Ma secondo voi perchè al Nord si hanno ancora un così forte numero di contagi nonostante il LOCKDOWN di quasi 2 mesi ormai ?
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Coronavirus, Iss: “Asintomatici tra il 4% e il 7% della popolazione"
Le persone asintomatiche in Italia “potrebbero essere fra il 4% e il 7% della popolazione” e i casi che vengono registrati quotidianamente sono “solo la punta dell’iceberg” e “l’epidemia non è finita”. È quanto ha spiegato il presidente Silvio Brusaferro nella conferenza stampa dell’Istituto superiore di Sanità. A conti fatti, nel Paese, le persone con …
In pratica oltre il 90% della popolazione non è infetta,il che significa che se si riapre tutto a breve sarà una seconda ondata devastante,e così via per altre n ondate dopo aver chiuso e aperto,chiuso e aperto.
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioMa secondo voi perchè al Nord si hanno ancora un così forte numero di contagi nonostante il LOCKDOWN di quasi 2 mesi ormai ?
Perché non si è chiuso niente
Perché la gente dopo i primi 10 giorni ha cominciato a girare sempre di più
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioOvviamente Burioni and company diranno che è rimbambito al pari di Montagnier
Il secondo è da anni che spara cavolate e a livello scientifico non ha più alcun spessoreOriginariamente Scritto da LeoMerloFagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?Originariamente Scritto da Manxtu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioLe aziende per esempio vogliono 1€/m².
Insostenibile.
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Tornando alle questioni più strettamente normative, segnalo un articolo molto critico sull'uso del DPCM da parte di Zagrebelsky e la lettera di avvocati e presidenti di tribunali. Non credo che la magistratura sia sospettabile di preconcetta ostilità politica a questo governo. Leggo anche che Mattarella garantisce lo scudo del Quirinale a garanzia della legittimità dell'operato per decreto. Ma questo, lungi dal giustificare l'azione di Conte, mette in un pericoloso imbarazzo il presidente della repubblica, che entra in contasto con magistrati e costituzionalisti.
Lettera aperta a Conte di avvocati e presidenti di tribunale: "Torniamo al più presto a una normalità costituzionale"
A scrivere al premier è un gruppo di 34 professionisti del diritto: "I provvedimenti restrittivi devono essere attuati nel fermo rispetto dei diritti della persona e del principio di proporzionalità"
Costituzione violata, diritti e libertà dei cittadini italiani violati, obblighi di informazione violati, giustizia violata. Formale richiesta che, nella Fase 2, la Costituzione torni a essere rispettata per quello che è, il libro della vita e della convivenza civile in Italia.
Una lettera aperta, di oltre trenta tra presidenti di tribunale e avvocati - tra cui l'avvocato Franzo Grande Stevens e il presidente del tribunale dei minori di Torino Stefano Scovazzo - arriva sul tavolo di Giuseppe Conte, "il collega giurista" a cui vanno una dura rampogna e una supplica, quella di tornare alle regole che hanno retto la Repubblica italiana dalla sua nascita a oggi.
Perché - come dice la missiva - "c'è il rischio che la restrizione dei diritti della persona possa creare un pericoloso precedente, che un futuro governo - magari di orientamento politico diverso - potrebbe sfruttare, magari in una crisi legata alla sicurezza (si pensi al cyberwarfare o al terrorismo), per incidere pesantemente sulle libertà costituzionali (si pensi alla manifestazione del pensiero, alla libertà di riunione o alla libertà religiosa) senza vaglio parlamentare e senza copertura costituzionale".
Cinque cartelle battono tutte sullo stesso tasto. Durante la Fase 1 si sarebbe di fatto operato fuori della legge, nella Fase 2 bisogna rientrare nella legge, "è necessario tornare alla normalità costituzionale" anche in vista di possibili, future "emergenze".
