pensiamo intanto ad oggi
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza MessaggioIn Abruzzo siamo al due grazie ad un gruppo di zingari che è andato in massa ad un funerale che si è tenuto a Campobasso in piena fase 1. Ho visto con i miei occhi sprint sulla spiaggia di Pescara a caccia del podista solitario che al massimo avrebbe potuto contagiare qualche granchio, agli elicotteri nei giorni di festa per evitare gli assembramenti, ai droni che a momenti entravano dalle finestre come mosconi, e invece loro cambiano regione e arrivano fino a Campobasso senza che nessuno li veda. Sono passati sulla bifernina presumo, una strada statale stretta e senza sbocchi per km e km che ho percorso più volte e che non ho mai trovato sguarnita di pattuglie. I misteri della nostra Italia.
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Quindi è tutto riaperto da qui al 15 giugno
Quali attività restano chiuse senza notizie? Discoteche stadi, poi?Originariamente Scritto da LeoMerloFagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?Originariamente Scritto da Manxtu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
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il 25 maggio palestre e piscine
Inviato dal mio iPhone utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da gaetano90gareggiare per esibizionismo natural
Originariamente Scritto da Magro97Odio i tanti pasti perché è un cagare in continuazione.
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Coronavirus in Italia, il monitoraggio dell'indice Rt: rischio «moderato» in Lombardia, Umbria, Molise
Il report di ministero e ISS: la misura basta su aumento di trasmissione e impatto sui servizi assistenziali, fotografata dopo la fine del lockdown, potrebbe portare in caso di peggioramento a nuove restrizioni
Tre regioni italiane da tenere d'occhio: Lombardia, Molise e Umbria. Mentre nelle altre 18 il virus ha «bassa probabilità» di aumentare la trasmissione e «un basso impatto sui servizi assistenziali». È la sintesi del tanto atteso monitoraggio della Fase 2, che dovrà ispirare le decisioni delle amministrazioni locali sulle riaperture.
Il report settimanale realizzato dal ministero della Salute con l'Istituto superiore di sanità, sulla base del decreto ministeriale firmato il 30 aprile da Roberto Speranza (qui il testo), registra lo stato di salute del Paese dopo la fine del lockdown, riguardo all'impatto del Covid-19. I dati, relativi alla settimana dal 4 al 10 maggio, saranno sabato sera alle 19 sul tavolo della Cabina di regia con il premier Giuseppe Conte e serviranno per la valutazione finale prima del via libera alle riaperture, contenute nel Dpcm a cui il presidente del Consiglio sta lavorando.
In Molise la classificazione dei dati è passata da bassa a moderata (livello 3) a causa di «un nuovo focolaio di trasmissione attualmente in fase di controllo che ha prodotto un aumento nel numero di casi nella scorsa settimana». Il che si potrà riflettere in un aumento nella stima dell'indice di contagio Rt nelle prossime settimane. Ma poiché l'indice R0 di partenza era basso, l'allarme rosso non scatta.
Situazione analoga in Umbria, dove la curva è salita ma il contesto vede ancora «una ridotta numerosità di casi segnalati che pertanto non desta una particolare allerta».
Sempre alla casella del livello 3 (classificazione moderata) troviamo la Lombardia, dove «si assiste a una riduzione di segnali di sovraccarico del servizi sanitari» (qui gli ultimi dati sull'andamento dell'epidemia nella Regione). La nota al capitolo «punti chiave» dice che nella regione amministrata da Attilio Fontana «rimane elevato il numero di nuovi casi segnalati ogni settimana seppur in diminuzione».
La conclusione del report conferma che «le misure di lock-down in Italia hanno permesso un controllo dell'infezione da Covid-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus, con incidenza molto diversa nelle 21 regioni». A causa di nuovi focolai la situazione è «epidemiologicamente fluida in molte regioni italiane», il che richiede «il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione, quali l'igiene individuale e il distanziamento fisico».
Commentando in un video i risultati del primo monitoraggio il ministro Speranza si mostra sollevato perché «la curva col passare delle settimane si è piegata», ma anche preoccupato perché «i numeri sono ancora significativi». La linea del ministro è «aprire, ma con cautela, passo dopo passo, gradualmente e con prudenza». Il report è stato realizzato sulla base dei numeri inviati dalle Regioni e sollecitati due giorni fa con una lettera dai ministri Francesco Boccia e dallo stesso Speranza.
Molti scienziati temono una seconda ondata e il ministro Roberto Speranza fa scongiuri, ma intanto lavora perché il servizio sanitario nazionale sia in grado di contrastare l'urto. Come? Rafforzando rapidamente i servizi territoriali per la prevenzione e la risposta al virus e preparando gli ospedali a «fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche».
