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Non so in che contesto l'abbia detto, e non so se i tempi sono giusti, ma immunizzare quasi 8 miliardi di persone non e' mica uno scherzo. Contiamo anche che a parte quello della Janssen, tutti gli altri vaccini in Fase 3 richiedono piu' di una dose a testa.
Con tutto il rispetto
Mi basta immunizzino l’Italia e l’Europa
Che mi sia concesso di muovermi in libertà e di fare ciò che mi pare entro il continente
Ci avete mai pensato che, le restrizioni aumentano e diventano più tassative per colpa soprattutto dei negazionisti che non rispettano le regole , e che sono i primi, più contrari alle restrizioni?
I "fessi" che si attengono alle regole , spesso in maniera ossessiva alla fine sono gli unici che fanno di tutto per evitare restrizioni e lockdown, che sarà causato principalmente dai complottisti ai quali non frega un caxxo di attenersi ai protocolli , sfottendo per di più i fessi.
Tutti i viaggiatori che arriveranno dopo le 4 di mattina di domenica 18 ottobre, si dovranno sottoporre a un isolamento obbligatorio di due settimane nell&rsqu…
Sono rientrato a Roma ieri: passaggio metro A-B con un'unica scala di 30 metri in cui entrano al massimo due persone, 300 persone accalcate che scendevano. La stessa identica situazione che c'era prima del virus. Mi si stringe il buco del c&_0 al solo pensiero di fare sta roba ogni giorno per andare a guadagnare uno stipendio la cui unica soddisfazione che mi dà è quella di bestemmiare ubriaco. Non sono stato capaci manco di sistemare un passaggio tra due metro e per capire come entrare nella linea A dalla stazione devi imboccare prima 3 entrate sbagliate
Il Governo non poteva fare meglio di cosi, siamo d'esempio, stanno messi tutti male. cit. Miller
Prepariamoci alla chiusura di scuole, bar e palestre nelle prossime settimane
Io nel lontano marzo sono stato favorevole al lockdown (anche se speravo meno rigidamente) vista la situazione incontrollabile che c'era, ma adesso sono assolutamente contro una chiusura completa. Personalmente sono anche contro l'ultimo dpcm, sebbene limitare la movida serale può avere un senso
Mesi di tempo per pensare a un piano di intervento, operatori sanitari/reparti ospedalieri più attrezzati, farmaci che possono dare una mano, conoscenza maggiore del virus e dei mezzi di trasmissione. Queste progressive limitazioni sono imho esagerate, soprattutto in relazione ai dati presenti (migliaia di casi ma con bassissima % di criticità)
È vero che la situazione sta peggiorando, ma continuando in questo modo non se ne esce e non vedo come molte attività economiche possano sopravvivere
Credo che il governo lo sappia meglio di me, ma anche un eventuale vaccino non risolverebbe subito la situazione. Avere milioni di dosi (per personale sanitario, forze dell'ordine e categorie a rischio) richiede tantissimo tempo. Senza pensare al fatto che, sondaggi alla mano, una buona fetta della popolazione è quantomeno scettica sul virus e vaccino e non si può obbligarla a meno di ennesime violazioni della libertà individuale (giustificate o meno, non so niente di diritto costituzionale)
Intanto su decathlon molta attrezzatura è ancora esaurita, non so se sia una novità o è così da marzo
Vedere tantissime persone già rassegnate alla quarantena è impressionante. Me lo avessero detto 1 anno fa mi sarei messo a ridere
Da una parte gli inetti negazionisti complottisti e dall'altra persone senza un minimo di libertà si pensiero
Originariamente Scritto da LeoMerlo
Fagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?
