Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • fede79
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    Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

    Seeeeeeeeeeeeeeeee bravo DeLa...bravo cojoneeeeeeee!
    Seeeeeeeeeeeeeeeee
    Ha detto bene Er poro Rudi Garcia ieri: "De Laurentiis può parlare di cinema e imprenditoria, ma si calcio non capisce nulla. Ho chiesto dei profili specifici e hanno preso due ragazzini che infatti sono andati in prestito dopo due mesi. Se mi avessero tenuto, con la media punti che avevamo e che a detta della matematica, stavamo facendo male, sicuramente decimi non saremmo arrivati".
    Seeeeeeeeeeeeeeeee
    Gli ha dato anche del coglione:

    Poi l'affondo pesante nei confronti del presidente De Laurentiis apostrofato con parole poco nobili: "Il vero colpo di teatro sarebbe stato lasciarmi. Così si sarebbe qualificato per la Champions, invece di finire decimo. Magari ha detto quelle cose perché si è reso conto di essere stato un po' cog****e. Lo ha fatto per coprire degli errori.

    Ammazza che babà gli ha infilato: Kurt dai ce n’è anche un po’ per te seeeeeeeeee
    sigpic
    Free at last, they took your life
    They could not take your PRIDE

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    • Sean
      Csar
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      • In piedi tra le rovine
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      Adesso ci pensa Conte a ripulirgli la cassa gli costa più di uno di quei suoi film che ormai non guarda più nessuno.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Monza, Nesta esonerato: Bocchetti è il nuovo tecnico

        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
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        forse, tra mille inverni
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        • KURTANGLE
          Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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          • Borgo D'io
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          Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio

          Seeeeeeeeeeeeeeeee bravo DeLa...bravo cojoneeeeeeee!
          Seeeeeeeeeeeeeeeee
          Ha detto bene Er poro Rudi Garcia ieri: "De Laurentiis può parlare di cinema e imprenditoria, ma si calcio non capisce nulla. Ho chiesto dei profili specifici e hanno preso due ragazzini che infatti sono andati in prestito dopo due mesi. Se mi avessero tenuto, con la media punti che avevamo e che a detta della matematica, stavamo facendo male, sicuramente decimi non saremmo arrivati".
          Seeeeeeeeeeeeeeeee


          SEEEEEEEEEEEE Garciaaaaaaaa
          sto Handicappato con la 104
          seeeeeeeeeeeeeeeeee
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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            Fiorentina, nuovo stop: Thauvin show, l'Udinese passa 2-1 al Franchi

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              Inter-Como 2-0: Carlos Augusto e Thuram risolvono una partita rebus

              La squadra di Inzaghi soffre, ma la spunta grazie alle reti del brasiliano e del francese in apertura di secondo tempo e in extremis

              La squadra di Inzaghi soffre, ma la spunta grazie alle reti del brasiliano e del francese in apertura di secondo tempo e in extremis
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                L’Atalanta ha il diritto di pretendere un arbitro bravo

                Contro l’Empoli i bergamaschi hanno subito un rigore inesistente

                di Massimo Mauro

                Atalanta e Napoli hanno avuto una buona dose di fortuna nelle loro vittorie contro Empoli e Genoa, ma nel contempo hanno dimostrato di essere squadre strutturate per andare fino in fondo. Va detto che all’Atalanta è stato dato contro un rigore ridicolo: consiglierei in tal senso alla società di pretendere arbitri bravi, che non si facciano condizionare in quella maniera assurda dal Var. L’arbitro di ieri ad esempio, manco doveva andare a rivedere l’episodio, anche se richiamato. Oppure, una volta che c’era andato, doveva sconfessare il Var e non dare quel rigore. Poi se l’Empoli avesse pareggiato non avrebbe rubato nulla, ma questo è un altro discorso. La partita è stata decisa da due perle di De Ketelaere, ma è da un po’ che l’Atalanta vince in maniera faticosa. Secondo me il gioco uno contro uno è un grande rischio, e se ci fosse stata più qualità negli avversari, che più di una volta hanno sbagliato l’ultimo passaggio in condizioni favorevolissime, stavolta i nerazzurri avrebbero perso.​