Gli autori della lettera aperta, un vero e proprio appello al premier, puntigliosamente scrivono che "le misure (centrali e locali) introdotte per fare fronte all'emergenza Covid-19 ledono fino quasi ad annullare le libertà e i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, incluse la libertà di circolazione (articolo 16), la libertà di riunione (17), il diritto di professare la propria fede religiosa nei luoghi di culto (19), il diritto allo studio (33-34), la libertà di iniziativa economica (41), financo la libertà di espressione del pensiero (21) e soprattutto la libertà personale (13) e i diritti inalienabili della persona" .
Il punto di partenza è semplice: "La nostra Costituzione non conosce alcuno 'stato di emergenza', prevedendo solo lo 'stato di guerra'". Ma "sta di fatto che lo stato di emergenza è stato dichiarato unicamente dall'organo esecutivo, senza alcun vaglio parlamentare e in un vuoto costituzionale".
Il gravissimo vulnus va sanato subito. Scrivono i firmatari della lettera aperta: "Sarebbe bene, in primo luogo, intervenire eventualmente con norme di rango costituzionale per disciplinare situazioni analoghe a quella in corso, soprattutto al fine di fissare i limiti, anche rispetto ai diritti della persona, che l'azione di governo dovrà rispettare con percorsi parlamentari obbligati, fatti salvi i poteri della Protezione Civile".
Ovviamente andrebbe affrontato in primis il ricorso "all'utilizzo massiccio dei Decreti della presidenza del consiglio dei ministri giacché non è previsto in Costituzione che i poteri dell'articolo 77 siano delegabili al Presidente del Consiglio che resta un primus inter pares".
La lettera entra nel merito di quanto è avvenuto nella Fase 1: "Non a caso prendeva vita una serie di provvedimenti di rango amministrativo che, anche eccedendo l'ambito del decreto-legge, restringevano sempre più la libertà personale (ad esempio, l'ordinanza del Ministro della Salute del 20 marzo che vietava l'accesso alle aree gioco e alle zone verdi e vietava attività all'aperto, l'ordinanza dei Ministri della Salute e dell'Interno del 22 marzo che "bloccava" le persone nella dimora anche temporanea in cui si trovavano) senza alcuna copertura legislativa fino al nuovo decreto-legge del 25 marzo.
Quest'ultimo si faceva scudo dell'Articolo 16 della Costituzione ('che consente limitazioni della libertà di circolazione per ragioni sanitarie') per contemplare anche 'limitazioni alla possibilità di allontanarsi dalla propria residenza, domicilio o dimora', ovvero limitazioni alla libertà personale, che è ben diversa dalla libertà di circolazione, come già insegnavano i grandi costituzionalisti, da Mortati a Vassalli, sulla scorta del dibattito in Assemblea Costituente".
All'opposto, secondo gli autori della lettera, "è proprio in crisi come questa che vanno salvaguardati i nostri valori fondamentali (come ricordava la Presidente della Commissione Europea il 31 marzo scorso) e le limitazioni che si rendono necessarie devono rispettare i principi di adeguatezza e proporzionalità (come ricordava l'Office of the Commissioner for Human Rights dell'ONU il 6 marzo scorso)".
I firmatari non hanno dubbi sul fatto che "le restrizioni delle libertà fondamentali messe in campo dal Governo centrale e da enti locali per fronteggiare l'emergenza Covid-19 generano gravi dubbi di costituzionalità e rappresentano un pericoloso precedente per lo Stato di diritto".
Mettono in fila gli "errori" a partire da un dato: "Se non sappiamo quando si potrà tornare alla 'normalità' delle nostre vite (ammesso che ne esista una), è fondamentale - ed è possibile - ritornare al più presto a una normalità costituzionale". È necessario "il fermo rispetto dei diritti della persona e del principio di proporzionalità".
È "inaccettabile che la giurisdizione sia stata di fatto sospesa nella Fase 1, come se non fosse un'attività essenziale al pari almeno delle tabaccherie". Infine "non è tollerabile che la comunicazione di piani, studi e misure di siffatta rilevanza sia rimessa a indiscrezioni o dirette Facebook senza contraddittorio, il dibattito sia riservato a esperti o si svolga al riparo dallo scrutinio pubblico e non sia possibile porre domande pubbliche ai decisori".
