Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Il premier Lofven: “La nostra strategia è stata corretta”. Il virologo Tegnell: “Il contagio si sta riducendo anche senza la quarantena, segno che funziona e crea protezione nella popolazione”




    La Svezia: "Non abbiamo cambiato idea sulla scelta dell'immunità di gregge"

    Il premier Lofven: “La nostra strategia è stata corretta”. Il virologo Tegnell: “Il contagio si sta riducendo anche senza la quarantena, segno che funziona e crea protezione nella popolazione”





    La Svezia: "Non abbiamo cambiato idea sull'immunità di gregge"
    Alcuni giorni fa sembrava che la Svezia avesse fatto un dietrofront sulla sua strategia per contenere il coronavirus basata sulla creazione di una immunità di gregge ma, nonostante l'alto numero di morti in confronto alla media degli altri Paesi scandinavi, Stoccolma resta convinta di aver fatto la scelta giusta per contrastare l'epidemia di Covid-19.
    Strategia corretta

    "La nostra strategia è quella corretta", ha rivendicato il primo ministro Stefan Lofven, in un dibattito in Parlamento in cui è stato duramente attaccato dall'opposizione per la scelta di non imporre strette misure di confinamento. Il premier ha promesso un'inchiesta indipendente suo modo in cui è stata affrontata l'emergenza ma né lui, né l'ideologo della strategia, Anders Tegnell, sembrano pentiti della scelta o intenzionati a un cambio di strategia, nonostante la scorsa settimana per tre giorni consecutivi ci siano stati di nuovo più di mille contagi al giorno, con il totale che è arrivato venerdì scorso a 42.939 casi e 4.639 morti.
    Il chiarimento

    Mercoledì scorso Tegnell aveva ammesso in una intervista a Sveriges Radio che in effetti nel Paese c'erano stati troppi morti e che con il senno di poi avrebbe suggerito di fare “qualcosa a metà strada tra quello che abbiamo fatto in Svezia e quello che è stato deciso in altre parti del mondo”. Poi lo stesso giorno aveva precisato però di continuare “a credere che la strategia sia stata buona”, anche se “ci sono sempre miglioramenti che si possono apportare, soprattutto se si guarda indietro nel tempo”. E ieri ha chiarito ulteriormente il suo pensiero parlando con The Telegraph. "Sfortunatamente quell'intervista è stata messa insieme in modo erroneo e pubblicizzata in modo molto sbagliato", ha detto al quotidiano britannico, precisando che quello che intendeva dire era che in futuro “faremo molte valutazioni e, naturalmente, ci saranno cose che penseremo di aver fatto bene in Svezia, e ci saranno altre cose, fatte in altri Paesi, che si dimostreranno giuste”.
    Discilina dei cittadini

    A differenza di altri Stati Stoccolma si è affidata soprattutto alla disciplina dei suoi cittadini a cui è stato chiesto di rispettare il distanziamento fisico e di evitare assembramenti dalle 50 persone. Sono però stati lasciati aperti negozi, ristoranti e le scuole per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni. Solo le case di cura sono state chiuse ai visitatori, ma lì purtroppo si sono verificati comunque circa la metà dei decessi totali.
    I morti nel Paese

    Secondo gli ultimi dati ci sono stati 457 morti ogni milione di cittadini, un tasso più basso solo di Belgio, Regno Unito, Italia e Spagna, ma molto più alto dei vicini Norvegia, Finlandia e Danimarca, dove la media è stata di appena 44, 58 e101. Ma secondo i suoi sostenitori la strategia dell'immunità di gregge dovrebbe mostrare la sua efficacia nel lungo periodo, quando dovrebbe prevenire una seconde ondata di Covid-19, che invece potrebbero essere più probabili in quei Paesi che hanno ridotto il contagio, ma che per farlo in futuro potrebbero essere costretti a imporre nuovi lockdown. Sempre se la teoria si rivelerà giusta ovviamente.













