Rifare il lockdown come a marzo/aprile sarebbe da perfetti ritardati
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza MessaggioA distanza di mesi almeno hanno capito che è bene ragionare per zone/città e non a livello nazionale
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Coronavirus, in Spagna 3 mila casi in un giorno. Non capitava da maggio. La Galizia vieta il fumo all’aperto
Sempre più preoccupante la situazione nel paese iberico. La misura anti-sigarette è stata adottata nonostante non ci siano evidenze che il fumo trasporti il virus. L’aerosol emesso da un fumatore è lo stesso di un non fumatore
Si fa sempre più preoccupante la situazione in Spagna. Il Paese iberico regista quasi 3 mila casi nell’ultime 24 ore (per la precisione 2.935), dato che non si verificava da fine maggio, anche se in questo conteggio sono inclusi i dati di ieri della Comunidad de Madrid. Il giorno precedente erano stati accertati 1.690 contagi.
Da ieri in Galizia, nel Nord Ovest della Spagna, è proibito fumare per strada o in spazi pubblici all’aperto se non sarà possibile garantire la sicurezza di due metri dai propri vicini. Non sarà quindi più possibile accendersi la sigaretta sulle terrazze di caffè e ristoranti, dove l’obbligo di mascherina è sospeso per il tempo della consumazione e, fino a oggi, anche di un “cigarillo”. Si tratta di una misura senza precedenti contro la pandemia che in Spagna da giorni registra un aumento dei contagi. Il sospetto è che la nuvoletta di fumo possa trasportare particelle infette e anche se non tutti gli esperti sono convinti sui rischi reali di contagio la strada è spianata. Anche Madrid, dove finora il fumo all’aperto in aree frequentate era soltanto sconsigliato, ha annunciato lo stesso provvedimento. Nella capitale spagnola dei 145 nuovi casi di infezione confermati, il 58% riguarda persone con meno di 40 anni d’età e il 70% sono asintomatici. La nuova misura preventiva seduce anche altre regioni della Spagna, come Castiglia e Leon, Castiglia La Mancha e Andalusia, quest’ultima particolarmente in allarme perché nelle ultime ore è tornato a crescere, per la prima volta in agosto, anche il numero dei malati di Covid-19 abbastanza gravi da dover essere ricoverati.
Il comportamento dei fumatori
Già in luglio la Commissione di salute pubblica del Sistema sanitario nazionale aveva avvertito che il fumo poteva essere un veicolo di trasmissione della Sars-CoV-2 almeno per due ragioni: il continuo metti-e-togli della mascherina e l’emissione massiccia di goccioline che accompagna l’esalazione del fumo. Il problema è più che altro il comportamento di chi fuma in compagnia: in quel momento ci si toglie la mascherina e la distanza di sicurezza viene a mancare. Da qui l’ordinanza di allontanasi di almeno due metri per accendersi la sigaretta. Forse sarà un modo per fumare meno, a beneficio della salute (in generale) ma, secondo il parere di molti esperti, non sarebbe una misura così fondamentale per limitare il rischio di contagio. Anche perché si fuma all’aperto dove è noto, la possibilità di trasmissione del coronavirus è meno probabile in assenza di assembramenti.
Il fumo trasporta il coronavirus?
«Non esiste alcuna evidenza scientifica che il fumo trasporti il coronavirus. In letteratura non ci sono pubblicazioni a riguardo e mi sembra un problema marginale rispetto ad altre modalità di contagio decisamente più rischiose» sintetizza Sergio Harari pneumologo all’Ospedale San Giuseppe MultiMedica di Milano e professore di Clinica Medica all’Università di Milano che aggiunge: «Anche per quanto riguarda l’inquinamento esistono forti dubbi che possa veicolare il virus e che possa facilitare l’infezione» aggiunge. Dello stesso parere Giorgio Buonanno, docente all’Università di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane, esperto di aerosol: «Le particelle che espira un non fumatore non sono diverse da quelle rilasciate da un fumatore: quest’utimo emette oltre all’aerosol anche il fumo, che è però neutrale rispetto al virus. Semmai la respirazione è più forzata, ma stiamo parlando di goccioline grandi che fuoriescono a gran velocità e cadono rapidamente a terra. Non è tanto il fumo il problema, quanto il fatto che in compagnia il fumatore tende ad avvicinarsi agli altri ed entrare in una distanza “di insicurezza” con la mascherina abbassata».
