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Ormai, come la giri la giri male. I trasporti pubblici, un punto di criticità che non poteva non essere noto sin da prima dell'estate, sono stati lasciati com'erano: in condizioni pietose. L'80% di capienza, quando in giro o nei locali si chiede la distanza sociale di un metro. Questo perchè siamo una nazione con trasporti pubblici da terzo mondo. Però da maggio ad oggi nulla è stato fatto per almeno aumentare capienza e corse di quei mezzi.
Ripeto, a chiudere sono capace anche io. E' capace pure mio nipote di anni 11. Un governo chiamato a gestire una crisi epocale dovrebbe invece agire per tempo (perchè ne aveva, grazie ai sacrifici fatti tra marzo e maggio) con idee, piani, norme efficaci.
E' facile dire di tornare a scuola e al lavoro: sì, con quali mezzi? La Azzolina ed i suoi banchi segati in due sono l'immagine plastica del fallimento di tutta questa avventura, un pò come i soldati italiani mandati al massacro durante la prima (e pure la seconda) guerra mondiale: allo spirito di sacrificio, alla chiamata alle armi, ha sempre risposto bene il basso e sempre disastrosamente l'alto (governi e ufficiali), e la storia pare non cambiare.
E' dunque facile indovinare chi sarà a pagare anche questa volta...ma il tempo perduto, le idee ed i piani assenti, restano lì inscusabili.
Sean consideriamo anche che in estate in tanti hanno perculato chi ha costruito nuovi ospedali COVID inutili perché il covid era "clinicamente morto". Col senno di poi siamo sempre tutti molto bravi.
Campania, Tpi svela la truffa tamponi: così circolavano migliaia di positivi al Covid.
A svelare la mega truffa che ha messo in ginocchio la regione è il sito TPI di Giulio Gambino.
Tamponi veloci, a basso prezzo, senza fila e anche a domicilio grazie a un'organizzazione campana che però sui pazienti effettuava quelli già usati, sprovvisti di certificato sanitario e processati con macchinari utilizzati per testare la brucellosi nelle vacche. “Io gli facevo il tampone e lo mettevo su una striscetta già usata e non gli dicevo niente. Non attendevo nemmeno i 20 minuti e dicevo: è negativo guagliò, tutto a posto! Capito? Tanto io già so che quella striscetta è negativa quindi non tengo il rischio. (…) Che me ne fotte… Nella sua testa lui è negativo. Se pure fosse stato positivo già avrebbe fatto i guai… Che me ne fotte a me”.
Le parole sono quelle di un'intercettazione ottenuta in esclusiva da TPI riportata nell'articolo di Amalia De Simone. "Sono la sintesi di una delle conversazioni oggetto dell’indagine dei carabinieri del Nas di Napoli - scrive - che hanno scoperto un’organizzazione (al momento ci sono 17 indagati) che effettuava tamponi per la ricerca del Coronavirus senza avere i macchinari adatti a processare i campioni, né il personale specializzato per poterli eseguire. Il risultato? Questo tipo di attività (ingente per ammissione degli stessi soggetti coinvolti, che nei dialoghi intercettati parlano di migliaia di tamponi eseguiti) ha contribuito al diffondersi dell’epidemia, mettendo in pericolo la salute e la vita di molte persone".
La banda dei truffatori era coordinata da un dottore del 118, il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza, che venendo meno al vincolo di esclusività alla sanità pubblica, approfittava della propria posizione di medico, dello stato pandemico e del conseguente assoggettamento psicologico da parte della gente. Accanto a lui un infermiere e una serie di persone non qualificate, tra cui anche la sorella di quest’ultimo e vari altri conoscenti, utilizzati prevalentemente per l’esecuzione dei tamponi. E soprattutto il supporto di una azienda specializzata in protesi acustiche che metteva a disposizione il suo parco clienti, i locali della sua struttura e un macchinario per processare i tamponi. Appena la procura chiuderà il fascicolo, gli indagati potranno produrre documenti e depositare memorie che provino la loro eventuale estraneità ai fatti.
Scoppia la bufera sul presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il sindaco-sceriffo finisce nel vortice delle polemiche dopo lo scand...
