Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Sean]

La questione riguarda il gioco e la squadra, non il singolo e meno che mai l'ultimo arrivato (tra l'altro ieri ben gestito dalla difesa granata).

Come ha detto Cri, dopo il pari c'erano ancora 30 minuti per segnare la vittoria...e non si è visto niente, nessun tentativo di forzare la mano alla partita.

Questo atteggiamento dura da ben prima l'arrivo di Vlahovic o Zakaria o chi per loro...è più strutturale, riguarda la psiche e il gioco della squadra. Vlahovic non è un giocatore che si prende la palla da solo e si fa 60 metri fino in porta: è una punta. Di tre ieri non ne hanno fatta una...benissimo, ma se c'è chi è marcato, gli altri no...o se non crei un volume di gioco atto a valorizzare le 3 punte, ci stiamo a girare i pollici nell'attesa di un colpo di fortuna o del caso...e non grazie ad un tuo atteggiamento.

Si sta tenendo un registro troppo passivo. Si gioca quei 20 minuti iniziali e poi addio.

[Sean]

Marotta ed Ausilio hanno rinnovato fino al 2025.

[Sean]

Vendita Atalanta, è fatta: Percassi vende alla cordata di Stephen Pagliuca

L’annuncio che ufficializza la vendita: al gruppo americano il 55% delle quote. La famiglia Percassi manterrà la quota del 45%

È arrivato l’annuncio ufficiale: il controllo dell’Atalanta passa a un gruppo americano, guidato dal presidente del maxi fondo di investimento americano Bain Capital, Stephen Pagliuca. La cessione dalla famiglia Percassi riguarda il 55% delle quote. Lo comunica la stessa società nerazzurra con un annuncio ufficiale sul proprio sito internet, oggi, sabato 19 febbraio.

«Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A — si legge nel comunicato ufficiale della società — annuncia la sottoscrizione di un accordo di partnership tra la famiglia Percassi e un gruppo di investitori capitanati da Stephen Pagliuca, Managing Partner e Co-owner dei Boston Celtics, oltre che Co-chairman di Bain Capital, uno dei principali fondi di investimento al mondo. L’accordo prevede l’ingresso dei nuovi investitori con una quota complessiva del 55% nel capitale sociale de La Dea Srl (“La Dea”). La famiglia Percassi manterrà la quota del 45%. La Dea è la sub-holding della famiglia Percassi detentrice di circa l’86% del capitale sociale dell’Atalanta. La famiglia Percassi rimarrà il principale singolo azionista e la governance sarà espressione di una partnership paritetica: Antonio e Luca Percassi continueranno a ricoprire la carica rispettivamente di Presidente e Amministratore Delegato dell’Atalanta, mentre Stephen Pagliuca verrà nominato Co-chairman del Club. Il gruppo di nuovi investitori comprende professionisti di primo piano con una profonda esperienza nel settore del calcio e dello sport in genere. Anche per questo, la partnership si pone l’obiettivo di rafforzare la società e la squadra, con l’intento di conseguire un ulteriore miglioramento dei risultati sportivi ed economici – oltre a quelli ragguardevoli – sin qui raggiunti».


«Abbiamo colto, con la mia famiglia, questa opportunità, con l’obiettivo di far crescere la nostra squadra scegliendo di rimanere legati al Club, che in oltre dieci anni abbiamo portato a risultati che forse nessuno si sarebbe aspettato da una squadra di provincia — dice il presidente Antonio Percassi —. L’Atalanta, nelle cui file militavo negli anni ’60 è nel mio cuore così come è nel cuore di migliaia di tifosi che la supportano. Ci attendono grandi sfide e la mia convinzione è che la partnership con investitori di così alto profilo non potrà che accelerare il nostro percorso di crescita».

E Stephen Pagliuca, futuro co-chairman dell’Atalanta, commenta: «Siamo estremamente felici di entrare in partnership con la famiglia Percassi e di essere di supporto per il futuro sviluppo del club. L’Atalanta e i Boston Celtics condividono gli stessi valori sportivi: spirito di squadra e un legame unico con le proprie tifoserie e comunità. Riteniamo che la famiglia Percassi abbia costruito basi solidissime su cui lavorare insieme per un rafforzamento globale del marchio, con l’obiettivo di favorire una ulteriore diversificazione e crescita dei ricavi, permettendo al club di diventare sempre più competitivo su scala italiana e internazionale».


CorSera

[Sean]

Ottimo affare per chi subentra. Squadra con ossatura, bilancio sano, progettualità, la famiglia Percassi che almeno per i primi temipi resta nelle quote societarie e in dirigenza...quindi mi pare che tutti abbiano concluso un buon affare.

[sylvester]

Quagliarella è un altro senza età...

[marcu9]

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[KURTANGLE]

Ci sono 2 cose che non fanno ne passi avanti e ne in dietro, ma girano, i miei maroni

Hahahah

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[marcu9]

Mou.. [emoji3590]

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[Sidius]

Oliveira da due partite deve aver scoperto l’alcol

Ma sta squadra tolti 2-3 elementi è inguardabile, oggi formazione raccapricciante


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[Nasser95]

Mou.. [emoji3590]

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Interessante come gli allenatori più pagati in serie A(il Cagòn e mr.piangina)stanno facendo cagare.

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[Nasser95]

Oliveira da due partite deve aver scoperto l’alcol

Ma sta squadra tolti 2-3 elementi è inguardabile, oggi formazione raccapricciante


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L effetto Roma

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[CRI PV]

Gol di Kulusevski

[Sean]

La Roma non ha uno straccio di gioco e questa però è, al netto della quota di scarsoni in rosa, colpa di Mourinho.

[Arturo Bandini]

E' la Exor ad avere la sede legale in Olanda e quella fiscale in GB...non i proprietari della Juventus che sono italiani, abitano a Torino e pagano le loro tasse in Italia.

Pure Mediaset ha spostato la sede legale in Olanda...ma Berlusconi non è diventato olandese. La sua residenza fiscale come privato cittadino è in Italia...oltre alla ovvia sua nazionalità. Idem gli Agnelli.

non cambia molto ma mediaset ha spostato solo la sede legale, quella fiscale resta in italia a differenza di exor

[Sean]

non cambia molto ma mediaset ha spostato solo la sede legale, quella fiscale resta in italia a differenza di exor

La questione è più ampia: Mediaset non è una multinazionale, Exor sì. Controlla aziende in tutto il mondo, diciamo meglio della parte di mondo che è Europa ed Usa. La Fiat però è in Italia e paga le tasse qua, come la Ferrari. Poi nel portafoglio ci sono Stellantis, Chrysler, l'Economist e altre realtà industriali sparse in giro, dove non ci stanno dentro solo gli Agnelli (ma inglesi, americani, francesi) ed è chiaro che ai fini fiscali si sceglie una nazione vantaggiosa...perchè devi rendere conto delle uscite non solo a te stesso ma a tutti gli azionisti.

La sede legale è in Olanda perchè lì la legge stabilisce che i voti degli azionisti con azioni di molti anni valgono doppio, per cui potresti in certe partecipate ridurre le tue quote di azioni ma comunque mantenerne il controllo.