Emergenza Coronavirus: thread unico.

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  • claudio96
    L'inchiappagalline
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    • TRENtino
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    Emergenza Coronavirus: thread unico.

    Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggio
    già però chiudono i musei
    i musei sono proprio il male minore, dai....
    chi cazz0 va a visitare musei in questo periodo?


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    Originariamente Scritto da gaetano90
    gareggiare per esibizionismo natural


    Originariamente Scritto da Magro97
    Odio i tanti pasti perché è un cagare in continuazione.

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    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
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      Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
      Oggi nel Lazio leggevo di zero nuovi casi in TI e -23 ricoveri: che le misure inizino a far effetto ?
      Il Lazio che misure ha oltre a quelle nazionali? Non ho il polso di tutte le regioni.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • marcu9
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        • May 2009
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Secondo me invece virus e politica sono strettamente legati, perchè il presunto diffusore (l'amico del malato grave) tornava dalla Cina...e siccome non arrivava da Whuam non è stato messo in quarantena come accaduto ai connazionali della Cecchignola. Errore gravissimo i cui effetti li stiamo vedendo in queste ore (16 contagiati, ieri sera alle 21 era uno solo).

        Come è stato possibile non disporre per tutti coloro che tornavano dalla Cina, indipendentemente dalla regione o città di provenienza, la quarantena? Imperdonabile sottovalutazione.

        Adesso ormai è fatta. Il virus viaggia più spedito delle decisioni che vengono o saranno prese. Dalla Lombardia al Veneto. Io do già per scontata la diffusione nazionale.
        Post di 8 mesi e mezzo fa...
        Caro @Sean. [emoji1666]


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        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        • Maverick87
          Bodyweb Senior
          • Mar 2012
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          • Centro Italia
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          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
          Post di 8 mesi e mezzo fa...
          Caro @Sean. [emoji1666]


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          In realtà quello che si pensava fosse il paziente 0 non lo era (il manager di ritorno dalla cina con cui il paziente 1 era stato a cena)

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Nuovo Dpcm: al via il coprifuoco. Rischio lockdown per Lombardia e Piemonte

            Il decreto sarà firmato tra martedì e mercoledì, il Paese è diviso in tre. Più rigore dappertutto, ma possibili altri due livelli nelle singole regioni. Speranza vuole subito le zone rosse, ma i governatori protestano. Anche la Liguria potrebbe avere limiti rafforzati. Toti: siamo borderline


            Il braccio di ferro con le Regioni sul decreto

            Quando Giuseppe Conte davanti ai deputati e in diretta tv ha detto agli italiani che il coprifuoco scatterà «in tarda serata», ha reso pubblico il braccio di ferro sul nuovo Dpcm. Il decreto con le regole per contenere la corsa del Covid-19 non è ancora pronto, doveva arrivare ieri sera e invece sarà firmato dal presidente del Consiglio tra martedì e mercoledì: quando lo scontro tra i partiti e con le Regioni si sarà placato e gli ultimi dilemmi saranno stati risolti. Il primo riguarda proprio il coprifuoco, l’orario cioè oltre il quale si fermano le attività e le persone devono tornare a casa. Conte non lo voleva affatto, perché «contrario a imporre forzature non necessarie» che limitino troppo le libertà dei cittadini. Alcune regioni, tra cui Lombardia, Campania e Puglia, chiedevano di far scattare la stretta alle 18. Il Pd, con Dario Franceschini e Francesco Boccia e con il sostegno di Roberto Speranza, si è battuto per non andare oltre le 20. Anche Nicola Zingaretti pensa che decretare il «tutti a casa» per l’Italia intera aiuterebbe a frenare i contagi e renderebbe più agevoli i controlli delle forze dell’ordine. Ma la renziana Teresa Bellanova, capo delegazione di Italia viva, in tandem con Conte ha provato a depotenziare la misura, proponendo di farla slittare alle 23 e facendo arrabbiare i dem: «Alle undici il coprifuoco non serve più a niente». La norma più forte e simbolica del Dpcm ha quindi «ballato» per tutto il giorno. A notte era ancora fissata alle 21, ma oggi chissà, la giornata è lunga e la lancetta di Palazzo Chigi potrebbe fermarsi sulle 22. I governatori, che hanno dato battaglia per avere più autonomia sulle restrizioni, ora vogliono che sia il governo a imporre misure uguali per tutti. «De Luca — ironizza un dem — vuole i carri armati per tenere la gente in casa».

