Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
    Bufera su Gasp. Abodi: “Rifletta su quello che ha detto”. Gori: “Altro che insulti, quello su Vlahovic è razzismo"
    https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie...83340792.shtml
    Io sono d'accordo con Allegri: se e quando ci sono insulti/fischi o altro, il giocatore deve continuare a giocare senza rispondere direttamente al pubblico. La miglior risposta è sul campo.

    Per il resto c'è chi di dovere a prendere nota di quanto accade.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sean
      Csar
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      • In piedi tra le rovine
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      La Sampdoria perde ad Udine per 2-0 e retrocede in B con 4 giornate di anticipo.

      Il problema però non è tanto la retrocessione quanto lo spettro del fallimento, per cui già la B sarebbe grasso che cola perchè rischiano seriamente di ripartire dai dilettanti.
      ...ma di noi
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      • Fabi Stone
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        • Jan 2015
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        La Sampdoria perde ad Udine per 2-0 e retrocede in B con 4 giornate di anticipo.

        Il problema però non è tanto la retrocessione quanto lo spettro del fallimento, per cui già la B sarebbe grasso che cola perchè rischiano seriamente di ripartire dai dilettanti.
        Il Genoa sale e la Doria rischia di sparire...
        Qualcuno a Zena gode sicuro.

        Comunque sarebbe veramente un peccato per i blucerchiati...povero Mantovani.

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • In piedi tra le rovine
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          Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
          Il Genoa sale e la Doria rischia di sparire...
          Qualcuno a Zena gode sicuro.

          Comunque sarebbe veramente un peccato per i blucerchiati...povero Mantovani.
          Dal momento stesso che la prese Ferrero, tutti più o meno immaginammo, ed immaginarono, che rischio di finire come sta finendo avrebbe corso la Sampdoria, perchè solo in Italia un Ferrero può acquistare un club di A quando non si sa nemmeno che lavoro faccia.

          Nessuno dei tanti mi pare stia correndo in soccorso della Samp, nemmeno i Garrone. Il fallimento è vicinissimo...ma basta però con personaggi come Ferrero, i Manenti, i cinesi fake e quant'altro: siamo nel 2023 ormai. Siamo rimasti solo noi di ridicoli, noi e forse qualche calcio dell'Est, tipo Ubzekistan o simili.

          Il fallimento della Sampdoria sarebbe un dispiacere, in specie per chi ha fatto in tempo a vedere e ricordare, per l'appunto, la Samp di Mantovani.
          ...ma di noi
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          • germanomosconi
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            • Jan 2007
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            • pordenone
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            Se alla Juve danno 9 punti di penalità è fuori dalla Champions
            Originariamente Scritto da Marco pl
            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            IO? Mai masturbato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            Io sono drogato..

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            • Fabi Stone
              Bodyweb Senior
              • Jan 2015
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              Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
              Se alla Juve danno 9 punti di penalità è fuori dalla Champions
              Mancano ancora 4 partite...
              Noi siamo dopo la frutta...alla grappa.
              Sul Milan pure non ci scommetterei alla leggera. La Juve deve continuare a vincere e secondo me basta.

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              • Sean
                Csar
                • Sep 2007
                • 120227
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                • In piedi tra le rovine
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                Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                Se alla Juve danno 9 punti di penalità è fuori dalla Champions
                Non credo si possa ottenere di più.

                Però vediamo, tanto entro massimo 30 giorni si riunirà di nuovo l'appello e formuleranno una sentenza. Sono 75 pagine di motivazioni dal Coni, già in giro leggo pareri di qua, contropareri di là (chi dice -9, chi -6, chi una ammenda, chi che si chiederà di scontare la penalità nel prossimo campionato ecc...) ma è inutile ormai stare dietro a questo o quello: si sbrigassero a decidere perchè io vorrei tornare ad occuparmi di calcio e della squadra.
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                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
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                  • In piedi tra le rovine
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                  La Gazzetta, che con sentenze&affini è molto ammanicata, prevede -9. Io pure mi sento che sarà -9...perchè Chinè all'inizio chiese -9...e sarebbe il giro dell'oca perfetto.
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                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • Sean
                    Csar
                    • Sep 2007
                    • 120227
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                    • In piedi tra le rovine
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                    Il Napoli dello Scudetto perde il primo pezzo: c'è l'ok di De Laurentiis alla separazione da Giuntoli. [La Repubblica]
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
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                    «nessun vincolo univa questi morti
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                    • marcu9
                      Bodyweb Advanced
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                      Plusvalenze Juve, le motivazioni del Collegio di garanzia: confermato l'impianto accusatorio

