Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza Messaggio
    Un paio di campionati li abbiamo finiti con una quindicina di punti dalla seconda, ma il Napoli ha tracciato un distacco simile già da gennaio, che visto il mondiale invernale di mezzo equivale a farlo a novembre. Il Napoli ha ammazzato il campionato ben prima dei migliori anni della Juve

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    Sì, intendevo esattamente questo.
    Ed in aggiunta il fatto che le papabili inseguitrici, letteralmente tutte, hanno fatto innumerevoli passi falsi.
    Non c'è praticamente mai stata una reale seconda in lotta col Napoli.
    L'inter che poteva giocarsela davvero come organico ha perso 11 partite, quando si è visto mai ?

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    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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    • Sean
      Csar
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      Turn over o non turn over? Come si possono tenere insieme campionato e Champions League?

      L’Inter è talmente in crisi ormai (quinta sconfitta su sette partite) da essere ormai oltre questo problema, letteralmente spaccata in due: vincente in Champions League e disastrosa in campionato. Il ko col Monza ha ulteriormente acuito i problemi, e Inzaghi passa sempre dalla santificazione alla lapidazione.

      – Nessuna delle tre squadre impegnate del ritorno dei quarti di finale di Champions è riuscita a vincere. Il Napoli continua ad avanzare in frenata, lo scudetto non è in pericolo (+14 sulla Lazio) e la testa è al Milan e alla Champions League: la buona notizia è il recupero di Osimhen, smanioso di tornare a fare gol. A Bologna Pioli manda in campo il Milan 2 pensando al Napoli e alla Champions League, s’accontenta di un punto e si lamenta di due rigori non dati.

      La Lazio di Sarri invece vola: ha rinunciato alle Coppe per essere sicura del posto in Champions


      La capocciata che Caldirola rifila all’Inter, spazza via qualsiasi considerazione sulla compatibilità di una corsa parallela che permetta di mantenere gli obiettivi del campionato e della Champions League. L’Inter è ben oltre qualsiasi considerazione di compatibilità tecnica e ha addirittura eretto un muro all’interno di se stessa che la spacca completamente in due. La Champions League è esaltazione e un cammino altamente soddisfacente, il campionato è un precipizio continuo. L’Inter ha perso cinque delle ultime sette partite.

      La capocciata di Caldirola del Monza a San Siro, arriva dopo i due gol fatti dall’ Inter stessa a Lisbona al Benfica. Il fatto che il Milan abbia pareggiato rende un po’ meno drammatica la classifica, ma l’ansia di non riconquistare la qualificazione per quella Champions League che l’Inter sta facendo benissimo, comincia a farsi angosciante.

      Intanto Simone Inzaghi passa indifferentemente dalla lapidazione alla santificazione, e altrettanto Lukaku. Che oggi sembra aver ritrovato la vena di campione e domani sbatte testardamente contro il muro dei difensori che lo affrontano.
      Nessuna delle squadre impegnate in Champions la prossima settimana ha vinto. Dunque, campionato e/o Champions League? Se per caso non sapessimo di cosa discutere, ci arriva sul tavolo dai campi più disparati (Dall’Ara di Bologna, Maradona di Napoli, San Siro di Milano) la più scontata e antica delle chiacchiere da bar. Che noi affrontiamo col dovuto distacco mentre gli allenatori ci lasciano sopra ore di elucubrazioni e soprattutto risultati e punti sottratti che fanno molto male (in qualche caso).

      Mettere insieme campionato e Champions League è difficile, ma non impossibile come cercare di mischiare l’acqua con l’olio. La teoria del turn over non fornisce affatto certezze matematiche, visto che due giocatori uno equivalente all’altro praticamente non esistono. Il turn over in epoca moderna ha assunto aspetti sempre più scientifici, si è scesi ormai all’esasperazione del minutaggio, ma mano mano che le partite si fanno sempre più importanti e decisive anche certe teorie mostrano tutta la loro esilità. In realtà il ruolo più importante lo gioca l’intuito dell’allenatore, la condizione dei suoi giocatori, la situazione degli infortuni, i risultati che puoi o non puoi permetterti.

