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Voci sull'Arsenal interessato a Vlahovic per sostituire l'infortunato Gabriel Jesus. Sarà vero?
Con lo stipendio che prende non è certo incedibile...però dovresti anche acquistare un altro attaccante, perchè se resti col solo Kolo Muani staresti da capo come adesso col solo Vlahovic (Milik ormai è finito, non si riprenderà più)...
Propenderei per il no a gennaio, visto che quest'anno ormai lo stipendio di Vlahovic è ammortizzato...però siamo in una finestra di mercato per cui non ci si può mettere la mano sul fuoco, in specie se l'offerta inglese fosse diciamo sostanziosa.
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Con lo stipendio che prende non è certo incedibile...però dovresti anche acquistare un altro attaccante, perchè se resti col solo Kolo Muani staresti da capo come adesso col solo Vlahovic (Milik ormai è finito, non si riprenderà più)...
Propenderei per il no a gennaio, visto che quest'anno ormai lo stipendio di Vlahovic è ammortizzato...però siamo in una finestra di mercato per cui non ci si può mettere la mano sul fuoco, in specie se l'offerta inglese fosse diciamo sostanziosa.
Se va via Vlahovic...arrivano Kolo Muani e Zirkzee!
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Il falconiere della Lazio licenziato da Lotito si barrica a Formello: «Chiede perdono, si teme per la sua incolumità»
Juan Bernabé, che da 15 anni vive presso il centro sportivo di Formello, si è barricato nella sua stanza: nelle scorse ore è stato licenziato, insieme con l'urologo che gli ha impiantato una protesi peniena, dopo aver condiviso «per errore» alcune immagini private sui social
Sono ore caotiche a Formello.
Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha deciso di licenziare lo storico falconiere Juan Bernabé, nonché l'urologo Gabriele Antonini, che nei giorni scorsi lo ha operato inserendogli una protesi peniena.
Lo spagnolo, che da 15 anni vive presso il centro sportivo di Formello, sta invocando il perdono, ma il presidente sembra irremovibile. Per questo Bernabé nelle ultime ore si è chiuso nella sua stanza continuando a disperarsi, dando segni di profondo strazio. Si teme perfino per la sua incolumità.
Filmati
Nei giorni scorsi sia il falconiere che l'urologo hanno pubblicato sui social riferimenti all'intervento in questione.
La condivisione di immagini e filmati del membro in erezione del falconiere e la pubblicità che è stata fatta all'operazione non sono andate giù alla società biancoceleste.
Il falconiere è convinto di non aver fatto niente di male, voleva condividere la propria esperienza con persone che soffrono di problemi erettili.
Terapia antibiotica
Anche Antonini, che lo ha operato, ha cercato di spiegare il comportamento di Bernabé: «Pur dissociandomi con forza dalla pubblicazione, ritengo opportuno contestualizzare il suo comportamento – ha detto –. Durante i colloqui con il paziente, ho compreso che le immagini erano state originariamente registrate per scopi privati e, a causa di un errore involontario, pubblicate per pochi minuti su un suo profilo privato. Tale breve intervallo è stato sufficiente affinché il contenuto venisse scaricato e diffuso senza il controllo del paziente stesso. È importante ricordare che il signor Bernabé è stato sottoposto una terapia antibiotica intensiva per prevenire infezioni post-operatorie. Questi fattori, uniti agli effetti dell'anestesia somministrata poche ore prima della pubblicazione sui social, possono aver influenzato la sua lucidità e capacità di giudizio».
Juan Bernabé, che da 15 anni vive presso il centro sportivo di Formello, si è barricato nella sua stanza: nelle scorse ore è stato licenziato, insieme con l'urologo che gli ha impiantato una protesi peniena, dopo aver condiviso «per errore» alcune immagini private sui social
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La realtà davvero supera ogni possibile sceneggiatura. Un episodio così non c'è nemmeno nei famosi film sul pallone con Banfi, i Vitali, i Pippo Franco ecc...
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è importante ricordare che il signor bernabé è stato sottoposto una terapia antibiotica intensiva per prevenire infezioni post-operatorie.questi fattori, uniti agli effetti dell'anestesia somministrata poche ore prima della pubblicazione sui social, possono aver influenzato la sua lucidità e capacità di giudizio».
ahahahahahahahhahha
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Intervenuto ai microfoni del programma radiofonico 'La Zanzara' Claudio Lotito è tornato a commentare la vicenda del falconiere licenziato: "Di fronte a una cosa del genere non c'è perdono, la Lazio è quotata in borsa. Mostrare il pene meglio di fare il saluto romano? A casa mia non è così. Il falconiere va nelle scuole coi bambini di 9 anni. Va internato! Se fai il falconiere e porti l'aquila, non vai a dire in giro che devi eiaculare due volte al giorno. Se no fai il rappresentante del casino. Questa è la Lazio mica stiamo a parlà de Cicciolina!".
(Radio 24)
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
Inter-Bologna 2-2: Holm riprende i nerazzurri, Inzaghi a -3 dal Napoli
La squadra di Italiano passa in vantaggio con Castro, subisce la rimonta dei campioni d’Italia – a segno con Dumfries e Lautaro – ma nella ripresa trova il pari con il difensore svedese
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Inter-Bologna 2-2 è un (altro) avvertimento a Simone Inzaghi e in genere al mondo nerazzurro: non montantesi la testa, se tutti vi dicono che siete i più forti e i favoriti per lo scudetto è una bugia strategica proprio per farvi portare un peso in più addosso e caricarvi d’ansia.
