Originariamente Scritto da Gary
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Detto ciò, io abito nel ribelle Veneto. Quello dell'ok alle seconde case. Quello dei giri in bici.
Stamattina, io e la mia compagna siamo andati a prendere dei prodotti caseari su uno spaccio qui vicino. Bici, mascherina, guanti. Fila fuori dal negozio. A distanza, abbiamo atteso pazientemente. Acquistato, ed andati dal panettiere. Per il centro del paese, ho notato più di qualche persona senza mascherina. Camminavano soli, ma sicuramente da qualche parte stavano andando.
Arrivati dal panettiere, c'era un signore senza guanti. Non lo hanno fatto entrare e pure redarguito. Si è scusato, ed ha detto che sarebbe tornato un'altra volta.
Mi rendo conto che, trasportare il tutto su una città di 1 milione di abitanti invece che di un paesello di 20000 abitanti è un'altra storia. Zaia sta sbagliando? Direi di si. Si può aprire di più in Veneto? Direi di si. In Lombardia od in Piemonte? Direi di no. Dovrebbe funzionare al contrario. Linea Governativa più libera, e regionale più stretta.
Si esce a prendere quello che serve, si tiene conto delle misure di sicurezza: guanti + mascherine + distanza. "Ma la mascherina non è provato che funzioni, i guanti non servono" dirà qualche eminenza grigia...tuttavia non è nemmeno comprovato il contrario. Quindi nel dubbio, giusto metterle.
Le deve dare lo Stato? Se le rendono obbligatorie, in linea teorica si. Ma occorre comprendere il momento: sono i prodotti più "desiderati" al mondo, al momento. E le producono con costi "accettabili" all'Italiano medio solo in Cina.
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