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Le firme sono ormai vicine tra la Juventus e Pogba. I bianconeri pronti ad investire 10 milioni di euro netti l'anno per un quadriennale facendo diventare Pogba un simbolo bianconero.
Il ritorno a Torino del francese è iniziato e uomini di fiducia sono già alla ricerca di una nuova casa per il giocatore voluto fortemente da Max Allegri per il nuovo ciclo bianconero.
Gazzetta
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sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Dries Mertens è un profilo esperto, che farebbe felice Josè Mourinho e che aggiungerebbe alla rosa della Roma un'altra colonna d'esperienza dopo RuiPatricio, Smalling e, a partire dalle prossime settimane, Matic. Un conto però sono gli incastri tecnici, tutt'altra cosa sono quelli economici. Il belga lascia il Napoli per una mancata intesa su un rinnovo con richiesta di contratto a 2,4 milioni più bonus più 1,6 milioni di premio alla firma, più 800.000 euro da girare agli agenti.
Nemmeno la Roma si avvicinerebbe a questi livelli, ma i Friedkin proporrebbero un contratto diverso, sul modello di Matic: formula 1+1 vincolata al numero di presenze, intorno ai 2 milioni più bonus, con commissioni contenute entro il 10 per cento dell’accordo come da policy aziendale.
La scelta, come è normale, spetta dunque a Mertens, che potrebbe ricevere proposte anche dal Valencia di Gattuso.
(Corsport)
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Non c'è ancora aria di rinnovo con la Roma per Nicolò Zaniolo, che vedrà scadere il proprio contratto nel 2024 e che, al momento, non ha ancora attirato maxi offerte che possano accompagnare l'uscita del classe '99 da Trigoria. E se un'entrata in gioco decisa della Juventus o del Milan potrebbe decisamente cambiare gli scenari, lo stallo nelle trattative generano dubbi legittimi sia in seno a Zaniolo che alla Roma stessa. Se nessuno busserà ai cancelli di Trigoria con un'offerta superiore ai 40 milioni, Zaniolo rischia di rimanere alla Roma per mancanza di alternative reali, e non per convinzione del club di investire sulla sua definitivo rinascita.
Ma la situazione finanziaria del club suggerisce alla dirigenza di attendere e di non prendere decisioni affrettate. I rapporti tra la società ed il procuratore del giocatore rimangono buoni, e intanto Zaniolo si rifugia in Sardegna dove si gode un po'di tempo con suo figlio Tommaso e si prepara fisicamente alla prossima stagione.
(Corsport)
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Cessione Palermo, si inserisce Pallotta (Guendalina Galdi - Redazione Di Marzio) Testa solo sul campo e all’impegno decisivo per la promozione in serie B (domenica 12 giugno il ritorno della finale playoff contro il Padova). Ma a Palermo un tema caldo è anche quello relativo alla cessione del club. C’è il City Group — proprietario di dieci squadre nel mondo, dal Manchester City al New York — che è interessato da settimane al club rosanero e spera di chiudere da lunedì prossimo, ma non solo. Il Palermo fa gola a molti gruppi esteri ed ora interessa concretamente anche a James Pallotta. L’ex proprietario della Roma vuole tornare nel mondo del calcio in Italia e ha formalizzato il proprio interesse con una lettera d’intenti in cui ha specificato di voler procedere sia in caso di promozione sia di permanenza in serie C. Per l’acquisto del Palermo dunque si inserisce anche Pallotta, ma prima la finale playoff: in palio c’è la B. Da lunedì il futuro del club sarà più definito.
Piani Barça: sacrificare De Jong per arrivare (anche ) a Koulibaly
Sacrificare Frenkie De Jong per dare a Xavi i rinforzi richiesti. È questa, secondo numerose fonti spagnole, l’idea che si sta facendo strada al Barcellona. Il centrocampista olandese non vorrebbe partire ma, davanti a una proposta da 80 milioni più bonus, i blaugrana lo libererebbero per reinvestire in altre operazioni. La cessione di De Jong — in pole il Manchester United e il City , l’immancabile Psg e il Bayern —potrebbe permettere di arrivare a Raphinha, il sostituto individuato per Dembelè, e a Koulibaly: al presidente del Napoli De Laurentiis, sostiene la stampa catalana, sarebbe stato anche annunciato l’arrivo di una proposta ufficiale per il difensore a breve. Ma prima, appunto, c’è da risolvere il nodo De Jong.
