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A sensazione per me fino a settembre/ottobre andrà bene. Il rischio è con l'autunno e il periodo della influenza...perchè riapriranno le scuole, si sarà tornati ad una "normalità" e saremo nel tempo dove i virus conosciuti proliferano, ci si ammala...e quindi ci sarà pure questo Covid in mezzo ai piedi.
Vedo quel periodo come potenzialmente complicato. Adesso no perchè siamo ancora tutti talmente condizionati da quanto accaduto che credo che questa estate ci si comporterà con la dovuta prudenza e attenzione...inoltre c'è la possibilità che il virus perda forza...anche se non ci sono evidenze comprovate.
Si, probabile e mi auguro che con il caldo, quasi ci si dimenticherà del virus. Comportandoci però con le canoniche distanze.
La scuola ed i ragazzini sono un problema. Veicolano il virus in modo spaventoso...tutti ammassati in classe, senza la minima educazione/interesse al distanziamento/DPI, e poi da portatori asintomatici tornano a pranzo dai nonni e tac.
Originariamente Scritto da huntermaster
tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
Originariamente Scritto da luna80
Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?
Nel frattempo oggi a Palermo scirocco con punte di 39 gradi.
Chissà che effetto ha sul virus.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Oggi non sono uscito.
Mi sono chiuso in casa, una roba tremenda quando c'è questo scirocco.
Ti posso dire che ieri che c'erano ca. 29-30° sono dovuto scendere verso pranzo e dopo qualche minuto per strada con la mascherina, stavo già esaurendo.
Si suda da matti sul viso e si fatica davvero il doppio, brutta sensazione.
E sono stato fuori solo 40 minuti ca.
Non oso immaginare chi deve indossarla per ore col caldo afoso.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Della questione covid, apparte vabbè della semplice influenza che ovviamente non è neppure come la dipingono in molti che sembra peggio della peste quindi 0 a 0 palla al centro, per il resto in tutte le sue ultime uscite cosa dice di sbagliato? Nulla, uno può essere o non essere d'accordo ma non dice nulla di sbagliato.
Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
Metto i miei due centesimi, come dicono gli americani.
Come dici anche tu, il Covid-19 non e' come una semplice influenza. Cosa che Sgarbi invece ha sostenuto (e sbraitato) a lungo, anche quando le vittime in italia cominciavano a cadere come la grandine. La cosa piu' grave, per la mia visione del mondo, e' che ha preso una posizione cosi' netta senza capire una mazza dell'argomento. Cosa che per me e' la definizione della stupidita', piu' che dell'intelligenza.
Nel video in questione, inizia non riuscendo a mettersi una mascherina, che per me e' gia' preoccupante.
Continua dicendo che il parlamento all'inizio di questa storia era stato chiuso in ritardo. Quando ai tempi lui diceva l'esatto opposto.
Poi implicitamente dice che non ci sarebbe piu' bisogno di portare la mascherina, perche nella ASL1 di Roma quel giorno si sono registrati 0 nuovi contagiati. Ignorando che i contagiati vecchi pero' ci sono ancora, oltre ai vari asintomatici, che sono la maggioranza degli infettati. Arriva addirittura a dire che "del coronavirus a Roma 1 non c'e' piu' traccia" e che questo e' "la verita' (ripetuto 3 volte)". Segno che di questo non ha capito niente.
Poi dice che prima ci era stato detto che le mascherine non servivano, invece adesso pare che servano. Commento: e' vero, quindi? Un motivo in piu' per portarle.
Questi i punti fino al minuto 1:42. Il video e' un po' lungo comunque il senso e' quello.
Poi, a me Sgarbi non e' antipatico, sono cresciuto guardando Sgarbi quotidiani ogni giorno dopo pranzo, con lui e il maggiordomo muto di fianco. Di politica diceva delle vaccate totali, ma quando parlava di quadri, statue o piazze lo ascoltavo molto volentieri. Perche' quando parla di cose che conosce e' molto bravo. Come divulgatore intendo, in ambito stettamente tecnico non saprei dirlo perche' non ho le conoscenze specifiche per esprimere un'opinione che abbia senso.