Originariamente Scritto da Manx
tu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
Coronavirus, verso il coprifuoco alle 22 e la didattica a distanza per le superiori: la stretta del governo
Il presidente del Consiglio intenzionato a scongiurare il lockdown per il Covid: si guarda alla Francia. Sulla scuola continua lo scontro tra governatori e ministra dell’Istruzione
Coprifuoco alle dieci della sera e didattica a distanza nelle scuole superiori. È su queste nuove misure che nel governo si ragiona e si discute, anche duramente, per provare a raddrizzare in corsa la curva del virus. Con un tweet di poche battute Giuseppe Conte ha lanciato un nuovo appello agli italiani: «Rispettiamo le nuove disposizioni, seguiamo le raccomandazioni, facciamo del bene al nostro Paese...». Parole che rivelano la preoccupazione per il dilagare dei contagi e la paura che i provvedimenti appena varati non bastino a scongiurare il peggio. Che per Conte è un altro lockdown nazionale. Nelle conversazioni riservate a margine del Consiglio europeo il capo dell’esecutivo non ha fatto che ripeterlo: «Chiudere tutto sarebbe troppo dannoso, proprio adesso che l’economia mostra segni di ripresa». Conte è «completamente contrario» e non vuole prendere in considerazione nemmeno l’ipotesi di un «reset» di un paio di settimane, per far respirare il Servizio sanitario nazionale: «Una cosa che non esiste. Dobbiamo aspettare due o tre settimane per capire gli effetti delle misure attuali, dalla mascherina all’aperto al limite di sei ospiti a casa».
Ragionando con scienziati, collaboratori e ministri, il premier si è però convinto a valutare altre regole restrittive, sulla falsariga delle norme adottate in Francia. «Il coprifuoco è una cosa molto probabile», ammettono a Palazzo Chigi, dove stanno arrivando molte pressioni dai cittadini per fermare quel che resta della «movida». Da qui a domani, quando si riunirà il Consiglio dei ministri, un nuovo provvedimento potrebbe imporre a bar, ristoranti e altri pubblici esercizi di abbassare le saracinesche alle 21 o alle 22, con controlli rafforzati e multe per chi non rispetta le regole.
Scontro sulla scuola
E se sulla necessità di estendere lo smart working come chiede la ministra dell’Istruzione sono tutti d’accordo, tra governo e Regioni e anche dentro l’esecutivo si litiga sulla didattica a distanza per i licei. La proposta dei governatori ha fatto (molto) arrabbiare Lucia Azzolina: «Non è all’ordine del giorno». La ministra, sorpresa perché sono le stesse Regioni che a giugno non volevano inserire la didattica a distanza nelle linee guida, non ci sta a disperdere «i grandi investimenti e sacrifici fatti per la scuola». Azzolina lo ha detto ieri mattina a Conte, che ha visto faccia a faccia a Palazzo Chigi. Ma i presidenti delle Regioni, ancor più dopo che De Luca ha chiuso le scuole in Campania, insistono. Il Partito democratico ha proposto di arrivare al 50% di didattica digitale alle superiori, alternando casa e scuola.
Allarme Campania
Il ministro Roberto Speranza ha visto nei grafici la curva del virus impennarsi e si è convinto che «la situazione è seria, serve la massima attenzione e nessuna sottovalutazione». A Milano l’indice di contagio Rt è schizzato sopra 2. In Campania il Covid ha fatto un balzo di oltre mille contagi in 24 ore ed è scattata la chiusura delle scuole. Una scelta che ha fatto deflagrare le tensioni nella maggioranza. Per la ministra Azzolina è una «decisione gravissima», mentre il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, si è schierato con il presidente Vincenzo De Luca. Al di là delle polemiche, c’è la realtà dei numeri. De Luca è fortemente preoccupato per la densità abitativa di Napoli e quando Speranza lo ha chiamato, governatore e ministro hanno concordato sulla necessità di «irrigidire le regole».
Zone rosse
Correre più veloci del virus non si può, ma accelerare si deve. Se molti temono un lockdown a Natale, il tema nel governo è «cosa fare adesso e non fra due mesi», quando inizieranno le festività. Speranza ha sentito i governatori uno per uno, per capire in quali territori la rete ospedaliera sia sotto pressione al punto da rendere necessarie «misure anche più dure del Dpcm del governo». I presidenti delle Regioni in base all’ultimo decreto non possono allentare le misure, ma rafforzarle sì ed è questa la strategia del governo. Agire con chiusure localizzate, facendo scattare le zone rosse in territori anche più piccoli di una Regione o di una città. «Il quadro sta peggiorando, dobbiamo irrigidire le misure di contenimento — ha spiegato Speranza ai governatori -. Il Dpcm appena entrato in vigore è una mattonella comune a tutti. Ora sulla base del monitoraggio capiremo dove conviene stringere». Appena Conte tornerà da Bruxelles vedrà i capi delegazione dei partiti e deciderà la stretta.