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Covid, l’Iss: «Rt in Italia è a 1,5, la situazione è molto grave: necessario prendere misure»
Il monitoraggio del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità: «Sono necessarie misure che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone»
L’epidemia di Covid in Italia «è in rapido peggioramento», con «segnali di criticità» negli ospedali che portano verso il «raggiungimento imminente di soglie critiche»: sono dunque «necessarie misure che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attività non essenziali e restrizioni della mobilità».
Secondo il monitoraggio settimanale, «è fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie»: anche perché l’incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni è passata da 75 a 146 casi per 100 mila abitanti, il numero di casi sintomatici è quasi raddoppiato (passando da 15.189 nel periodo 28/9-11/10 a 27.114 nel periodo 5/10-18/10) e l’indice Rt — calcolato sui casi sintomatici — è pari a 1,50, una situazione definita «molto grave».
Il report dettaglia il sostanziale malfunzionamento del sistema di tracciamento: «Questa settimana», si legge, «soltanto uno su quattro dei casi è stato rilevato attraverso attività di tracciamento di contatti, mentre il 31,7% è stato rilevato attraverso la comparsa dei sintomi». E ancora: «Si osserva una rapida crescita dell’incidenza, impossibilità sempre più frequente di tenere traccia di tutte le catene di trasmissione e rapido aumento del carico sui servizi assistenziali con aumento dei tassi di occupazione dei posti letto ospedalieri sia in area critica che non critica».
I focolai attivi sono 7.625, «di cui 1.286 nuovi». Un numero, questo, in diminuzione: ma questo dato deriva «probabilmente» dal «forte aumento di casi per cui i servizi territoriali non hanno potuto individuare un link epidemiologico».
Negli ultimi 7 giorni «sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico anche se la trasmissione intra-scolastica appare ancora limitata (3,5% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione). È tuttavia chiaro che le attività extra e peri-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste».
Il bollettino segnala poi che, «se l’andamento epidemiologico mantiene il ritmo attuale, esiste una probabilità elevata che numerose Regioni e Province autonome raggiungano soglie critiche di occupazione di posti letto in brevissimo tempo».
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Sean consideriamo anche che in estate in tanti hanno perculato chi ha costruito nuovi ospedali COVID inutili perché il covid era "clinicamente morto". Col senno di poi siamo sempre tutti molto bravi.
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No Alberto, perchè non è una situazione questa in cui è potuto esistere un senno del poi: ripeto la domanda (retorica) che ho già postato altre volte: sulla base di quali evidenze c'è chi ha potuto credere che la pandemia fosse scomparsa? Perchè lo hanno ritenuto certamente quelli che hanno fatto polemica per i soldi spesi per gli ospedali-covid (come se appunto l'autunno e l'inverno non sarebbero mai arrivati) e poi anche il governo, perchè lì l'ignoranza non trova giustificazione.
In Usa e in altre nazioni si era in piena ondata. Anche in Italia, visto che a Ferragosto si sono affrettati a richiudere le discoteche e la Sardegna, da regioni quasi libera dal covid, era diventata un'enorme fucina virale.
Non è proprio questo il caso dove possiamo parlare del senno del poi, perchè non si tratta di un virus sparito per due anni e poi improvvisamente ritornato: non se n'è mai andato. La parentesi estiva non è un appiglio giustificatorio per l'inazione e il vuoto di programmazione, perchè il governo non ha mai dichiarato terminata questa pandemia, non potendolo fare, essenso il virus ancora presente ovunque tanto da far programmare il ritorno a scuola coi banchi segati in due.
Ora è chiaro che si arriva alla stretta e alle misure forti (così come è insensato aver perso altro tempo con l'ultimo dpcm, ma questo è un vizio atavico) perchè ti restano solo quelle quando tutti gli allarmi passano al rosso. Quando erano tra il verde ed il giallo, hai infatti dormito. Chi non dormiva era invece il virus.
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Tanto ormai come la fai, sbagli.
Nessuno al mondo era preparato, nella realtà, ad affrontare una roba da film.
Quello vale (con tante riserve, perchè quando dovevano chiudere la Lombardia hanno dormito) all'inizio. Adesso no. E' un film che dura da qualche mese questo.