                      Entro trenta giorni il nuovo pronunciamento della Corte Federale: penalizzazione certa


                      L'attesa è finita, sono state rese note infatti le motivazioni del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni che lo scorso 20 aprile, dopo il ricorso della Juventus contro la Figc e la sentenza della Procura Federale, aveva disposto la restituzione dei 15 punti di penalizzazione ai bianconeri rimandando alla Corte stessa il compito di un nuova valutazione. Con un documento di 75 pagine, il Collegio ha sostanzialmente confermato l'impianto accusatorio, partendo dalla legittimità riconosciuta della riapertura del processo, ribadendo poi l'illecito sportivo (il famoso articolo 4) e sottolineando una preordinata modalità di violazione delle regole: per la precisione una "voluta e reiterata alterazione delle evidenze contabili per effetto di numerose plusvalenze i cui valori erano fittizi". Pertanto, nel chiedere una rimodulazione della sentenza, appare scontata una nuova penalizzazione in classifica che verrà probabilmente rivista ma che arriverà con tutta certezza. Adesso bisogna attendere trenta giorni per la nuova sentenza della Corte Federale d'Appello che presumibilmente arriverà per la fine del campionato, ricollocando la Juve, ora seconda in classifica, in una posizione che terrà conto del principio di afflittività.

                      La chiave è quella di ridefinire le responsabilità dei dirigenti senza delega. Una sorta di assist verso il ritorno al -9. Tuttavia, per i giudici dell'ultimo grado della giustizia sportiva vanno rimodulate le responsabilità relative agli "amministratori privi di deleghe della Juventus" con un effetto che può anche rimbalzare sull'entità della penalizzazione per il club. "Considerato, infatti, che la misura della sanzione della penalizzazione inflitta alla Juventus risulta determinata in relazione alle accertate violazioni dei suoi rappresentanti e dei suoi dirigenti, nonché dei suoi amministratori senza delega, il venir meno, per l`accertato vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette, allo stato, anche sulla sanzione complessiva irrogata alla società e rende, quindi, necessaria una nuova valutazione della Corte Federale d`Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e poi anche della stessa società Juventus". Il tema è quello di specificare se l'apporto di dirigenti senza deleghe(in pratica quelli del Cda, mentre sulle responsabilità degli apicali non c'è nessuna indicazione tanto che le inibizioni sono già state confermate), è stato valutato nella determinazione dei punti di penalizzazione. Sembra esplicito l'indirizzo verso un ridimensionamento della sanzione per il club, che potrebbe anche far tornare la vicenda alla prima richiesta di nove punti della Procura federale.
                      LE MOTIVAZIONI DEL COLLEGIO DI GARANZIA - Il Collegio di Garanzia dello Sport a Sezioni Unite, presieduto dall’avv. Gabriella Palmieri, ha reso note le motivazioni riguardo alla decisione assunta, con dispositivo del 20 aprile 2023, a seguito del ricorso presentato dalla società F.C. Juventus S.p.A. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Procura Federale FIGC avverso la decisione della Corte Federale di Appello presso la FIGC, Sezioni Unite, n. 0063/CFA-2022-2023, emessa in data 20 gennaio 2023 e depositata in data 30 gennaio 2023, nonché con riferimento ai ricorsi presentati da Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Federico Cherubini, Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli - Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Enrico Vellano, Maurizio Arrivabene avverso la medesima sentenza della Corte Federale d’Appello presso la FIGC in relazione alle sanzioni agli stessi irrogate.
                      Tutti i ricorsi sono stati trattati all’udienza pubblica e, in quella occasione, i difensori delle parti hanno illustrato le conclusioni rassegnate, insistendo per il loro accoglimento, e il Procuratore Generale dello Sport, per la Procura Generale, ha concluso per la conferma della sentenza della Corte Federale d’Appello, attesa l’infondatezza e, per alcuni aspetti, l’inammissibilità, perché motivate in fatto, delle censure articolate dai ricorrenti, chiedendo l’annullamento con rinvio per la sola parte relativa alla attribuzione dei punti di penalità alla Juventus F.C. S.p.A. per carenza di motivazione.
                      La fattispecie sottoposta all’esame del Collegio rientra, quindi, a pieno titolo nei limiti tracciati dalla Suprema Corte di Cassazione e dall’odierno Giudice nei citati richiami giurisprudenziali, non avendo la Corte Federale motivato il proprio convincimento sul rilevante profilo afferente all’ipotetica consapevolezza e responsabilità in ambito sportivo, ai sensi dell’art. 4, comma 1, Codice di Giustizia Sportiva FIGC dei Consiglieri di Amministrazione privi di deleghe, essendosi (invero) limitata ad affermare – in via del tutto generica – di essersi riferita alle intercettazioni poste alla base della sentenza impugnata, pur connotate da gravi ed evidenti criticità, ma senza indicare in realtà, le ragioni dell’affermato coinvolgimento effettivo e concreto dei soggetti incaricati della gestione societaria della Juventus F.C. S.p.A. nelle operazioni sportive di compravendita di calciatori che hanno generato le più volte citate plusvalenze

