Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
    Comunque a me non me ne frega n cazz0 eh del gol di Turone.
    Sto cavalcando l'onda dello sfottò goliardico, ovviamente.
    Alla fine me lo sono visto su Raiplay il documentario, perchè non mi piace parlare di cose che non conosco e dunque sulla scorta di un pre-giudizio.

    Devo dire in tutta franchezza che è fatto bene, con un taglio anche ironico (in certi momenti un sorriso ci scappa), dato l'argomento di folklore (la mitologia che si è creata attorno a quel goal/non goal) ed è stata data voce anche ad alcuni juventini e all'arbitro e al guardalinee Sancini, che poi è l'autentico motore scatenante il tutto, perchè Bergamo il goal lo diede.

    L'aspetto più interessante di tutto è il tuffo nella memoria che ci fanno fare le immagini di un calcio che pare arrivare da un altro pianeta, con giornalisti certo più composti di oggi (non esisteva la figura del giornalista "tifoso" anche se poi tifosi lo erano ma in video cercavano di mantenere una equidistanza), un calcio con bandiere, colori, tanta genuinità: un calcio davvero popolare.

    Il rebus del goal/non goal è dunque una sorta di pretesto per raccontare quel calcio a "colori" (Marocchino sbaglia quando afferma che era ancora un calcio "in bianco e nero", perchè da qualche anno nelle case degli italiani era arrivata la tv a colori e io stesso lo ricordo a colori) e per rivedere o riscoprire alcuni protagonisti e un calcio di livello mondiale, il che rende ancora più stridente e drammatico il confronto con l'attualità del calcio odierno in Italia, dove là ci si apprestava a diventare campioni del mondo e qua sono stati saltati due mondiali e ci si aggrappa a degli oriundi che non si chiamano certo Sivori (e nemmeno Camoranesi).

    Mi ha colpito la serenità di Sancini, dettata dal convincimento di aver fatto la cosa "giusta", cioè segnalato quanto ha visto: se errore c'è stato è un tipo di quegli errori che oggi solo strumenti altamente raffinati e millimetrici potrebbero chiarire - difatti i romanisti intervenuti esagerano quando parlando di "era buono (il goal) di mezzo metro"...magari mezzo metro, non staremmo dopo 40 anni ancora qui a discuterne...era buono o non buono per "questione di centimetri" come battibeccheranno poi Viola e Boniperti.

    Le immagini oggi preistoriche (una sola telecamera piazzata in tribuna centrale) mancano dell'inquadratura larga nel momento in cui il pallone si stacca dal piede di Conti: è lì che forse Turone è in fuorigioco o non lo è...ma siccome la regia stringeva sul lancio di Conti manca tutta la visione delle disposizione d'insieme.

    In buona sostanza l'unico che davvero si porta un peso addosso è il povero Turone, che nei fotogrammi finali (se ne va da solo rimuginando sull'accaduto) suscita quasi un moto di pena...anche perchè tanti dei suoi compagni alla fine lo scudetto lo vinceranno davvero due anni dopo e lui no, se ne andò dalla Roma nell'82.

    Calcisticamente era una Roma che stava gettando le basi del ciclo Viola-Liedholm, non era ancora una Roma completa (lo diventerà da lì a poco), la Juve era certo più esperta, chiuse col miglior attacco e la miglior difesa e l'anno successivo vincerà ancora il campionato (1982 e seconda stella) con la Roma terza e ben distanziata in classifica, e questo dimostra che la Roma era per l'appunto ancora in costruzione, sarebbe maturata da lì a pochissimo.

    Sono però ricordi di un calcio al quale tornerei volentierissimamente, un calcio che si viveva...mentre questo viene subito, e da soggetto protagonista (al pari di giocatori e club) il tifoso oggi è stato mutato in oggetto passivo, referente clientelare chiamato a consumare (e non a a vivere) un prodotto...dal quale difatti ci si sta staccando sempre di più.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • SimoneBW
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      Ma per quale motivo Mourinho dovrebbe andare via? Altre panchine pronte per lui non ci sono. Guadagna bene, è idolatrato da tutta la tifoseria. Se la squadra vince è merito suo, se perde è colpa dell'ambiente, dell'arbitro, del giocatore x. Eternamente parte lesa. Ha trovato l'america.

