Ad oggi quello che osserviamo sono clamorosissime castronerie, leggerezze imperdonabili, alternate a livelli di efficenza massimi e voglia di trovare risposte.
L’anello debole resta quello dell’apparato burocratico, quello forte gli operatori di prima linea.
Nel mezzo, i comportamenti della popolazione.
Diversi disastri ce li saremmo potuti evitare con il semplice buon senso messo come faro.
Altro era purtroppo legato alla mancanza di informazioni.
Di certo, OGGI sono dolosi atteggiamenti contrari a quel poco di evidenza che abbiamo, ma soprattutto contrari alle regole tacite del
buon senso di cui sopra.
Il rapporto costi/benefici del lockdown lo stiamo subendo, quello del riaprire non tarderemo a scoprirlo consapevolindel fatto che ogni cazz@za si pagherà cara.
Senza contare che tanti, semplicemente, non ci staranno dentro comunque e converra’ chiudere per sempre.
Il sostegno economico a questa costellazione di realta’ grandi e piccole che non avranno convenienza nel continuare a condizioni peggiorative deve essere prioritario al pari dell’applicazione dei principi di mitigazione dell’epidemia.
L’alternativa sono tensioni sociali che solo una stretta di tipo autoritario potrebbe, momentaneamente, placare.
Qualcuno dovra’ rinunciare a quelli xhe oggi piu’ che mai sono percepiti come privilegi, anche se con l'occasione si finira’ tutti a dover rinunciare a qualcosa, che cinsi debba far mettere mano al conto corrente...alle liberta’ personali..o ad altro.
L’anello debole resta quello dell’apparato burocratico, quello forte gli operatori di prima linea.
Nel mezzo, i comportamenti della popolazione.
Diversi disastri ce li saremmo potuti evitare con il semplice buon senso messo come faro.
Altro era purtroppo legato alla mancanza di informazioni.
Di certo, OGGI sono dolosi atteggiamenti contrari a quel poco di evidenza che abbiamo, ma soprattutto contrari alle regole tacite del
buon senso di cui sopra.
Il rapporto costi/benefici del lockdown lo stiamo subendo, quello del riaprire non tarderemo a scoprirlo consapevolindel fatto che ogni cazz@za si pagherà cara.
Senza contare che tanti, semplicemente, non ci staranno dentro comunque e converra’ chiudere per sempre.
Il sostegno economico a questa costellazione di realta’ grandi e piccole che non avranno convenienza nel continuare a condizioni peggiorative deve essere prioritario al pari dell’applicazione dei principi di mitigazione dell’epidemia.
L’alternativa sono tensioni sociali che solo una stretta di tipo autoritario potrebbe, momentaneamente, placare.
Qualcuno dovra’ rinunciare a quelli xhe oggi piu’ che mai sono percepiti come privilegi, anche se con l'occasione si finira’ tutti a dover rinunciare a qualcosa, che cinsi debba far mettere mano al conto corrente...alle liberta’ personali..o ad altro.
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