      Stefano Pioli si è preso una bella raffica di critiche dopo aver letteralmente rivoluzionato il Milan a Bologna. Praticamente sostituendo la squadra per intero. Le scelte si fanno prima e le critiche si fanno dopo, le prime sono complicatissime e somigliano spesso a una scommessa, le seconde si fanno dalla comodità della tv e della conoscenza del risultato. Dunque assai più comode. Se hai vinto hai fatto bene, se hai perso sei stato un fesso a fare tutti quei cambi. Non ero poi così in disaccordo con Pioli, in campionato hai ancora 8 giornate per aggiustare la situazione, in Champions League hai davanti una partita sola e non la puoi sbagliare. Soprattutto se sei il Milan. Certo cambiarne dieci su undici ti espone sicuramente alla bufera. Lui ci ha messo una pezza lamentandosi di due rigori non dati: come dire, se ce li danno e vinciamo, non avevo sbagliato così tutto… Gli resta una discreta scorta di fortuna visto che il pareggio di Bologna gli vale comunque un punto guadagnato sull’ Inter che ha fatto molto peggio.

      Anche il Napoli ha addosso una certa ansia, e qualche problema a gestire l’accoppiata campionato-Champions. Lo scudetto in arrivo gli permette duttilità e manovrabilità – il turn over obbligatorio lo farà in Champions, vista l’impossibilità di far giocare Kim e Anguissa, – ma ha chiaramente il freno tirato. Spalletti ha cominciato a gestire e risparmiare la macchina da corsa proprio a evitare rottura sulla dirittura d’arrivo. La frenata è abbastanza evidente, e al limite anche utile a patto che contro il Milan, in Champions League, si riveda il Napoli macinatore di gioco e di avversari.

      La Lazio che le sue occasioni di successo in Europa le ha tutte perse per strada adesso sta facendo benissimo in campionato, proprio perché la squadra può essere lasciata al lavoro maniacale di Sarri, mentre le sue dirette avversarie si spaccano in quattro per salvaguardare le energie e far tornare i conti.

      Angosce, tensioni e problemi di questo tipo non sono solo caratteristica del nostro campionato ansiogeno. Problemi analoghi li hanno praticamente tutti. Hanno perso Chelsea e Benfica, il Bayern Monaco ha pareggiato, solo City e Real Madrid hanno vinto agevolmente.

      Se non riuscite a darvi una spiegazione di tutto ciò, fatevene una ragione. Non tutto nel calcio ha bisogno e deve essere necessariamente spiegato.

      SERIE A, 30a giornata – Turn over o non turn over? Come si possono tenere insieme campionato e Champions League? – ⚽ – La Juve si unisce volentieri alla grande fiacca di chi gioca le partite di Coppa. Anzi rafforza la tesi dell’assoluta impossibilità di vincere su entrambe i fronti. E ci mette pure qualcosa di più: prima di battere lo Sporting Lisbona perde con la Lazio e dopo perde anche col Sassuolo. Il povero Fagioli si prende ingenuamente tutte le colpe e scoppia in lacrime. – ⚽ – Mourinho se ne va a braccetto con Sarri, la Roma stabilizza il suo terzo posto e si mette al sicuro. Morale: Roma batte Milano e tiene a distanza Milan e Inter. Napoli primo, Lazio seconda, Roma terza: è il campionato del Centrosud, completamente rovesciato. – ⚽ – L’Inter è talmente in crisi ormai (quinta sconfitta su sette partite) da essere totalmente oltre questo problema, letteralmente spaccata in due: vincente in Champions League e disastrosa in campionato. Il ko col Monza ha ulteriormente acuito i problemi, e Inzaghi passa sempre dalla santificazione alla lapidazione. Fino a quando può resistere? – ⚽ – Nessuna delle tre squadre impegnate nel ritorno dei quarti di finale di Champions è riuscita a vincere. Il Napoli continua ad avanzare in frenata, lo scudetto non è in pericolo (+14 sulla Lazio) e la testa è al Milan e alla Champions League: la buona notizia è il recupero di Osimhen, smanioso di tornare a fare gol. – ⚽ – A Bologna Pioli manda in campo il Milan 2 pensando al Napoli e alla Champions League, s’accontenta di un punto e si lamenta di due rigori non dati. Ha fatto bene o male? Morale: se eliminerà il Napoli sarà un eroe e se si farà eliminare un povero sprovveduto.- ⚽ – La Lazio di Sarri invece vola: ha “rinunciato” alle Coppe per essere sicura del posto in Champions. Insomma le Coppe sono bellissime, ma davvero una brutta bestia. - Il Bar Sport di Fabrizio Bocca
      SERIE A 2022-2023 GIORNATA N. 30 Venerdì 14 aprile 2023 Cremonese - Empoli 1-0 (4' Dessers C) Spezia - Lazio 0-3 (36' Immobile rig. L, 52' Felipe Anderson L, 89' Marcos Antonio L) Sabato 15 aprile 2023 Bologna - Milan 1-1 (1' Sansone B, 40' Pobega M) Napoli - Verona 0-0 Inter - Monza 0-1
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Domenica 16 aprile 2023
        Lecce – Sampdoria 12.30
        Torino – Salernitana 15.00
        Sassuolo – Juventus 18.00
        Roma – Udinese 20.45
        Lunedì 17 aprile 2023
        Fiorentina – Atalanta 20.45
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          Sassuolo-Juventus

          (ore 18 su Dazn)
          Il Sassuolo vuole fare un altro scherzo a una big. «Questa gara per certi aspetti si prepara da sola. Non è vero perché serve tanta preparazione contro un avversario del genere, sicuramente le motivazioni saranno tantissime contro una squadra che ha un valore importante. Berardi? Non ci sarà, tagliamo la testa al toro. Sono uscite notizie senza che la società abbia fatto comunicati. Un piccolo problemino che lo ha costretto a uscire con il Verona, così togliamo anche dubbi sulla sostituzione. Contiamo di averlo molto presto», le parole di Alessio Dionisi. Massimiliano Allegri, invece, punta a una reazione dopo il k.o. con la Lazio: «Noi dobbiamo cercare di tornare alla vittoria perché a Roma abbiamo perso. Abbiamo un periodo di 15 giorni molto importanti con in mezzo due impegni di coppa. Sarà una gara tosta. Abbiamo comunque l’Atalanta a quattro punti sulla classifica che viene scritta, ma considerando i 15 punti la Lazio ci ha superato nella classifica di campo e dobbiamo vincere per sorpassarli. Mancano nove partite, 27 punti a disposizione e vogliamo migliorare anche la classifica dell’anno scorso», ha spiegato.

          Roma-Udinese

          (ore 20.45 su Dazn)
          José Mourinho non avrà a disposizione Dybala. Ieri mattina l’argentino è stato sottoposto a esami strumentali a seguito del problema all’adduttore destro rimediato contro il Feyenoord giovedì 13 aprile. Sono state escluse lesioni e confermato un affaticamento, proverà a recuperare per la gara di ritorno contro gli olandesi (giovedì 20 aprile), mentre resterà in tribuna con l’Udinese. Le prime sensazioni erano positive perché il giocatore ha chiesto il cambio in tempo prima di peggiorare la situazione. Così, Invece, Andrea Sottil: «Mi aspetto una Roma carichissima, Mourinho è un maestro in questo e lo ammiro, è capace di tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi. La Roma è solida, pratica con all’interno grandi giocatori. Prende pochi gol e sfrutta bene i contropiedi. Ci aspetta una partita difficile, lo sappiamo, dovremo essere molto concentrati. L’assenza di Dybala e Abraham? Perdono due giocatori importanti, ma la Roma dispone di una rosa di altissimo livello».

          CorSera
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            Inter-Inzaghi: col Monza è un castigo. Milan, Pioli a Bologna si crea problemi

            È la Champions, nelle sue due formule, quella giocata e arrivata ai quarti e quella mirata con ancora due poltrone a disposizione (Napoli e Lazio sono a posto) a condizionare i giochi

            Ci pensa l’Inter di Inzaghi a ravvivare la giornata: due pareggi spenti da Bologna-Milan e Napoli-Verona, l’Inter invece di sfruttare l’andamento lento del Milan che ha fatto male i conti con la sua rivoluzione interna, va a sbattere in casa contro il Monza. Una condanna per i nerazzurri la squadra brianzola. Ma il maggior castigo è vederla giocare questa Inter, maledetta in campionato, 11 le sconfitte, benedetta in Champions, in particolare con Porto e Benfica (attenzione l’operazione quarti di finale non è finita).

            Lenta come una Ferrari (criticata persino da Lapo Elkann), prevedibile quindi, distratta in difesa, il museo degli orrori in attacco, ben evidenziato dalla presenza di Correa, fischiato giustamente dal pubblico di San Siro e applaudito da Inzaghi che consola il suo peggior acquisto (doverosa la buona azione del tecnico nerazzurro). Che fare? Tre giorni per reagire, per difendere mercoledì il bottino prezioso raccolto a Lisbona contro il Benfica: c’è una semifinale tutta italiana da conquistare. Alla quale guardano con ovvio interesse Napoli e Milan.

            Pioli ha esagerato con il maxi turnover, una rivoluzione pensata male e finita con un punto striminzito a Bologna che, grazie alla sconfitta dell’Inter, pensa te, diventa un allungo: cambiare 10 uomini su 11 vuol dire crearseli i problemi, non certo risolverli. Soprattutto contro il Bologna di questi tempi, reso da Thiago Motta più accorto, meritevole di maggiore attenzione e rispetto.

            Ma è la Champions, nelle sue due formule, quella giocata e arrivata ai quarti e quella mirata con ancora due poltrone a disposizione (Napoli e Lazio sono a posto, belle comode) a condizionare i giochi. Proprio per questo l’impostazione che Pioli ha dato al confronto col Bologna appare carente, sì il piano B non ha funzionato. Ma Pioli, uomo sincero e tecnico di elevato valore, la lezione l’ha già compresa.

            Più ragionevole il turnover di Spalletti, primo perché il Napoli è largamente in testa alla classifica, quindi non ha bisogno di punti, semmai suo interesse è gestire con raziocinio un vantaggio enorme in nome di un sogno così vicino a realizzarsi, lo scudetto, e poi quello di presentarsi in salute alla sfida di martedì col Milan, quando cercherà la rimonta. E a proposito di salute e di rimonta, Osimhen, l’osservato speciale, coccolato e protetto da Spalletti, in pochi minuti contro il Verona ha fatto vedere che si muove bene, che il gol ce l’ha sempre in testa e che solo una traversa poteva negarglielo. Un fatto è certo: la Champions ritrova una stella.

            CorSera
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              Alto rischio, per una delle due milanesi (in questo momento più pericolante l'Inter), di restare fuori dalla prossima champions.

              Inzaghi continua a sviare il discorso sulla champions in corso d'opera, dove ha praticamente un piede e mezzo in semifinale...ma se non riporti il gruppo a focalizzarsi anche sulla conquista del quarto posto, dovesse andare male la prosecuzione della champions (ci sono da giocare semifinali ed eventuale finale, esistendo anche gli avversari e pure di un certo livello) non avresti nessun paracadute: ti ritroveresti da una semifinale o finale a fuori dalla prossima edizione, con un risveglio repentino dalla fiaba all'horror.

              La Lazio è ormai ben avviata per staccare il biglietto. La Roma si sta altresì sistemando su quella strada. Per chi insegue, si entra in quella strettoia finale dove anche mezzo punto perso potrà pesare alla fine.
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              • Irrlicht
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                Paura per Immobile: incidente contro un tram. L'attaccante con le figlie in ospedale
                L'attaccante della Lazio coinvolto questa mattina in un incidente in cui ha distrutto la parte anteriore del suo suv. Lui sta bene: "Mi fa solo male un braccio. Il tram è passato con il rosso"
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                  Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                  Paura per Immobile: incidente contro un tram. L'attaccante con le figlie in ospedale
                  https://www.gazzetta.it/Motori/16-04...m-a-roma.shtml
                  A guardare le foto dell'incidente e di come è ridotta la sua auto si può ben dire che gli è andata non bene ma benissimo, al netto dei dolori e dello spavento.
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                  • sylvester
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                    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                    (L. Pirandello)

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                    • fede79
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                      La Lazio è ormai ben avviata per staccare il biglietto. La Roma si sta altresì sistemando su quella strada. Per chi insegue, si entra in quella strettoia finale dove anche mezzo punto perso potrà pesare alla fine.
                      Purtroppo la Roma ha diversi infortuni pesanti (Dybala, Abraham, Solbakken e Karsdorp), quindi il turnover con l'Udinese, con uno sguardo al ritorno col Feyenoord, dovrà essere molto ragionato.

