If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Non questi tamponi. Ma test sierologici affidabili si, se l’ISS ci lavorasse davvero.
Puoi spiegare meglio la cosa?
Nello specifico: quanto costa il singolo test? Quanto tempo/risorse richiede? Quante risorse effettivamente avremmo a disposizione sia in termini di personale che di strumentazione?
Coronavirus, il dramma dei Larotonda: la famiglia lucana cancellata da Covid-19
Paolo e Giuseppe, padre e figlio, morti a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro. Il contagio un mese fa a Parma, dove erano andati a recuperare il feretro dell'altro figlio stroncato a 26 anni da fibrosi cistica
Agli inizi di marzo, mentre l’Italia cominciava a capire che il coronavirus non era un problema soltanto di Codogno e di Vo’ Euganeo, in Basilicata il sessantaseienne Paolo Larotonda ricevette una telefonata dall’ospedale di Parma: Marco, il più giovane dei suoi figli, aveva perso la battaglia contro la fibrosi cistica, e se n’era andato ad appena 26 anni. Un lutto devastante, ma che per questa famiglia di Rapolla — paese di quattromila abitanti in provincia di Potenza — sarebbe stato solo il primo masso di una valanga che in meno di un mese e mezzo l’ha travolta portandosi via prima il figlio più grande, Pino, e poi lo stesso Paolo, e mandando in ospedale l’altra figlia. E stavolta il coronavirus c’entra eccome.
Il viaggio
Perché quella prima tragedia è stata, con tutta probabilità, per i Larotonda anche la causa del contagio da Covid 19 e della morte dell’altro figlio e del padre. Perché fu Pino, Giuseppe, 38 anni, assistente nella polizia municipale di Melfi, a incaricarsi di partire per l’Emilia e riportare in paese la bara del fratello. Con lui andò anche la sorella, e nemmeno due settimane dopo entrambi si ritrovarono ad accusare quei sintomi che ormai tutti abbiamo imparato: febbre alta, affaticamento, difficoltà respiratorie. Tampone positivo e ricovero all’ospedale San Carlo di Potenza. Prima che arrivasse quella notizia da Parma, Pino era un uomo felice perché due mesi fa era nato suo figlio. Ed era giovane, sano e bastava vederlo per capire quanto fosse anche forte fisicamente. Ma tutto questo non lo ha salvato. Come non lo hanno salvato i dieci giorni di terapia intensiva: è morto il pomeriggio del 1 aprile.
Il funerale
I media lucani si erano occupati di lui come della più giovane vittima per coronavirus della regione, e in rete c’è un video girato davanti al cimitero: la bara, con sopra un fascio di fiori, è sistemata su un carrello al centro di uno spiazzale, e intorno, ma distanti sia tra loro che dal feretro, ci sono il sindaco di Rapolla Biagio Cristoforo, con la fascia tricolore, il picchetto d’onore della polizia municipale e pochissimi altri. Un momento di lutto per tutto il paese, ma non l’ultimo. Perché dopo la morte di Pino, e mentre sua sorella dava incoraggianti segni di ripresa, ha cominciato a star male il padre. E se nella reazione al virus c’entra qualcosa anche lo stato emotivo di chi è contagiato, lui certo non aveva grandi forze da mettere in campo: due figli morti in pochi giorni annichiliscono anche un gigante, e Paolo Larotonda ha affrontato la malattia già annientato psicologicamente. Il virus, poi, gli ha distrutto il corpo, e ieri, ancora una volta nel reparto di terapia intensiva del San Carlo, se n’è andato anche lui.
Paolo e Giuseppe, padre e figlio, morti a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro. Il contagio un mese fa a Parma, dove erano andati a recuperare il feretro dell'altro figlio stroncato a 26 anni da fibrosi cistica
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La situazione nelle altre regioni va migliorando ma se ne può iniziare a uscire solo se si fanno test a tappeto e si individuano quelli che il CoVid lo hanno già preso: E' normale che se il lockdown perdura la situazione migliora ma a che prezzo ? Qua bisogna trovare un compromesso, ossia DPI per tutti, Ristoranti e Bar aperti purchè rispettino le norme imposte dal governo, Smart-Working per chi può farlo, test a tutta la popolazione per individuare gli immunizzati e cura con clorichina appena si presentano i primi sintomi.
Dpi e bar/ristoranti come li concili? Non puoi consumare con la mascherina. Giusto servizio all'aperto puoi fare
I test immunologici sono inutili, i contagiati è grasso se sono il 2% della popolazione. Patente di immunità per chi è guarito ed è passato attraverso tampone, al max in Lombardia si può fare uno screening di massa
Il problema dei ristoranti è che, col distanziamento, faranno forse 1/4 dei coperti. E con 1/4 dei guadagni non so a quanti converrà aprire. Dei bar con servizio al banco non parliamo neppure.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Stiamo bloccando regioni con 20 casi al giorno, il Molise non ha casi da giorni, bene così
Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
Si, la regione molise è quanto una piccola provincia. Va sempre rapportato tutto alla popolazione. Infatti le regioni più grandi del sud viaggiano sui 70/100 nuovi casi giornalieri e non mi pare che scendano significativamente
Il problema dei ristoranti è che, col distanziamento, faranno forse 1/4 dei coperti. E con 1/4 dei guadagni non so a quanti converrà aprire. Dei bar con servizio al banco non parliamo neppure.
esatto.
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Il problema dei ristoranti è che, col distanziamento, faranno forse 1/4 dei coperti. E con 1/4 dei guadagni non so a quanti converrà aprire. Dei bar con servizio al banco non parliamo neppure.
Questo è il problema... a molti non conviene aprire.
Nello specifico: quanto costa il singolo test? Quanto tempo/risorse richiede? Quante risorse effettivamente avremmo a disposizione sia in termini di personale che di strumentazione?
Ti dico quello ci ha detto il nostro presidente di regione... vogliono farci test a tutti, non so ovviamente quanto possano costare
Senza contare che come al solito sono usciti i topi. Ho chiesto un preventivo per gli scudi di plexiglass a misura e fatti montare. Dico solo che gli ho riso al telefono. Lo stato sta roba non la controlla?
Nello specifico: quanto costa il singolo test? Quanto tempo/risorse richiede? Quante risorse effettivamente avremmo a disposizione sia in termini di personale che di strumentazione?
Non servono a nulla perché ormai è chiaro che non ci sono milioni di contagiati. Al limite in Lombardia
Comunque ieri é stato pubblicato uno studio ieri dall'Università di Bonn che ha testato 1000 cittadini a caso di una cittadina trovando il 2% positivo e il 14% con gli anticorpi, per un 16% di infettati.
Lo studio non é per reviewed ancora quindi da prendere con le pinze ma dice molto.
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta