono e rimarranno. Va da sè che non sarà possibile per famiglie i cui componenti non strettissimi risiedono abitualmente in regioni diverse organizzare grandi riunioni ipotizzando spostamenti vietati e tantomeno organizzare weekend o piccoli viaggetti.
La messa di Natale
Anche il diritto di culto, previsto dalla Costituzione, ovviamente sarà garantito. Il Vaticano, a seconda di quale sarà l'evoluzione della curva dei contagi, d'intesa con il governo, deciderà quali saranno le nuove regole, magari anche i nuovi orari delle Messe. Ma se le chiese la notte di Natale saranno accese per le funzioni tradizionali è del tutto evidente che sarà del tutto libera la partecipazione.
Lo shopping della vigilia
La speranza del governo, ampiamente dichiarata, è che le restrizioni già in atto (soprattutto se rispettate) diano i loro risultati nelle prossime settimane in modo da potere allentare il regime di chiusure soprattutto nelle zone rosse dove, per il momento, sono chiusi la maggior parte degli esercizi commerciali, oltre a bar e ristoranti chiusi anche nelle zone arancioni. C'è dunque la legittima aspettativa di avere la possibilità, seppure in scala ridotta, di non dovere rinunciare ai regalini sotto l'albero e, per le aziende, di poter avere in regalo una boccata di ossigeno di liquidità. Così non fosse, non resterà che regalare generi alimentari, libri, profumi, oggetti di cartoleria, nei negozi che continuano ad essere aperti anche nelle zone rosse. Oppure, naturalmente, rivolgersi al commercio online, non solo quello della grande distribuzione ma anche dei piccoli negozi che si stanno sempre più attrezzando per rispondere alle richieste dei loro clienti con il domicilio nel caso in cui fossero costretti a tenere abbassate le saracinesche.
...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggioah ecco come temevo, quella però non si tocca nonostante mediamente abbiano versato il 50% di quanto percepiscono.
meglio tagliare la sanità.
guarda caso solo la grecia ci batte ed ho detto tutto
E in più facciamo quota100 in pompa magna per mandare in pensione pochissimi, spendendo un casino ma avendo 0 ritorno in crescita.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggioc'è una sostanziale differenza tra avere delle prospettive di crescita e dover chiedere la paghetta
da non esperto in materia far piovere soldi sugli anziani sperando che questi vadano a finire in qualche modo alle fasce produttive della società non mi sembra la strategia migliore lungo termine
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