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Bisognerebbe avere anche il dato sulle chiamate al 118, perchè se sempre meno persone presentano i sintomi è normale che si facciano anche meno tamponi a persone "nuove".
Dal grafico sul sole 24 ore relativo alla Lombardia il trend delle chiamate è in discesa costante.
che si facciano meno tamponi non è un indice negativo, anzi tutt altro, vuol dire che c'è poca richiesta, bene cosi
Ma che richiesta deve esserci se l’80% come dicono è asintomatico? Non siamo nell’emergenza con migliaia di malati gravi
Tutti i migliori paesi nella gestione del covid (Singapore, Corea del Sud, Israele, UAE) continuano a registrare casi con pochissime morti
Se non rintracciamo gli infetti, al rallentamento delle misure il contagio ricomincia
È passata una settimana e già tutti pensano sia passato tutto. Come detto da altri prima, soprattutto Sly, il tempo per verificare se effettivamente non si ha una risalita dei contagi è molto di più, 2 settimane è proprio il minimo nel migliore dei casi
Originariamente Scritto da LeoMerlo
Fagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?
Originariamente Scritto da Manx
tu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
Adesso abbiamo un vantaggio, l’implementazione della medicina di territorio per cui (parlo almeno del Piemonte), il medico di base puo’ predisporre richiesta di tampone e “quarantenare”.
Molto nebulosa la procedura finora, esempi di inefficenze che si sprecano.
Le chiamate al 118 sono in calo anche perche’ molte piu’ persone sono state trattate a domicilio e non sono andate incontro a complicanze., unitamente alla riduzione delle occasioni di diffusione del contagio grazie al lockdown.
Le misure di protezione (dpi, distanziamenti, etc etc)hanno aiutato e aiuteranno ancora, se non si fanno c@zzate clamorose una risalita dei contagi sara’ probabile ma contenuta, anche molto contenuta.
Riaprire con criterio e intelligienza e’ imprescindibile.
E meno male...
Ma che richiesta deve esserci se l’80% come dicono è asintomatico? Non siamo nell’emergenza con migliaia di malati gravi
Tutti i migliori paesi nella gestione del covid (Singapore, Corea del Sud, Israele, UAE) continuano a registrare casi con pochissime morti
Se non rintracciamo gli infetti, al rallentamento delle misure il contagio ricomincia
È passata una settimana e già tutti pensano sia passato tutto. Come detto da altri prima, soprattutto Sly, il tempo per verificare se effettivamente non si ha una risalita dei contagi è molto di più, 2 settimane è proprio il minimo nel migliore dei casi
se fai meno tamponi è perchè meno gente ne ha bisogno, ci vuole tanto a capirlo? vedete nero ovunque, riprendetevi
se fai meno tamponi è perchè meno gente ne ha bisogno, ci vuole tanto a capirlo? vedete nero ovunque, riprendetevi
E chi sarebbero queste persone che ne hanno bisogno?
Se si facessero tanti tamponi in modo da aumentare la probabilità di identificare tutti gli infetti, soprattutto quelli legati au contatti con già positivi al covid, potremmo tornare alla vita normale (o quasi) come già successo in Corea del Sud
Invece continuiamo a non fare tanti tamponi, a dover avere mille limitazioni e probabilmente fare altre semi chiusure nel prossimo periodo
C’è un articolo perfetto a riguardo, “the hammer and the dance”
Continuare a dire di voler riaprire tutto, senza avere una strategia efficiente per poter identificare nuovi infetti
A te e Naturalissimo, giovani under 35, non ve ne frega un emerito c**** del virus solo perché sapete al 99% di non andare neanche in TI. Invece chi di ambiente medico un po’ ci capisce, sa benissimo che una propagazione del virus porterà ancor più danni di prima
Originariamente Scritto da LeoMerlo
Fagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?
Originariamente Scritto da Manx
tu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
Il virus sta sparendo, non è che adesso per un po di gente che esce con la mascherina poi ci sarà il boom di contagiato, figuriamoci
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
molti dal 4 già ci speravano e gridavano che fra qualche giorno si tornava alla fase 1 ahahah ora invece volgio vedere che dicono visto che i contagi calano giorgio dopo giorno, in molte regioni è proprio scomparso
E chi sarebbero queste persone che ne hanno bisogno?
Se si facessero tanti tamponi in modo da aumentare la probabilità di identificare tutti gli infetti, soprattutto quelli legati au contatti con già positivi al covid, potremmo tornare alla vita normale (o quasi) come già successo in Corea del Sud
Invece continuiamo a non fare tanti tamponi, a dover avere mille limitazioni e probabilmente fare altre semi chiusure nel prossimo periodo
C’è un articolo perfetto a riguardo, “the hammer and the dance”
Continuare a dire di voler riaprire tutto, senza avere una strategia efficiente per poter identificare nuovi infetti
A te e Naturalissimo, giovani under 35, non ve ne frega un emerito c**** del virus solo perché sapete al 99% di non andare neanche in TI. Invece chi di ambiente medico un po’ ci capisce, sa benissimo che una propagazione del virus porterà ancor più danni di prima
ma cosa stai dicendo? quindi tu vorresti fare tamponi a tappeto? casomai andando dentro casa delle persone random? ti stai bruciando il cervello, chiusa la discussione.
ma cosa stai dicendo? quindi tu vorresti fare tamponi a tappeto? casomai andando dentro casa delle persone random? ti stai bruciando il cervello, chiusa la discussione.
Ma chi lo ha detto?
