Emergenza Coronavirus: thread unico.

[Lukinosnake]

dal messaggio di Sean non sembra che alludesse alla xenofobia

A me il tono sembra ben preciso dove vuole arrivare. Nessuno "ci schifa" e i viaggi in nord italia sono sconsigliati esattamente come noi sconsigliamo di andare in zone dell'Asia compite dall'epidemia.

"In pratica ci stanno sbattendo porte in faccia cani e porci. Persino la Giordania vieta l'ingresso agli italiani. I Paesi europei (i nostri "fratelli" dell'unione, quelli ai quali gli inglesi hanno dato un calcio in chiulo) sconsigliano ai loro cittadini di venire qua. Pure i Caraibi ci schifano.

La prossima volta che si parlerà di prendere questo o quello sul suolo nazionale, magari pure passandogli diaria giornaliera e sigarette, ricordiamocene."

[Sean]

Non pesate tutte le parole: è ovvio che ho usato espressioni quali "ci schifano tutti" per dare un pò di corpo spiccio e leggero al post, come quando definisco "mefistofelico" o "pestilenziale" il virus: so benissimo che non è una peste, come so bene che i Paesi che chiudono agli italiani fanno bene a farlo.

Il concetto appunto è che anche noi avremmo dovuto chiudere di più e meglio quando serviva, senza farci troppi problemi nè per gli europei e nemmeno per gli extra europei.

La solidarietà e la generica "accoglienza" valgono finchè non vanno ad intaccare la salute nazionale - questo ci insegnano quei Paesi. Farsi dare queste lezioni da Romania o Giordania lo trovo però surreale: non dovrebbe accadere. Dovremmo essere noi a dare lezioni agli altri. E' un rovescio ironico della storia.

[Testa]

A parte la Juve, concordo con sean su tutto

[Max90]

In pratica ci stanno sbattendo porte in faccia cani e porci. Persino la Giordania vieta l'ingresso agli italiani. I Paesi europei (i nostri "fratelli" dell'unione, quelli ai quali gli inglesi hanno dato un calcio in chiulo) sconsigliano ai loro cittadini di venire qua. Pure i Caraibi ci schifano.

La prossima volta che si parlerà di prendere questo o quello sul suolo nazionale, magari pure passandogli diaria giornaliera e sigarette, ricordiamocene.

Figurati, appena passerà tutto ritorneremo a fare i comodi degli altri paesi e far entrare e uscire chiunque. L'italia è il paese dell'accoglienza in qualsiasi caso e situazione.

Ma fanno bene a chiudere che volete? Mah prima volevate che si chiudesse tutto dalla Cina ed ora vi scandalizzate se si chiudono loro mah.

Italy is The new china

Certo che fanno bene, era quello che dovevamo fare anche noi invece di fare i buonisti e i cittadini del mondo.

La solidarietà e la generica "accoglienza" valgono finchè non vanno ad intaccare la salute nazionale - questo ci insegnano quei Paesi. Farsi dare queste lezioni da Romania o Giordania lo trovo però surreale: non dovrebbe accadere. Dovremmo essere noi a dare lezioni agli altri. E' un rovescio ironico della storia.

Sono d'accordo sulla prima parte che ho evidenziato in grassetto mentre sulla seconda assolutamente no. Finiamola con questa storia che noi italiani siamo i migliori del mondo in tutti i campi.. va bene essere patriottici ma si esagera sempre.

[Sean]

Sono d'accordo sulla prima parte che ho evidenziato in grassetto mentre sulla seconda assolutamente no. Finiamola con questa storia che noi italiani siamo i migliori del mondo in tutti i campi.. va bene essere patriottici ma si esagera sempre.

Non siamo affatto i migliori. La "lezione" che dovremmo dare è il curare gli interessi nazionali, perchè qualcosa pesiamo come storia, come economia, come nazione, più delle Giordania o delle Romania (con tutto il rispetto per tutti ovviamente).

E' incredibile come noi si abbia proprio paura di tenere al bene patrio. C'è quasi una resistenza ad affermarci o ad affermare (in specie verso gli altri) un valore che è nella essenza stessa del farsi e del darsi di una nazione: senza l'afflato al bene superiore non ci sarebbe nazione, infatti, non ci sarebbe Italia.

Ci sono vari e annosi, forse addirittura secolari motivi per cui esiste questo freno psicologico, quasi questo arrossire nel dire, prendere o fare decisioni nell'esclusivo interesse nazionale - cosa che agli altri, persino alle Giordania e alle Romania, riesce così facile.