                      https://www.sportmediaset.mediaset.i...-202302k.shtml



                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      • robybaggio10
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                        • Dec 2011
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                        • Franciacorta
                        • Send PM

                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Bisogna tenere presente una cosa: nel mercato, più ci si avvicina alla data di scadenza di un contratto e più ha forza contrattuale il giocatore e meno la società.

                        Occorre quindi vedere caso per caso. Kim mi pare uno di quelli arrivati adesso: può portare le offerte che vuole ma se ha ancora 4 anni di contratto deve restare dove sta, se il club non lo libera.

                        Diverso il caso di Osimehn, che mi pare sia a Napoli da 3 anni. In questo caso ha l'arma dell'andare via a zero se dovesse impuntarsi a voler cambiare casacca. Kim non potrebbe puntare i piedi, Osimehn sì...a meno che, in linea teorica, non gli si offra un rinnovo pari alle cifre dell'eventuale altro club.

                        Però se ti portano 120 milioni (ipotesi) un attaccante lo trovi. Sono un sacco di soldi. Tantissimi soldi. A 70 milioni hai voglia gli attaccanti che ci sono e ti avanzano pure i soldi per altro.

                        Kim se la società vuole trattenerlo può.
                        Kim ha una clausola di 50 milioni. Chi li paga lo prende!

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                        I SUOI goals:
                        -Serie A: 189
                        -Serie B: 6
                        -Super League: 5
                        -Coppa Italia: 13
                        -Chinese FA Cup: 1
                        -Coppa UEFA: 5
                        -Champions League: 13
                        -Nazionale Under 21: 19
                        -Nazionale: 19
                        TOTALE: 270

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                        • marcu9
                          Bodyweb Advanced
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                          • 42111
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                          Juve, processo plusvalenze: si va verso una riduzione dei punti di penalizzazione [emoji836][emoji835][emoji3544]

                          Nessun contrasto tra Codice di giustizia del Coni e della Federcalcio sulla possibilità di revocazione e quindi di riaprire il processo sportivo sulle plusvalenze che ha portato alla condanna di 15 punti di penalizzazione per la Juve e alle maxi inibizioni per i suoi ex dirigenti. Il processo è stato riaperto legittimamente, dicono le motivazioni del Collegio di garanzia pubblicate in serata sul sito del Coni.