Di nuovo, a parte le contraddizioni elencate sopra che sono oggettive, la mia rimane un'opinione personale. Ognuno puo' vederla come crede.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Con l'età, e la rivoluzione social, Sgarbi ha evidentemente accentuato certi suoi tratti polemici...cioè mi pare che spesso e volentieri faccia polemica o dica la sua per esserci in maniera fine a se stessa, senza una autentica necessità di dover dire qualcosa al riguardo, perchè vedo alcuni passaggi, alcune uscite come poco meditate.
E' indubbiamente bravissimo nel suo ambito. Anni fa ho avuto l'occasione di pranzarci assieme nella casa di una mia amica, lo zio (defunto) della quale è un noto pittore e artista italiano, e Sgarbi in occasione di una visita a Recanati era stato invitato nel laboratorio artistico di questo pittore e poi a pranzo...e siccome questa mia amica aveva "timore" di Sgarbi, aveva invitato anche me per avere una spalla a tavola e invece abbiamo trovato una persona educata, pacata, assolutamente tranquilla...nel privato. Nel pubblico ha quella sua vis polemica...che però, se la apri continuamente e sui più svariati argomenti, rischia di perdere la messa a fuoco e di diventare un polemista come tanti, dove si urla su tutto solo per alla fine dire: ci sono anche io.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Praticamente siamo passati da essere tra le nazioni con lockdown più pesante alla quasi completa libertà in 14 giorni
Speriamo bene
No, hai ragione. Già così stiamo quasi al default, io avrei tenuto tutto chiuso un altro paio di mesetti così manco il dubbio avevamo sull'andare tutti a gambe all'aria
Con l'età, e la rivoluzione social, Sgarbi ha evidentemente accentuato certi suoi tratti polemici...cioè mi pare che spesso e volentieri faccia polemica o dica la sua per esserci in maniera fine a se stessa, senza una autentica necessità di dover dire qualcosa al riguardo, perchè vedo alcuni passaggi, alcune uscite come poco meditate.
E' indubbiamente bravissimo nel suo ambito. Anni fa ho avuto l'occasione di pranzarci assieme nella casa di una mia amica, lo zio (defunto) della quale è un noto pittore e artista italiano, e Sgarbi in occasione di una visita a Recanati era stato invitato nel laboratorio artistico di questo pittore e poi a pranzo...e siccome questa mia amica aveva "timore" di Sgarbi, aveva invitato anche me per avere una spalla a tavola e invece abbiamo trovato una persona educata, pacata, assolutamente tranquilla...nel privato. Nel pubblico ha quella sua vis polemica...che però, se la apri continuamente e sui più svariati argomenti, rischia di perdere la messa a fuoco e di diventare un polemista come tanti, dove si urla su tutto solo per alla fine dire: ci sono anche io.
Conosciuto anche io di persona, pacato, colto ma anche gran figlio di buona donna come si dice dalle mie parti.
Come mai la presenza del Prof. Roberto Burioni sulle reti Rai è assidua e sistematica? Quali costi deve sostenere il Servizio pubblico a fronte di affermazioni talvolta persino contraddittorie? Dopo centinaia di segnalazioni da parte di cittadini, e in particolare medici e personale sanitario, il Codacons ha deciso di preparare un esposto e girare le domande direttamente a chi potrebbe rispondere: la Rai.
Secondo Francesco di Lieto, vicepresidente del Coordinamento per la tutela dei diritti dei consumatori, l’ormai settimanale ospitata di Burioni al programma di Fabio Fazio Che tempo che fa su Rai 2 lederebbe il diritto del cittadino a un’informazione plurale, trasparente e scevra da ogni tipo di condizionamento, come ci si aspetterebbe dal Servizio pubblico.
A destare preoccupazione non vi sarebbe solo l’unicità del contributo in assenza di contraddittorio, ma la presenza di un possibile conflitto d’interessi, dato che Burioni ha rapporti di lavoro con multinazionali di farmaci e vaccini.
