Immersa in uno scenario vagamente onirico, illuminato da una livida luce crepuscolare, una donna avanza a timidi passi: indossa un visore VR, e contempla in lacrime l'animazione digitale di una bambina, allungando le mani nel tentativo, vano, di abbracciarla.
Lei si chiama Jang Ji-sung, e ha accettato di partecipare a un programma televisivo sudcoreano per poter rivedere, almeno in realtà virtuale, la figlia Nayeon, morta nel 2017 a soli sette anni a causa di una malattia rara.
Il trailer della puntata, mandata in onda lo scorso giovedì dall'emittente Mbc, è stato caricato su YouTube solo pochi giorni fa e ha già totalizzato undici milioni di visualizzazioni.La trasmissione si chiama Meeting You, e si basa proprio su questo concetto: usare la realtà virtuale per permettere alle persone di rivedere, almeno una volta, i propri cari defunti.
Nel caso di Jang Ji-sung, madre e figlia si sono incontrate in un limbo in bilico tra realtà e ricordo grazie alla tecnologia.
La simulazione virtuale è stata sviluppata dal team della produzione nel corso di otto mesi: per realizzarla, sono stati registrati grazie alla motion capture i movimenti di un attore bambino, che sono serviti da modello per l'avatar della piccola Nayeon, di cui è stata riprodotta anche la voce.
A rendere il tutto ancor più verosimile, anche il parco che fa da sfondo all'incontro ricalca quello in cui madre e figlia erano solite andare a giocare. Mentre il marito e le altre tre figlie osservavano la scena fuori campo, Jang ha interagito con la bambina virtuale: dopo un primo momento di forte commozione, le due hanno condiviso una torta di compleanno, cantato ed espresso un desiderio.Alla fine, la bambina si è addormentata e, dopo aver promesso alla mamma che si sarebbe ricordata di lei, è svanita, trasformandosi in una farfalla che con un guizzo luminoso è volata via tra gli alberi.
Un'esperienza dal forte impatto emotivo, che secondo Jang le è servita a soffrire meno per la mancanza della figlia e ad amarla ancor di più.
Commenta