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      • Fabi Stone
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Alla fine me lo sono visto su Raiplay il documentario, perchè non mi piace parlare di cose che non conosco e dunque sulla scorta di un pre-giudizio.

        Devo dire in tutta franchezza che è fatto bene, con un taglio anche ironico (in certi momenti un sorriso ci scappa), dato l'argomento di folklore (la mitologia che si è creata attorno a quel goal/non goal) ed è stata data voce anche ad alcuni juventini e all'arbitro e al guardalinee Sancini, che poi è l'autentico motore scatenante il tutto, perchè Bergamo il goal lo diede.

        L'aspetto più interessante di tutto è il tuffo nella memoria che ci fanno fare le immagini di un calcio che pare arrivare da un altro pianeta, con giornalisti certo più composti di oggi (non esisteva la figura del giornalista "tifoso" anche se poi tifosi lo erano ma in video cercavano di mantenere una equidistanza), un calcio con bandiere, colori, tanta genuinità: un calcio davvero popolare.

        Il rebus del goal/non goal è dunque una sorta di pretesto per raccontare quel calcio a "colori" (Marocchino sbaglia quando afferma che era ancora un calcio "in bianco e nero", perchè da qualche anno nelle case degli italiani era arrivata la tv a colori e io stesso lo ricordo a colori) e per rivedere o riscoprire alcuni protagonisti e un calcio di livello mondiale, il che rende ancora più stridente e drammatico il confronto con l'attualità del calcio odierno in Italia, dove là ci si apprestava a diventare campioni del mondo e qua sono stati saltati due mondiali e ci si aggrappa a degli oriundi che non si chiamano certo Sivori (e nemmeno Camoranesi).

        Mi ha colpito la serenità di Sancini, dettata dal convincimento di aver fatto la cosa "giusta", cioè segnalato quanto ha visto: se errore c'è stato è un tipo di quegli errori che oggi solo strumenti altamente raffinati e millimetrici potrebbero chiarire - difatti i romanisti intervenuti esagerano quando parlando di "era buono (il goal) di mezzo metro"...magari mezzo metro, non staremmo dopo 40 anni ancora qui a discuterne...era buono o non buono per "questione di centimetri" come battibeccheranno poi Viola e Boniperti.

        Le immagini oggi preistoriche (una sola telecamera piazzata in tribuna centrale) mancano dell'inquadratura larga nel momento in cui il pallone si stacca dal piede di Conti: è lì che forse Turone è in fuorigioco o non lo è...ma siccome la regia stringeva sul lancio di Conti manca tutta la visione delle disposizione d'insieme.

        In buona sostanza l'unico che davvero si porta un peso addosso è il povero Turone, che nei fotogrammi finali (se ne va da solo rimuginando sull'accaduto) suscita quasi un moto di pena...anche perchè tanti dei suoi compagni alla fine lo scudetto lo vinceranno davvero due anni dopo e lui no, se ne andò dalla Roma nell'82.

        Calcisticamente era una Roma che stava gettando le basi del ciclo Viola-Liedholm, non era ancora una Roma completa (lo diventerà da lì a poco), la Juve era certo più esperta, chiuse col miglior attacco e la miglior difesa e l'anno successivo vincerà ancora il campionato (1982 e seconda stella) con la Roma terza e ben distanziata in classifica, e questo dimostra che la Roma era per l'appunto ancora in costruzione, sarebbe maturata da lì a pochissimo.

        Sono però ricordi di un calcio al quale tornerei volentierissimamente, un calcio che si viveva...mentre questo viene subito, e da soggetto protagonista (al pari di giocatori e club) il tifoso oggi è stato mutato in oggetto passivo, referente clientelare chiamato a consumare (e non a a vivere) un prodotto...dal quale difatti ci si sta staccando sempre di più.
        Te lo dicevo che faceva ride.
        Non perché tifo Roma, seriamente, ma credo fermamente che il tifoso giallorosso che vive il calcio in modo sano e giocoso...faccia davvero spaccare dalle risate.

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          Ma per quale motivo Mourinho dovrebbe andare via? Altre panchine pronte per lui non ci sono. Guadagna bene, è idolatrato da tutta la tifoseria. Se la squadra vince è merito suo, se perde è colpa dell'ambiente, dell'arbitro, del giocatore x. Eternamente parte lesa. Ha trovato l'america.

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          Il problema risiede nel carattere di Mourinho che è uno che non ci sta a fare da "parafulmine". Ad oggi tutto porta a ritenere che non abbia ancora preso una decione, anche perchè la stagione può concludersi da così (quarto posto e qualificazione champions o, ancora meglio, vittoria EL e qualificazione champions) a così (niente quarto posto ed eliminazione dalla EL).

          Quindi è più in là che si tireranno le somme. Non lo so se in verità ci siano dietro a Mourinho grossi e danarosi club (PSG, Real...), è difficile...penso che resterebbe volentieri alla Roma ma ogni anno per lui è un rischio, perchè si gioca sul limite del risultato...ed è questo l'aspetto che tiene nell'incertezza sul che fare Mourinho...perchè lui vorrebbe una squadra che dia più garanzie...e qui è chiamata in causa la proprietà.

          Gli umori del tifo sono mutevoli, non ci farei troppo conto: pesano di più i risultati, sulla base dei quali si registrano quegli umori...per cui se la Roma dovesse chiudere bene la stagione Mourinho resterebbe (ma bisogna anche allungare il contratto, perchè allenare a scadenza non è l'ideale) altrimenti sarebbe molto difficile, a meno di un piano di sostanziosi investimenti.
          ...ma di noi
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Fabi Stone
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Il problema risiede nel carattere di Mourinho che è uno che non ci sta a fare da "parafulmine". Ad oggi tutto porta a ritenere che non abbia ancora preso una decione, anche perchè la stagione può concludersi da così (quarto posto e qualificazione champions o, ancora meglio, vittoria EL e qualificazione champions) a così (niente quarto posto ed eliminazione dalla EL).

            Quindi è più in là che si tireranno le somme. Non lo so se in verità ci siano dietro a Mourinho grossi e danarosi club (PSG, Real...), è difficile...penso che resterebbe volentieri alla Roma ma ogni anno per lui è un rischio, perchè si gioca sul limite del risultato...ed è questo l'aspetto che tiene nell'incertezza sul che fare Mourinho...perchè lui vorrebbe una squadra che dia più garanzie...e qui è chiamata in causa la proprietà.

            Gli umori del tifo sono mutevoli, non ci farei troppo conto: pesano di più i risultati, sulla base dei quali si registrano quegli umori...per cui se la Roma dovesse chiudere bene la stagione Mourinho resterebbe (ma bisogna anche allungare il contratto, perchè allenare a scadenza non è l'ideale) altrimenti sarebbe molto difficile, a meno di un piano di sostanziosi investimenti.
            Ma quello del rinnovo con prolungamento dice poco, imho.
            l'Inter fece il triplete con Mourinho promesso al Real, per dire.
            Il problema è che si può affrancare la scusa del FFP per parlare di sostenibilità, ristrettezze ecc ecc... perché potrà pure essere vero che uno ne deve uscire e uno ne può entrare...ma se esce Cristante, fai entrare Kantè no? (Ovviamente è una provocazione estrema, ma è per capirci).

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            • fede79
              Stratocaster Addicted
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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Due notizie di segno completamente opposto circa il destino prossimo venturo di Mourinho, segno che i giornalisti stanno tirando ad indovinare.

              La stagione non è conclusa e probabilmente nessuno dei tanti ha ancora preso una decisione.

              Solo una squadra è quella che ha già cambiato allenatore e cioè quella che ha preso Conte. Se dovessimo considerare le dichiarazioni di Inzaghi, di Marotta e il clima generale dovremmo concludere che si tratta dell'Inter. Gli indizi al momento conducono lì (allenatore che si toglie i sassolini dalle scarpe come fanno gli ex; Marotta che non conferma pubblicamente Inzaghi).
              La discriminante è che la notizia del Corriere dello Sport porta gli uffici di Zazzaroni, vicino al tecnico portoghese.
              sigpic
              Free at last, they took your life
              They could not take your PRIDE

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              • Irrlicht
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                Fifa, estese a livello globale le sanzioni ai dirigenti Juve. Paratici stop anche in Premier
                30 mesi di inibizione effettivi per il d.s. degli Spurs. Il massimo organo del calcio mondiale ha accolto le richieste presenti nella sentenza della Corte federale d'Appello che ha penalizzato il club bianconero con 15 punti
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                • Sean
                  Csar
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                  I giornalisti devono cercare (....) di essere più precisi, perché tranne Cherubini sono tutti "ex dirigenti" Juve.

