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Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioPer quanto concerne lo smart working ci sono indicazioni? Le aziende che possono permetterselo saranno obbligate a continuare con questa modalità?
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioChe poi credo che con tutti i problemi che avremo da qui in avanti (di lavoro, di socialità, di futuro prossimo, di ogni tipo) quello di andare al mare sia davvero in coda a tutti...con gente che rischia di finire per strada o quasi, con attività che non sanno se e come riapriranno (e per quanto)...con anche semplici evasioni, come il caffè al bar, che diventano un percorso di guerra.
Beato chi riesce a pensare alle vacanze in queste condizioni. Dove vai in vacanza?Alboreto is nothing
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In Lombardia ieri rapporto contagiati/tamponi dell'8,93. Oggi 9,42. Due giorni fa 8,60.
Per dire, il Lazio (altra regione popolosa, con metropoli, con movimento) oggi 2,40. La Campania 1,46.
Questo ci dà le proporzioni di come dovrebbe essere in Lombardia e di come non è, per provare ad aprire...poi, ripeto, non puoi fare anche maggio chiuso e fermo, però in Cina lo avrebbero fatto. I numeri sono ancora troppo alti e il virus su circola in maniera troppo estesa....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioPer quanto concerne lo smart working ci sono indicazioni? Le aziende che possono permetterselo saranno obbligate a continuare con questa modalità?...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza MessaggioVoglio augurarmi di sì, che senso avrebbe rischiare inutilmente?
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioComincia a rifarsi sentire la voce dei ritardati che vedono il fatto di tornare in ufficio a tutti i costi come un segno di mascolinità e dedizione verso l'azienda.Originariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioComincia a rifarsi sentire la voce dei ritardati che vedono il fatto di tornare in ufficio a tutti i costi come un segno di mascolinità e dedizione verso l'azienda.
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Due cose:
1) Lombardia e Piemonte fanno storia a sé. Spiace dirlo, ma devono essere isolati rispetto al resto del paese che marcia su altri ritmi. Ci sarà tempo per capire perché i numeri sono così diversi, cosa è stato sbagliato, ma oggi bisogna solo prendere atto che, per un problema ancora serissimo in alcune regioni, non si possono bloccare tutte le altre che hanno numeri residuali.
2) La quarantena è una finta quarantena, perché le vere quarantene sono state ideate quando non esistevano i supermercati, le attività indispensabili e tutte le altre eccezioni che hanno fatto sì che un numero comunque altissimo di persone abbia continuato a girare anche nelle fasi più strette del lockdown. Non siamo a Venezia su una nave isolata, non si possono chiudere alimentari e farmacie, ma questo significa che il virus non è mai stato realmente quarantenato. È stata una quarantena moderna, una mezza quarantena, pertanto di dubbia efficacia.Last edited by ma_75; 24-04-2020, 20:03:19.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Leggi su Sky TG24 l'articolo Coronavirus, Milano lancia il piano per la ripartenza: cosa cambierà con la fase 2
Coronavirus, Milano lancia il piano per la ripartenza: cosa cambierà con la fase 2.
Si chiama “Milano 2020. Strategia di adattamento” il piano lanciato dal Comune di Milano, aperto ai contributi dei cittadini, per gestire la ripartenza durante la Fase 2 (LA DIRETTA – LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA). Il documento è stato presentato da alcuni assessori in una conferenza stampa in streaming, nonché divulgato dall’assessore all’Urbanistica, al Verde e all’Agricoltura del capoluogo lombardo, Pierfrancesco Maran, sul proprio profilo Twitter. Nel testo si prevedono, tra le varie cose, il limite di velocità a 30 chilometri all'ora introdotto in modo diffuso in città e degli spazi per tavolini anche in sostituzione dei posti auto o al margine della carreggiata.
Cosa prevede “Milano 2020”
Il piano punta in generale su una riorganizzazione dei tempi e degli spazi della città: dalla ridefinizione dell'uso delle strade e degli spazi pubblici, all'aumento degli spostamenti con la bicicletta e a piedi, alla riscoperta della dimensione di quartiere per vivere la città in modo diverso, senza il pericolo di creare assembramenti. L'obiettivo è dunque valorizzare lo spazio pubblico per consentire a bar e ristoranti di poterlo sfruttare al meglio, con le dovute norme di distanza.
Limite velocità per auto e piste ciclabili
Saranno incentivate la mobilità pedonale e quella ciclabile, mentre per le auto, su alcune strade, ci sarà meno spazio e un limite di 30 chilometri orari. Il Comune sta lavorando a 10 nuovi tratti di piste ciclabili per quasi 23 chilometri "che saranno pronti nel corso dell'estate - ha spiegato Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune -, fanno parte di un pacchetto di 35 chilometri che saremo in grado di inserire alla fine dell'anno".
La pista ciclabile dal centro di Milano, piazza San Babila, a Sesto Marelli di 6 chilometri sarà realizzata con la segnaletica e i lavori inizieranno il 29 aprile, il primo tratto quello di corso Venezia sarà pronto l'11 maggio. In corso Venezia saranno realizzate due piste ciclabili tra marciapiedi e parcheggi e la "sosta sarà spostata più in centro strada e sarà soprattutto per carico- scarico e moto. La viabilità delle auto avrà uno spazio minore e sarà in zona 30". In viale Monza, strada di solito molto trafficata, spazio a una pista ciclabile innovativa, la ciclabile express, "grazie alle autorizzazioni del ministero", che sarà percorribile da fine luglio. Ci saranno due corsie ciclabili al centro della strada a fianco dello sparti traffico.