                Anche il Napoli è andato in grande difficoltà nel secondo tempo, salvato dal portiere Meret con due parate pazzesche. Meret in alcuni casi aveva fatto errori che avevo sottolineato, stavolta però i 3 punti sono merito suo. Per Conte vale quanto detto per Gasperini: la sua squadra ha la struttura da scudetto, lo si capisce dai giocatori che entrano per 5, 10 minuti e fanno la cosa giusta, perfettamente inseriti nel meccanismo.

                Juventus, Vlahovic è importante anche se gioca male

                Anche Milan e Juventus hanno conquistato vittorie importanti. Se la Juventus gioca con Vlahovic, Yildiz, Conceicao e Gonzales c’è un problema: o questi sono attivi nella fase difensiva, oppure la squadra va in difficoltà. E’ chiaro che Thiago Motta ha giocato così perché davanti aveva il Monza, nonostante ciò la squadra di Nesta ha creato tanto e avrebbe meritato il pari. Circa Vlahovic, ha giocato male e viene criticato. Però vale la pena di avere uno così: si arrabbia, sbraita, lotta anche quando combina poco. In una squadra che mi sembra un po’ troppo ‘perbene’ la grinta del serbo è necessaria.

                Nella lotta scudetto la Supercoppa in Arabia è una scocciatura

                Bella reazione della Lazio, non era facile dopo lo 0-6 con l’Inter: la vittoria a Lecce fa capire che il gruppo c’è, ottenuta inoltre contro una squadra orgogliosa che Giampaolo sta rilanciando alla grande. Sul 5-0 della Roma è difficile fare un commento: mi è sembrata troppo bella per essere vera. La cosa certa è che la cura Ranieri sta iniziando a fare effetto e continuerà a dare frutti.

                In tutto questo, nel testa a testa scudetto la Supercoppa in Arabia proprio non ci voleva. E mi riferisco soprattutto a Inter e Atalanta. Si dice genericamente che i soldi non fanno la felicità. In questo caso dico che qualche milione di euro in più nei bilanci di società simili cambia poco. Poi però non ci lamentiamo se vediamo infortuni o brutte partite. Il problema è che ormai l’allenatore è un gestore di viaggi e fa più conferenze stampa che allenamenti

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                  Marotta risponde a Cardinale: «Inter in bancarotta dopo lo scudetto? Affermazioni inopportune e non rispettose. Noi abbiamo la seconda stella»

                  Prima di Inter-Como Marotta, presidente dell'Inter, ha replicato alle dichiarazioni del proprietario del Milan riportate in uno studio dell'Università di Harvard: «Poco rispettoso per il prestigio e l'immagine del nostro club, ha fatto confusione»

                  «Non avrei voluto parlarne, ma è doveroso rispondere: quelle di Gerry Cardinale sono affermazioni fuori luogo, inopportune e poco rispettose per il prestigio e l'immagine del nostro club». Nel prepartita di Inter-Como, Giuseppe Marotta (presidente nerazzurro) ha risposto senza filtri alle dichiarazioni del proprietario del Milan, riportate in uno studio dell'Università di Harvard dedicato al Milan e condotto a settembre: «L’Inter ha vinto lo scudetto l’anno scorso e poi è andata in bancarotta».​

                  Marotta: «Siamo l'unica squadra di Milano con due stelle»

                  «Ha fatto confusione — la replica di Marotta — è vero che negli anni passati il nostro azionista di maggioranza ha attraversato momenti di difficoltà finanziaria ed è stato affiancato da Oaktree due anni fa. Noi abbiamo tracciato le linee guida e ricordo che la gestione dell'Inter è cosa completamente diversa: noi rispondiamo alle licenze nazionali, molto rigide nel rispetto dei criteri economico-finanziari, e del fair play finanziario. Siamo passati da -246 milioni a -36, vincendo lo scudetto, la Supercoppa e abbiamo conquistato la seconda stella e siamo l'unica squadra di Milano che ce l'ha».