                  Davo comunque per scontato che Paratici fosse squalificato da gennaio.
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                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
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                  • marcu9
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                    Maestro. [emoji3590]

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                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    • Sean
                      Csar
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                      Rigori, nuove regole per il portiere

                      L’Ifab ha riscritto le regole del calcio: prima di un calcio di rigore «il portiere dovrà rimanere sulla linea di porta senza toccare la traversa, i pali e la rete. E non dovrà comportarsi in modo da distrarre ingiustamente chi calcia»


                      Cambia, e sarà dura la vita dei portieri d’ora in avanti, la sfida tra numeri uno e rigoristi. Tutto questo perché l’Ifab, l’organo che scrive le regole del calcio, ha stabilito che dalla prossima stagione, prima di un rigore, «il portiere dovrà rimanere sulla linea di porta senza toccare la traversa, i pali e la rete. E non dovrà comportarsi in modo da distrarre ingiustamente chi calcia». In sostanza, il portiere non potrà più disturbare chi tira (avvisate Emiliano Martinez, campione del mondo con l’Argentina il 18 dicembre 2022 in Qatar) o, per intenderci, non vedremo più quelle danze storiche sulla linea di porta. Come quella di Dudek, che il 25 maggio 2005 a Istanbul, ipnotizzò i giocatori del Milan regalano la Champions al Liverpool, dopo una rimonta da 3-0 a 3-3. È l’ennesima vita dura dei portieri, che nel 1992 gli fu vietato di raccogliere un retropassaggio con le mani. La sfida contro i portieri è stata poi portata avanti a colpi scagliati con palloni sempre più leggeri e veloci, fino al blocco totale durante i rigori.

                      Mike Maignan, portiere del Milan e titolare della Francia (grande protagonista contro l’Eire con una parata straordinaria), ha provocato il mondo dicendo che ai portieri sarà ordinato un giorno di parare un penalty dando le spalle al tiratore. Forse (meglio usare la parola forse) non si arriverà a tutto questo, ma intanto il cambiamento è comunque tosto. Non vedremo più quel campionato strategico di trucchi su cui molti arbitri finora chiudevano gli occhi, cosa che col cambiamento introdotto nel dettato della regola 14 al comma 1 non sarà più possibile. La vecchia regola recitava così: «Il portiere difendente deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, senza toccare i pali, la traversa o la rete, finché il pallone non è stato calciato».

                      Il nuovo testo rimette all’arbitro la possibilità di stroncare qualsiasi comportamento del portiere ritenga essere antisportivo: «Il portiere difendente deve rimanere sulla linea di porta, di fronte al calciatore, tra i pali, fino a quando il pallone non viene calciato. Il portiere non deve comportarsi in modo tale da distrarre il calciatore in maniera scorretta, ad esempio ritardando l’esecuzione del tiro o toccando i pali, la traversa o la porta». L’Ifab ha precisato quanto sarà importante la correttezza: «Si chiarisce che il portiere non deve comportarsi in maniera che non mostri rispetto per il gioco e per l’avversario, cioè distraendo ingiustamente il calciatore». Quale sarà la prossima modifica?

                      CorSera
                      ...ma di noi
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                      • Irrlicht
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                        Ct Mancini: 'Zaniolo e Zaccagni non convocati? Motivi validi'
                        Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                        • Irrlicht
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                          Viminale, niente biglietti agli olandesi per Roma-Feyenoord
                          Questo l'orientamento per la partita di Europa League
                          L'orientamento del Viminale in merito alla partita Roma-Feyenoord di Europa League in programma il prossimo 20 aprile allo stadio Olimpico - a quanto apprende l'ANSA - è di procedere con l'indicazione del divieto di vendita dei biglietti ai tifosi olandesi. (ANSA)
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                            • In piedi tra le rovine
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                            Le nuove assurde regole sui rigori: i portieri dovranno restare immobili, fino al momento del tiro. Nessun movimento consentito. Già la maggior parte dei rigori è diventata puramente burocratica, basta un niente, il rigore non punisce più un fallo grave in area, ma addirittura qualcosa di estremamente veniale, se non addirittura inesistente. E’ chiaramente un semplice trucco per facilitare gli attaccanti e aumentare il numero dei gol. E ora questa nuova regola dell’IFAB, presa chiaramente per ostacolare il mestiere del portiere. Ma perché i portieri subiscono e non si ribellano, perché non scendono in sciopero, e non hanno l’orgoglio di difendere la dignità del loro lavoro?

