Ecco Sean dall’apertura del blog in poi e’ stato un degenero
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Ora è sicuro: lunedì arriva il nuovo Dpcm. Conte ha già chiesto di illustrarlo alle Camere.
Le nuove restrizioni potrebbero entrare in vigore domani o, più probabilmente, lunedì 2 novembre. In vista i lockdown territoriali, il passaggio alla didattica a distanza e le restrizioni per gli spostamenti tra regioni.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da neverbackdown Visualizza MessaggioE dopo 20 giorni ci siamo arrivati che dobbiamo chiudere.
che farmaci prevede il protocollo attuale? Se puoi condividerlo
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Praticamente negli ultimi giorni le TI sono cresciute ad un ritmo attorno al 7/8% (beef contenutissima).
Se anche scendesse al 6% (beef da contest), al 17 di novembre avremo ben oltre 4000 posti occupati, superando il picco di aprile.
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioQui il governo ha annunciato un lockdown di 4 settimane per tutto il paese. Nonostante ci siano aree molto piu' colpite, l'andamento di crescita e' lo stesso in tutto il paese, e il lockdown generale dovrebbe servire a non far precipitare le zone con meno infetti nella sitazione in cui si trovano quelle piu' colpite. Se ho capito bene chiuderanno pub e ristoranti, ma non le scuole. Anche se le universita' di fatto fanno gia' quasi solo didattica a distanza. Bloccati anche i viaggi da/per l'estero.
Come piccola parentesi, il comitato scientifico nazionale (Scientific Advisory Group for Emergencies, SAGE) aveva consigliato di far partire queste misure un mese fa. Anche l'opposizione aveva sotenuto la necessita' di farlo, ma il primo ministro Johnson aveva bollato la cosa come completa stupidaggine. Per poi fare l'ennesima inversione U.
perchè dei vari lockdown attuali (belgio, francia, irlanda, rep. ceca) via che chiudere bar e ristoranti pare non facciano altro
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Originariamente Scritto da Micene Visualizza Messaggioma oltre a bar, ristoranti alcuni negozi ed utilizzo del telelavoro (smartworking è un'altra cosa) il lockdown prevede la chiusura di qualche azienda? limita gli spostamenti? scuole non te lo chiedo neanche...
perchè dei vari lockdown attuali (belgio, francia, irlanda, rep. ceca) via che chiudere bar e ristoranti pare non facciano altro
Le aziende non chiuderanno, e si potrà girare solo per andare al lavoro, e comprare cibo, e comunque per necessità impellenti. Non si possono mescolare nuclei famigliari diversi, ovvero io non posso venire a casa tua, anche con la mascherina. Anche viaggi da/per l'estero dovrebbero essere sospesi, o almeno fortemente limitati.
Quello dello smart working è un buon punto, non so perchè in Italia si utilizzi questa espressione (invece di remote working) che in realtà in inglese vuol dire altro, e in generale si usa molto poco.
Le scuole non verranno chiuse, che non mi sembra una gran mossa. Le università ormai fanno quasi solo lezione a distanza.Last edited by Liam & Me; 01-11-2020, 07:14:45.B & B with a little weed
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Zone rosse, saranno i governatori a decidere. Nel nuovo Dpcm in arrivo no agli spostamenti tra le regioni
I possibili nuovi divieti a cui lavora l’esecutivo con il nuovo Dpcm del 2 novembre per contenere il Covid. Verso la chiusura dei centri commerciali nel weekend
«Zone rosse» nelle aree dove l’Rt (l’indice di trasmissione) supera l’1,5, divieto di spostamento tra le Regioni, chiusura dei centri commerciali nel fine settimana, limitazioni per le altre attività commerciali, coprifuoco anticipato. Il governo accelera sulla stretta per provare ad evitare il lockdown nazionale. E mette a punto nuove regole e divieti da inserire in un Dpcm che potrebbe essere firmato tra lunedì sera e martedì. Anche il Comitato tecnico scientifico — convocato d’urgenza sabato pomeriggio — ritiene che non ci siano al momento le condizioni per bloccare l’Italia come avvenuto a marzo, né di fermare l’attività di intere Regioni. Suggerisce però di procedere subito con lockdown locali a livello provinciale. Il governo sceglie dunque di agire a livello nazionale con un decreto «cornice» che alza l’asticella dei divieti e lascia a governatori e sindaci la possibilità di intervenire sul proprio territorio seguendo però un unico criterio: adeguare le decisioni all’indice di contagio e alla situazione delle strutture sanitarie indicate nel monitoraggio settimanale messo a punto dall’Istituto superiore di sanità.
Il metodo
Quale sia il metodo per le Regioni che hanno l’Rt oltre 1,5 lo spiega il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia: «La trincea degli ospedali va difesa il più possibile e le Regioni hanno il termometro che abbiamo noi per decidere le misure. Quando è necessario alzare la difesa serve farlo senza tentennamenti. Avranno al proprio fianco il governo». Sono stati proprio gli scienziati a individuare i quattro scenari di rischio fissando le «chiusure» che devono essere disposte di conseguenza. E sulla base di queste linee guida già da lunedì mattina si dovrà procedere con le ordinanze.
Il fattore di rischio
Secondo il dossier degli scienziati «11 Regioni sono classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di Covid 19. E sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Val d’Aosta, Veneto». Le Regioni «segnalate» sulla base degli ultimi bollettini quotidiani, dunque dove è necessario adottare nuove restrizioni, sono: «Lombardia, Lazio, Val d’Aosta, Liguria e provincia autonoma di Bolzano».