    L'immunità funziona

    "Ci sono molti segni che la malattia sta rallentando, soprattutto nell'area di Stoccolma", ha detto il virologo, notando che il numero di persone ricoverate in terapia intensiva ora è sceso a circa dieci al giorno da un picco di circa 50. “Le nostre regole non sono cambiate nelle ultime settimane. Non credo che nessuno dei nostri ultimi interventi abbia fatto davvero molta differenza, quindi questa diminuzione deve essere almeno in parte dovuto all'aumento dell'immunità nella popolazione”, ha ipotizzato Tegnell. "Sembra chiaro ora, quando parli con gli specialisti del settore", ha continuato il virologo, "che sembra che ci sia un numero considerevole di persone che non sviluppano anticorpi, ma sembrano comunque immuni”, e quindi “qualsiasi voce che questa malattia non crei immunità, è falsa. Naturalmente crea immunità”, ha sostenuto lo scienziato.


    Potrebbe interessarti: http://europa.today.it/attualita/sve...333.1591442990
    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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    • marcu9
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      Report rivela la chat con Gallera dietro l’appalto per i test sierologici. «Danno erariale»

      La procura di Milano ha aperto un fascicolo e convocato l’azienda concorrente esclusa dalla trattativa senza un perché.

      Oggi il Tar della Lombardia ha annullato l’appalto per i test sierologici sul*Coronavirus*che l’ospedale San Matteo di Pavia aveva affidato in trattativa diretta, quindi senza gara, all’azienda Diasorin. Il tribunale amministrativo ha usato parole durissime, scrivendo nero su bianco che l’ospedale di Pavia, che si trova in una delle zone più colpite dalla pandemia, ha messo a disposizione di un’azienda privata la propria struttura e la ricerca pagata dallo Stato. La stessa, quella sui test sierologici, che dovrebbe essere fondamentale ora per procedere allo screening più ampio possibile nella popolazione, lombarda e non solo.

      La puntata di*Report, la trasmissione di giornalismo investigativo condotta da Sigfrido Ranucci e in onda questa sera su Rai Tre alle 21, spiega però un particolare importante. Quando la Regione*Lombardia*ha deciso di non fare alcuna gara, sapeva benissimo che c’era sul mercato un concorrente che avrebbe potuto presentare un’offerta. Anzi, sapeva che c’era il rischio che quella offerta fosse migliore di quella di Diasorin. E l’assessore alla Sanità lombarda, *Giulio Gallera, lo sapeva perché ha ricevuto più messaggi, senza mai rispondere, e ha infine telefonato dicendo che non era interessato.

      I messaggini

      Come spiega l’inviato di*Report, Emanuele Bellano, mentre Diasorin incassa 2 milioni di euro per aver venduto alla Regione 500mila test, nei messaggi, l’ad di Technogenetics Salvatore Ceccotti propone a Gallera che, se sarà la sua azienda a produrre il test, regalerà alla Regione i primi 20mila test. Ceccotti, il 21 marzo, scrive «Abbiamo pensato di donare 20mila test che potreste dare al personale medico e agli ausiliari del sistema sanitario». Due giorni dopo, scrive ancora che «destinerà i test rapidi ad altre istituzioni». A quel punto, ma di quella conversazione non c’è registrazione, Gallera chiama per dire che non è interessato all’accordo e di lì a poco viene siglato l’accordo con Diasorin.

      L’inchiesta della procura

      La vicenda è talmente sospetta che la procura di Milano, dopo la decisione del Tar di oggi 8 giugno di annullare la gara, ha deciso di aprire un fascicolo. In serata convocherà Ceccotti per capire la vicenda dal punto di vista della concorrenza, ma la polemica è già rovente. Del resto, le parole della sentenza del Tar lombardo sono a dir poco esplicite. La Fondazione San Matteo di Pavia «ha attribuito direttamente a Diasorin una particolare utilità, di rilevanza economica, che si traduce in un’occasione di guadagno», si legge.

      E ancora: «Ha potuto contare su mezzi, strutture, laboratori, professionalità e tecnologie messe a sua esclusiva disposizione dall’ospedale di Pavia». Non è la prima volta che la Regione Lombardia si trova a rispondere ad accuse che riguardano gare e affidamenti, pochi giorni fa sempre*Report*ha sollevato il caso di una donazione di camici ospedalieri fatta da un’azienda in cui la moglie di Attilio Fontana è socia di minoranza.