                            Ho scoperto che da qualche tempo sui rigori tifo per i portieri. Lo faccio in parte per simpatia naturale, un po’ perché cerco di ribellarmi al loro destino di vittime predestinate. Figuriamoci adesso che hanno messo regole ancor più restrittive. Il portiere già non può muovere i piedi dalla linea di porta prima del tiro, adesso la sua immobilità deve essere totale, non può nemmeno toccare la traversa o saltellare un po’ prima, sciogliere i muscoli di gambe e braccia. Nulla. Immobilità assoluta.

                            Non solo l’assegnazione stessa del rigore sta diventando un arbitrio, una scusa: basta che una palla sfiori un braccio, una mano, anche involontariamente ed è rigore. Stiamo ore a parlare di Var e di tecnicismi assai controversi, senza alcuna certezza, usando il microscopio. La volontà di facilitare e aumentare i gol è diventata una perversione, un’imposizione, una protervia. Ti devi beccare già un rigore assurdo e il portiere può anche fare poco o niente se non tuffarsi da una parte quando il pallone è già stato colpito.

                            Maignan, portiere del Milan, ha detto: “Dal prossimo anno vorranno pure che ci voltiamo di spalle”. Quello che mi colpisce è come le decisioni dell’IFAB (International Football Association Board, 4 membri fissi di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, più altri 4 stabiliti dalla Fifa) siano non solo imposte, ma assolutamente subìte. Ecco se i portieri ritengono che certe regole siano ingiuste e penalizzanti per la loro dignità di giocatori, perché non si ribellano, perché non scioperano. Perché, non si rifiutano di entrare in campo, perché non boicottano la decisione: la prima volta che gli capita non si muovono proprio, e nemmeno ci provano a parare. Restino davvero fermi, immobili e si facciano far gol. Capisco che si chiede tanto e che certi gol possano costare davvero cari, però a tutto c’è un limite. E se non ora quando?

                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
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                              Matrimonio di interesse, Mou resta un altro anno ma vuole più poteri

                              Da contratto il matrimonio deve durare fino a giugno 2024. Al momento non è sul tavolo né una separazione né un prolungamento. Roma e Mourinho proseguiranno insieme anche la prossima stagione, rispettando gli accordi sottoscritti di due anni fa. Mourinho vuole continuare la sua avventura in giallorosso. Ma vuole farlo a condizioni diverse. Avendo più potere decisionale e indicando la direzione sportiva, ben consapevole delle difficoltà economiche. (...) Tutti nodi che dovranno essere sciolti nell’incontro programmato tra allenatore e proprietà. Perché la linea dei Friedkin non è mai cambiata. (...) L’unico club che potrebbe far tentennare il portoghese è il Chelsea, visto che il futuro di Potter è ancora tutto da scrivere. E strettamente legato alla megalomania calcistica del proprietario Boehly. Ma la Roma ha bisogno di Mou, così come a lui serve la Roma per rimanere Special.


                              (La Repubblica)
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                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Un tempo l'Ifab che cambiava le regole del calcio era una eccezione epocale, perchè al regolamento ci si accostava con timore sacrale...adesso non si riesce a stare dietro alla "creatività" degli Idioti al potere.

                                Se l'intenzione è fare del calcio una specie di basket dove i goal si devono contare a decine, come i punti della pallacanestro, lo dicano, anzi lo facciano: il portiere può anche essere tolto di mezzo e si gioca coi "sistemi" di difesa come sul parquet...o si possono eliminare i pareggi, concludere le partite con una bella serie di rigori.

                                Stravolgendo il gioco pensano forse di attrarre le nuove generazioni, quelle che, secondo le indagini, non riescono a stare ferme per più di 10 minuti davanti al video o allo smartphone per seguire una partita? Quindi la soluzione è fare del calcio uno di quegli sport-show, quelle americanate per inebetiti?

                                Possono sempre aggiungere anche le cheerleaders e le scimmiette ammaestrate volendo, uno spettacolino a fine primo tempo. C'è sempre modo di fare meglio.
                                ...ma di noi
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