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Abraham fa doppietta nel primo tempo. Nella ripresa accorcia Dovbyk, quindi chiude i giochi il talento portoghese. Ora la sfida con Inter o Lazio
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Che il Milan abbia finalmente trovato la quadra? Calma. Troppe volte in questi mesi ha prima illuso e poi deluso, anche dopo notti magiche come quella del Bernabeu. Adelante con giudizio, quindi. In attesa di una prima controprova che potrebbe arrivare già nel giro di sette giorni: sabato la trasferta a Empoli, dove non si potrà fallire per dare il via alla rimonta in campionato, mercoledì in casa del Feyenoord per l’andata dei playoff di Champions. Sorride Conceicao, che sul mercato è stato accontentato. Ora sta a lui far funzionare il tutto. «Era molto importante far qualcosa sul mercato» ha ammesso il d.t. Moncada a Sportmediaset.
CorSera
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Partita che contava relativamente poco, se non nulla
Dal canto della Roma mi fregherebbe il giusto del risultato
ciò non toglie che la partita può essere analizzata in previsione futura per valutare la salute delle squadre nel terreno dove conta, il campionato
Quindi lato giallorosso mi chiederei di più come si fa a prendere due gol da calcetto del giovedì, a difesa totalmente crettata
Beh, vincere è sempre meglio che perdere e la partita è servita a dimostrare come il mercato di gennaio del Milan sia stato un mercato che ha apportato dei rinforzi sostanziosi e non delle toppe come di solito a gennaio, cioè a dire è stata dimostrata la volontà della società di voler entrare in champions, un pò a smentire tutte quelle voci di chi pensava che alla fine di competere alla società attuale importasse poco.
Il capitolo circa la Roma sarebbe molto lungo ma sostanzialmente anche riassumibile in un navigare a vista da anni, con vuoti progettuali e tecnici coperti da colpi estemporanei e non da una costruzione strutturale e razionale.
Pure nella scelta del prossimo allenatore starei molto attento non tanto a quello che "vorrei" ma a quello che mi serve. Un Ancelotti di cui si chiacchiera, serve? Serve se hai determinati giocatori, perchè altrimenti forse farebbe meglio un allenatore di costruzione e nerbo sul modello degli epigoni di Conte...oppure un buon compromesso sarebbe un Allegri, uno capace sia di lavorare coi grossi giocatori e sia con i giovani, sia con progetti avviati e sia di ricostruzione.
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Partita che contava relativamente poco, se non nulla
Dal canto della Roma mi fregherebbe il giusto del risultato
ciò non toglie che la partita può essere analizzata in previsione futura per valutare la salute delle squadre nel terreno dove conta, il campionato
Quindi lato giallorosso mi chiederei di più come si fa a prendere due gol da calcetto del giovedì, a difesa totalmente crettata
Quello si
Grazie a questa partita ci saranno probabilmente altri 2 derby (+ i 2 probabili in champions)...dubito avremo 4 volte culo come successo negli ultimi 3 derby! Temo la debacle con goleada...tanti a pochi!
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
Fiorentina-Inter risultato 3-0: il recupero è un disastro per i nerazzurri. Il Napoli è a +3 a parità di partite. Inzaghi: «È mancato tutto»
Recupero amaro: l'Inter di Inzaghi prende tre gol (uno di Ranieri e poi la doppietta di Kean), il Napoli resta tre punti avanti a parità di partite. Palladino vede la Champions: è al quarto posto con la Lazio. Inzaghi:«Non è il momento di guardare la classifica»
La seconda sconfitta dell’Inter in campionato, dopo il derby dell’andata, la prima in trasferta, è uno schiaffo in faccia a Simone Inzaghi e alla sua scombiccherata creatura. La Fiorentina, ridotta all’osso dagli infortuni e per una sera dal mercato, senza un cambio vero in panchina, mette in mostra tutto quello che manca ai nerazzurri: cuore, anima, furore. E organizzazione. I viola, quarti insieme alla Lazio, sono perfetti: si chiudono e ripartono, intensi e feroci. Nel primo tempo Kean e Dodo sprecano il vantaggio, ma nella ripresa i ragazzi di Palladino sono implacabili: Ranieri rompe l’equilibrio e Moise manda al tappetto i campioni d’Italia con una doppietta che lo proietta a 15 gol, solo uno in meno di Retegui nella classifica dei cannonieri.
Inzaghi è avvilito e arrabbiato: «È mancato tutto. La Fiorentina ci ha creduto più. Noi abbiamo fatto male. C’erano stati dei segnali già nel primo tempo e invece nel secondo abbiamo fatto peggio. Non è il momento di guardare la classifica né di fare tabelle. Bisogna analizzare questo passo falso, capire perché abbiamo fallito e cercare di ripartire subito».