      La replica

      In serata, dopo la pubblicazione dell’articolo di Open, Gallera ha precisato: «Nessuna “chat segreta” con la TechnoGenetics sui test sierologici. In data 22 e 23 marzo 2020 il CEO di Technogenetics Salvatore Cincotti ha mandato due mail ufficiali al mio indirizzo email istituzionale, replicate anche sulla chat di WhatsApp del mio telefono di servizio proponendo la donazione di 20 mila kit di un “test rapido” per la “verifica veloce” del contagio da Coronavirus. In data 23 marzo ho quindi ritenuto di telefonare personalmente il dott. Cincotti per spiegargli che non rientrava nella politica di Regione Lombardia l’utilizzo di test rapidi, in conformità con le indicazioni del Ministero della Salute. Cincotti mi ha dato ragione, ammettendo che c’è un problema di falsi positivi. Il mio atteggiamento è sempre stato chiaro, trasparente e rispettoso delle istituzioni».

      Resta da spiegare come mai la Regione Lombardia non abbia messo a gara la commessa per i test sierologici, tenendo conto di questa come di altre offerte. Secondo il Tar della Lombardia, la Regione ha così «attribuito direttamente a Diasorin una particolare utilità, di rilevanza economica, che si traduce in un’occasione di guadagno», violando il principio di concorrenza.

      La vicenda è talmente sospetta che la procura di Milano, dopo la decisione del Tar di oggi 8 giugno di annullare la gara, ha deciso di aprire un fascicolo. In serata convocherà Ceccotti per capire la vicenda dal punto di vista della concorrenza, ma la polemica è già rovente. Del resto, le parole della sentenza del Tar lombardo sono a dir poco esplicite. La Fondazione San Matteo di Pavia «ha attribuito direttamente a Diasorin una particolare utilità, di rilevanza economica, che si traduce in un’occasione di guadagno», si legge.

      E ancora: «Ha potuto contare su mezzi, strutture, laboratori, professionalità e tecnologie messe a sua esclusiva disposizione dall’ospedale di Pavia». Non è la prima volta che la Regione Lombardia si trova a rispondere ad accuse che riguardano gare e affidamenti, pochi giorni fa sempre*Report*ha sollevato il caso di una donazione di camici ospedalieri fatta da un’azienda in cui la moglie di Attilio Fontana è socia di minoranza.

      Resta da spiegare come mai la Regione Lombardia non abbia messo a gara la commessa per i test sierologici, tenendo conto di questa come di altre offerte. Secondo il Tar della Lombardia, la Regione ha così «attribuito direttamente a Diasorin una particolare utilità, di rilevanza economica, che si traduce in un’occasione di guadagno», violando il principio di concorrenza.



      Originariamente Scritto da Sean
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      • The_machine
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        • Nov 2004
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        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio

        L'immunità funziona

        "Ci sono molti segni che la malattia sta rallentando, soprattutto nell'area di Stoccolma", ha detto il virologo, notando che il numero di persone ricoverate in terapia intensiva ora è sceso a circa dieci al giorno da un picco di circa 50. “Le nostre regole non sono cambiate nelle ultime settimane. Non credo che nessuno dei nostri ultimi interventi abbia fatto davvero molta differenza, quindi questa diminuzione deve essere almeno in parte dovuto all'aumento dell'immunità nella popolazione”, ha ipotizzato Tegnell. "Sembra chiaro ora, quando parli con gli specialisti del settore", ha continuato il virologo, "che sembra che ci sia un numero considerevole di persone che non sviluppano anticorpi, ma sembrano comunque immuni”, e quindi “qualsiasi voce che questa malattia non crei immunità, è falsa. Naturalmente crea immunità”, ha sostenuto lo scienziato.


        Potrebbe interessarti: http://europa.today.it/attualita/sve...333.1591442990
        La cosa strana è che in realtà in Svezia (ma anche nel mondo in generale) il numero di contagi giornalieri è in crescita, mentre le morti sono in calo.

        Quindi non so quanto abbia senso parlare di "immunità di gregge" che funziona, è proprio la malattia ad avere risvolti meno dannosi per l'organismo.

        Poi chiaro potrebbero esserci altri fattori, come il numero di tamponi che magari è aumento e vengono diagnosticati malati meno gravi.

