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Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da jinx Visualizza MessaggioSe non ricordo male con la cura di Raoult si parla di 0.5% di mortalità tra i trattati, quindi per lo più sintomatici con febbre e altri sintomi di un certo livello.
in umbria siamo al 4,5% ed è il valore più basso in italia, chiaramente destinato ad aumentare ancora un po' man mano che quelli ancora in rianimazione tireranno le cuoia (e perché ci son pochissimi nuovi casi), ma qui è stato fatto un bel lavoro di isolamento dei contatti e più tamponi per abitante della lombardia, pur avendo avuto una penetrazione dell'epidemia almeno 10 volte inferiore. Età media dei contagiati circa 54 anniLast edited by Maverick87; 22-04-2020, 23:33:11.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioPositiva da 55 giorni: «Sono ancora contagiosa»
«Non ho più sintomi dai primi di marzo, ma i medici mi hanno detto che sono ancora portatrice del virus e contagiosa.» Lo racconta Bianca, 23enne bolognese che a fine febbraio fu uno dei primi malati di Coronavirus nel capoluogo emiliano e che, dopo quasi due mesi e ben sei tamponi, risulta ancora «pienamente positiva». In un'intervista all'emittente E'tv, la studentessa e modella spiega di essere stata dimessa il 6 marzo dall'ospedale Sant'Orsola, dove era stata ricoverata il 28 febbraio con la temperatura a 40,7. Quando è tornata a casa era ormai senza febbre e convinta di essere vicina alla guarigione: «Ma non è stato così perché anche ai successivi tamponi sono risultata sempre positiva, tutti tranne il quarto che aveva dato un risultato incerto, fino al sesto fatto il 16 aprile di cui ho avuto l'esito il 18.» La 23enne dice di non essere spaventata da questa positività prolungata, anche perché non ha sintomi né soffre di altre patologie.
https://www.corriere.it/cronache/20_...96ef3536.shtml
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Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggiopoi immagino che quelli di raoult fossero anziani di una certa gravità
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Originariamente Scritto da jinx Visualizza MessaggioPochissimi anziani pluripatologici
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La nicotina potrebbe proteggere dal coronavirus. L'ipotesi controversa di uno studio francese
I dati preliminari della sperimentazione raccolti nell'ospedale parigino di La Pitié-Salpetrière. Secondo la ricerca, i tabagisti sarebbero solo il 4,4% dei 343 pazienti Covid-19 ricoverati
La nicotina protegge dal coronavirus? E' ancora solo una prima ipotesi scaturita dall'osservazione clinica nell'ospedale parigino di La Pitié-Salpetrière dove, secondo uno studio, solo il 4,4% dei 343 pazienti Covid-19 ricoverati (età media 65 anni) è un fumatore. La ricerca, appena pubblicata sul sito Qeios, ha esaminato anche il profilo di 139 pazienti che hanno consultato un medico con sintomi non gravi (età media 44 anni). E il risultato è stato simile: solo 5,3% di fumatori. A prima vista, è un dato che stravolge le convinzioni della maggior parte dei virologi secondo cui il tabacco è tra i fattori di rischio aumentato di fronte a una malattia come il Covid-19 che provoca gravi insufficienze respiratorie.
"Il nostro studio trasversale suggerisce che i fumatori hanno una probabilità molto più bassa di sviluppare un'infezione sintomatica o grave rispetto alla popolazione generale", scrivono gli autori dello studio francese, tra cui l’epidemiologa Florence Tubach. "L'effetto è significativo: il rischio è diviso per cinque per i pazienti ambulatoriali e per quattro per i pazienti ricoverati. Raramente lo vediamo in medicina" aggiunge Tubach. "L'ipotesi è che fissandosi sul recettore cellulare utilizzato anche dal coronavirus, la nicotina gli impedisca o lo trattenga dal fissarsi, bloccando così la sua penetrazione nelle cellule e il suo propagarsi in tutto l'organismo" osserva Jean-Pierre Changeux, neurobiologo membro dell'Istituto Pasteur. I ricercatori ipotizzano che il "recettore nicotinico dell'acetilcolina" abbia un ruolo centrale nel propagarsi del coronavirus e sia all'origine della varietà di sintomi del Covid-19, tra cui la perdita dell'olfatto e disturbi neurologici.