            Lombardia e Piemonte, le più vicine al lockdown

            Il duello è destinato a continuare martedì, nell’ennesimo vertice con i capi delegazione. Roberto Speranza vorrebbe far scattare le zone rosse già martedì, sulla base del monitoraggio del martedì. Ma i governatori protestano e diversi ministri pensano sia meglio aspettare venerdì, dopo aver incassato il via libera al Dpcm. Anche se il ministro della Salute non fa previsioni prima di vedere i dati di martedì, le Regioni più vicine al lockdown sono Lombardia e Piemonte, che hanno l’indice Rt sopra a 2. «Non è automatico che la Lombardia sia in fascia più alta» frena il sindaco Giuseppe Sala e condivide con il presidente Attilio Fontana la convinzione che «non si ipotizza nemmeno lontanamente un lockdown stile marzo e aprile». La Liguria per Giovanni Toti è «borderline». Tensione anche sul secondo livello di intervento rispetto alle criticità dei territori. Conte ne ha indicati tre, «modulati sulla base di criteri scientifici predefiniti e assolutamente oggettivi». Il primo determina le norme nazionali, il terzo è il lockdown per le Regioni e province in sofferenza massima e la fascia intermedia riguarda le aree del Paese che rischiano di entrare in sofferenza massima. L’idea di introdurre questo terzo livello è stata di Conte, che spera ancora di riuscire a salvare la scuola in alcune regioni. Ma i ministri del Pd lo ritengono inutile e stanno provando a farlo saltare.

            Il coprifuoco: tutti bloccati a casa dalle 21 (o dalle 22)

            In tutta Italia scatterà il coprifuoco alle 21. Da quel momento tutte le attività commerciali dovranno essere chiuse e non si potrà uscire dalla propria abitazione se non per «comprovate esigenze», dunque motivi di lavoro, di salute o di urgenza. Per farlo bisognerà avere il modulo di autocertificazione, come durante il lockdown della scorsa primavera. Sul coprifuoco nazionale si è discusso a lungo nelle riunioni di maggioranza e in quelle tra governo e Regioni. Il compromesso raggiunto prevede che i cittadini non escano di casa dopo le nove di sera. Ma non è escluso che, da qui alla firma del Dpcm, l’orario possa cambiare. L’alternativa più probabile è che non si possa uscire senza un valido motivo dopo le 22.

            Trasporti, la capienza sui mezzi scende al 50%

            Il Dpcm prevederà un massimo di capienza per il trasporto pubblico al 50 % invece che all’80 % come è attualmente. Una misura che segue le indicazioni del Comitato tecnico scientifico, da tempo favorevole a una riduzione dei posti su autobus, metropolitane e treni regionali ritenuti uno dei vettori principali di contagio da Covid 19. Sui mezzi pubblici è obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sia per chi sta in piedi, sia per i posti a sedere. Rimane al 50 % anche la capienza sui treni dell’alta velocità.

            Bar e ristoranti, stretta nel weekend per cibo e shopping

            Bar e ristoranti rimangono aperti fino alle 18, ma i ristoranti dovranno essere chiusi la domenica a pranzo. Sarà invece consentito vendere cibi da asporto, che però non potranno essere consumati all’aperto e la consegna a domicilio di cibi e bevande. Rimane la regola che non si potrà stare al tavolo in più di 4 persone e per i bar non sarà consentito rimanere all’interno oltre il tempo necessario alla consumazione, a meno che non si stia seduti al tavolo. Nel fine settimana e nei giorni festivi saranno chiusi anche i centri commerciali. All’interno delle grandi strutture potranno rimanere aperti soltanto i negozi che vendono generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai. Sarà sempre obbligatorio indossare la mascherina.

            La blindature delle aree più colpite

            Entrerà in vigore il divieto di spostamento da e per le regioni che hanno un livello di rischio elevato. Vuol dire che non si potrà entrare nelle regioni che sono in lockdown e i residenti non potranno uscire, a meno che non ci siano «comprovate esigenze», dunque motivi di lavoro, di salute e di urgenza che devono però essere dimostrati e annotati sul modulo di autocertificazione. Rimane sempre la possibilità di fare ritorno nel proprio domicilio e dunque chi si trova in una «zona rossa» al momento dell’entrata in vigore dell’ordinanza potrà uscire.

            Le Regioni a livello 3: solo spostamenti giustificati

            Nelle regioni a rischio elevato scatterà il lockdown per due settimane. Vuol dire che si potrà uscire soltanto per andare al lavoro e a scuola oppure per «comprovate esigenze», dunque per motivi di salute e di urgenza. Per farlo bisognerà avere il modulo di autocertificazione che dovrà giustificare i motivi dello spostamento. Se si dovrà andare da una persona non dovranno essere indicate le generalità per motivi di privacy. Saranno chiusi i negozi al dettaglio. Saranno aperti quelli che vendono generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie, i tabaccai, le pasticcerie e le gelateria. Chiusi i bar e i ristoranti. Chiusi anche i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici. Saranno aperti gli asili, le scuole elementari e, forse, le prime medie. Si potrà fare jogging e attività motoria all’aperto. Saranno aperte le attività produttive, dunque le fabbriche e le industrie, gli studi professionali e gli uffici pubblici.