Il professore infatti è ideatore della Pomona ricerca Srl che si occupa della ricerca nel campo degli anticorpi monoclonali e dello sviluppo di vaccini innovativi «epitopo-based» e che ha collaborato a lungo con l’Istituto superiore di Sanità, l’Anrs (ente di ricerca francese) e alcune case farmaceutiche produttrici di vaccini come GlaxoSmithKline e Sanofi Pasteur. A nome di Burioni sono stati depositati almeno 30 brevetti internazionali, cosa di cui il professore non fa alcun mistero e che anzi cita con comprensibile orgoglio sul suo sito Medical Facts.
La cosa del resto è del tutto lecita e legittima ma secondo il Codacons può inficiare la genuinità delle affermazioni e tramutare l’assidua esposizione mediatica in vera e propria pubblicità a vantaggio dei molteplici brevetti depositati.
Sul tema, Codacons ha sollecitato da tempo anche Anac e Ordine dei medici senza avere mai risposta.
Questa volta però ha chiesto anche ad Agcom di aprire un’istruttoria e alza il tiro chiedendo trasparenza su compensi e rimborsi di cui a oggi hanno contezza solo Rai e Officina Srl, la società di cui Fazio è socio al 50 per cento, insieme a Magnolia e che a ogni puntata corrisponderebbe a Burioni un gettone di presenza ormai strutturato. Niente di troppo strano, con gli ospiti fissi funziona così un po’ ovunque e per i virologi più stellati, la «fee», come si chiama nell’ambiente, è prassi consolidata così come l’abitudine di affidare agende e trattative a un agente.
Burioni per esempio si è rivolto a Elastica, società di comunicazione di Bologna, e quando chiediamo informazioni fingendo di chiamare da una produzione privata, ti rispondono che le richieste di Burioni variano da caso a caso.
«Mi dica il budget» premette l’agente. Quando spieghiamo che è limitato, l’agente chiarisce che il professore «farà le sue valutazioni. Potrebbe decidere di partecipare gratuitamente oppure di chiedere qualcosa in più perché è talmente impegnato che il compenso economico può essere una ragione per fare le cose».
Anche Ilaria Capua, appuntamento fisso sia sulla tv di Stato che sulle reti private, ha la sua «fee» d’ordinanza.
«Per un contributo di 10 minuti su Skype o dallo studio televisivo dell’università» ci spiega l’agente «siamo attorno ai 2 mila euro più Iva. Non andiamo a minutaggio ma se si chiede una presenza di 10 minuti non può essere di un’ora, altrimenti la fee sale». Tutto chiaro. Un po’ meno quando ci sono in ballo soldi pubblici. Sul tema ha chiesto chiarimenti alla Rai anche il consigliere Riccardo Laganà.
Bisognerà vedere ora se a fronte di un’emergenza sanitaria dove la correttezza dell’informazione è di primaria importanza per la salute, la tv pubblica riterrà la trasparenza sul tema doverosa o se invece ricorrerà a una risposta piuttosto nota a Viale Mazzini: i budget di produzione sono coperti da segreto industriale.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Con l'età, e la rivoluzione social, Sgarbi ha evidentemente accentuato certi suoi tratti polemici...cioè mi pare che spesso e volentieri faccia polemica o dica la sua per esserci in maniera fine a se stessa, senza una autentica necessità di dover dire qualcosa al riguardo, perchè vedo alcuni passaggi, alcune uscite come poco meditate.
E' indubbiamente bravissimo nel suo ambito. Anni fa ho avuto l'occasione di pranzarci assieme nella casa di una mia amica, lo zio (defunto) della quale è un noto pittore e artista italiano, e Sgarbi in occasione di una visita a Recanati era stato invitato nel laboratorio artistico di questo pittore e poi a pranzo...e siccome questa mia amica aveva "timore" di Sgarbi, aveva invitato anche me per avere una spalla a tavola e invece abbiamo trovato una persona educata, pacata, assolutamente tranquilla...nel privato. Nel pubblico ha quella sua vis polemica...che però, se la apri continuamente e sui più svariati argomenti, rischia di perdere la messa a fuoco e di diventare un polemista come tanti, dove si urla su tutto solo per alla fine dire: ci sono anche io.