Quest’anno ce ne siamo accorti più volte, nei due derby, ad esempio, di campionato e quello recentissimo di Supercoppa. Certo una partita col Bologna non dovrebbe avere la stessa pesantezza di un derby col Milan, eppure va proprio così. L’Inter arranca appresso al sorprendente avversario, ha occasioni, va sotto, rimonta il gol di Castro con Dumfries e sorpassa subito con Lautaro (che poi Inzaghi sostituirà, mah…), è anche sfigata davanti a un Bologna cui gira meglio, ma in conclusione la scena finale se la prende il pennellone svedese Emil Holm col suo gol che vanifica quelli nerazzurri e pure col suo strafottente balletto che fa perdere la testa all’Inter. Che infatti chiuderà il match con una mezza sommossa nei confronti dell’arbitro con Simone Inzaghi impegnato a riprendere i giocatori per la collottola a evitare pesanti conseguenze.
Insomma tutti si aspettano che l’Inter strappi e se ne vada come accadde lo scorso anno, ma a conti fatti non è così. Intanto il sorpasso sul Napoli, a recuperi completati, non ci sarà, se l’Inter dovesse vincere il recupero con la Fiorentina al massimo ci sarà l’aggancio. Insomma su San Siro è calata anche la gufata del corvo Antonio Conte.
Il contributo a un campionato compatto e senza un solo padrone lo ha dato così il Bologna di Vincenzo Italiano. Non dirò qui adesso che Italiano, con una squadra inferiore e che parecchi pezzi se li è venduti sul mercato (Zirkzee, Calafiori, Saelemaekers), sta facendo più o meno le stesse cose di Thiago Motta. No questo non lo dirò…
In Bloooog - il blog Bar Sport di Fabrizio Bocca - parliamo di Inter-Bologna 2-2. Niente sorpasso al Napoli. Dopo la Supercoppa un altro segnale per Inzaghi
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L'Inter e la panchina «povera»: Taremi sbaglia gol facili, Carlos Augusto non aggiunge, Buchanan si palleggia sui piedi
L'Inter che pareggia con il Bologna a San Siro è l'immagine sfuocata della squadra più forte della serie A. Le riserve non rendono più, perso il vantaggio virtuale
di Paolo Condò
C’è molto Bologna dentro allo scatto mancato dall’Inter. C’è la crescita costante di una squadra che ha usato la Champions per accelerare l’apprendimento, e all’alba del girone di ritorno è un convitato di cui tenere assolutamente conto nella corsa all’Europa che conta. Un bellissimo primo tempo aveva permesso all’Inter di rimontare e staccare questo Bologna, ma non abbastanza da dissuaderlo a battersi, che poi è il vero dato saliente di una strana stagione: non si arrende nessuno - e questo è il bello - perché nessuno dà la sensazione di essere fuori portata, e questo è ciò che manca alle grandi.
Inter con quattro punte
Ma quella che ha forzato il primo tempo portandolo dalla sua parte è stata un’Inter a quattro ruote motrici, per non dire a quattro punte vista la proiezione continua di Dumfries e Dimarco per una heat map che testimoniava di un 3-3-4. La qualità tecnica e dinamica degli esterni, la potenza creativa di Thuram, il ritorno a standard elevati di Lautaro: l’Inter delle star ha trascinato i titolari di giornata, e pescando il 2-1 nel minuto di recupero il dado sembrava tratto.
I cambi che deludono
Ma è allora che si è riproposto il problema non nuovo dei cambi. Sulla carta l’Inter ha due squadre abbondanti, come Conte non manca di ricordare ogni volta che può perché anche di mind games è lastricata la via per lo scudetto. Nella realtà, le partite in cui già manca qualche titolare (ieri Calhanoglu e Mkhitaryan) denudano una panchina misteriosamente impoverita.
Taremi non è mai stato Lewandowski, ma nel Porto era un centravanti freddo e affidabile, uno che i gol «facili» li segnava a occhi chiusi: ieri ne ha mancati due elementari, primo responsabile della vittoria frustrata. I languori di Frattesi sono noti, ma non è certo l’incursore esangue di ieri a essere il sogno proibito di tutte le concorrenti dell’Inter. E poi Carlos Augusto non aggiunge più granché, Buchanan si palleggia sui piedi, difficile dire se il problema sia Inzaghi che facendoli giocare poco non li porta al ritmo necessario, o se sia il loro calo di qualità a consigliare Inzaghi a farli giocare poco.
L'Inter ha perso il vantaggio virtuale
Uovo o gallina che sia, siamo alla partenza della lunga volata verso gli obiettivi di primavera, e l’Inter ieri ha perso il vantaggio virtuale che aveva sul Napoli. Col recupero di Firenze potrà al massimo raggiungerlo, e la stessa Atalanta - che temeva l’allungo - sospira di sollievo per essere rimasta ben dentro la corsa. A livello di primi undici l’Inter è certamente la più forte. Ma se si allarga l’inquadratura, l’immagine è più sfuocata.
CorSera
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come cristo si fa a scrivere che l'inter ha la panchina povera....
il terzo centrale difensivo del napoli è juan jesus e il quarto centrocampista centrale (quindi la prima riserva) è Gilmour
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
come cristo si fa a scrivere che l'inter ha la panchina povera....
Credo che l'articolista quando ha scritto sia stato in pesante hangover
Poi se si aspettano che ogni subentrante sia all'altezza del titolare in ogni ruolo, grazie al cázzo che non può essere sempre così
Lascio una considerazione
non ho voglia di controllare, a naso credo che con l'hellas americano siano più le società di proprietà straniere che italiane
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenziobrucerà la campagna come i falò la sera."
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