            Regioni a livello 2: negozi e parrucchieri aperti, ristoranti chiusi

            Nelle Regioni che si trovano nel livello intermedio di rischio saranno chiusi bar e ristoranti per tutta la giornata. I negozi potranno rimanere aperti, così come parrucchieri, barbieri e centri estetici.I cittadini non avranno limitazioni negli spostamenti, se non quello di rispettare il coprifuoco nazionale. La scuola elementare non chiuderà, ma per le medie e i licei sarà prevista la didattica a distanza. Rimane la possibilità per i governatori e i sindaci di emanare ordinanze più restrittive che tengano conto del livello di contagio e soprattutto delle strutture sanitarie, così come di prendere provvedimenti mirati per le Rsa e gli altri luoghi con alto fattore di rischio. Misure che dovranno essere comunque condivise con i vertici regionali e con il governo. Non sarà invece consentito a governatori e sindaci firmare ordinanze meno restrittive e dunque con misure più allentate rispetto a quelle decise a livello nazionale.



            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • claudio96
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              provincia Bolzano è livello 2?
              Originariamente Scritto da gaetano90
              gareggiare per esibizionismo natural


              Originariamente Scritto da Magro97
              Odio i tanti pasti perché è un cagare in continuazione.

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              • germanomosconi
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                • pordenone
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                Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                In realtà quello che si pensava fosse il paziente 0 non lo era (il manager di ritorno dalla cina con cui il paziente 1 era stato a cena)

                https://m.huffingtonpost.it/entry/il...b6a4525dbbe714
                Ma anche se trovano questo presunto paziente zero?
                Gli sparano?
                Originariamente Scritto da Marco pl
                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                IO? Mai masturbato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                Io sono drogato..

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                • Sean
                  Csar
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                  Regioni a rischio, così si decidono le chiusure per il Covid

                  Saranno determinanti la soglia dell’Rt e il numero di posti letti occupati negli ospedali. Secondo le ultime indiscrezioni, si avviano verso misure dure Lombardia e Piemonte, seguite da Calabria e Puglia

                  La certezza sui provvedimenti da adottare ci sarà oggi, quando sul tavolo del ministro Roberto Speranza arriveranno i dati più aggiornati. Sulla base dei numeri si decideranno le caselle nelle quali finiranno le regioni, con la partenza in automatico di provvedimento di contenimento, decise con ordinanze del ministero. Secondo le ultime indiscrezioni, si avviano verso misure dure Lombardia e Piemonte, seguite da Calabria e Puglia. Qui si va verso un lockdown di tre settimane, già deciso ieri da Bolzano. Il nuovo sistema serve a fare chiarezza nel caos di competenze e nel rimpallo di responsabilità, non più tollerabile a pandemia in corso. L’idea è semplice. Ci sono tre livelli, uno nazionale e due locali. Tre gironi ai quali si approda sulla base di quella sorta di paniere del Covid che sono i parametri elaborati dal Comitato tecnico-scientifico: l’indice di contagiosità Rt, la saturazione delle terapie, disponibilità di letti, tamponi effettuati e molto altro. Questi parametri sono il fondamento del documento di 136 pagine — «Prevenzione e risposta al Covid19» —, redatto da Iss e ministero della Salute e condiviso in sede di Conferenza delle Regioni il 15 ottobre scorso. Documento rispolverato per mettere in un angolo le Regioni (che l’hanno firmato) e individuare i «tre scenari», o meglio i «tre livelli», di cui ha parlato ieri il premier Giuseppe Conte. Se finisci in uno di questi, le misure scattano, in automatico. In caso di inerzia delle Regioni, interviene il governo.

                  L’obiettivo sulla scuola

                  Il livello più basso è quello occupato dalle regioni che hanno un Rt tra 1,25 e 1,5 e che presentano un rischio molto alto non più gestibile con misure ordinarie (è lo «scenario 3» del maxi documento del 15 ottobre). Queste regioni sono in preallerta, perché subiscono le stesse misure già decise a livello nazionale ma, sulla base del monitoraggio settimanale, possono finire nel livello più alto di allerta. Che è quello nel quale le regioni hanno un Rt superiore all’1,5 (sono ben 13) e presentano un rischio molto alto che rientra nello «scenario 4». Nel girone peggiore finiranno Lombardia e Piemonte. Molto probabilmente farà la stessa fine la Calabria, mentre la Puglia rimane sul filo, così come Bolzano. Qui si potrebbe decidere il lockdown, con uscite consentite solo per motivi di lavoro e salute, con autocertificazione. Per le scuole si sta ancora trattando. L’orientamento è di tenere aperte solo scuole elementari e prima media. Ma i dati sono negativi anche per molte altre regioni. Le peggiori sono Sicilia, Liguria e Campania. Ma la previsione al 26 novembre vede molte Regioni oltre la soglia del 30% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e/o del 40% negli ospedali: Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia-Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Bolzano, Trento, Puglia, Sicilia, Umbria.