Si', commentavo nel merito di quello che ha detto. La tendenza a far polemica, per se' non e' sempre un tratto negativo.
Ah però. Poi uno potrebbe pensar male a supporre che qualcuno abbia interesse a parlare di Covid all'infinito.
Mica male. Rendono assai questi passaggi televisivi...anzi a volte passaggi casalinghi, nel senso che ci si collega dal salotto di casa propria e per 10 minuti si intascano 2000 euro.
Peccato che, per l'appunto, i soldi della Rai sono pubblici, che in questi mesi di dibattiti nessuno ci ha capito un'acca di quello che ci hanno voluto dire questi virologi, e che magari occorre mettere un pò di ordine in queste apparizioni non proprio gratuite.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Mica male. Rendono assai questi passaggi televisivi...anzi a volte passaggi casalinghi, nel senso che ci si collega dal salotto di casa propria e per 10 minuti si intascano 2000 euro.
Peccato che, per l'appunto, i soldi della Rai sono pubblici, che in questi mesi di dibattiti nessuno ci ha capito un acca di quello che ci hanno voluto dire questi virologi, e che magari occorre mettere un pò di ordine in queste apparizioni non proprio gratuite.
Che poi, lungi da me considerare il denaro sterco del demonio, però esistono anche questioni di decenza che imporrebbero una riflessione prima di chiedere soldi a tariffario da escort d'alto bordo.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Veramente vergognoso andare in tv o collegarsi da casa per dire eh ma non sappiamo come agisce il virus sempre le solite cose per poi prendere quanto? 2000 euro per 10? i 2000 calci nel c... gli avrei dato
Alessandro Politi e Marco Fubini tornano a parlarci della possibile terapia con il plasma iperimunne, affrontando le critiche che vengono mosse da molti esperti in Italia. Mentre nel resto del mondo il protocollo su cui si lavora a Pavia, Mantova e ora anche Padova viene studiato con interesse. E intanto il governatore del Veneto Zaia si porta avanti.
Coronavirus e plasma iperimmune: il mondo ne parla, in Italia fioccano le polemiche | VIDEO.
Alessandro Politi e Marco Fubini tornano a parlarci della possibile terapia con il plasma iperimunne, affrontando le critiche che vengono mosse da molti esperti in Italia. Mentre nel resto del mondo il protocollo su cui si lavora a Pavia, Mantova e ora anche Padova viene studiato con interesse. E intanto il governatore del Veneto Zaia si porta avanti
Alcide ha 81 anni, e ha rischiato di morire per il coronavirus. Oggi, dopo esser stato trattato con il plasma iperimmune, sta meglio: “Ero un mezzo cadavere”, dice ad Alessandro Politi. Ma dopo il plasma “ho sentito questa spinta interna, il corpo ce la fa. Quando si comincia a mangiare e aver voglia di vivere è una cosa meravigliosa”. Alessandro Politi e Marco Fubini ci hanno portato a conoscere la possibile terapia con il plasma iperimmune per combattere il coronavirus, che gli ospedali di Mantova, Pavia e adesso anche Padova stanno testando con risultati finora incoraggianti. E la notizia della sperimentazione ha fatto il giro del mondo. Negli Stati Uniti la terapia viene adesso testata in 116 università. In Italia però molti esperti sono scettici, sostenendo che “i plasmi non sono un farmaco ideale, sono difficili e costosissimi da preparare”. E’ davvero così? “Tutti i servizi trasfusionali sono attrezzati per la raccolta del plasma, non è difficile da preparare”, ci dice la dottoressa Giustina De Silvestro, dell’azienda ospedaliera di Padova. “Una sacca di plasma costa intorno agli 80 euro”, aggiunge il professore di pneumologia a Padova Andrea Vianello. “Con tre somministrazioni siamo intorno ai 300 euro complessivi. I farmaci antivirali possono arrivare a costare anche 4, 5 o 6 volte di più”. “Al