La situazione in Spagna
Ad ogni modo in Spagna il governo centrale e quelli autonomi sembrano pronti a qualunque misura possa servire a piegare la curva dei contagi che mette ulteriormente in pericolo una già malconcia stagione turistica. Anche la Galizia, che non è stata tra le comunità autonome più colpite, conta ora quasi un migliaio di casi attivi, oltre la metà dei quali concentrati a La Coruña, e 111 diagnosticati nelle ultime 24 ore. In generale, dall’inizio della pandemia, la Spagna ha registrato quasi 330 mila contagi (centomila più o meno nella sola Catalogna, che ne ha notificati altri 852 tra ieri e oggi) e oltre 28 mila decessi.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Dopo l'estate si ricomincia, la tendenza mi pare chiara. Il virus non è sparito col caldo, anzi è diminuito praticamente solo in Italia, dandoci la possibilità di questa boccata d'aria estiva. Altrove (casi in vertiginoso aumento anche in Francia) la trasmissione è ancora forte e noi qua si cammina sul filo di un vetro tagliente....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza MessaggioNon è la stessa situazione di Febbraio-Aprile dai.
Ma ci sono paesi non lontani da noi in cui la seconda ondata ha gia' superato la prima, mentre in altre come Spagna e Francia i contagi si stanno impennando.
Se da una parte e' imperativo far ripartire l'economia, dall'altra non puoi abbassare troppo la guardia. Proprio perche' agli estremi di febbraio-aprile non ci possiamo tornare.
Ergo: evitare assembramenti tipo discoteca, ed evitare derie all'estero, che non sono una priorita'. Se per un anno si rimane in Italia non succede niente.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggioio spero capiscano che non è necessario chiudere la gente in casa, si può andare nei parchi o farsi una girata in macchina, non è così che ci si contagia, basta limitare le presenze nei luoghi di lavoro fisici, remotizzare tutto il remotizzabile e chiudere solo le attività più a rischio
Le attività a rischio sono quelle dove c'e tanta gente senza maschera, bar e ristoranti in primis.
Anche le palestre ahimé non sono il massimo.
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Mi sto riguardando Virus letale sul 7.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioMi sto riguardando Virus letale sul 7.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioMi sto riguardando Virus letale sul 7.Originariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza MessaggioUn super cast per un filmetto noioso
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioNon lo e' da noi.
Ma ci sono paesi non lontani da noi in cui la seconda ondata ha gia' superato la prima, mentre in altre come Spagna e Francia i contagi si stanno impennando.
Se da una parte e' imperativo far ripartire l'economia, dall'altra non puoi abbassare troppo la guardia. Proprio perche' agli estremi di febbraio-aprile non ci possiamo tornare.
Ergo: evitare assembramenti tipo discoteca, ed evitare derie all'estero, che non sono una priorita'. Se per un anno si rimane in Italia non succede niente.
Secondo me il modello di piu' grande successo e' la Germania.
1) hanno un sistema ospedaliero che potrebbe arginare anche picchi di contagi e ospedalizzazioni di una grossa fetta della popolazione;
2) non hanno praticamente fatto mai lock down. Lavoro a turni cosi' da non bloccare la produzione ma allo stesso tempo ridurre la possibilita' di contagio. Social distancing serio, smart working implementato anche dopo il picco dei contagi, uso delle mascherine serio.
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Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza MessaggioCome va a Milano? Che aria tira in consulenza, sempre tanti in cassa integrazione?Originariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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Alcune regioni hanno implementato l'obbligo della mascherina pure all'esterno qualora non si riesca a mantenere il corretto distanziamento.
Perché prima com'era??
All'esterno potevi stare in mezzo alla folla senza mascherina?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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