"Sulla base di questi risultati, per quanto robusti possano essere, non dobbiamo concludere che ci sia un effetto protettore del fumo di tabacco, che contiene molti agenti tossici" avverte anche Tubach. “Solo la nicotina o altri modulatori del recettore della nicotina potrebbero avere un effetto protettivo, e mantengo il condizionale perché il nostro lavoro rimane di osservazione". Per verificare l'ipotesi, l'ospedale parigino ha lanciato una sperimentazione basata sull'applicazione di cerotti alla nicotina con dosaggi diversi e con diversi scopi: preventivo per capire se possono funzionare per proteggere il personale medico-sanitario, e terapeutico su pazienti ricoverati per cercare di diminuire la sintomatologia o su quelli in rianimazione.
Già a fine marzo, uno studio cinese pubblicato sul New England Journal of Medecine aveva evidenziato la bassa percentuale di fumatori tra i malati Covid rispetto alla media nazionale di chi fuma. La pubblicazione dello studio francese, con una sperimentazione lanciata in uno dei più importanti ospedale della capitale, ha suscitato immediato clamore. “Non andate a comprare cerotti di nicotina” ha detto il ministro della Salute, Olivier Véran. Il rischio è creare false speranze tra i molti fumatori, crearne di nuovi. Il direttore generale della Sanità, Jerome Salmon, ha ricordato che il tabagismo provoca 75mila vittime ogni anno in Francia, ed è un fattore aggravante per patologie cardiovascolari, respiratorie e tumori. Identica prudenza viene dall’Italia. "E' pericoloso anche solo ventilare che una pessima abitudine, come il vizio del fumo, possa aiutare a fronteggiare quella che oggi è la principale emergenza epidemica" ha commentato Giovanni Maga, direttore dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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La ricerca ha evidenziato che i tamponi oculari possono essere positivi quando invece i campioni del distretto respiratorio non mostrano più tracce del virus: i campioni respiratori della paziente, infatti, a tre settimane dal ricovero risultavano ormai negativi, mentre il campione oculare era ancora debolmente positivo sino a 27 giorni dal ricovero. Saranno necessari ulteriori studi per verificare fino a quando il virus continua ad essere attivo e potenzialmente infettivo nelle lacrime. La scoperta dei nostri ricercatori, sottolinea Marta Branca, direttore generale dello Spallanzani, «è un altro piccolo tassello che si inserisce nel complicato puzzle di questo virus. La nostra soddisfazione è quella di contribuire, con questa ricerca, a far conoscere meglio i meccanismi di contagio e, quindi, a creare maggiore consapevolezza e sicurezza negli operatori chiamati a confrontarsi con la gestione clinica dei pazienti».
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Per quanto riguarda l'idrossiclorichina, dopo l'invito ad assumerla, sull'argomento l'America si è letteralmente spaccata in due.
Da una parte gli oppositori di Trump che sostengono sia una bufala, o almeno che al momento non ci siano elementi per prendere una posizione, dall'altra i repubblicani e Fox news che la pompano a manetta. O meglio la pompavano, perchè è da un po' che sull'argomento è calato il silenzio.