                  Durata minima di tre settimane

                  Il lockdown locale avrà una durata minima di tre settimane: due più una terza per valutare se ci sono stati miglioramenti. Allo scadere, se la regione è restata nel suo livello, la misura verrà prorogata di una settimana, altrimenti saranno revocate le misure. Basterà una sola settimana di dati molto negativi, invece, per essere oggetto di ordinanze restrittiva. Le misure prese saranno modulate anche temporalmente, prendendo in considerazione l’altro elemento che mette a rischio pronto soccorso e ospedali, ovvero l’influenza. Nei momenti invernali di picchi, le misure saranno più stringenti, per poi diventare più lievi in primavera. Ammesso, e non concesso, che ne sarà ancora bisogno.




                  CorSera
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                  popoli studiosi scriveranno
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • Miller
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                    Originariamente Scritto da claudio96 Visualizza Messaggio
                    provincia Bolzano è livello 2?
                    L’Alto Adige ha ribaltato completamente la decisione di non seguire la linea nazionale delle scorse settimane, dicendo che non c’era bisogno di strette: bar, ristoranti, ecc chiusi e coprifuoco dalle 20. https://www.ilfattoquotidiano.it/202...ore-5/5988964/

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                    • Sean
                      Csar
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                      Originariamente Scritto da claudio96 Visualizza Messaggio
                      provincia Bolzano è livello 2?

                      Per adesso il Trentino non è tra le regioni a rischio di misure più strette. Ogni settimana poi occorrerà seguire i report degli indici di allarme.
                      ...ma di noi
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                      popoli studiosi scriveranno
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                      • Sean
                        Csar
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                        Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggio
                        L’Alto Adige ha ribaltato completamente la decisione di non seguire la linea nazionale delle scorse settimane, dicendo che non c’era bisogno di strette: bar, ristoranti, ecc chiusi e coprifuoco dalle 20. https://www.ilfattoquotidiano.it/202...ore-5/5988964/
                        Ah ecco. Allora come non detto. Hanno deciso da loro.
                        ...ma di noi
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                        popoli studiosi scriveranno
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                        «nessun vincolo univa questi morti
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                          Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                          In realtà quello che si pensava fosse il paziente 0 non lo era (il manager di ritorno dalla cina con cui il paziente 1 era stato a cena)

                          https://m.huffingtonpost.it/entry/il...b6a4525dbbe714
                          Non fa niente. Il focus di quel post non era su chi fosse il presunto (come l'ho definito, nessuno dei tanti avendo al tempo certezze) diffusore ma le misure o, anzi, le non-misure messe in atto per i controlli alle frontiere. A febbraio si predispose la quarantena solo per chi tornava da Whuan, ancora oggi non si capisce sulla base di quale logica.

                          L'alba di una lunghissima serie di manchevolezze., omissioni, ritardi.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • claudio96
                            L'inchiappagalline
                            • Oct 2015
                            • 7711
                            • 287
                            • 353
                            • TRENtino
                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggio
                            L’Alto Adige ha ribaltato completamente la decisione di non seguire la linea nazionale delle scorse settimane, dicendo che non c’era bisogno di strette: bar, ristoranti, ecc chiusi e coprifuoco dalle 20. https://www.ilfattoquotidiano.it/202...ore-5/5988964/
                            grazie, visto ora anche su un quotidiano locale


                            Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                            Originariamente Scritto da gaetano90
                            gareggiare per esibizionismo natural


                            Originariamente Scritto da Magro97
                            Odio i tanti pasti perché è un cagare in continuazione.

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                            • Ponno
                              Socialista col Rolex
                              • Feb 2013
                              • 12835
                              • 545
                              • 363
                              • Holy See (Vatican City State) [VA]
                              • Send PM



                              Non sapevo se andasse qui o sul thread della politica ma essendo specificatamente sul Covid mettiamolo qui. Leggete anche il commento. Assolutamente condivisibile e sono d'accordo!

                              Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                              Originariamente Scritto da claudio96

                              sigpic
                              più o meno il triplo

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                              • marcu9
                                Bodyweb Advanced
                                • May 2009
                                • 42070
                                • 698
                                • 422
                                • Sicilia
                                • Send PM

                                Finalmente si decide per base Regionale.
                                I professoroni ci sono arrivati.

                                Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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