Noi non sentiamo quella spinta, non ci viene naturale. Questo impedimento s'è ancora una volta di più ripresentato nei preamboli di questa emergenza (non ne faccio questione politica, attenzione, sto andando oltre i partiti e i figuranti), per cui qua sono potuti arrivare tutti, nessun controllo, nessun divieto, niente di niente. Il virus però qualcuno ce l'ha portato, questo non ce lo siamo fatti da soli, almeno questo.

Non abbiamo nè il concetto di unità di popolo e nè quello di nazione, che è il contenitore del popolo. Nemmeno quello di Stato abbiamo, che è l'ente che alla nazione dà forma. Per chi in sè ha avuto la civiltà romana (la Romania ci deve pure il nome) è una ben triste dissolvenza. Nelle crisi ed emergenze poi anche assai pericolosa.

[Max90]

Non siamo affatto i migliori. La "lezione" che dovremmo dare è il curare gli interessi nazionali, perchè qualcosa pesiamo come storia, come economia, come nazione, più delle Giordania o delle Romania (con tutto il rispetto per tutti ovviamente).

E' incredibile come noi si abbia proprio paura di tenere al bene patrio. C'è quasi una resistenza ad affermarci o ad affermare (in specie verso gli altri) un valore che è nella essenza stessa del farsi e del darsi di una nazione: senza l'afflato al bene superiore non ci sarebbe nazione, infatti, non ci sarebbe Italia.

Ci sono vari e annosi, forse addirittura secolari motivi per cui esiste questo freno psicologico, quasi questo arrossire nel dire, prendere o fare decisioni nell'esclusivo interesse nazionale - cosa che agli altri, persino alle Giordania e alle Romania, riesce così facile.

Noi non sentiamo quella spinta, non ci viene naturale. Questo impedimento s'è ancora una volta di più ripresentato nei preamboli di questa emergenza (non ne faccio questione politica, attenzione, sto andando oltre i partiti e i figuranti), per cui qua sono potuti arrivare tutti, nessun controllo, nessun divieto, niente di niente. Il virus però qualcuno ce l'ha portato, questo non ce lo siamo fatti da soli, almeno questo.

Non abbiamo nè il concetto di unità di popolo e nè quello di nazione, che è il contenitore del popolo. Nemmeno quello di Stato abbiamo, che è l'ente che alla nazione dà forma. Per chi in sè ha avuto la civiltà romana (la Romania ci deve pure il nome) è una ben triste dissolvenza. Nelle crisi ed emergenze poi anche assai pericolosa.

Appunto che non siamo i migliori sento sempre i politici dire che lo siamo. Come per esempio quando gioca l'italia ai mondiali dai telecronisti e dalla gente, per esempio. Non siamo i migliori e dovremmo imparare a essere più umili.

Io non credo che sia il tanto non tenerci al bene patrio, credo che sia più una questione politica questa..perchè nonostante l'allarmismo e tutto quello che vuoi comunque l'italia è un paese unito secondo il mio punto di vista e molto altruista (nonostante episodi contrari ma quelli ci sono e ci saranno sempre), forse è questo il problema. siamo troppo altruisti? non so..gli altri lo sono fino a un certo punto.

Comunque a me pare che i numeri non sono cosi tanto in aumento, e le restrizioni dei bar pare siano gia finite.. cos'è una buffonata?

[Sean]

Si allentano le maglie delle restrizioni per cercare di diminuire la pressione del panico, visto che non si esce di casa (o si chiudono le scuole) anche in regioni dove praticamente il virus non c'è o è ben localizzato senza focolai.

D'altro canto è inutile (in Lombardia per esempio) chiudere i bar dopo le 18 e tenere aperti i ristoranti. Chiudere il Duomo o le chiese e tenere aperti i grandi magazzini. Forse si è anche convinti che si possa far fronte alla emergenza perchè si ha sentore che non sarà una epidemia di livello nazionale. Forse si pensa che andrà scemando. Forse si hanno dati e informazioni che fanno ritenere che la botta non sarà nell'ordine delle migliaia di contagi ma delle centinaia, dunque col sistema sanitario in grado di affrontare il tutto e quindi con l'inutilità di tenere la gente in casa e il commercio o l'economia a zero.

Bisogna aspettare e vedere che piega prenderà questa storia.

[Max90]

Si allentano le maglie delle restrizioni per cercare di diminuire la pressione del panico, visto che non si esce di casa (o si chiudono le scuole) anche in regioni dove praticamente il virus non c'è o è ben localizzato senza focolai.