                  CorSera
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                  sopra una sola teca di cristallo
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                  • Fabi Stone
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Marotta risponde a Cardinale: «Inter in bancarotta dopo lo scudetto? Affermazioni inopportune e non rispettose. Noi abbiamo la seconda stella»

                    Prima di Inter-Como Marotta, presidente dell'Inter, ha replicato alle dichiarazioni del proprietario del Milan riportate in uno studio dell'Università di Harvard: «Poco rispettoso per il prestigio e l'immagine del nostro club, ha fatto confusione»

                    «Non avrei voluto parlarne, ma è doveroso rispondere: quelle di Gerry Cardinale sono affermazioni fuori luogo, inopportune e poco rispettose per il prestigio e l'immagine del nostro club». Nel prepartita di Inter-Como, Giuseppe Marotta (presidente nerazzurro) ha risposto senza filtri alle dichiarazioni del proprietario del Milan, riportate in uno studio dell'Università di Harvard dedicato al Milan e condotto a settembre: «L’Inter ha vinto lo scudetto l’anno scorso e poi è andata in bancarotta».

                    Marotta: «Siamo l'unica squadra di Milano con due stelle»

                    «Ha fatto confusione — la replica di Marotta — è vero che negli anni passati il nostro azionista di maggioranza ha attraversato momenti di difficoltà finanziaria ed è stato affiancato da Oaktree due anni fa. Noi abbiamo tracciato le linee guida e ricordo che la gestione dell'Inter è cosa completamente diversa: noi rispondiamo alle licenze nazionali, molto rigide nel rispetto dei criteri economico-finanziari, e del fair play finanziario. Siamo passati da -246 milioni a -36, vincendo lo scudetto, la Supercoppa e abbiamo conquistato la seconda stella e siamo l'unica squadra di Milano che ce l'ha».

                    CorSera
                    Attendiamo reazione in "spirito natalizio" di Sean...😂😂😂
                    Credo la parola "strozzini" sarà in evidenza.
                    Dajeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee

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                    • Sean
                      Csar
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                      No ma sotto Natale vorrei onorare lo spirito festivo e comunque sono faccende che dovrebbero riguardare i milanisti al più...però che due balle con sta seconda stella...in pochi mesi è già la seconda volta che Marotta tira fuori l'argomento per rispondere (la prima volta a Scaroni ed ora a Cardinale) su tutt'altre faccende, perchè quelli parlano di cose finanziarie e lui ribatte che però "abbiamo (solo noi a Milano) la seconda stella"...si ok bravi, ma che c'entra col fatto che, secondo i dirigenti milanisti (e anche Gasperini, dichiarazioni di inizio campionato) per vincere ti sei "rovinato"?

                      E' un fatto che il club sia finito in mano ad un fondo di cravattari americani perchè i cinesi non sono riusciti ad onorare i debiti versi quel fondo...o ce lo siamo inventati? L'Inter è stata pignorata da Oaktree, chi lo affermasse non direbbe niente di meno che la tecnica verità: io non pago un mutuo e la banca mi pignora la casa: il meccanismo è il medesimo, solo che invece di una banca il creditore era un fondo di investimento e invece di una abitazione il bene su cui rifarsi era un club di calcio.

                      Poi il provincialismo di fare a chi ce l'ha più lungo tirando in ballo ste stelle come se avessi fatto una impresa galattica: l'Inter ci ha messo 60 anni per vincere 10 scudetti, di cui uno regalato a tavolino, dunque 9 sul campo: che impresona...per una delle due squadre della città più ricca d'Italia, in una epoca poi dove i miliardi correvano a fiumi (dagli anni '60 fino almeno facciamo ai primi anni 2000) ci hai messo 60 anni per vincere 9 campionati, cioè in 6 decadi praticamente uno scudetto e poco più per decennio...potendoti permettere ogni tipo di calciatore e di spesa: dobbiamo pure dire bravi?