Paradossalmente adesso questo farmaco pare avere perso dei punti di là dall'oceano a causa di uno studio appena uscito su medrxiv (non peer-reviewed, ricordo):
BACKGROUND Despite limited and conflicting data on the use of hydroxychloroquine in patients with Covid-19, the U.S. Food and Drug Administration has authorized the emergency use of this drug when clinical trials are unavailable or infeasible. Hydroxychloroquine, alone or in combination with azithromycin, is being widely used in Covid-19 therapy based on anecdotal and limited observational evidence. METHODS We performed a retrospective analysis of data from patients hospitalized with confirmed SARS-CoV-2 infection in all United States Veterans Health Administration medical centers until April 11, 2020. Patients were categorized based on their exposure to hydroxychloroquine alone (HC) or with azithromycin (HC+AZ) as treatments in addition to standard supportive management for Covid-19. The two primary outcomes were death and the need for mechanical ventilation. We determined the association between treatment and the primary outcomes using competing risk hazard regression adjusting for clinical characteristics via propensity scores. Discharge and death were taken into account as competing risks and subdistribution hazard ratios are presented. RESULTS A total of 368 patients were evaluated (HC, n=97; HC+AZ, n=113; no HC, n=158). Rates of death in the HC, HC+AZ, and no HC groups were 27.8%, 22.1%, 11.4%, respectively. Rates of ventilation in the HC, HC+AZ, and no HC groups were 13.3%, 6.9%, 14.1%, respectively. Compared to the no HC group, the risk of death from any cause was higher in the HC group (adjusted hazard ratio, 2.61; 95% CI, 1.10 to 6.17; P=0.03) but not in the HC+AZ group (adjusted hazard ratio, 1.14; 95% CI, 0.56 to 2.32; P=0.72). The risk of ventilation was similar in the HC group (adjusted hazard ratio, 1.43; 95% CI, 0.53 to 3.79; P=0.48) and in the HC+AZ group (adjusted hazard ratio, 0.43; 95% CI, 0.16 to 1.12; P=0.09), compared to the no HC group. CONCLUSIONS In this study, we found no evidence that use of hydroxychloroquine, either with or without azithromycin, reduced the risk of mechanical ventilation in patients hospitalized with Covid-19. An association of increased overall mortality was identified in patients treated with hydroxychloroquine alone. These findings highlight the importance of awaiting the results of ongoing prospective, randomized, controlled studies before widespread adoption of these drugs. ### Competing Interest Statement Disclosure forms provided by the authors are available with the NEJM. JA is a co-founder of iVeena Holdings, iVeena Delivery Systems and Inflammasome Therapeutics, and has received consultancy fees from Allergan, Biogen, Boehringer Ingelheim, Immunovant, Janssen, Olix Pharmaceuticals, Retinal Solutions, and Saksin LifeSciences, all unrelated to this work. JA is named as an inventor on a patent application filed by the University of Virginia relating to Covid-19 but unrelated to this work. SSS has received research grants from Boehringer Ingelheim, Gilead Sciences, Portola Pharmaceuticals, and United Therapeutics, all unrelated to this work. The other authors declare no competing interests. ### Funding Statement National Institutes of Health University of Virginia ### Author Declarations All relevant ethical guidelines have been followed; any necessary IRB and/or ethics committee approvals have been obtained and details of the IRB/oversight body are included in the manuscript. Yes All necessary patient/participant consent has been obtained and the appropriate institutional forms have been archived. Yes I understand that all clinical trials and any other prospective interventional studies must be registered with an ICMJE-approved registry, such as ClinicalTrials.gov. I confirm that any such study reported in the manuscript has been registered and the trial registration ID is provided (note: if posting a prospective study registered retrospectively, please provide a statement in the trial ID field explaining why the study was not registered in advance). Yes I have followed all appropriate research reporting guidelines and uploaded the relevant EQUATOR Network research reporting checklist(s) and other pertinent material as supplementary files, if applicable. Yes Data were extracted from the Veterans Affairs Informatics and Computing Infrastructure (VINCI), and thus are not publicly available.
che nelle conclusioni dice che l'idrossiclorichina non porterebbe a nessun miglioramento, anzi probabilmente porterebbe a più decessi. E lì si è scatenato l'inferno, con giornali di mezzo mondo ad attaccare il farmaco e, indirettamente, anche Trump.
Il problema è che quello più che uno studio è un'analisi retrospettiva dei pazienti trattati in vari centri. Che tra le altre cose non dice esattamente quali criteri abbiano utilizzato per dare il farmaco ad alcuni pazienti e non ad altri. Anzi è possibile che il farmaco sia stato dato ai pazienti più gravi, il che di fatto invalida qualsiasi conclusione, in un senso o nell'altro.
Qualche commento sotto all'articolo analizza la cosa più in dettaglio.
È solo molto curiosa questa tendenza di seguire una corrente di pensiero o l'altra in maniera quasi ossessiva, a seconda del politico che la sostiene. Finché si discute di politica si può anche comprendere, ma qui si parlava di meccanismo d'azione di farmaci.Last edited by Liam & Me; 23-04-2020, 00:34:26.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioPer quanto riguarda l'idrossiclorichina, dopo l'invito ad assumerla, sull'argomento l'America si è letteralmente spaccata in due.