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        • ma_75
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          • Sep 2006
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          Vedo che pian piano, dopo avergli dato del matto e dello sconsiderato, si stanno allineando un po’ tutti alla posizione di Zangrillo, da ultima oggi la Capua. Adesso, però, mi aspetterei che oltre a dirci da cosa non dipende la riduzione della mortalità e della gravità dei sintomi, la famosa morte clinica del virus, ossia non da una mutazione e forse nemmeno dal clima, i virologi che hanno imperversato per mesi limitandosi a leggere bollettini di morti e feriti, inizino anche a dirci perché le loro previsioni di ciò che sarebbe accaduto post lockdown fossero del tutto inattendibili, e che cosa sia successo al virus.
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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          • Virulogo.88
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            • Big City
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            Dal covid abbiamo scoperto che virologia e stregoneria sono più simili di quanto ci si aspettasse

            Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
            Originariamente Scritto da Pesca
            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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            • Ponno
              Socialista col Rolex
              • Feb 2013
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              Piú che altro oggi ho letto che pare che Bergamo abbia un 58% di positivitá con il sierologico...
              Originariamente Scritto da claudio96

              sigpic
              più o meno il triplo

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              • ma_75
                Super Moderator
                • Sep 2006
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                Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                Piú che altro oggi ho letto che pare che Bergamo abbia un 58% di positivitá con il sierologico...
                alla faccia dell’immunità di gregge
                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                ma_75@bodyweb.com

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                • The_machine
                  Bodyweb Senior
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                  Va aggiunto però quanto segue:

                  «In relazione ai dati diffusi, si evidenzia come il dato del 56,9% di positivi è da ricondurre al fatto che sono stati sottoposti al prelievo ematico moltissimi cittadini, nella maggior parte dei casi già in quarantena fiduciaria, di Alzano, Nembro e Albino e, più in generale, della Bassa Valle Seriana, territori che sono stati colpiti dal coronavirus in modo maggiore rispetto ad altre zone della provincia bergamasca e della Lombardia»

                  L’Ats di Bergamo fornisce i risultati dei test sierologici effettuati nella Bergamasca dal 23 aprile al 3 giugno, ma sottolinea che i cittadini sottoposti sono in prevalenza quelli in quarantena fiduciaria nelle zone più colpite della Bergamasca.

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                  • The_machine
                    Bodyweb Senior
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                    Studio: chiusure hanno evitato oltre 60 milioni di contagi

                    Le chiusura dei diversi Paesi hanno impedito circa 60 milioni di nuove infezioni da coronavirus negli Stati Uniti e 285 milioni in Cina, secondo uno studio di ricerca pubblicato lunedì. Uno studio separato condotto da epidemiologi presso l'Imperial College di Londra ha stimato che i lockdown hanno salvato circa 3,1 milioni di vite in 11 Paesi europei, tra cui 500 mila nel Regno Unito, e hanno ridotto i tassi di infezione di una media dell'82%, sufficienti a spingere il contagio ben al di sotto dei livelli epidemici. I due rapporti, pubblicati simultaneamente lunedì sulla rivista Nature, hanno utilizzato metodi completamente diversi per giungere a conclusioni simili.

                    Suggeriscono che se anche i lockdown senza precedenti hanno causato un enorme blocco economico e perdite di posti di lavoro, sono stati efficaci nell'arrestare la diffusione esponenziale del virus. "Senza queste politiche applicate, avremmo vissuto un aprile e un maggio molto diversi", ha affermato al Washington Post Solomon Hsiang, direttore del Global Policy Laboratory dell'Università della California a Berkeley e leader del gruppo di ricerca che ha esaminato come sei paesi: Cina, Stati Uniti, Francia, Italia, Iran e Corea del Sud - hanno risposto alla pandemia. Il suo team ha stimato che prima dei lockdown il numero di infezioni raddoppiava ogni due giorni.

                    "La malattia si stava diffondendo ad un ritmo davvero straordinario che è raro anche tra malattie molto infettive", ha detto nell'intervista. La risposta globale al Covid 19, ha portato a "salvare molte vite nel periodo di tempo più breve possibile", ha detto in una teleconferenza separata con i giornalisti.

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                    • Liam & Me
                      Bad Blake
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                      • high as a kite
                      • Send PM

                      Bisogna, in effetti, vedere come sono stati selezionate le persone.

                      57% su un campione di popolazione scelto a caso e' una cosa, 57% delle persone che si erano messe in quarantena e' un altro.
                      B & B with a little weed










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                      • marcu9
                        Bodyweb Advanced
                        • May 2009
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                        Coronavirus, svolta dall'Oms: molto raro che un asintomatico sia contagioso.