Tamponi a tappeto è inutile, ad esempio fare il tampone a persone come me che sono uscite di casa il 4 maggio dopo 2 mesi è uno spreco di risorse. Bisogna fare tamponi a tutti i soggetti a rischio infezione o che possono essere entrati a contatto con il virus
Paesi come Corea del Sud, Israele ecc hanno un sistema di tracciamento migliore del nostro e non a caso hanno e stanno gestendo meglio l’epidemia
L’articolo di Forbes postato da Diablo circa la gestione del virus ci poneva tra le peggiori nazioni, prendendo tra i fattori in considerazione proprio il fattore tamponi e tracciamento dei casi
Originariamente Scritto da LeoMerlo
Fagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?
Originariamente Scritto da Manx
tu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
Questo però non lo dico io perché mi sono “bruciato il cervello”, bensí scienziati ed epidemiologici, tra cui coloro che hanno redatto gli articoli su Forbes e lo studio dell’Imperial collage, non Pippo e Franco i boomer che commentano su facebook
Si deve riaprire, per fortuna lo stanno facendo, ma si deve anche organizzare la gestione di futuri piccoli focolai (che ci saranno, chi dice migliaia di casi non ha capito l’entità del problema, ma qualche decina/centinaia ci sarà), che se non controllati esploderanno
In Corea del Sud da 1 infetto asintomatico che ha visitato una serie di locali/discoteche ha infettato una decina di altre persone. Ieri hanno registrato +35 casi, cifra che non raggiungevano dal 9 aprile. Non serve aggiungere altro
Se succede in Italia questi 10 nuovi infetti li trovi?
I ristoranti della Fase 2: quattro metri quadrati per un cliente
Ogni locale avrà una capienza prestabilita. Attenzione al ricambio d’aria e niente buffet. E per le famiglie basterà l’autocertificazione
Le tanto attese linee guida allarmano il settore della ristorazione, che conta oltre un milione e 200 mila lavoratori e moltissime piccole e micro imprese. La convivenza con il virus impone regole rigide, che porteranno a una forte riduzione dei coperti. Le associazioni di categoria hanno letto le indiscrezioni di stampa e pressano il governo, nella speranza che le raccomandazioni ufficiali siano meno severe. «Con una persona ogni quattro metri quadri i ristoranti italiani perderebbero in un sol colpo quattro milioni di posti a sedere, ovvero il 60 per cento del totale», protesta la Fipe. E la stessa preoccupazione assilla le imprese di #FareRete: «Imporre distanze eccessive tra clienti, così come procedure di sanificazione complesse e l’utilizzo di divisori in plexiglass, vuol dire non voler far riaprire i ristoranti».
Le raccomandazioni
Le raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico sono il frutto del lavoro dell’Inail e dell’Istituto superiore di sanità, il cui «Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione» farà da bussola per le riaperture nel settore il 18 maggio. Le indicazioni «non potranno che essere di carattere generale», quindi saranno poi le autorità competenti e «gli enti preposti per settore» a dettare le regole da rispettare.
Le distanze
Quattro metri quadrati per ogni cliente e due metri tra un tavolo e l’altro, queste le regole auree della ripartenza. La prima norma è stabilire «un limite di capienza predeterminato». Per capire quante persone alla volta potranno entrare in un locale bisognerà dunque dividere la superficie coperta per i quattro metri quadrati destinati a ciascun cliente, «fatta salva la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie». Non si può mangiare con la mascherina e, se c’è un positivo, la possibilità di contaminare stoviglie e posate è alta. Ecco perché il Comitato tecnico-scientifico raccomanda di «privilegiare l’uso di spazi all’aperto rispetto ai locali chiusi». A Roma la sindaca Virginia Raggi ha annunciato che gli spazi all’aperto per i pubblici esercizi aumenteranno del 35 per cento e che la concessione di suolo pubblico sarà assegnata in 24 ore. La revisione degli spazi al chiuso è il punto più controverso, che ha suscitato la rivolta dei ristoratori e dei governatori. Le indicazione dei tecnici prevedono «una rimodulazione dei tavoli e dei posti a sedere, garantendo il distanziamento dei tavoli non inferiore a due metri». Lo spazio di sicurezza tra un cliente e l’altro non è stato fissato, ma si parla di «una distanza in grado di evitare la trasmissione di droplets».
Norme di igiene
Oltre all’igiene delle mani e degli ambienti si raccomanda «il ricambio di aria naturale e la ventilazione dei locali, anche in relazione ai servizi igienici». I dispenser con il gel disinfettante dovranno essere disponibili in più punti e i bagni saranno «igienizzati frequentemente». I cuochi e altro personale di cucina dovranno indossare la mascherina chirurgica e guanti in nitrile e così i camerieri, per tutto il turno di lavoro. Al termine di ogni servizio al tavolo, «andranno previste tutte le consuete misure di igienizzazione rispetto alle superfici evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati». Vale a dire saliere, oliere, acetiere o brocche.
Le famiglie
Le sedie dovranno essere disposte «in maniera da garantire un distanziamento adeguato», anche perché non è possibile per i gestori controllare se i clienti siano parenti o conviventi. E qui l’ipotesi più concreta è l’autocertificazione con cui i gruppi familiari potranno dimostrare di essere parenti. Il modulo è pensato per sollevare i ristoratori da ogni responsabilità e far guadagnare qualche coperto, restringendo i tavoli. Il servizio a buffet non sarà possibile, i menu cartacei spariranno e i piatti del giorno saranno scritti su lavagne o su fogli monouso. Anche i clienti dovranno indossare le mascherine in fila, alla cassa o quando si muoveranno per andare al bagno. Al momento del conto sarà opportuno «privilegiare i pagamenti elettronici con contactless» e le casse, ove possibile, saranno protette da una barriera in plexiglass.
Ogni locale avrà una capienza prestabilita. Attenzione al ricambio d’aria e niente buffet. E per le famiglie basterà l’autocertificazione
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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