Da una parte gli oppositori di Trump che sostengono sia una bufala, o almeno che al momento non ci siano elementi per prendere una posizione, dall'altra i repubblicani e Fox news che la pompano a manetta. O meglio la pompavano, perchè è da un po' che sull'argomento è calato il silenzio.
Paradossalmente adesso questo farmaco pare avere perso dei punti di là dall'oceano a causa di uno studio appena uscito su medrxiv (non peer-reviewed, ricordo):
BACKGROUND Despite limited and conflicting data on the use of hydroxychloroquine in patients with Covid-19, the U.S. Food and Drug Administration has authorized the emergency use of this drug when clinical trials are unavailable or infeasible. Hydroxychloroquine, alone or in combination with azithromycin, is being widely used in Covid-19 therapy based on anecdotal and limited observational evidence. METHODS We performed a retrospective analysis of data from patients hospitalized with confirmed SARS-CoV-2 infection in all United States Veterans Health Administration medical centers until April 11, 2020. Patients were categorized based on their exposure to hydroxychloroquine alone (HC) or with azithromycin (HC+AZ) as treatments in addition to standard supportive management for Covid-19. The two primary outcomes were death and the need for mechanical ventilation. We determined the association between treatment and the primary outcomes using competing risk hazard regression adjusting for clinical characteristics via propensity scores. Discharge and death were taken into account as competing risks and subdistribution hazard ratios are presented. RESULTS A total of 368 patients were evaluated (HC, n=97; HC+AZ, n=113; no HC, n=158). Rates of death in the HC, HC+AZ, and no HC groups were 27.8%, 22.1%, 11.4%, respectively. Rates of ventilation in the HC, HC+AZ, and no HC groups were 13.3%, 6.9%, 14.1%, respectively. Compared to the no HC group, the risk of death from any cause was higher in the HC group (adjusted hazard ratio, 2.61; 95% CI, 1.10 to 6.17; P=0.03) but not in the HC+AZ group (adjusted hazard ratio, 1.14; 95% CI, 0.56 to 2.32; P=0.72). The risk of ventilation was similar in the HC group (adjusted hazard ratio, 1.43; 95% CI, 0.53 to 3.79; P=0.48) and in the HC+AZ group (adjusted hazard ratio, 0.43; 95% CI, 0.16 to 1.12; P=0.09), compared to the no HC group. CONCLUSIONS In this study, we found no evidence that use of hydroxychloroquine, either with or without azithromycin, reduced the risk of mechanical ventilation in patients hospitalized with Covid-19. An association of increased overall mortality was identified in patients treated with hydroxychloroquine alone. These findings highlight the importance of awaiting the results of ongoing prospective, randomized, controlled studies before widespread adoption of these drugs. ### Competing Interest Statement Disclosure forms provided by the authors are available with the NEJM. JA is a co-founder of iVeena Holdings, iVeena Delivery Systems and Inflammasome Therapeutics, and has received consultancy fees from Allergan, Biogen, Boehringer Ingelheim, Immunovant, Janssen, Olix Pharmaceuticals, Retinal Solutions, and Saksin LifeSciences, all unrelated to this work. JA is named as an inventor on a patent application filed by the University of Virginia relating to Covid-19 but unrelated to this work. SSS has received research grants from Boehringer Ingelheim, Gilead Sciences, Portola Pharmaceuticals, and United Therapeutics, all unrelated to this work. The other authors declare no competing interests. ### Funding Statement National Institutes of Health University of Virginia ### Author Declarations All relevant ethical guidelines have been followed; any necessary IRB and/or ethics committee approvals have been obtained and details of the IRB/oversight body are included in the manuscript. Yes All necessary patient/participant consent has been obtained and the appropriate institutional forms have been archived. Yes I understand that all clinical trials and any other prospective interventional studies must be registered with an ICMJE-approved registry, such as ClinicalTrials.gov. I confirm that any such study reported in the manuscript has been registered and the trial registration ID is provided (note: if posting a prospective study registered retrospectively, please provide a statement in the trial ID field explaining why the study was not registered in advance). Yes I have followed all appropriate research reporting guidelines and uploaded the relevant EQUATOR Network research reporting checklist(s) and other pertinent material as supplementary files, if applicable. Yes Data were extracted from the Veterans Affairs Informatics and Computing Infrastructure (VINCI), and thus are not publicly available.