CorSera
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Non si parla di ste cose prime di domani seraaaaaa
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Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Repubblica afferma che da Trigoria fanno sapere che Bale e Mertens, insieme a tutti i nomi di un certo calibro, non sarebbero colpi con fondamenti economici e tecnici. La fonte, inoltre, aggiunge che il gran colpo arriverà ma la percezione è che sarà un acquisto funzionale, più che un nome altisonante.
Marco Campanella Vocegiallorossa.it
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MILANO FINANZA (F. BERTOLINO) - La Fifa prepara la stretta sui procuratori. Il nuovo regolamento, che MF-Milano Finanza ha potuto visionare, dovrebbe entrare in vigore durante l'estate 2023 e rivoluzionerà l'intermediazione dei contratti dei calciatori.
L'industria degli agenti ha generato un giro d'affari di oltre 4 miliardi di dollari fra 2011 e 2021, ma a detta del presidente Fifa, Gianni Infantino, ha operato con logiche «da far west». La nuova disciplina si applica direttamente a tutti i trasferimenti internazionali di giocatone indirettamente anche al calciomercato domestico perché le federazioni associate alla Fifa, inclusa l'italiana Figc, dovranno adottarne le disposizioni più incisive.
Si prevede anzitutto la reintroduzione dell'albo dei procuratori, a cui si accederà attraverso un esame e il pagamento di una quota annuale. L'iscrizione sarà necessaria per svolgere l'attività di intermediazione nel calciomercato, sicché di fatto il regolamento reintroduce una licenza obbligatoria. Gli agenti dovranno essere poi in possesso di alcuni requisiti di onorabilità fra cui l'assenza di condanne per gravi reati e di conflitti d'interesse. Il contratto di rappresentanza fra calciatore e agente dovrà essere stipulato in forma scritta e a pena di nullità non potrà durare più di due anni, con possibilità di rinnovo a scadenza.
Cosa ancor più importante, il regolamento introduce un divieto di rappresentanza multipla per cui un procuratore non può offrire servizi a più di una parte coinvolta in una transazione: non può per esempio fare da agente al calciatore e alla squadra venditrice. L'unica eccezione prevista è la possibilità di rappresentare sia il giocatore sia la squadra compratrice, a patto che entrambi i clienti diano consenso esplicito alla doppia rappresentanza. Salvo una limitata eccezione per gli stipendi al di sotto dei 200 mila dollari, il cliente è il solo autorizzato a pagare l'agente che non può quindi ricevere compensi da altre parti coinvolte nella transazione. Tutti i pagamenti dovranno poi passare attraverso l'istituenda camera di compensazione della Fifa (clearing house) che potrà così vigilare sul rispetto dei limiti alle commissiona.
La parte più dirompente del regolamento Fifa riguarda però i limiti ai compensi esigibili dai procuratori, anch'essi tassativi. Se il cliente del procuratore è un calciatore la commissione non potrà superare il 5% dello stipendio del giocatore se la sua remunerazione è al di sotto dei 200 mila dollari e il 3% dello stipendio se invece supera tale soglia. Se il cliente del procuratore è la squadra acquirente, si applicano i medesimi limiti. Se invece il procuratore rappresenta sia l'individuo sia la squadra acquirente, il tetto alle commissioni è del 10% se lo stipendio è al di sotto di200 mila dollari e del 6% se è al di sotto di questa soglia. Infine, se il cliente è il club venditore, la commissione massima esigibile è fissata al 10% del valore dell'operazione.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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MILANO FINANZA (F. BERTOLINO) - La Fifa prepara la stretta sui procuratori. Il nuovo regolamento, che MF-Milano Finanza ha potuto visionare, dovrebbe entrare in vigore durante l'estate 2023 e rivoluzionerà l'intermediazione dei contratti dei calciatori.
L'industria degli agenti ha generato un giro d'affari di oltre 4 miliardi di dollari fra 2011 e 2021, ma a detta del presidente Fifa, Gianni Infantino, ha operato con logiche «da far west». La nuova disciplina si applica direttamente a tutti i trasferimenti internazionali di giocatone indirettamente anche al calciomercato domestico perché le federazioni associate alla Fifa, inclusa l'italiana Figc, dovranno adottarne le disposizioni più incisive.
