Mascherine, si va verso l’obbligo all’aperto in tutta Italia
Dopo il Lazio e la Basilicata, lunedì il consiglio dei ministri potrebbe decidere l’ordinanza restrittiva. Immuni, campagna spot del governo e lettere agli show tv per scaricarla
Sulla mascherine, per ora, si va in ordine sparso, come è successo tante volte in questi mesi di emergenza. Ma presto anche il governo potrebbe decidere di renderle obbligatorie anche all’aperto, seguendo l’esempio del Lazio e di altre Regioni che hanno già emesso ordinanze restrittive. Nessuno lo dice chiaramente, perché la decisione non è ancora presa. Ma basta parlare con gli esponenti del governo per capire che ormai si tratta di un approdo quasi inevitabile. Anche perché i contagi aumentano con una progressione che spaventa. E quindi già nel consiglio dei ministri di lunedì, in vista della proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio, potrebbe essere emanato un Dpcm che va in quella direzione.
Conte e l’«obbligo morale»
Ma il governo spinge anche in un’altra direzione. Dal 5 all’11 ottobre verrà trasmesso lo spot «Proteggi te e gli altri, scarica Immuni». La app che ti avverte di essere entrato in contatto con una persona contagiata, lanciata già molte settimane fa, non ha avuto il riscontro sperato. Quindi il governo non solo lancerà lo spot, ma ha già pronta una lettera che sarà inviata ai principali conduttori di trasmissioni televisive, da Mara Venier a Barbara D’Urso, perché sensibilizzino gli spettatori. Naturalmente, non ci sarà alcun obbligo. Intanto, il ministro Roberto Speranza e il sottosegretario Andrea Martella ringraziano «i giornali che inviteranno a scaricare Immuni». Cosa che, secondo il premier, «è un obbligo morale».
De Luca contro le forze dell’ordine
Ieri il governatore, nonché segretario del Pd, Nicola Zingaretti ha firmato l’ordinanza che obbliga a indossare le mascherine anche all’aperto:entra in vigore oggi nel Lazio, così come in Basilicata e a Piacenza. L’obbligo esclude i bambini al di sotto dei sei anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e l’esercizio dell’attività motoria o sportiva. Spiega Zingaretti: «Mutuo il messaggio mandato dal mio collega della Campania, Vincenzo De Luca: la cosa più stupida che si possa fare è portare la mascherina al chiuso o all’aperto e poi quando si incontra qualcuno per parlarci, la si abbassa». De Luca è tornato a fare la voce grossa. Ha messo alla berlina un liceo di Salerno, per una foto che ritrae gli alunni riuniti in capannelli e senza mascherine. E ha mostrato il video di una festa al centro storico di Napoli. De Luca, uno dei primi a imporre l’obbligo, chiede che sia esteso a tutta Italia. E denuncia: «È scandalosa l’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine. Quante contravvenzioni sono state elevate? Vanno fermati treni e autobus con persone a bordo senza mascherina o la convivenza col virus diventa un suicidio».
Sileri e la quarantena
Parlare di lockdown è prematuro. Per ora il provvedimento allo studio resta solo l’obbligo delle mascherine, come dice il sottosegretario Sandra Zampa: «Se si va avanti così, diventerà inevitabile. Del resto, se guardate le foto dell’epidemia della Spagnola, avevano tutti le mascherine. Se metti l’obbligo, è più facile controllare gli assembramenti». Non solo. Come spiega Pierpaolo Sileri, «bisogna indossare le mascherine e praticare il distanziamento: solo rispettando le regole possiamo evitare di andare incontro a un nuovo lockdown». Il viceministro della Salute ha presentato ieri al Cts la domanda perché si riduca la quarantena da 14 a 7 giorni.
CorSera
Dopo il Lazio e la Basilicata, lunedì il consiglio dei ministri potrebbe decidere l’ordinanza restrittiva. Immuni, campagna spot del governo e lettere agli show tv per scaricarla
Sulla mascherine, per ora, si va in ordine sparso, come è successo tante volte in questi mesi di emergenza. Ma presto anche il governo potrebbe decidere di renderle obbligatorie anche all’aperto, seguendo l’esempio del Lazio e di altre Regioni che hanno già emesso ordinanze restrittive. Nessuno lo dice chiaramente, perché la decisione non è ancora presa. Ma basta parlare con gli esponenti del governo per capire che ormai si tratta di un approdo quasi inevitabile. Anche perché i contagi aumentano con una progressione che spaventa. E quindi già nel consiglio dei ministri di lunedì, in vista della proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio, potrebbe essere emanato un Dpcm che va in quella direzione.
Conte e l’«obbligo morale»
Ma il governo spinge anche in un’altra direzione. Dal 5 all’11 ottobre verrà trasmesso lo spot «Proteggi te e gli altri, scarica Immuni». La app che ti avverte di essere entrato in contatto con una persona contagiata, lanciata già molte settimane fa, non ha avuto il riscontro sperato. Quindi il governo non solo lancerà lo spot, ma ha già pronta una lettera che sarà inviata ai principali conduttori di trasmissioni televisive, da Mara Venier a Barbara D’Urso, perché sensibilizzino gli spettatori. Naturalmente, non ci sarà alcun obbligo. Intanto, il ministro Roberto Speranza e il sottosegretario Andrea Martella ringraziano «i giornali che inviteranno a scaricare Immuni». Cosa che, secondo il premier, «è un obbligo morale».
De Luca contro le forze dell’ordine
Ieri il governatore, nonché segretario del Pd, Nicola Zingaretti ha firmato l’ordinanza che obbliga a indossare le mascherine anche all’aperto:entra in vigore oggi nel Lazio, così come in Basilicata e a Piacenza. L’obbligo esclude i bambini al di sotto dei sei anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e l’esercizio dell’attività motoria o sportiva. Spiega Zingaretti: «Mutuo il messaggio mandato dal mio collega della Campania, Vincenzo De Luca: la cosa più stupida che si possa fare è portare la mascherina al chiuso o all’aperto e poi quando si incontra qualcuno per parlarci, la si abbassa». De Luca è tornato a fare la voce grossa. Ha messo alla berlina un liceo di Salerno, per una foto che ritrae gli alunni riuniti in capannelli e senza mascherine. E ha mostrato il video di una festa al centro storico di Napoli. De Luca, uno dei primi a imporre l’obbligo, chiede che sia esteso a tutta Italia. E denuncia: «È scandalosa l’assenza di controlli da parte delle forze dell’ordine. Quante contravvenzioni sono state elevate? Vanno fermati treni e autobus con persone a bordo senza mascherina o la convivenza col virus diventa un suicidio».
Sileri e la quarantena
Parlare di lockdown è prematuro. Per ora il provvedimento allo studio resta solo l’obbligo delle mascherine, come dice il sottosegretario Sandra Zampa: «Se si va avanti così, diventerà inevitabile. Del resto, se guardate le foto dell’epidemia della Spagnola, avevano tutti le mascherine. Se metti l’obbligo, è più facile controllare gli assembramenti». Non solo. Come spiega Pierpaolo Sileri, «bisogna indossare le mascherine e praticare il distanziamento: solo rispettando le regole possiamo evitare di andare incontro a un nuovo lockdown». Il viceministro della Salute ha presentato ieri al Cts la domanda perché si riduca la quarantena da 14 a 7 giorni.
CorSera
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