che nelle conclusioni dice che l'idrossiclorichina non porterebbe a nessun miglioramento, anzi probabilmente porterebbe a più decessi. E lì si è scatenato l'inferno, con giornali di mezzo mondo ad attaccare il farmaco e, indirettamente, anche Trump.
Il problema è che quello più che uno studio è un'analisi retrospettiva dei pazienti trattati in un centro. Che tra le altre cose non dice esattamente quali criteri abbiano utilizzato per dare il farmaco ad alcuni pazienti e non ad altri. Anzi è probabile che il farmaco sia stato dato ai pazienti più gravi, il che di fatto invalida qualsiasi conclusione, in un senso o nell'altro.
Qualche commento sotto all'articolo analizza la cosa più in dettaglio.
È solo molto curiosa questa tendenza di seguire una corrente di pensiero o l'altra in maniera quasi ossessiva, a seconda del politico che la sostiene. Finché si discute di politica si può anche comprendere, ma qui si parlava di meccanismo d'azione di farmaci.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioPer quanto riguarda l'idrossiclorichina, dopo l'invito ad assumerla, sull'argomento l'America si è letteralmente spaccata in due.
Da una parte gli oppositori di Trump che sostengono sia una bufala, o almeno che al momento non ci siano elementi per prendere una posizione, dall'altra i repubblicani e Fox news che la pompano a manetta. O meglio la pompavano, perchè è da un po' che sull'argomento è calato il silenzio.
Paradossalmente adesso questo farmaco pare avere perso dei punti di là dall'oceano a causa di uno studio appena uscito su medrxiv (non peer-reviewed, ricordo):
BACKGROUND Despite limited and conflicting data on the use of hydroxychloroquine in patients with Covid-19, the U.S. Food and Drug Administration has authorized the emergency use of this drug when clinical trials are unavailable or infeasible. Hydroxychloroquine, alone or in combination with azithromycin, is being widely used in Covid-19 therapy based on anecdotal and limited observational evidence. METHODS We performed a retrospective analysis of data from patients hospitalized with confirmed SARS-CoV-2 infection in all United States Veterans Health Administration medical centers until April 11, 2020. Patients were categorized based on their exposure to hydroxychloroquine alone (HC) or with azithromycin (HC+AZ) as treatments in addition to standard supportive management for Covid-19. The two primary outcomes were death and the need for mechanical ventilation. We determined the association between treatment and the primary outcomes using competing risk hazard regression adjusting for clinical characteristics via propensity scores. Discharge and death were taken into account as competing risks and subdistribution hazard ratios are presented. RESULTS A total of 368 patients were evaluated (HC, n=97; HC+AZ, n=113; no HC, n=158). Rates of death in the HC, HC+AZ, and no HC groups were 27.8%, 22.1%, 11.4%, respectively. Rates of ventilation in the HC, HC+AZ, and no HC groups were 13.3%, 6.9%, 14.1%, respectively. Compared to the no HC group, the risk of death from any cause was higher in the HC group (adjusted hazard ratio, 2.61; 95% CI, 1.10 to 6.17; P=0.03) but not in the HC+AZ group (adjusted hazard ratio, 1.14; 95% CI, 0.56 to 2.32; P=0.72). The risk of ventilation was similar in the HC group (adjusted hazard ratio, 1.43; 95% CI, 0.53 to 3.79; P=0.48) and in the HC+AZ group (adjusted hazard ratio, 0.43; 95% CI, 0.16 to 1.12; P=0.09), compared to the no HC group. CONCLUSIONS In this study, we found no evidence that use of hydroxychloroquine, either with or without azithromycin, reduced the risk of mechanical ventilation in patients hospitalized with Covid-19. An association of increased overall mortality was identified in patients treated with hydroxychloroquine alone. These findings highlight the importance of awaiting the results of ongoing prospective, randomized, controlled studies before widespread adoption of these drugs. ### Competing Interest Statement Disclosure forms provided by the authors are available with the NEJM. JA is a co-founder of iVeena Holdings, iVeena Delivery Systems and Inflammasome Therapeutics, and has received consultancy