D'altro canto è inutile (in Lombardia per esempio) chiudere i bar dopo le 18 e tenere aperti i ristoranti. Chiudere il Duomo o le chiese e tenere aperti i grandi magazzini. Forse si è anche convinti che si possa far fronte alla emergenza perchè si ha sentore che non sarà una epidemia di livello nazionale. Forse si pensa che andrà scemando. Forse si hanno dati e informazioni che fanno ritenere che la botta non sarà nell'ordine delle migliaia di contagi ma delle centinaia, dunque col sistema sanitario in grado di affrontare il tutto e quindi con l'inutilità di tenere la gente in casa e il commercio o l'economia a zero.

Bisogna aspettare e vedere che piega prenderà questa storia.

Si ma preferisco il panico e un po di perdite piuttosto che rischiare di far espandere più velocemente il virus.
Secondo me stanno facendo cosi perchè stanno vedendo l'economia andare a picco e preferiscono avere qualche infetto in piu, oltre al fatto che hanno visto che i contagi nonostante salgano ogni giorni non sono cosi importanti come si pensava.

Vedremo cosa succederà

[DR. CACARELLA]

Ma si è capito quando Questo virus non diventa più infettivo?
Insomma un tizio non lo trasmette più finita la polmonite o ancora non è dato saperlo

[Luke91]

Ecco spiegato il motivo molto probabile per cui nelle Marche c'è stato il braccio di ferro scuole aperte/chiuse

Ovviamente motivi politici

https://youtu.be/EsZt5DtPgAI

[Bob Terwilliger]

Ma si è capito quando Questo virus non diventa più infettivo?
Insomma un tizio non lo trasmette più finita la polmonite o ancora non è dato saperlo

No, siamo lontanissimi dal capirlo.
In Cina oltre la metà dei contagiati continua a essere positiva dopo settimane. In compenso, il numero di persone guarite che ritorna positiva aumenta.

[Arturo Bandini]

Non siamo affatto i migliori. La "lezione" che dovremmo dare è il curare gli interessi nazionali, perchè qualcosa pesiamo come storia, come economia, come nazione, più delle Giordania o delle Romania (con tutto il rispetto per tutti ovviamente).

E' incredibile come noi si abbia proprio paura di tenere al bene patrio. C'è quasi una resistenza ad affermarci o ad affermare (in specie verso gli altri) un valore che è nella essenza stessa del farsi e del darsi di una nazione: senza l'afflato al bene superiore non ci sarebbe nazione, infatti, non ci sarebbe Italia.

Ci sono vari e annosi, forse addirittura secolari motivi per cui esiste questo freno psicologico, quasi questo arrossire nel dire, prendere o fare decisioni nell'esclusivo interesse nazionale - cosa che agli altri, persino alle Giordania e alle Romania, riesce così facile.

Noi non sentiamo quella spinta, non ci viene naturale. Questo impedimento s'è ancora una volta di più ripresentato nei preamboli di questa emergenza (non ne faccio questione politica, attenzione, sto andando oltre i partiti e i figuranti), per cui qua sono potuti arrivare tutti, nessun controllo, nessun divieto, niente di niente. Il virus però qualcuno ce l'ha portato, questo non ce lo siamo fatti da soli, almeno questo.

Non abbiamo nè il concetto di unità di popolo e nè quello di nazione, che è il contenitore del popolo. Nemmeno quello di Stato abbiamo, che è l'ente che alla nazione dà forma. Per chi in sè ha avuto la civiltà romana (la Romania ci deve pure il nome) è una ben triste dissolvenza. Nelle crisi ed emergenze poi anche assai pericolosa.

purtroppo il patriottismo è visto come un argomento pericoloso perchè riporta al fascismo. Tutti gli altri paesi, perfino la Germania, non si vergognano del loro patriottismo, i francesi sono addirittura sciovinisti e difendono i loro interessi a costo di scatenare guerre in africa... Noi più del tifo per la nazionale non sappiamo andare.
I governi degli altri paesi europei sanno benissimo che il virus c'è anche da loro, ma per difendere i loro interessi economici l'hanno tenuto nascosto e per beffa ci trattano pure da appestati

[Sean]

No, siamo lontanissimi dal capirlo.
In Cina oltre la metà dei contagiati continua a essere positiva dopo settimane. In compenso, il numero di persone guarite che ritorna positiva aumenta.

Questa è una notizia pessima.

[Sly83]

magari un giorno si scoprira’ dai follow up che le sequele sono peggiori del tasso di letalita’.

Magari invece si svilupperanno anticorpi che ci renderanno migliori di oggi, piu’ grossi e tirati, ad esempio.

[DR. CACARELLA]

No, siamo lontanissimi dal capirlo.
In Cina oltre la metà dei contagiati continua a essere positiva dopo settimane. In compenso, il numero di persone guarite che ritorna positiva aumenta.

Quindi tutta sta gente che dipingono come guarita rimane comunque untrice, però la lasciano circolare.