                        I positivi asintomatici possono trasmettere il coronavirus? Si tratta di una domanda che per mesi in molti si sono posti senza avere una risposta certa.
                        A chiarire questo aspetto è la dottoressa Maria Van Kerkhove, capo del team tecnico anti-Covid-19 dell’Oms. "È molto raro che una persona asintomatica possa trasmettere il coronavirus", ha detto durante il briefing di ieri dell’Agenzia dell’Onu, secondo quanto riportato dalla Cnn.
                        La dottoressa ha spiegato che analizzando i dati di diversi Paesi che stanno seguendo "casi asintomatici" è emerso che questi non "hanno trasmesso il virus".
                        Una delle ragioni della rarità della trasmissione del virus da parte degli asintomatici potrebbe essere che hanno sviluppato una forma molto leggera della malattia e quindi le eventuali goccioline prodotte da starnuti o tosse o semplicemente parlando non sono abbastanza infette.
                        E' comunque una domanda ancora aperta, ha sottolineato Van Kherkhove precisando che l'Oms "continua a raccogliere dati e ad analizzarli per rispondere davvero a questa domanda".
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        • Maverick87
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                          Sono tornato in palestra domenica e stamattina, devo dire che a parte scarrozzarmi la mascherina in giro per la sala (senza doverla mettere) è cambiato ben poco.

                          Non ho igienizzato nulla, solo usato il classico asciugamano e grattato il viso con il braccio o con le dita dietro la maglia come ho sempre fatto.

                          Spogliatoio e doccia come prima, che bellezza!

                          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                          https://gds.it/articoli/cronaca/2020...i1E2a1jv0bvZbo


                          Coronavirus, svolta dall'Oms: molto raro che un asintomatico sia contagioso.


                          I positivi asintomatici possono trasmettere il coronavirus? Si tratta di una domanda che per mesi in molti si sono posti senza avere una risposta certa.
                          A chiarire questo aspetto è la dottoressa Maria Van Kerkhove, capo del team tecnico anti-Covid-19 dell’Oms. "È molto raro che una persona asintomatica possa trasmettere il coronavirus", ha detto durante il briefing di ieri dell’Agenzia dell’Onu, secondo quanto riportato dalla Cnn.
                          La dottoressa ha spiegato che analizzando i dati di diversi Paesi che stanno seguendo "casi asintomatici" è emerso che questi non "hanno trasmesso il virus".
                          Una delle ragioni della rarità della trasmissione del virus da parte degli asintomatici potrebbe essere che hanno sviluppato una forma molto leggera della malattia e quindi le eventuali goccioline prodotte da starnuti o tosse o semplicemente parlando non sono abbastanza infette.
                          E' comunque una domanda ancora aperta, ha sottolineato Van Kherkhove precisando che l'Oms "continua a raccogliere dati e ad analizzarli per rispondere davvero a questa domanda".

                          tutte cose risapute da mesi, rimetto il link di un articolo postato già a marzo. Purtroppo la psicosi ha avuto il sopravvento


                          Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                          In questo studio viene molto ridimensionata la questione asintomatici, sia come numero (è un'esigua percentuale degli infettati) sia come capacità di diffonderlo e anche perche un contagio da un asintomatico sarebbe meno pericoloso.
                          In realtà molti casi reputati asintomatici sono piuttosto pre-sintomatici


                          Inoltre dallo studio di wuhan viene fuori che la maggior parte dei contagi avviene in ambienti domestici e non in giro per la città

                          Affronta anche la questione delle recidive, pure là è facile che si tratti di falsi negativi dei primi tamponi post guarigione


                          https://www.statnews.com/2020/03/06/...s-assess-risk/
                          Last edited by Maverick87; 09-06-2020, 15:06:09.

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                          • marcu9
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                            @Steel77


                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            • Sergio
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                              Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                              Sono tornato in palestra domenica e stamattina, devo dire che a parte scarrozzarmi la mascherina in giro per la sala (senza doverla mettere) è cambiato ben poco.
                              Io non capisco come funzionano le cose in Italia, bisogna averla e non c'è bisogno di metterla o la si mette solo se in teoria ci si avvicina ad un altro? (vivo fuori dall'Italia)



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                              • marcu9
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                                • May 2009
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                                Nella mia palestra c'è l'obbligo di cambiare le scarpe prima di entrare in sala e di sanificare qualsiasi cosa utilizzi prima e dopo l'utilizzo.
                                Basta.
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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