fees from Allergan, Biogen, Boehringer Ingelheim, Immunovant, Janssen, Olix Pharmaceuticals, Retinal Solutions, and Saksin LifeSciences, all unrelated to this work. JA is named as an inventor on a patent application filed by the University of Virginia relating to Covid-19 but unrelated to this work. SSS has received research grants from Boehringer Ingelheim, Gilead Sciences, Portola Pharmaceuticals, and United Therapeutics, all unrelated to this work. The other authors declare no competing interests. ### Funding Statement National Institutes of Health University of Virginia ### Author Declarations All relevant ethical guidelines have been followed; any necessary IRB and/or ethics committee approvals have been obtained and details of the IRB/oversight body are included in the manuscript. Yes All necessary patient/participant consent has been obtained and the appropriate institutional forms have been archived. Yes I understand that all clinical trials and any other prospective interventional studies must be registered with an ICMJE-approved registry, such as ClinicalTrials.gov. I confirm that any such study reported in the manuscript has been registered and the trial registration ID is provided (note: if posting a prospective study registered retrospectively, please provide a statement in the trial ID field explaining why the study was not registered in advance). Yes I have followed all appropriate research reporting guidelines and uploaded the relevant EQUATOR Network research reporting checklist(s) and other pertinent material as supplementary files, if applicable. Yes Data were extracted from the Veterans Affairs Informatics and Computing Infrastructure (VINCI), and thus are not publicly available.
che nelle conclusioni dice che l'idrossiclorichina non porterebbe a nessun miglioramento, anzi probabilmente porterebbe a più decessi. E lì si è scatenato l'inferno, con giornali di mezzo mondo ad attaccare il farmaco e, indirettamente, anche Trump.
Il problema è che quello più che uno studio è un'analisi retrospettiva dei pazienti trattati in un centro. Che tra le altre cose non dice esattamente quali criteri abbiano utilizzato per dare il farmaco ad alcuni pazienti e non ad altri. Anzi è probabile che il farmaco sia stato dato ai pazienti più gravi, il che di fatto invalida qualsiasi conclusione, in un senso o nell'altro.
Qualche commento sotto all'articolo analizza la cosa più in dettaglio.
È solo molto curiosa questa tendenza di seguire una corrente di pensiero o l'altra in maniera quasi ossessiva, a seconda del politico che la sostiene. Finché si discute di politica si può anche comprendere, ma qui si parlava di meccanismo d'azione di farmaci.
Tessera N° 7
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Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggiopurtroppo ci si aggancia a delle speranze... parlo di noi cittadini.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioSullo 0.5% si può anche discutere (anche in questo caso i morti in Italia sarebbero circa 250K), ma il discorso "trattamenti come dio comanda" mi sembra più aleatorio, cioè non credo tu lo possa stimare.
Per il tasso di mortalità ho dato un occhiata a paesi che hanno effettuato più test per abitante, ad esempio: United Arab Emirates ha 80K test su 1M di abitanti (4 volte quelli della Germania per rendere l'idea). Mi aspetto che siano poche le persone positive non testate.
Li i casi totali sono 8238 con 52 morti, quindi mortalità 0.63%, però hanno ancora 6640 casi attivi e verosimilmente altre persone moriranno, quindi il tasso di mortalità potrebbe crescere ulteriormente.Originariamente Scritto da jinx Visualizza MessaggioAnche nel caso degli emirati arabi qualche caso sarà scappato di sicuro, quindi è verosimile qualcosa di simile allo 0.5% di mortalità.
Se non ricordo male con la cura di Raoult si parla di 0.5% di mortalità tra i trattati, quindi per lo più sintomatici con febbre e altri sintomi di un certo livello.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioTi sei perso la parte che su 8.2K casi totali 6.6K sono ancora attivi, quindi quei 52 morti sono una sottostima.
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