momento non c’è nessuna evidenza, né per i farmaci né per il plasma”, specifica Giustina De Silvestro. “Le consideriamo tutte terapie che possono contribuire all’evoluzione benigna delle malattie”. Ma il plasma iperimmune è sicuro? “Una delle caratteristiche è la sicurezza”, ci spiega Andrea Vianello. “Non è noto per causare importanti effetti collaterali. Lo possono ricevere tutti, salvo che non ci siano controindicazioni specificatamente legate al soggetto”. C’è anche un’altra critica mossa da molti esperti, tra cui il professor Burioni: “Questi plasmi si basano sulla disponibilità di persone guarite che abbiano questi anticorpi, che non sono tantissime”. I guariti in Italia oggi sono oltre 100mila, i malati ospedalizzati poco più di 13mila di cui mille in terapia intensiva. A conti fatti, ci sono quasi dieci potenziali donatori per ogni paziente in ospedale. Non tutti comunque hanno un plasma con alti livelli di anticorpi, solo un 60/80% ha un plasma utile: un numero comunque elevato. Negli Stati Uniti da poche settimane è partita una sperimentazione con il plasma, che coinvolge 7mila malati trattati in 2.178 ospedali. “Sono tutti pazienti trattati in forme severe o gravi, che hanno bisogno di ossigeno o intubati“, ci dice il professor Alessandro Santin dell’università di Yale. E il dipartimento della Salute “ha contattato la Croce rossa americana chiedendo la raccolta e la distribuzione del plasma iperimmune e renderlo disponibile a tutti gli ospedali americani”. E sentendo le parole del professor Santin verrebbe da pensare che il problema della disponibilità del plasma dipende dalla raccolta, non dal numero dei donatori. E gli Stati Uniti, dove essenzialmente non c’è un sistema sanitario pubblico, hanno deciso di investire soldi pubblici in questa ricerca. “Quello che abbiamo visto fino a oggi è estremamente confortante”, ci dice ancora Santin. “Ma è solo quando riusciremo a confrontare tutti i pazienti con quelli che hanno ricevuto solo le terapie di supporto” che si riuscirà a capire “quanto il plasma aggiunge in termine di efficacia terapeutica”. Intanto, dopo la messa in onda del primo servizio sul plasma iperimmune, qualcuno fa una segnalazione ai Nas che intervengono per verificare come viene fatta la sperimentazione. Il professor Giuseppe De Donno viene attacca da molti esperti, e nel frattempo lui stesso oscura le sue pagine. Dopo qualche giorno riappare e dice: “Non sono disponibile in questo momento a risse televisive, a zuffe mediatiche con questo o quello collega, atteso che essendo noi tutti medici lavoriamo per una causa unica: la lotta al coronavirus”. E ci tiene a ricordare che il protocollo di ricerca “è stato preso come esempio da molti Stati europei e americani”. Mentre ci si azzuffa sull’efficacia e convenienza della terapia con il plasma iperimmune, c’è chi porta avanti: il governatore del Veneto Luca Zaia. “Se verrà confermato che il plasma funziona, tutti si gireranno verso le emoteche e diranno: il sangue dov’è? Noi quindi ci portiamo avanti”. Il Veneto ha infatti deciso di creare la più grande banca del sangue per raccogliere il plasma dei guariti dal coronavirus. Potete ascoltare le parole del governatore Zaia nel servizio qui sopra. “Dico a tutti i colleghi: accumulate sacche di sangue. Anche se dimostrassero che il plasma non funziona, si può utilizzare per altro”. E pochi giorni fa, su Nature, è uscito questo articolo: “Plasma di convalescenti, trattamento di prima scelta per il coronavirus”. Da tutta Italia ci hanno scritto persone guarite che vorrebbero donare, ma nelle loro regioni non ci sono ancora i centri per la raccolta del plasma iperimmune: cosa stiamo aspettando?
Originariamente Scritto da Sean
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