Si prevede anzitutto la reintroduzione dell'albo dei procuratori, a cui si accederà attraverso un esame e il pagamento di una quota annuale. L'iscrizione sarà necessaria per svolgere l'attività di intermediazione nel calciomercato, sicché di fatto il regolamento reintroduce una licenza obbligatoria. Gli agenti dovranno essere poi in possesso di alcuni requisiti di onorabilità fra cui l'assenza di condanne per gravi reati e di conflitti d'interesse. Il contratto di rappresentanza fra calciatore e agente dovrà essere stipulato in forma scritta e a pena di nullità non potrà durare più di due anni, con possibilità di rinnovo a scadenza.
Cosa ancor più importante, il regolamento introduce un divieto di rappresentanza multipla per cui un procuratore non può offrire servizi a più di una parte coinvolta in una transazione: non può per esempio fare da agente al calciatore e alla squadra venditrice. L'unica eccezione prevista è la possibilità di rappresentare sia il giocatore sia la squadra compratrice, a patto che entrambi i clienti diano consenso esplicito alla doppia rappresentanza. Salvo una limitata eccezione per gli stipendi al di sotto dei 200 mila dollari, il cliente è il solo autorizzato a pagare l'agente che non può quindi ricevere compensi da altre parti coinvolte nella transazione. Tutti i pagamenti dovranno poi passare attraverso l'istituenda camera di compensazione della Fifa (clearing house) che potrà così vigilare sul rispetto dei limiti alle commissiona.
La parte più dirompente del regolamento Fifa riguarda però i limiti ai compensi esigibili dai procuratori, anch'essi tassativi. Se il cliente del procuratore è un calciatore la commissione non potrà superare il 5% dello stipendio del giocatore se la sua remunerazione è al di sotto dei 200 mila dollari e il 3% dello stipendio se invece supera tale soglia. Se il cliente del procuratore è la squadra acquirente, si applicano i medesimi limiti. Se invece il procuratore rappresenta sia l'individuo sia la squadra acquirente, il tetto alle commissioni è del 10% se lo stipendio è al di sotto di200 mila dollari e del 6% se è al di sotto di questa soglia. Infine, se il cliente è il club venditore, la commissione massima esigibile è fissata al 10% del valore dell'operazione.
Ho postato pochi giorni fa un articolo del tetto imposto sulle commissioni da parte dei Friedkin (mi pare il 10% massimo), e giustamente mi è stato risposto che senza “ungere” certi ingranaggi, i giocatori non vengono.
Per me è un discorso miope, sono contento della scelta societaria.
Noi continueremo a non vincere, ma non ci venissero a parlare di Superleghe, meritocrazia ed altre amenità varie.
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Ho postato pochi giorni fa un articolo del tetto imposto sulle commissioni da parte dei Friedkin (mi pare il 10% massimo), e giustamente mi è stato risposto che senza “ungere” certi ingranaggi, i giocatori non vengono.
Per me è un discorso miope, sono contento della scelta societaria.
Noi continueremo a non vincere, ma non ci venissero a parlare di Superleghe, meritocrazia ed altre amenità varie.
Che poi magari na bella coppetta che "Nun conta n cazz0" ogni poco...mica ce fa schifo.
Ma non è tanto il discorso ad essere miope, è il sistema ad essere così e poi è così a causa, lo sappiamo, della legge Bosman...e quindi i calciatori sono adesso come attori di giro che vanno dove trovano le migliori condizioni...e si fanno rappresentare da questi agenti piazzisti che spesso influenzano grandemente certe scelte...pensiamo a Pogba o a Donnarumma: se ne sono andati quando non era il tempo di andarsene, forse facendo un danno alla propria carriera ma chiaro non al loro portafoglio.
Ormai alla vecchia maniera, cioè col DS che costruiva da solo una squadra, nessuno lavora più o forse, non so, realtà ancora di (ottima) provincia tipo Udinese, Sassuolo, una provincia un pò più grande come l'Atalanta...ma se un Gasperini volesse una volta togliersi uno sfizio e ingaggiare un "nome", dovrebbe prima anche lui trattare con l'agente.
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