Le attività a rischio
Il ministro delle Autonomie, il dem Francesco Boccia, ha paventato «l’interruzione di attività sociali e culturali a maggior rischio di assembramento». Palestre, saloni di bellezza, cinema, teatri e sport di base sono osservati speciali.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
l'Italia è un paese dove lo e-learning non funziona.
La scuola è fondamentale: i contagi ci sono principalmente perché la gente che ci va sta accalcata nei mezzi pubblici come se il virus non ci fosse. Probabile che i ragazzini se ne sbattano ma prima di chiudere la scuola devi risolvere altro. Parla con un qualsiasi insegnante e ti dirà che lo scorso anno scolastico è stato buttato nel cesso.
Poi si può discutere di un paese che tutti questi problemi li conosceva già e non ha fatto un cazz0 per prevenirli. Se hai un insegnante in famiglia prova a chiedere come hanno fatto le nomine del personale non di ruolo quest'anno
Ti è chiaro il concetto ora? Guardare il dito e non la luna
È così, fra l'altro sono usciti i dati dei positivi tra studenti e professori, percentuali bassissime
Coronavirus, vaccino cinese in fase 2 stimola la risposta immunitaria
I dati preliminari della sperimentazione sono stati pubblicati sulla rivista The Lancet Infectious Diseases. Nella fase 3 si verificherà la reale efficacia contro l’infezione
Stimola la risposta del sistema immunitario contro il nuovo coronavirus, ma ancora non è chiaro se proteggerà efficacemente dall’infezione. Sono questi, in sintesi, i risultati preliminari dei test per il candidato vaccino cinese anti Covid-19 «BBIBP-CorV». La sperimentazione di fase 1-2 è stata condotta in Cina dal 29 aprile al 30 luglio scorsi su oltre 600 volontari sani tra 18 e 80 anni. Varie le istituzioni coinvolte, tra cui lo Henan Provincial Center for Disease Control and Prevention e il Beijing Institute of Biological Products. I dati sono stati pubblicati sulla rivista The Lancet Infectious Diseases. Lo studio ha evidenziato una risposta anticorpale in tutti i partecipanti, con tempi diversi a seconda dell’età: 42 giorni per gli over 60 contro i 28 giorni per le persone nella fascia 18-59 anni. Inoltre i livelli di anticorpi registrati negli anziani sono inferiori rispetto a quelli sviluppati dai giovani. Quest’ultimo dato non stupisce, visto che il sistema immunitario diventa più debole con l’avanzare dell’età. Nella fase 1-2 non è stato ancora adeguatamente valutato se la risposta anticorpale indotta dal candidato vaccino sia sufficientemente protettiva contro l’infezione da SarsCov2. Lo si capirà al termine della fase 3.
Gli altri candidati
Ci sono 182 candidati vaccini nelle prime fasi di valutazione. Per il «BBIBP-CorV», a partire da un campione isolato da un paziente sono stati coltivati stock del virus in laboratorio utilizzando linee cellulari. Poi sono stati inattivati grazie a un particolare composto chimico. È stato in seguito aggiunto un altro componente, l’aluminium hydroxide, noto per potenziare la risposta immunitaria. Al momento alcune decine di candidati vaccini sono nella fase 3, la più avanzata, o in procinto di entrarvi. Carlo Federico Perno, virologo e direttore dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, in una recente intervista al Corriere ha spiegato che molti di questi preparati stimolano la produzione di grandi quantità di anticorpi, capaci di neutralizzare il coronavirus, ma per tutti va ancora dimostrata l’efficacia reale contro la malattia. «Nella fase 3, detta registrativa, si verifica se il candidato vaccino ha davvero la capacità di proteggerci» dice Perno. Il preparato viene somministrato a un campione di persone considerate a rischio per la possibilità di contrarre l’infezione. Poi si confrontano i risultati con quelli di un altro campione, a cui può essere dato un «placebo» oppure nulla. È così possibile dimostrare se il candidato vaccino funzioni realmente da «scudo» contro il virus. Solo a quel punto può definirsi vaccino a tutti gli effetti.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Buongiorno ragazzi, secondo voi sarà possibile tornare in Italia sotto le feste natalizie?
Penso proprio di sì, perchè non si dovrebbe? Semmai c'è la possibilità di dover sottostare ad una quarantena, se si viene da certi paesi (adesso ignoro quali sono quelli a cui si applica una quarantena).
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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