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Come anticipato da Philipp Hinze di @skysportde, il @rbleipzig ha deciso di annullare l’accordo con il @acmilan per il prestito di @noah.arinze. Il calciatore svizzero non ha convinto i tedeschi dopo le visite mediche.
Aumenta la fiducia della @juventus per #KoloMuani: il club bianconero è convinto di aver fatto tutto il possibile per convincere il calciatore, che però deciderà tra stanotte e domani mattina. C’è l’intesa con il @psg per il prestito secco, ma non è mai stato un problema per la #Juventus e le altre concorrenti. Adesso l’ultima parola spetta al giocatore.
Di Marzio
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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Recuperi: Como-Milan 1-2, Atalanta – Juventus 1-1. Dopo il brivido Conceição ringrazia Theo Hernandez e Leao, la coppia più discussa (ma vincente) del Milan. Che ora può sperare in un rientro in zona Champions League. A Bergamo Retegui risponde a Kalulu, la Juve si fa rimontare un’altra volta (13 pareggi) ma almeno appare un po’ più tonica. E soprattutto sta arrivando Kolo Mouani per dare manforte all’attacco. Atalanta al terzo pari consecutivo
Como-Milan 1-2 e Atalanta-Juventus 0-0 sono un piccolo distributore infrasettimanale di punti extra. Perse per strada una manciata di partite il campionatino del martedì e del mercoledì dà una bella spinta al Milan che tra tutte era quella che più ne aveva bisogno.
La vittoria di Como, non semplicissima e comunque in rimonta, arriva nel segno di Theo Hernandez e Leao che sono stati il simbolo della dissoluzione e anche dell’ammutinamento rossonero nel girone d’andata. Indubbiamente Conceição ha con i due un rapporto migliore di quanto non lo avesse Fonseca. E il Milan ovviamente se ne avvantaggia. Dovendo recuperare anche la partita col Bologna possiamo dare ottimisticamente al Milan anche chances di rientro in zona Champions League.
Vedo nelle prossime settimane una sfida a distanza mors tua vita mea proprio tra il Milan e la Juventus, nobili decadute di questa stagione. Juventus, che nel più classico e scontato degli schemi ha pareggiato (siamo a quota 13) a Bergamo contro l’Atalanta. Come sempre accade la Juventus non è stata in grado di tenere il vantaggio di Kalulu per farsi riprendere da un colpo di testa di Retegui. Con tutti annessi e connessi che ormai sono acqua pestata nel mortaio.
Sulla squadra e sull’avventura bianconera di Motta possiamo fare le solite considerazioni, ma almeno per stavolta l’avversario, per di più in casa sua, era l’Atalanta che è una squadra parecchio tosta e che ha dalla sua la leggerezza di non non dover sopportare tutto il peso del blasone.
Ma a Bergamo almeno la Juventus ha mostrato un certo fuoco interiore, non era cioè eccessivamente concentrata sugli schemi di Motta. Forse è stato questo il motivo, non escluderei nemmeno che ci sia stato un certo ripensamento su questo atteggiamento eccessivamente compassato della squadra.
Motta si è detto insoddisfatto del risultato e soddisfatto dell’impegno dei bianconeri, ha sorriso largo quando gli hanno chiesto di commentare l’ormai quasi sicuro arrivo dal Psg di Kolo Muani a dare manforte all’attacco. Un salvatore della patria bianconera in zona gol.
In Bloooog! - il blog Bar Sport di Fabrizio Bocca - parliamo di Como-Milan 1-2 e Atalanta-Juventus 1-1. Il Milan si rialza. Ora Motta aspetta Kolo Muani dal Psg
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Milan e Juventus rilancio in Champions: la classe operaia di Thiago Motta, le fiammate di Conceicao
La Juventus si fa rimontare, il Milan rimonta ma sembra allergico alla continuità. Thiago Motta va avanti con la classe operaia, Theo Hernandez&Leao è la«ditta» degli estremi, ecco perché
di Paolo Condò
La vistosa frenata di Lazio e Fiorentina ha ormai riammesso Juve e Milan nella mischia per la prossima Champions, in base a dna che si vanno consolidando: la Juve scatta ma si fa riprendere (quarta volta nelle ultime 4 gare), il Milan va sotto ma poi la ribalta (terza volta nelle ultime 4 gare). Sono modalità anche fuorvianti, perché ieri la Juve è stata a lungo convincente mentre il Milan quasi disperante: ma a metà gennaio il pregresso pesa, e con un recupero (difficile) ancora a disposizione il Milan si è rimesso a portata della Juve.
Siccome le prime tre hanno consistenti chance di finire prima, seconda e terza - l’ordine lo vedremo poi - ne consegue che i posti liberi rimangono uno con eventuale asterisco, se in Europa saremo così bravi da confermare l’extra. Il pari di ieri, pescato da Gasperini con i cambi Bellanova e Retegui, vale all’Atalanta la permanenza nell’area scudetto, ma in posizione scomoda, perché l’Inter ha gli stessi punti e due gare in meno e il Napoli le stesse gare e quattro punti in più. Sabato sera star wars con Atalanta-Napoli.
Juve convincente, si diceva. Nella sua classe operaia, soprattutto, perché la proiezione in gol McKennie-Kalulu fotografa una disposizione al sacrificio e alla battaglia, alla difesa e alla sortita, del suo motore profondo. Un primo passo avanti per Motta, Kolo Muani potrebbe essere il secondo. È giunta invece l’ora di rassegnarsi a un Milan che procede a fiammate, allergico a ogni discorso di continuità ma capace di strappi violenti con cui ribalta le partite (o meglio i risultati, che è quasi la stessa cosa).
Theo&Leao sono una ditta che quest’anno ha accentuato i suoi estremi. Il primo praticamente non marca più - la rete di Diao vale parecchio imbarazzo, e pure prima… - ma segna i gol della riscossa, a Como come a Riad; il secondo pennella quattro cose a partita, fatica ad aggiungerne una quinta, ma spesso dentro il pacchetto c’è la giocata decisiva. Non è un passo da grande squadra, non funzionano così i grandi giocatori, la dimensione che il Milan - anche per il livello dei loro ingaggi - si aspetta dai due.
Però basta a uscire tutti interi da una gara-trappola come questa di Como, dove Fabregas sta conducendo sotto traccia un esperimento di calcio interessante per la qualità di alcuni ragazzi e i richiami tattici dei mostri sacri dai quali ha appreso, Wenger e Guardiola. Avrebbe meritato il pari: ma questo lunatico Milan cui mancano molte basi - come ha detto Conceicao - gode di alcuni vertici tecnici e nervosi misteriosi a lui stesso, ma irresistibili.
CorSera
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