                          Tuttavia, per i giudici dell'ultimo grado della giustizia sportiva vanno rimodulate le responsabilità relative agli "amministratori privi di deleghe della Juve" con un effetto che può rimbalzare sull'entità della penalizzazione. "Considerato che la misura della sanzione della penalizzazione inflitta risulta determinata in relazione alle accertate violazioni dei suoi rappresentanti e dei suoi dirigenti, nonché dei suoi amministratori senza delega, il venir meno, per l’accertato vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette, allo stato, sulla sanzione complessiva irrogata alla società e rende necessaria una nuova valutazione della Corte Federale d'Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e anche della stessa società Juventus". Il tema è specificare se l'apporto di dirigenti senza deleghe (quelli del Cda) è stato valutato nella determinazione dei punti di penalizzazione.

                          Sembra esplicito l'indirizzo verso un ridimensionamento della sanzione per il club, che potrebbe far tornare la vicenda alla richiesta di nove punti della Procura federale. A questo punto la parola spetta alla Corte che convocata entro la fine di maggio dovrà decidere la nuova sanzione. Resta il tema dell'afflittività che la Juve cercherà di spostare alla prossima stagione sportiva per salvare la qualificazione alla prossima Champions Laeague.

                          #gazzetta #juventus #juve #penalizzazione

                          Inviato dal mio Samsung Galaxy S23 Ultra utilizzando Tapatalk
                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 120227
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                            Champions League, Real Madrid-Manchester City, la rivincita tra Ancelotti e Guardiola

                            Nella prima semifinale del torneo in campo le stesse squadre del 2022, ma con una grande differenza: l'andata si giocherà al Bernabeu, in Spagna, il ritorno all'Etihad, in Inghilterra. Per paradosso, l'arrivo di Haaland finalmente permette all'allenatore catalano di concentrarsi sulla difesa



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                            Champions, Real-City. Ancelotti: "Non giocheremo solo per fermare Haaland". Guardiola: "Migliorare lo scorso anno, ma nessuna vendetta"

                            Gli inglesi puntano a cancellare l'amarezza per la beffarda eliminazione, avvenuta proprio in semifinale nella scorsa edizione. Il tecnico di Reggiolo avverte: "Affrontiamo una squadra diversa, più completa grazie a Haaland. Non giocheremo per fermarlo. Abbiamo le nostre armi e possiamo batterla"

                            Rieccole di fronte: Real Madrid-Manchester City, semifinale d'andata di Champions (ore 21), è la rivincita di un anno fa, quando prevalsero i madrileni al termine di una doppia sfida ricca di emozioni: 4-3 per gli inglesi all'andata, ormai quasi certi della qualificazione in finale al ritorno dopo il gol al 73? di Mahrez. Invece i blancos riuscirono nell'incredibile: doppietta in 1?, tra il 90? e il 91?, di Rodrygo e poi gol decisivo su rigore a inizio supplementari di Benzema.

                            Guardiola: "Cercheremo di fare meglio dell'anno scorso"

                            "Avevamo fatto una prima partita eccezionale e anche a Madrid avevamo giocato molto bene ma il calcio è così, non è stato sufficiente, bisogna accettarlo e andare avanti", ricorda Guardiola che aggiunge: "non siamo venuti qui per vendicarci. Cercheremo di fare meglio, di ottenere un buon risultato per darci una opportunità a Manchester. Per l'80-90% ci sono gli stessi giocatori di un anno fa su ambo i lati. Quello che so è che tutto si deciderà al ritorno. Se vogliamo passare serve una prestazione super in entrambe le partite anche perché il Real è la squadra migliore di questa competizione. Lo ha dimostrato negli ultimi due decenni".