C'è modo e modo di essere protagonisti in un film, anche di genere catastrofico. I nostri hanno i tempi di reazione dei pesci appena lessati.
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Quello vale (con tante riserve, perchè quando dovevano chiudere la Lombardia hanno dormito) all'inizio. Adesso no. E' un film che dura da qualche mese questo.
C'è modo e modo di essere protagonisti in un film, anche di genere catastrofico. I nostri hanno i tempi di reazione dei pesci appena lessati.
Bah oddio sean
È come dici tu, probabilmente (generalmente, soprattutto in questo ambito, sono daccordo con te)
Però ovunque, non solo noi e quel figo della bassitalia di Conte, son messi così.
Poi ovvio che qua è pieno di gente che ha la soluzione ottimale
Bah oddio sean
È come dici tu, probabilmente (generalmente, soprattutto in questo ambito, sono daccordo con te)
Però ovunque, non solo noi e quel figo della bassitalia di Conte, son messi così.
Poi ovvio che qua è pieno di gente che ha la soluzione ottimale
Non le trovo come giustificazioni, Testa, non ci trovo un mezzo alibi per questi nocchieri nostrani nel fatto che altrove si stia come o peggio di noi.
Noi ci siamo fatti 3 mesi di lockdown per avere un vantaggio sul virus. In poche settimane abbiamo perso tutto quel vantaggio, che in soldoni si sarebbe dovuto tradurre in programmi e mezzi per sostenerli, in armi e munizioni per affrontare l'inverno evitando quell'ulteriore quarantena che solo a parole si vuole evitare.
E' un governo di parolai questo.
Lo ripetiamo:
- i mezzi pubblici
- un piano sanitario, che prevedesse un cuscinetto di sanità locale tra la casa (la prima trincea) e l'ospedale (l'ultimo fronte)
- gli orari scaglionati per le scuole ed il lavoro
- una estate con un minimo di divieti e prescrizioni (ad esempio gli ingressi/partenze da e per l'estero), quel tanto per non far dimenticare a tutti che si era ancora in emergenza
Piani, idee, programmi. Una visione anticipatrice il virus: sarebbe bastato immaginarsi l'inverno, anche se era estate. E' chiedere tanto? Io giudico le nostre idiozie, non quelle altrui.
PS: e poi si ricasca in questo continuo apparire per dire nulla. Un secondo dopo che è stato illustrato l'ultimo dpcm l'ho bollato come inutile. Conteneva il vuoto. Tutto questo tempo da perdere non ce l'abbiamo.
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Il Ministro De Micheli su LA7 ha appena detto che hanno fatto tutto bene, tutto il possibile.
Ok.
Complimenti.
Non sbagliano mai.
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Non so
Io non ho risposte
Ma vedo in giro un sacco di gente che "si comporta male" e secondo me, quello è il primo fattore che rileva.
Tu puoi prendere tutti i provvedimenti che vuoi, ma se le persone non fanno proprio il comportamento utile, hai poco da fare o prendertela coi governanti.
Io, il mio, lo faccio
Per il resto, viva l italia.
Il mio capo ê tornato oggi da Roma (è tedesco) dopo quasi un mese e ha detto che in Italia sono molto più attenti che in Germania (io non torno da Luglio quindi non saprei), eppure in Germania la situazione è sempre sembrata più sotto controllo. Magari è il caso di smettere di dare sempre la colpa alla gente.
Il mio capo ê tornato oggi da Roma (è tedesco) dopo quasi un mese e ha detto che in Italia sono molto più attenti che in Germania (io non torno da Luglio quindi non saprei), eppure in Germania la situazione è sempre sembrata più sotto controllo. Magari è il caso di smettere di dare sempre la colpa alla gente.
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Come ti spieghi ciò?
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Il problema enorme dei contagi (con annese conseguenze sulle ospedalizzazioni) riguarda il tracciamento dei contatti, oramai IMPOSSIBILE, laddove proprio non adeguatamente gestito.
Immaginiamo una palla di neve che vien giu’ dalla cima dell’Everest e pian piano diventa una valanga gigantesca.
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