Ecco la stima di Rt Regione per Regione
Abruzzo: 0.45
Basilicata 0.27
Calabria 0.34
Campania 0.58
Emilia-Romagna 0.6
Friuli-Venezia Giulia 0.86
Lazio 0.74
Liguria 0.48
Lombardia 0.62
Marche 0.55
Molise 0.34
Piemonte 0.58
Bolzano 0.56
Trento 0.75
Puglia 0.72
Sardegna 0.24
Sicilia 0.54
Toscana 0.39
Umbria 1.23
Valle d'Aosta 0.38
Veneto 0.41
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Frontiere, tanti limiti per uscire dall’Italia. L’incognita dei confini
Il nostro Paese riaprirà a tutti dal 3 giugno, Berlino lavora per ripristinare Schengen. Qualcuno, come l’Austria, si è già mosso (ma solo verso alcuni vicini). Domani i ministri degli Esteri Ue in video conferenza affronteranno il tema della riapertura delle frontiere
Domani forse sapremo se da giugno anche gli italiani riusciranno a spostarsi nei Paesi Ue in libertà, senza quarantene e autocertificazioni. Roma ha già deciso che dal 3 giugno riaprono le frontiere italiane a tutti i cittadini dell’area Schengen senza distinzioni, senza quarantena e senza autocertificazione. E domani il ministro degli Esteri Luigi Di Maio cercherà di aprire canali simili anche con gli altri Paesi Ue nella videoconferenza che si terrà sull’argomento tra i ministri degli Esteri europei. Obiettivo usare le prossime due settimane per arrivare a un’uscita totale dal confinamento in modo coordinato come anche auspicato dalla Commissione europea.
In ballo ci sono le vacanze degli italiani e degli europei ma anche la sopravvivenza del settore turistico che nella Ue vale il 10% del Pil, pari a circa 1.400 miliardi, e che per alcune regioni italiane è la principale attività economica. Per questo la Commissione Ue ha presentato mercoledì scorso un pacchetto di linee guida per aiutare gli Stati membri a uscire gradualmente dal lockdown e in modo coordinato nel rispetto della salute. Si tratta però di raccomandazioni, perché vanno a toccare settori di competenza esclusiva degli Stati membri come le frontiere e la sanità. Per la Commissione è fondamentale il principio di non discriminazione: se uno Stato membro decide di permettere di viaggiare all’interno del proprio territorio o in specifiche regioni del proprio territorio, deve farlo in modo non discriminatorio consentendo l’accesso a chi proviene da tutte le aree, regioni o Paesi che nella Ue hanno una situazione epidemiologica simile e in cui «vi sono capacità sufficienti in termini di ospedali, test, sorveglianza e monitoraggio di contatti».
Alcuni Stati Ue si stanno già muovendo e stanno aprendo le frontiere ai Paesi confinanti. L’Italia al momento è però esclusa. Dalla mezzanotte di ieri, ad esempio, l’Austria riaprirà le frontiere con la Repubblica Ceca, la Slovacchia e l’Ungheria. I controlli ai confini saranno allenati e questo consentirà la libera circolazione delle persone e delle merci e migliorerà la situazione per i pendolari e per chi vive nelle zone prossime alla frontiera. L’Austria tre giorni fa aveva già riaperto le frontiere con Germania, Liechtenstein e Svizzera. Ma ha ribadito la chiusura delle frontiere con l’Italia se non per motivi di lavoro e traffico merci. Anche l’Italia non le ha ancora allentate nei confronti di Vienna e degli altri Paesi Ue, ma dal 3 giugno sarà diverso. La Slovenia, primo Paese ad avere dichiarato la fine dell’emergenza, inizialmente ha annunciato confini aperti ai cittadini Ue per poi precisare che servono prima negoziati bilaterali con i vicini. Quindi proseguirà i controlli alle frontiere. Con la Grecia i collegamenti aerei con l’Italia sono sospesi fino al 31 maggio e come ricorda il sito dell’ambasciata d’Italia ad Atene, in base alla normativa vigente in Italia, sono vietati i viaggi e gli spostamenti per turismo dall’Italia all’estero.
La Svizzera ha fatto sapere che riaprirà le frontiere con Germania, Francia, Austria a patto che l’evoluzione dell’epidemia da coronavirus lo permetta e alle stesse condizioni frontiere spalancate, anche per turismo, tra Austria e Germania, Francia e Germania. Berlino sta però lavorando al ripristino totale della libera circolazione delle persone dai Paesi Schengen. In Svizzera gli italiani hanno continuato a recarsi anche durante il lockdown per motivi di lavoro. Gli italiani che vorranno andare in Spagna, invece, dovranno tenere presente che Madrid ha prolungato lo stato di emergenza per un altro mese.
La questione sicurezza resta prioritaria, il timore è una seconda ondata di contagi. I tre principi su cui si basa la strategia europea per l’allentamento del lockdown coordinato si basa su tre criteri: epidemiologico (l’Agenzia europea che monitora l’andamento epidemiologico Ecdc, aggiornerà una lista di aree a bassa circolazione del virus); capacità di contenimento e capacità di tracciamento attraverso le app. Il ripristino dei trasporti transfrontalieri aerei, ferroviari, marittimi e stradali dovrà tenere conto di misure di sicurezza per la salute come la riduzione della densità dei passeggeri e il distanziamento.
Lo sforzo diplomatico è quello di arrivare a una riapertura totale delle frontiere da metà giugno. Fino al 15 sono chiusi i confini per chi viene da Paesi extra Ue.
...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Decreto rilancio, la protesta dei governatori: «Così non firmiamo» Vertice nella notte: c’è l’intesaIl nuovo decreto presentato dal premier Conte non convince le Regioni: riunione ad oltranza nella notte per superare gli ostacoli
Non so cosa sia successo stanotteAlboreto is nothing
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Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggio
Tessera N° 7
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Originariamente Scritto da AK_47 Visualizza Messaggioogni giorno su fb leggo che gente che lo elogia miglior presidente italiano ecc alla fine poi penso che un popolo ha il presidente che si merita...
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Chissà come avrebbe agito il nostro dottor kalashnikovOriginariamente Scritto da huntermastertu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.Originariamente Scritto da luna80Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
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