                      Prendere 3 punti stasera sarebbe vitale, poi giovedì sera si tenterà il possibile, ma oggi non mi farei scappare la vittoria.
                      sigpic
                      Free at last, they took your life
                      They could not take your PRIDE

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                      • Sean
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                        Oggi per la Roma i 3 punti sono fondamentali, lo dice la classifica.
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                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          L irreprensibile soobakken

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                            Meani: "Ti spiego domani dov’è per te la madre di tutte le battaglie, noi domani abbiamo #Nesta che è diffidato."

                            DeSantis: "Eh oh, non facesse lo scemo perché io dopo quello che ho fatto a Torino non posso fa diversamente…"

                            Meani "Certo Certo…non deve fare lo scemo…però dico non inventare un ***** se no ti viene fuori un disastro…"

                            DeSantis: "Anche perché io a Torino alla fine c’avevano due diffidati, tutti e due li ho presi eh!"

                            Meani: "La madre di tutte le battaglie è quella li che i nostri giornalisti e tutto l’ambiente è li che ti aspetta che se viene fuori una cosina su Nesta di ammazzano."

                            "Hai visto: sono riuscito a far fare silenzio stampa alla Juventus”

                            Meani: “sei un amico. Lo dirò al capo!”

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                            • robybaggio10
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                              • Franciacorta
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                              Meani: "Ti spiego domani dov’è per te la madre di tutte le battaglie, noi domani abbiamo #Nesta che è diffidato."

                              DeSantis: "Eh oh, non facesse lo scemo perché io dopo quello che ho fatto a Torino non posso fa diversamente…"

                              Meani "Certo Certo…non deve fare lo scemo…però dico non inventare un ***** se no ti viene fuori un disastro…"

                              DeSantis: "Anche perché io a Torino alla fine c’avevano due diffidati, tutti e due li ho presi eh!"

                              Meani: "La madre di tutte le battaglie è quella li che i nostri giornalisti e tutto l’ambiente è li che ti aspetta che se viene fuori una cosina su Nesta di ammazzano."

                              "Hai visto: sono riuscito a far fare silenzio stampa alla Juventus”

                              Meani: “sei un amico. Lo dirò al capo!”

                              Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
                              Cosa dimostra questa cosa?

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                              I SUOI goals:
                              -Serie A: 189
                              -Serie B: 6
                              -Super League: 5
                              -Coppa Italia: 13
                              -Chinese FA Cup: 1
                              -Coppa UEFA: 5
                              -Champions League: 13
                              -Nazionale Under 21: 19
                              -Nazionale: 19
                              TOTALE: 270

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                              • Sean
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                                • In piedi tra le rovine
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                                Dimostra che Meani (dirigente addetto agli arbitri del Milan) chiama direttamente un arbitro (De Santis) prima di un match (Fiorentina-Milan) per chiedergli (minacciandolo di sputtaniarlo su tutti i giornali ed i media di riferimento) di non ammonire questo o quel giocatore del Milan (in specie Nesta) perchè alla successiva ci sarà Milan-Juventus.

                                La chiusura di De Santis ("Hai visto: sono riuscito a far fare silenzio stampa alla Juventus”; Meani: “sei un amico. Lo dirò al capo!”) si riferisce ad una telefonata che sarà De Santis a fare a Meani il giorno dopo il match Fiorentina-Milan.

                                Chiamare direttamente gli arbitri, avendo poi come oggetto delle discussioni le partite/i diffidati/il come comportarsi in campo, era ovviamente strettamente vietato.

                                Però ormai è inutile riaprire le tombe, quel che è stato è stato e bisogna affidarsi al Vangelo: "lasciate che i morti seppelliscano i morti". Ora il calcio non è forse migliore di allora, in fondo è sempre gestito con gli intrecci di mani e piedi (pare che in Italia non possa esserci altro modo), ma almeno cose simili (dirigenti che chiamano arbitri e arbitri che chiamano dirigenti) non accadono più...per quanto a nostra conoscenza.
                                Last edited by Sean; 16-04-2023, 14:39:53.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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