Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Il problema non è tanto l'eliminazione che della Coppa Italia frega il giusto, ma che ti sei fatto eliminare in casa contro una squadra che lotta per la salvezza che ha pure avuto occasioni per vincerla nei 90 minuti. Almeno Motta nell'intervista ha riconosciuto la vergogna per questa sconfitta e per la prestazione della squadra senza tanti giri di parole
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Juventus-Empoli di Coppa Italia, risultato 3-5 dopo i calci di rigore. Thiago Motta: «Vergogna, qui si pretende senza meritare»
Nel primo tempo in vantaggio i toscani con un gran gol di Maleh, poi Konate si divora il raddoppio. Nella ripresa pari di Thuram con un gol d'alta scuola. Poi i rigori
Succede l’inimmaginabile nella notte buia e perfida dello Stadium. La Juventus, dopo la Champions, saluta anche la Coppa Italia e Motta torna sul banco degli imputati. Il piccolo Empoli, in piena lotta per non retrocedere e a secco di vittorie dall’8 dicembre contro il Verona, regala la sorpresa più grande dei quarti di finale. Thiago cade malamente e le quattro vittorie di fila in campionato, viatico per un finale di stagione in crescendo, vengono ricacciate in fondo al pozzo nero. L’allenatore si assume la colpa di questo fallimento: «Che vergogna, è colpa mia. Spero che le critiche siano severe, ce le siamo meritate. Non ho fatto capire alla squadra l’importanza di questa partita e di questa maglia. Vergogna, qui si pretende senza meritare».
La Juve offre il peggio di sé, lenta, superficiale, presuntuosa, reattiva solo negli ultimi venti minuti, dopo che Thuram pareggia la rete di Maleh nel primo tempo. I complimenti vanno tutti alla squadra di D’Aversa, piena di giovani e di coraggio. L’Empoli ha più volte l’occasione di allungare durante i novanta minuti, anche se poi si prende la prima semifinale della sua storia soltanto ai rigori, l’ultimo, l’ottavo, tirato da un ragazzo del vivaio, il difensore Marianucci, seguito anche Spalletti. E sempre ai rigori, a dicembre, i toscani avevano eliminato la Fiorentina.
La serata di Coppa, per i tifosi della Juve, assomiglia a un film dell’orrore. I fischi sono assordanti. E pensare che l’appuntamento, contro una squadra in crisi di risultati e con dieci assenti, sembrava una formalità.
Nel primo tempo in vantaggio i toscani con un gran gol di Maleh, poi Konate si divora il raddoppio. Nella ripresa pari di Thuram con un gol d'alta scuola. Poi i rigori
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Clamoroso al Cibali! La Juventus eliminata ai rigori dall’Empoli in Coppa Italia (una settimana dopo esser stata sbattuta fuori dalla Champions League). E’ la nemesi dell’innamoramento e dell’abbaglio collettivo per Thiago Motta che peggio di così non potrebbe fare. Meno male che almeno oggi si rende conto del disastro combinato: “Provo vergogna, dobbiamo chiedere scusa: la responsabilità è mia”. Chiunque altro con una Juve umiliata fino a tal punto sarebbe già stato esonerato…
Confesso che la nemesi di Juventus-Empoli 3-5 mi ha colto impreparato. La classica cena tra colleghi prudentemente rinviata di un giorno per Inter-Lazio, ma non per Juventus-Empoli, figurati!, che evidentemente abbiamo sottovalutato, tanto quanto gli juventini stessi che se la sono giocata con lo stesso agonismo feroce di una partita a scopa . E che di conseguenza sono andati serenamente a fare la più grande figura di mr..da dell’anno.
Dopo aver rapidamente rimediato sguerciandomi sull’ iPhone mi sono ritrovato di fronte a un minuscolo Empoli lui sì scatenato, alla classica lotteria dei rigori – ohibò, guarda dove la manda Vlahovic! E guarda pure Yildiz!- e subito dopo al verbale di confessione piena e assoluta di Thiago Motta, che avrà citato almeno dieci volte la parola “vergogna”. Al di là delle considerazioni sull’allenatore, il tonfo bianconero è talmente forte che sancisce la nemesi biblica per lui e per tutti quelli che di Thiago Motta avevano fatto il Messia e ora se lo ritrovano nei panni di Lucifero che sta portando la Juventus alla perdizione.
Dell’ esternazione tv di Motta cito solo la considerazione che rivela esserci un problema, quanto meno di comunicazione, tra lui e i suoi giocatori. “Mi fa vergogna vedere una squadra giocare in questo modo. C’è qualcuno che pretende senza meritare. La responsabilità è mia perché non sono riuscito a far capire a questi giocatori l’importanza di giocare nella Juventus”. Non vi dico la faccia…
Inutile fare qualsiasi considerazione di tipo tecnico sulla formazione, sulla combinata Vlahovic-Kolo Muani, e via così: di Empoli si trattava. Preso atto che l’eliminazione dalla Coppa Italia arriva appena una settimana dopo che la Juventus era stata eliminata dal Psv in Champions League, pare proprio che la menomazione bianconera sia ormai quasi completata, la stagione buttata alle ortiche e il fallimento sportivo sostanzialmente dichiarato.
Altri, al posto di Thiago Motta, protagonista di un colossale innamoramento nonché abbaglio collettivo, avrebbero già pagato il conto di tanta dissipazione di gioco e di giocatori, di orgoglio e di milioni, di storia e di passione. Ma ormai va così ed è inutile star lì a cercare il senso di tutto questo.
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In coppia italia la juve si fa buttare fuori dall'empoli ai rigori. Nel dopo partita un Motta che nn le manda a dire alla squadra
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