Il recupero è maledetto
L’Inter assiste allo spettacolo. Una squadra fantasma. Senza idee, senza grinta, senza nerbo. Inconsistente. La peggiore degli ultimi due anni. Prova a fare la partita giocando piano, senza mai accelerare e senza trovare sbocchi. Le stelle nerazzurre stanno a guardare. Calhanoglu, alla seconda consecutiva dopo l’infortunio, è l’ombra di se stesso, ma niente funziona. E, oltre ai viola, a fare festa è Antonio Conte. Il Napoli adesso è primo per davvero. Non ci sono più asterischi in classifica. I recuperi sono maledetti per l’Inter. Tre anni fa ha perso lo scudetto a Bologna, adesso si trova in una situazione delicata.
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Ammazza che sveglia, è una straordinaria notte viola. Un gol di Ranieri e doppietta di Kean (meglio di Kolo Muani…), contro la Fiorentina l’Inter va a gambe all’aria. La Fiorentina nel recupero di campionato la prende brutalmente a schiaffi e vola al quarto posto. Tutti davano già l’Inter agganciata al Napoli, e invece il Napoli di Conte resta solo, e l’Inter di Inzaghi sta lì a leccarsi le ferite e a non riconoscersi più in quella formidabile dello scorso anno. Inzaghi piange, la banda Palladino fa festa, Antonio Conte sentitamente ringrazia
Fiorentina-Inter 3-0, cominciamo dal risultato perché è talmente secco e rotondo da essere quasi un’opera d’arte minimalista. Che nell’informazione secca contiene tutto e schiude un mondo di immagini, idee, scene del futuro. Col capitano Ranieri e la straordinaria doppietta di Kean la notte è viola e l’incubo è nerazzurro.
Una festa ancor più memorabile per la Fiorentina perché la partita sembrava segnata e anche maledetta. Era stata rimandata per il dramma di Bove, che il cuore matto ha spaventato molto, condizionato e allontanato al momento dal calcio. Ne aveva sofferto molto, di riflesso, anche la Fiorentina stessa subendone il contraccolpo pisicologico, tecnico e tattico, fino però poi a trovare un nuovo equilibrio. E ora tornare prepotente all’attacco della zona nobile della classifica. La Fiorentina sale al quarto posto, scavalcando la Juventus e agganciando la Lazio.
L’Inter viceversa resta lì dov’è, non aggancia il Napoli che sentitamente ringrazia gli alleati viola e se ne resta da solo e con tre punti in più che fanno sempre comodo. Ma il mero distacco numerico forse è anche meno preoccupante dello shock subito e della sensazione sempre più forte che oggi l’Inter sia comunque una squadra molto distante da quella perfetta, implacabile e martellante dello scorso anno.
Lautaro fa gol spettacolo in una partita di Champions League che serve poco e nulla, poi fatica a riprendere il Milan e crolla clamorosamente nel recupero con la Fiorentina. All’Inter accadde la stessa cosa tre anni fa nel famigerato recupero col Bologna, doveva superare il Milan in testa alla classifica e invece gli rimase sotto e ci rimise lo scudetto.
Tre punti con 15 partite davanti sono niente, ma intanto Conte e il Napoli si preparano al corpo a corpo e continuano a tenere l’Inter sotto pressione. Il calendario beffardo ma anche zeppo come un uovo e dunque impossibile da gestire e razionalizzare rimetterà Inter e Fiorentina davanti nel match di ritorno appena al prossimo turno. Immagino che la sveglia presa condizionerà fortemente il match e costringerà Inzaghi a cambiare una certa scontata ritualità del gruppo spesso troppo prevedibile nel gioco e nei comportamenti. La ricerca ossessiva del possesso palla può finire con l’addormentare l’intera squadra.
Alla Fiorentina bisogna dare giusti e grandi meriti, dai giocatori a Palladino destinato a destreggiarsi tra gli umori sanguigni della piazza, fino a Commisso e Daniele Pradé che stanno costruendo una squadra con notevole coraggio. Non da ultimo il recente mercato con i colpi Zaniolo, Fagioli, Folorunsho etc. Che nel recupero non hanno potuto giocare, ma nella prossima partita sì.
In Bloooog! - il blog Bar Sport di Fabrizio Bocca - parliamo del recupero Fiorentina-Inter 3-0: viola al 4° posto, l'Inter crolla e il Napoli resta da solo in vetta
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Il Napoli è dunque primo con 3 punti di vantaggio sull'Inter (e scontro diretto in casa). Un bel tonico dopo la delusione per il pareggio di Roma dove non ha approfittato del contestuale pari interista nel derby.
3 punti sono niente a fronte delle tantissime partite ancora da disputare e della stessa condizione del Napoli che non è brillantissima anch'essa...però sono punti che fanno morale...e in una corsa da qui in avanti serratissima, avere un motivo per "crederci" psicologicamente è di aiuto.
La Fiorentina fa una grossa impresa nonostante i tanti assenti. Se questa è una buona notizia in ottica incertezza per il primo posto, lo è meno per Juve e Milan, perchè Fiorentina e Lazio continuano a stare sopra e a rendere difficile l'altrettanto incerta lotta per il quarto posto...e restare fuori dalla champions, per Milan e Juve sarebbe gravissimo...per cui da qui in avanti sarà vietato perdere punti, gli spazi per "recuperare" si stanno chiudendo.
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