Quel video dice cose che sappiamo tutti. Ammette pure che il virus può portare la polmonite - non solo ai vecchi.
Siccome il virus è sconosciuto (nel senso che lo si sta studiando solo adesso) è in questo suo presentarsi in maschera, con volto ignoto, la sua pericolosità. Mi pare strano che non passi questo concetto.
Ci sono 10 persone in una stanza, dai 10 agli 80 anni. Tutti hanno la stessa probabilità di contrarre il virus. Una volta contratto, tutti hanno la possibilità di sviluppare polmonite. Di quelli, tutti hanno la possibilità di finire in rianimazione attaccati al respiratore.
Il virus non dice prima: "a te sì e a te no". Lo si scopre solo dopo. Da qui l'allarme sociale e i tentativi di contrasto. Almeno finchè o non muteranno le condizioni (climatiche, del virus stesso) o non si troverà un vaccino.
Poi che l'Italia tutta non debba bloccarsi siamo d'accordo. Che le misure contenitive da et-et (e non da aut-aut) siano però inutili, questo lo sostengo, perchè chiudere 10 paesi e lasciare veicolare comunque il virus al di fuori di certe determinate regioni ti porta ad un quadro instabile, sfuggente, pericoloso.
Sulla psicosi ciascuno invece se la deve vedere con se stesso. Io non ho comprato mascherine, faccio le mie solite cose, non mi sono tappato in casa e vedo gente come tutti.
Ieri al supermercato mi sono messo in fila alla cassa e chi ti trovo davanti a me? Una cinese. Assicuro che non ho tenuto nè i due metri di distanza e nè sono scappato a gambe levate mollando lì la spesa e gridando alla untrice aliena.
I discorsi che si fanno riguardano la salute nazionale. Più si moltiplicano i casi e più il sistema sanitario soffre (Cremona è al collasso). C'è una alta percentuale di ricoverati che ha bisogno di terapia intensiva e di rianimazione: reparti con pochi posti letto.
Ci sono tot persone che sono costrette alla quarantena, anche da sane, dunque aggravio sul lavoro
Ci sono a rischio gli anziani, una gran fetta della popolazione, che danno ancora un contributo alla vita sociale - alcuni lavorano, altri contribuiscono alle spese familiari ecc...
Ci sono tutta una serie di situazioni che non permettono affatto di sottovalutare questa emergenza. Ci sono tanti aspetti che la rendono pericolosa, capace di intaccare su più livelli una nazione.
Siccome il virus è sconosciuto (nel senso che lo si sta studiando solo adesso) è in questo suo presentarsi in maschera, con volto ignoto, la sua pericolosità. Mi pare strano che non passi questo concetto.
Ci sono 10 persone in una stanza, dai 10 agli 80 anni. Tutti hanno la stessa probabilità di contrarre il virus. Una volta contratto, tutti hanno la possibilità di sviluppare polmonite. Di quelli, tutti hanno la possibilità di finire in rianimazione attaccati al respiratore.
Il virus non dice prima: "a te sì e a te no". Lo si scopre solo dopo. Da qui l'allarme sociale e i tentativi di contrasto. Almeno finchè o non muteranno le condizioni (climatiche, del virus stesso) o non si troverà un vaccino.
Poi che l'Italia tutta non debba bloccarsi siamo d'accordo. Che le misure contenitive da et-et (e non da aut-aut) siano però inutili, questo lo sostengo, perchè chiudere 10 paesi e lasciare veicolare comunque il virus al di fuori di certe determinate regioni ti porta ad un quadro instabile, sfuggente, pericoloso.
Sulla psicosi ciascuno invece se la deve vedere con se stesso. Io non ho comprato mascherine, faccio le mie solite cose, non mi sono tappato in casa e vedo gente come tutti.
Ieri al supermercato mi sono messo in fila alla cassa e chi ti trovo davanti a me? Una cinese. Assicuro che non ho tenuto nè i due metri di distanza e nè sono scappato a gambe levate mollando lì la spesa e gridando alla untrice aliena.
I discorsi che si fanno riguardano la salute nazionale. Più si moltiplicano i casi e più il sistema sanitario soffre (Cremona è al collasso). C'è una alta percentuale di ricoverati che ha bisogno di terapia intensiva e di rianimazione: reparti con pochi posti letto.
Ci sono tot persone che sono costrette alla quarantena, anche da sane, dunque aggravio sul lavoro
Ci sono a rischio gli anziani, una gran fetta della popolazione, che danno ancora un contributo alla vita sociale - alcuni lavorano, altri contribuiscono alle spese familiari ecc...
Ci sono tutta una serie di situazioni che non permettono affatto di sottovalutare questa emergenza. Ci sono tanti aspetti che la rendono pericolosa, capace di intaccare su più livelli una nazione.
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