Le aree
È il punto più controverso, soprattutto per quanto riguarda l’autorità che deve decidere la chiusura. Il governo inserirà nel Dpcm i criteri di valutazione e poi dovranno essere i governatori, d’intesa con il ministro della Salute Roberto Speranza, a stabilire dove e come imporre le restrizioni. Sarà possibile procedere con lockdown locali, dunque aree metropolitane se la situazione non è uniforme nell’intera Regione.
Negozi e locali
Sulla base dei dati dei nuovi contagiati rispetto ai tamponi effettuati e della tenuta delle strutture sanitarie saranno i governatori a dover decidere le eventuali limitazioni. In particolare si potrà agire sulla chiusura delle scuole per passare alla didattica a distanza, sugli orari di apertura dei negozi e il possibile scaglionamento, gli orari di chiusura di bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie che possono subire ulteriori limitazioni rispetto a quelli decisi a livello nazionale, adesso previsti alle 18.
I «confini» interni
In questo caso il provvedimento sarà del governo e dunque uguale su tutto il territorio nazionale. Non sarà più possibile oltrepassare i confini regionali se non per «comprovate esigenze», quindi motivi di lavoro, di salute oppure emergenze che dovranno essere giustificate con un’autocertificazione. È una delle misure che l’esecutivo ritiene indispensabili per limitare il movimento delle persone e per evitare che nelle aree dove i numeri del contagio da Covid-19 sono bassi possa impennarsi la curva epidemiologica.
Le chiusure
Alcune Regioni lo hanno già fatto e proprio per non creare disparità si è deciso di imporre la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana. Questo non esclude che in alcune aree dove l’aggressività del Covid è particolarmente forte si possa imporre la serrata totale, ma in questo caso dovranno essere gli amministratori locali a procedere.
Gli orari
La decisione sull’anticipo del coprifuoco — che adesso è fissato alle 23 in alcune Regioni e alle 24 in altre — alle 20 o alle 21, sarà presa durante la riunione di domenica mattina della cabina di regia con i governatori e con il presidente dell’Anci Antonio Decaro. Si tratta di una limitazione che molti hanno sollecitato dopo la scelta di chiudere bar e ristoranti alle 18 e che servirebbe a limitare anche gli incontri nelle abitazioni.
Le risorse
Nel provvedimento che entrerà in vigore questa settimana si è deciso di inserire anche la promessa di ristori per le attività commerciali costrette a chiudere o comunque a limitare gli orari. In questo modo il governo ritiene di agevolare gli amministratori locali sulle restrizioni che sono restii a imporre nel timore di gravare ulteriormente sulla capacità economica dei propri territori. Si tratterà di un ulteriore stanziamento che si aggiunge a quelli già previsti nel decreto varato la scorsa settimana dopo aver imposto il divieto di apertura serale al settore della ristorazione.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQui da noi le scuole in presenza si scontrano con la disastrata condizione dei mezzi di trasporto pubblici. E' lì che ha sbattuto il muso la povera Azzolina.
Allora le scuole superiori devono essere svolte a distanza. Sarebbero da salvare elementari e medie per ovvie ragioni di aiuto alle famiglie: i bambini non tutti li possono lasciare ai nonni (anche perchè questi nonni stanno morendo di Covid e/o comunque rientrano nelle categorie a rischio).
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Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza MessaggioMa i bambini alle elementari vanno a scuola accompagnati dai genitori, per cui incidono in maniera minima nei trasporti...ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioAppunto. Però se almeno loro li puoi mandare a scuola incidono nella gestione domestica, sgravando di quel peso i genitori, che devono andare a lavorare e non sanno a chi lasciare i figli piccoli.
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Un grosso problema sono le piccole aziende, se viene trovato un positivo viene messo in quarantena (malattia) ma i colleghi che fino al giorno prima lavoravano spalla a spalla continuano a farlo come nulla fosse, magari sono positivi asintomatici.Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!
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Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza MessaggioUn grosso problema sono le piccole aziende, se viene trovato un positivo viene messo in quarantena (malattia) ma i colleghi che fino al giorno prima lavoravano spalla a spalla continuano a farlo come nulla fosse, magari sono positivi asintomatici.
Non fanno il tampone a tutti gli altri? Dovrebbero nel caso....ma di noi
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Appunto, dovrebbero, ovviamente non ho certezza che tutte si comportino così ma un paio di conoscenti in una simile situazione hanno prenotato il tampone di spontanea volontà tramite il medico curante con attesa di circa una settimana ma in quella settimana hanno dovuto continuare a fare la loro vita normale, altro che isolamento preventivo.Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!
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Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza MessaggioAppunto, dovrebbero, ovviamente non ho certezza che tutte si comportino così ma un paio di conoscenti in una simile situazione hanno prenotato il tampone di spontanea volontà tramite il medico curante con attesa di circa una settimana ma in quella settimana hanno dovuto continuare a fare la loro vita normale, altro che isolamento preventivo.
Parlando con un imprenditore che lavora con l'estero, mi ha detto che una sua dipendente doveva rientrare in Italia da Londra. Ha fatto là il tampone (negativo), se lo è fatto certificare in due copie originali, una per lei e una perchè pensava servisse in aeroporto. Ebbene, in Italia le hanno detto che non serve e che basta firmare una autocertificazione.
Quanti ne entrano così? E' questo il controllo alle fronterie?
Sul campo, nel concreto, è tutto in rotta: tracciamenti, tamponi, quarantene da fare o non da fare. Non c'è un minimo di chiarezza o di organizzazione. Come si fa a schivare i lockdown quando è l'unica opzione che ti salva le chiappe dato che non hai saputo preparare o combinare od organizzare o normare altro?...ma di noi
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