Quanto ai "patti" con i cittadini è evidente che essi non sono stati rispettati. Tant'è che "se i provvedimenti gravemente restrittivi della libertà personale (e altri diritti costituzionali) sono stati accettati di buon grado - insieme con la compressione delle attività economiche e del reddito - essenzialmente dalla totalità della popolazione italiana, lo è stato in virtù di un 'patto sociale', che a fronte del vincolo di solidarietà e della sostanziale delega ai cittadini di buona parte della tutela della salute pubblica comportava che lo Stato facesse in pieno la sua parte nell'organizzare, allocare e dispiegare efficacemente le risorse necessarie (test, dispositivi di protezione, accesso alle terapie, attrezzature mediche, ecc.). È evidente che questo non è pienamente avvenuto né prima né durante la Fase 1, ed è dunque fondamentale che avvenga in pieno nella Fase 2 e in quelle che seguiranno".
Quindi "i tamponi dovranno essere effettuati su larga scala, al primo sintomo e a tutti i contatti dei sintomatici". Dovrà essere esteso "il numero dei laboratori che possano processarli". Dovrà essere "assicurato che i dispositivi di protezione individuale siano disponibili a tutto il personale sanitario (compresi i medici di base) e al resto della popolazione".
Per concludere, i firmatari affermano che "il distanziamento sociale, da solo, non basta a scongiurare un'altra impennata dei contagi né, di conseguenza, un altro confinamento con le correlate compressioni di diritti costituzionali, attività economiche e culturali, crescita educativa, salute fisica e mentale".
Quanto alla giustizia che "finora non è stata considerata un'attività essenziale" c'è da augurarsi che "questo non avvenga più nelle prossime fasi, anche ove dovesse ritenersi necessario disporre un nuovo lockdown. Non si tratta soltanto di una questione simbolica o di principio". Perché "non c'è Stato senza giurisdizione".
I firmatari
Avv. Fabrizio Arossa, Avv. Bruno Arrigoni, Dr.ssa Claudia Benanti, Avv. Maurizio Bonatesta, Avv. Antonella Borgna, Prof. Avv. Aldo Berlinguer, Prof. Avv. Ilaria Caggiano, Avv. Andrea Comisso, Avv. Alessandra Devetag, Prof. Avv. Lucilla Gatt, Avv. Stefano Giordano, Avv. Dario Gramaglia, Prof. Elisabetta Grande, Avv. Franzo Grande Stevens, Avv. Cristina Grande Stevens, Avv. Giulia Facchini, Avv. Vincenzo Lapiccirella, Prof. Avv. Alberto Lucarelli, Prof. Costanza Margiotta, Prof. Avv. Ugo Mattei, Prof. Avv. Pier Giuseppe Monateri, Avv. Lorenza Morello, Prof. Avv. Luca Nivarra, Dr. Walter Nocito, Prof. Avv. Massimo Paradiso, Prof. Avv. Salvatore Patti, Dr. Daniele Ruggiu, Avv. Giacomo Satta, Dr. Stefano Scovazzo (Pres. Trib. Minorenni, Torino), Avv. Pierumberto Starace, Avv. Gianluca Tognozzi, Prof. Avv. Daniele Trabucco, Prof. Avv. Giovanni Maria Uda, Avv. Carlo ZaccagniniLast edited by ma_75; 30-04-2020, 17:25:57.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioMa secondo voi perchè al Nord si hanno ancora un così forte numero di contagi nonostante il LOCKDOWN di quasi 2 mesi ormai ?