                      Per quanto riguarda Cardinale, trovo però provinciale anche questo parlare dei conti altrui...me pare tipo Commisso...col fine di dire: "vedete, noi non spendiamo per non fallire, mica facciamo come l'Inter"...eh no, è un pò da incantatori di serpenti nascondersi dietro certe dichiarazioni per giustificare il fatto di non voler cacciare i soldi: i tifosi non ci cascano, se a Milano ti presenti con Fonseca perchè ti costa due spicci, ti sgamano subito che sei un sola, e difatti Cardinale è già sgamato.

                      Il Milan negli ultimi 14 anni ha vinto un campionato, uno in 14 anni: pure qui vale il discorso fatto sopra per l'Inter: tre lustri per un campionato e Cardinale che pensa ai problemi altrui quando avrebbe molto ma molto da pensare ai propri. Nel calcio si parla coi fatti, coi fatti e con gli albi, il resto è roba da comari acide o da piazzisti alla Wanna Marchi.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
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                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Irrlicht
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                        Cardinale deve guardare in casa propria e tacere.

                        Al di là della stelle e stelline
                        Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                        "Un acceso silenzio
                        brucerà la campagna
                        come i falò la sera."

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                        • Sean
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                          Qualche giorno fa c'era una intervista a Nicola Piovani sul CorSera: quando gli hanno chiesto dell'Oscar e di tutti i premi raccolti in carriera ha risposto che sì, ovviamente la parte di sè narcisista ne rimase e ne rimane contenta ma ha sottolineato che "successo" è un participio passato, cioè a dire che riguarda il già fatto, "ciò che è successo", e che se ti fermi lì al "già fatto" sei finito come artista...e tanto più allora questo vale per lo sport e in specie per il calcio.

                          I grandi club non devono andare in giro con la bacheca in bocca. Ricordo Boniperti che, mentre tentava come al solito di allontanarsi a passo di corsa da un giornalista, quello al volo riuscì a chiedergli: "quale è stata la sua vittoria più bella?" e lui di rimando: "il prossimo scudetto della Juve": non il già vinto, ma il "da vincere" conta, perchè è quella la spinta che ti permette di avere fame, di non fermarti, di non sederti, di non stare a rimirare quanto fatto ma di impegnare ogni forza per fare ancora, per vincere ancora, per essere dunque "te stesso", negli anni, nei decenni, per essere cioè all'altezza del passato: solo a questo serve il grande passato: non cosa museale, altrimenti si diventa come gli egizi, civiltà morta...ma ammonimento a che quella sia l'asticella per il futuro.

                          Se alla Juventus, a fronte dei malumori per questi ultimi 4 o 5 anni di niente, rispondessero "eh, ma solo fino a 5 anni fa abbiamo vinto 9 campionati di fila"...occorrerebbe prendere la prima arma propria od impropria che trovi e scaricarla addosso al reo, perchè sarebbe preoccupante, vorrebbe dire che ti sei fermato, accontentato, che il mediocre è diventata la tua nuova categoria spirituale...e difatti (almeno ancora) non lo dicono, non lo sento dire.

                          Marotta ha parlato negli ultimi mesi delle due stelle più volte di quanto la Juventus abbia in questi anni citato le sue 3 (con affaccio sulla quarta), perchè non ne parla mai, non sta con la bacheca sulla bocca: per questo ho speranza che si agisca per tornare dove devi stare, perchè, nonostante tutto, non perdi tempo in chiacchiere, lustrini, fuochi di artificio che altro non sono che fuochi fatui, nel mentre tu stai al palo e gli altri vincono: il fastidio di venire dopo altri, di restare al palo e a mani vuote, deve pungolarti come acido: il "già successo", in quanto già passato, non è la cura, è medicamento che non funziona, perchè è una medicina scaduta: tornare tu a vincere, quella è la cura.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            De Ketelaere leader all'Atalanta: karaoke e scherzi con Lookman. Gasperini: «Non so perché fosse triste prima»