                            "Sogno da anni la Champions ma è più importante la stabilità del club"

                            Real-City rappresenta l'incrocio tra la vecchia e la nuova nobiltà del calcio europeo, tra il club che ha in bacheca 14 Coppe dalle grandi orecchie e chi ancora insegue la prima, nonostante gli ingentissimi investimenti profusi dalla proprietà di Abu Dhabi, arrivata nel 2008. Dall'arrivo di Guardiola, nel 2016, le delusioni europee del City si sono moltiplicate e il catalano non è riuscito a ripetere i fasti di Barcellona nelle edizioni 2008-'09 e 2010-'11. "Quando sono arrivato qui pensavo che avrei vinto la Champions, e così l'anno dopo e l'anno dopo ancora, è la mia mentalità", ammette Guardiola. "E ci riproveremo anche stavolta. Ma non mi piacerebbe allenare una squadra che vince una volta la Champions e poi scivola in campionato e per 10 anni non va da nessuna parte. Bisogna essere stabili, cerchiamo di essere come il Barcellona o il Liverpool e stare sempre lì. E il Barcellona ci ha messo del tempo per arrivare in finale. Questo è un club sano e l'importante è avere stabilità".

                            Ancelotti: "Non giocheremo per fermare Haaland, possiamo vincere"

                            Guardiola, rispetto alla sfida dell'anno scorso, arriva all'appuntamento con una consapevolezza in più. La macchina da gol Haaland (51 in 46 partite) era l'individualità che gli mancava ed ora Pep dispone della migliore squadra dai tempi di quel Barça; "È chiaro però che se hai uno come Haaland devi approfittarne", ammette. Secondo Ancelotti "parlare solo di Haaland è far torto ad una squadra completa, che attacca, che ha idee... Non giocheremo per fermare Haaland ma una squadra che sembra inarrestabile. Invece penso che possiamo batterla".

                            Guardiola conduce 5-3 dopo 8 confronti con Ancelotti

                            Il confronto a distanza tra Ancelotti e Guardiola aggiunge ulteriore pepe alla doppia sfida. E' il duello tra i due allenatori più vincenti di sempre e dal carisma smisurato, pur se espresso in chiavi diverse: il tecnico di Reggiolo, 63 anni, alla Champions dà del 'tu': ne ha vinte 2 in campo con il Milan e 4 in panchina (record), equamente suddivise tra rossoneri e Real. E' attentissimo ai rapporti con i giocatori (che lo ripagano con stima e affetto), amante della buona tavola, scaramantico; il secondo, 52 anni, pronto alla battuta, ma dal carattere spigoloso, appassionato di golf, arte e... delle diete salutiste. Entrambi si professano allievi di Arrigo Sacchi, ma Ancelotti, che ha iniziato come suo secondo, ne è l'interprete più ortodosso. A Guardiola, seguace del tiki-taka e del possesso palla esasperato, piace sperimentare. Messi 'falso nuevè l'ha inventato lui. Ancelotti da sempre ripete: non sta scritto da nessuna parte che bisogna toccare la palla 20 volte prima di concludere a rete. I precedenti per ora vedono avanti Guardiola 5-3 con nessun pareggio in 8 confronti.

                            "City più completo dello scorso anno, sfrutta meglio i lanci lunghi"

                            Il tecnico di Reggiolo si approccia alla sfida consapevole, come dice Guardiola che "decisivo sarà il ritorno. Cosa vorrei dai miei ragazzi? Giocare una partita completa, ovvero dare il meglio a livello fisico, tecnico e motivazionale" dice. "A questo punto della stagione le motivazioni contano più della forma e la vittoria della Coppa del Re ci ha dato nuovo entusiasmo. Il City è una squadra più completa rispetto allo scorso anno, quando avevano un attaccante molto bravo, Gabriel Jesus, ma con qualità diverse da quelle di Haaland. Oggi sfruttano meglio i lanci lunghi, perché hanno un centravanti molto alto. Ma è sempre la squadra di Guardiola, non ha cambiato il suo stile di gioco. Difende con efficacia e gestisce molto bene il pallone. Modric? Ci sarà", conclude.