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioMa secondo voi perchè al Nord si hanno ancora un così forte numero di contagi nonostante il LOCKDOWN di quasi 2 mesi ormai ?
perché più della metà delle persone continua a lavorare con dpi inesistenti o inadeguati e molti sono impossibilitati a mantenere le distanze e al nord, specie in lombardia, è pieno di quei servizi "essenziali" che non si sono mai fermati
perché i mezzi pubblici sono rimasti aperti
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Originariamente Scritto da VacCaccarino Visualizza MessaggioPerché non si è chiuso niente
Perché la gente dopo i primi 10 giorni ha cominciato a girare sempre di più
Mi sembrano comunque troppi.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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WhatsApp, le nuove restrizioni hanno fatto crollare le condivisioni del 70%Le restrizioni su WhatsApp riguardanti l’inoltro dei messaggi, introdotte a inizio mese, cominciano a dare i propri frutti. Un portavoce di Facebook – proprietaria della popolare app di messaggistica istantanea – ha infatti dichiarato a Techcrunch che la diffusione dei contenuti virali sarebbe crollata di ben il 70% da quando le nuove limitazioni sono state …
Prove di dittatura cinesoide in occidente
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Segnalo due cose: la lettera è pubblicata da Repubblica; scorrete i nomi dei firmatari e vedrete molta sinistra tra loro. Credo che il messaggio sia chiaro.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioNon so.. non mi convince.
Mi sembrano comunque troppi.
Come ho scritto ieri mattina,a 100 mt da dove abito,nella stessa via,si sono fermate a tre giorni di distanza l'una dall'altra due ambulanze a lampeggianti accesi e sirene spente ma su lati opposti della via...
Nessuna RSA.
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Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza MessaggioSpogliatoi non se ne parla, ma ti assicuro che l'eventuale sanificazione o meno di quella zona fa molto poca differenza. La differenza è la tipologia di sanificazione.
Se è una cosa che può fare un singolo individuo quando hai igienizzato una sala attrezzi hai igienizzato anche gli spogliatoi, di base le macchine strutturalmente sono più variegate, gli spogliatoi alla fine sono pavimento, panche e servizi igienici/docce.
Se è invece un qualcosa per cui c'è bisogno di una ditta non te ne esci più. Non sono due stanze a fare la differenza. La metratura delle sale da sola fa saltare il banco.
Tessera N° 7
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioOvviamente Burioni and company diranno che è rimbambito al pari di MontagnierOriginariamente Scritto da jinx Visualizza MessaggioImmaginate se i nostri Burioni avessero detto sono pronto a giocarmi la carriera sulle mie affermazioni. Cattedre italiane decimate
E' curioso che qui siano stati nominati insieme perche' i due si sono pestati a vicenda per anni sulla primogenitura sulla scoperta dell'HIV, prima che Gallo alla fine fosse costretto ad ammettere che il suo campione veniva dal laboratorio di Monagnier a Parigi. Cosa che aveva prima sempre negato, e che molti pensano gli sia costata il Nobel per la medicina nel 2008. Anche se, se ricordo bene, il lavoro grosso per poi correlare l'HIV all'AIDS, e per sviluppare un test per l'HIV lo aveva fatto il gruppo di Gallo.
Che alcuni vaccini possano attivare ulteriormente il sistema immunitario innato e aiutare le risposte contro il coronavirus, e' gia' stato proposto da molti. Credo che in Olanda diverse settimane fa fosse partito un trial usando il vaccino per la tubercolosi, ma forse mi confondo.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
Parlo per me e per il 90% delle palestre in un raggio di 20 km da me, se dobbiamo mettere le macchine a distanza di due metri, vuol dire che tra il 30% e il 50% delle attrezzature le dobbiamo piazzare in mezzo alla strada.
Anche il discorso dei corsi, dipende che metratura hai. Io ho già fatto il calcolo che, per quello che costa a me un'ora l'istruttrice dei corsi di gruppo, sotto una certo numero di persone mi costa meno restituire le quote.
Per il resto ha fatto il "furbo" sull'igiene... Delegandola alla responsabilità del singolo iscritto... Grazie, così è facile per tutti, compro 50 spruzzini, 100 litri di alcool e sono apposto... Se ogni iscritto fa il "suo lavoro" risparmio anche sulle pulizie a fine giornata...
Discorso un po' diverso se per tutto quello stabile dovesse chiamare una ditta di sanificazione...
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