Vita "di quartiere": tutto nel raggio di 15 minuti a piedi
Nella fase della ripartenza la vita a Milano sarà quella "di quartiere", dove tutto quello che serve si trova nel raggio di 15 minuti a piedi. L' obiettivo sarà quello di "limitare la migrazione delle persone dai quartieri residenziali a quelli legati al consumo", ha spiegato l'assessore al Commercio, Cristina Tajani. "Ogni dimensione dovrà avere una dimensione propria di consumo e socialità in modo da utilizzare tutto lo spazio fisico della città, anche all'aperto". Il Comune punta a cambiare, desincronizzare, gli orari della città anche per favorire un minore afflusso di persone sui mezzi di trasporto, che è il vero nodo da affrontare. In questo avrà un ruolo fondamentale anche lo smart working.
Parchi con accessi monitorati e limitazioni ad attività sportive
Ci sarà inoltre una graduale riapertura di parchi e giardini, con l'introduzione di sistemi di monitoraggio degli accessi. Lo sport potrà riprendere in sicurezza negli spazi aperti dei centri sportivi, senza l'uso degli spogliatoi, mentre - se consentito - l'obiettivo è quello di aprire le piscine e gli impianti estivi per i mesi di luglio e agosto.
Musei e biblioteche aperti: accessi limitati e misure di distanziamento
Anche la cultura avrà una sua ripartenza: musei e biblioteche potranno riaprire con misure di distanziamento e contingentamento delle capienze. "Estate sforzesca", la rassegna estiva di iniziative culturali realizzata dall'amministrazione comunale e dedicata alla musica, al teatro e alla danza, potrebbe rappresentare una piattaforma di sperimentazione per nuove forme di accesso all'aperto.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Fase 2 dal 4 maggio, cosa potremo fare: spostamenti tra comuni (non tra Regioni), passeggiate, sport
Le nuove regole della “fase 2”: rimane la distanza di almeno un metro e la mascherina
Entro qualche giorno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà il nuovo Dpcm sulla “fase 2” dell’epidemia da Coronavirus. Alcune decisioni sono già state prese, su altri aspetti della vita pratica e lavorativa ci sono ancora valutazioni in corso. Ecco che cosa potremo fare seguendo però alcune regole: distanziamento di almeno un metro (o due in casi particolari), mascherina e guanti quando non si può mantenere la distanza, rispetto del divieto di assembramento.
Si dovrà usare l’autocertificazione?
La decisione definitiva non è stata ancora presa. Il modulo dell’autocertificazione dovrà essere utilizzato per giustificare gli spostamenti da Regione a Regione come indicato dal comitato tecnico-scientifico e si sta valutando se renderlo ancora obbligatorio anche per gli spostamenti all’interno del Comune indicando l’indirizzo da cui si parte e quello dove si arriva.
Si potrà andare a passeggiare?
Le passeggiate saranno consentite anche distanti dalla propria abitazione. Si potrà uscire massimo in due adulti e con i figli. Bisognerà evitare di stazionare in un luogo a meno che non si riesca a mantenere la distanza di sicurezza.
Si potrà andare al parco?
Saranno i governatori o i sindaci a decidere se aprire parchi e ville. Certamente saranno individuate delle aree verdi dove poter portare i bambini per giocare. In questo caso si dovrà evitare che ci siano assembramenti.
Si potrà andare a trovare un familiare o un amico?
Sarà possibile recarsi a casa di un familiare o di un amico mantenendo le distanze o comunque indossando i dispositivi di sicurezza senza dover avere «comprovati motivi» e dunque casi di urgenza o necessità.
Si potrà fare shopping?
Nella prima fase i negozi aperti non saranno molti, però si potrà andare anche in quelli che non si trovano in prossimità delle proprie abitazioni. Non saranno aperti i centri commerciali e i mercati rionali a meno che non vendano generi alimentari.
Si potrà fare sport?
Gli sport all’aperto saranno consentititi anche lontano dalle proprie abitazioni purché da soli oppure mantenendo la distanza di sicurezza di due metri. Si potrà correre e andare in bici. Saranno consentiti gli allenamenti individuali e quindi si potrà andare anche nei centri sportivi delle società.
Si potrà prendere cibo d’asporto?
Ristoranti e bar rimangono chiusi ma sarà possibile prendere cibo da asporto. Alcune Regioni, ad esempio la Toscana, lo hanno già autorizzato.
Si potrà organizzare feste in casa?
Non sarà possibile perché rimane il divieto di assembramento all’aperto e al chiuso: Si potrà vedere una o due persone con distanziamento e se non è possibile mascherine.
Si potrà uscire dal proprio Comune di residenza?
Gli spostamenti extra Comune sono previsti ma non è stato ancora chiarito se ci potrà trasferire nelle seconde case.
Si potrà andare in un altra Regione?
Nelle prime settimane della “fase 2” non sarà possibile andare fuori dalla propria Regione.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Sono 588 - circa l’80% del totale - le residenze sanitarie assistenziali monitorate in Piemonte con l’effettuazione dei tamponi virologici al personale e
approfondimento sul disastro RSA in Piemonte.
I dati vengono aggiornati alla chetichella.
Ho amici e amiche che vi lavorano, e la condizione fotografata nell’articolo e’ certamente quella di una situazione ancora provvisoria.
E ottimistica, aggiungo.
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