                            Il belga trasformato rispetto al periodo del Milan, ama vivere a Bergamo dove può girare libero per mercatini e negozi. Gasperini:«Ha all'allegria dentro e ora usa cuore e testa»

                            Adesso De Ketelaere si fa pure i selfie in campo. I compagni sono sotto la doccia ma lui rimane lì, sicuro e fiero, a inquadrare il suo faccione sorridente. I denti bianchi del fantasista ex Milan non li ha fatti scoprire al mondo Jozefien, la fidanzata che fa la dentista, ma la squadra che sta incantando il campionato, quella che «quando te la trovi contro (copyright di Pep Guardiola, in tempi non sospetti ndr) è come andare dal dentista». A Bergamo De Ketelaere è rinato ed è invocato nelle strade da presidente «Charles de Gol».

                            Lookman quando parla del belga lo definisce «un amico», Retegui ci gioca a torello sui campi di Zingonia, e alle sue battute il biondino risponde con la linguaccia. Per tutti loro CDK è un ragazzo solare, un «animale da spogliatoio» che i milanisti faticano a immaginare.

                            Anche Gasperini si stupisce, pensando alle difficoltà del passato, a Milano: «Non ho ancora capito come si facesse a renderlo triste, lui è sempre stato allegro». Anche se Carletto sulla carta d’identità è ancora residente a Milano, non è più l’inquilino che vi ha preso casa nell’estate 2022. Sotto le Mura si sono spenti quei riflettori che nella grande città lo accecavano. Lui che accende i compagni nei blackout, non ha bisogno dei flash dei paparazzi. A Milano sentiva il peso dei numeri, dai 35 milioni spesi per lui a quello zero che non saliva mai nello score di gol e assist. Una pressione che gli mettevano addosso anche i tifosi.

                            I rossoneri sarebbero stati felici di De Ketelaere solo se lui avesse fruttato in attacco. A Bergamo ha percepito che tutti erano già contenti del suo arrivo, indipendentemente dal resto. L’ad Percassi ha messo in cassaforte i soldi del riscatto fin da agosto 2023. Gasperini l’ha messo davanti alla porta, non chiedendogli gol ma belle prestazioni. Sui set dei servizi fotografici per il club non gli hanno chiesto espressioni da duro, ma soltanto di essere sé stesso. E lui carismatico lo è diventato, «ha aggiunto il cuore alla testa», ha detto Gasp, ma è successo perché non è stata un’imposizione, bensì una sua scelta.

                            A Bergamo è libero. Di girare per le bancarelle di Natale come un ragazzo qualunque, che frequenta negozi di moda in Porta Nuova e campi da tennis in periferia, coltivando indisturbato le sue passioni. I tifosi che lo fermano gli chiedono se gli piacciono di più i casoncelli o la polenta, non a quanti gol arriverà. È un’altra mentalità, più familiare. Che gli ha fatto venire voglia di allargare la famiglia con un bel gatto, Mine. A Milano va nei locali e alle sfilate con la felicità del turista che a Bergamo ha trovato la sua dimensione. Libero di prendere in mano un microfono e cantare sul pullman per festeggiare la Coppa o al ristorante «Le Stagioni» con i compagni i brani di Rihanna. Rude Boy

                            ​CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Venkman85
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                              È una bella storia questa parabola di De Ketelaere, in un calcio dai ritmi frenetici si tende a giudicare il valore di un atleta troppo presto

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                              • germanomosconi
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                                • pordenone
                                • Send PM

                                però penso che sia più facile rendere in questa atalanta che in un grande club come il milan, discorso che vale per tanti (tipo Kean tanto per dirne uno)
                                Originariamente Scritto da Marco pl
                                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                                Originariamente Scritto da master wallace
                                IO? Mai masturbato.
                                Originariamente Scritto da master wallace
                                Io sono drogato..

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