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                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Il Napoli scudettato perde il primo pezzo: Giuntoli pronto all'addio con il sì di De Laurentiis, in arrivo Accardi

                              Il direttore sportivo - che piace alla Juve - considera esaurito il suo ciclo e la conquista del tricolore lo ha convinto a voltare pagina, ha chiesto al presidente di liberarlo con un anno di anticipo sulla scadenza del suo contratto. Il sostituto può arrivare dall'Empoli e favorire la conferma di Spalletti

                              Il direttore sportivo - che piace alla Juve - considera esaurito il suo ciclo e la conquista del tricolore lo ha convinto a voltare pagina, ha chiesto al presi…


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                              Cristiano Giuntoli addio dopo lo scudetto: a Napoli in arrivo Pietro Accardi

                              Il ds dei partenopei tratta con De Laurentiis la risoluzione consensuale del suo contratto (ha ancora un anno). Sirene forti della Juventus ma anche tentazioni in Premier League

                              Cristiano Giuntoli e Napoli probabilmente si sono già detti addio, e potrebbe anche non essere l’unico. È successo proprio nel giorno della festa-scudetto al Maradona. Il ds partenopeo non ha raccolto l’invito di De Laurentiis («bisogna continuare a lavorare per vincere ancora») e ha rassicurato i tifosi: «Grazie a tutti, sappiate che finchè ci sarà Aurelio il club sarà in ottime mani». Arrivato 8 anni fa, scelto direttamente dal presidente, Giuntoli è riuscito ad imporsi e a lasciare il segno, paradossalmente, nel biennio più complicato dal suo sbarco a Napoli: quello in cui la società ha scelto di virare verso un calcio ancora più sostenibile tagliando gli ingaggi e abbassando l’età dei giocatori.

                              I colpi di mercato

                              Nell’anno della rivoluzione e degli addii, il direttore sportivo ha pescato in altri campionati come meglio non poteva, a Napoli sono arrivati le sue ultime petite: Kvara e Kim, il primo a 10 milioni — e ne vale almeno 80 — il secondo a 16, e sul piatto c’è già un’offerta dello United per 60, valore della clausola inserita nel contratto del difensore. Il georgiano e il coreano hanno fatto le fortune dell’allenatore Spalletti, anche lui in attesa di parlare con il presidente per decidere del suo futuro. Intanto, Giuntoli. Il ds sente di aver esaurito il suo ciclo e tratta con De Laurentiis la risoluzione consensuale. Ha ancora un anno di contratto (due milioni lordi), ma il presidente non abituato a trattenere gli «scontenti» potrebbe liberarlo, magari trattando sulla buonuscita. Dove andrà? La Juventus nei mesi scorsi gli ha fatto una corte serratissima, e tuttora sono in corso contatti con Francesco Calvo e Maurizio Scanavino, ma non è l’unica squadra. Sirene inglesi arrivano sia dal Tottenham che dal Chelsea.


                              Il successore: Accardi dell’Empoli

                              Il presidente del Napoli deve avere un’alternativa valida, che sia almeno all’altezza del dirigente che con il suo mercato ha contribuito in maniera significativa allo scudetto. Il nome che circola in queste ore porta a Pietro Accardi, ds dell’Empoli, società con la quale il Napoli è in ottimi rapporti. Pietro Accardi nel corso di queste stagioni ha dimostrato di saper essere uomo spogliatoio, direttore sportivo, riferimento per il gruppo e punto apicale dello scouting dell’Empoli. Contatti già partiti, Accardi sarebbe pronto per un grandissimo salto con Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani che resterebbero comunque saldi alla guida del comparto scouting e osservatori del Napoli. Giuseppe Pompilio, braccio destro di Giuntoli invece va via con lui.

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Mourinho e la Roma: contro il Leverkusen può essere l'ultima all'Olimpico

                                Sulla testa dello Special One pende il rischio di una lunga squalifica per la vicenda del microfono nascosto addosso durante la partita con il Monza

                                Sulla testa dello Special One pende il rischio di una lunga squalifica per la vicenda del microfono nascosto addosso durante la partita con il Monza
                                ...ma di noi
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                                nella necropoli deserta»

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