Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • fedeita
    Brutto
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    • La fogna
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    Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
    In pratica il Barcellona (che è non nella mer.da, ma di più), ha già un debito da 500 milioni con goldman sachs e adesso ne farà un altro da 1 miliardo e mezzo per fare lo stadio....
    Fanno all-in e secondo me è la cosa giusta, investendo nelle infrastrutture in Spagna si ritroveranno con gli stadi ultramoderni mentre noi saremo ancora con quei cessi architettonici di italia90.

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    • Sean
      Csar
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      • In piedi tra le rovine
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      Quelli per lo stadio sono chiamati debiti perchè chiedi i soldi a qualcuno ma tecnicamente sono investimenti...che sperano si ripaghino con lo stadio stesso.

      I debiti del Barcellona sono quelli dovuti alla gestione degli stipendi e dei cartellini, che hanno mandato in sofferenza i conti.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • CRI PV
        Mufasa
        • Nov 2007
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        • esperto a 360°
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        Sulle frequenze di Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto l’ex capo della Procura della Repubblica di Napoli Giandomenico Lepore, protagonista nella vicenda giudiziaria di Calciopoli nel 2006.
        Ecco le dichiarazioni del magistrato all’indomani della puntata di Report dedicata alle plusvalenze della Juve e nel corso della quale ha parlato anche Luciano Moggi ricollegandosi anche a Calciopoli:
        “Moggi mi ha chiamato in causa a Report?*Moggi ha ragione*nel sostenere che andava processato l’intero sistema calcistico italiano e non solo la Juventus”, le prime parole di Lepore.
        Poi la rivelazione:*“Purtroppo,*mentre erano in corso le intercettazioni telefoniche, siamo stati boicottati da L’Espresso,che pubblicò le notizie riguardanti lo scandalo costringendoci a interrompere le indagini”.
        E ancora, ha aggiunto l’ex procuratore della Repubblica:*“Se fossimo andati avanti, sarebbe emerso che tutte le grandi squadre erano coinvolte, compresa l’Inter. Anche il Napoli non si sarebbe salvato, tutto il calcio italiano era marcio. La definizione di ‘cupola’ in riferimento a*Moggi e Giraudo? Io non ho mai parlato di ‘cupola’, perché la Juve non era l’unica indagata”.
        Moggi vittima?*“Assolutamente no. L’inchiesta sulle plusvalenze può essere una nuova Calciopoli? Non penso, anche in questo caso sono sicuro che il problema non riguardi solo la Juve.”

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        • KURTANGLE
          Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
          • Jun 2005
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          • Borgo D'io
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          Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
          slurpando i primi cappelloni
          Hahaahha

          Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          • CRI PV
            Mufasa
            • Nov 2007
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            E shottini di sborra

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            • germanomosconi
              Bodyweb Senior
              • Jan 2007
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              • pordenone
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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Quelli per lo stadio sono chiamati debiti perchè chiedi i soldi a qualcuno ma tecnicamente sono investimenti...che sperano si ripaghino con lo stadio stesso.

              I debiti del Barcellona sono quelli dovuti alla gestione degli stipendi e dei cartellini, che hanno mandato in sofferenza i conti.
              non lo metto in dubbio, trovo i numeri un po' elevati tutto qua.
              Originariamente Scritto da Marco pl
              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
              Originariamente Scritto da master wallace
              IO? Mai masturbato.
              Originariamente Scritto da master wallace
              Io sono drogato..

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              • robybaggio10
                Bodyweb Senior
                • Dec 2011
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                • Franciacorta
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                Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                non lo metto in dubbio, trovo i numeri un po' elevati tutto qua.
                Uno puo' avere un debito "proporzionale" al suo fatturato. In ogni caso le banche sanno che i soldi torneranno. Il rischio insolvenza e' cmq basso (secondo loro).
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
                TOTALE: 270

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                • Sean
                  Csar
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Ma poi in Spagna gli stadi non li riducono, per cui se rifai il Camp Nou con 80 o 90 mila posti i costi lievitano enormemente, considerando che se lo fanno come il Bernabeu (cioè con tutte quelle innovazioni multifunzionali, fantascientifiche) è chiaro che il miliardo lo superi abbondantemente...ma a Barcellona lo stadio è un polo turistico, la città è visitatissima, in specie dai giovani, il tour dello stadio è un must, e poi le partite sempre pieno...e poi eventi, concerti, basket e chissà cos'altro, per cui lì le banche stanno tranquille per davvero.

                  Il problema del Barcellona è rimettere su una squadra di stelle, perchè se il Real prende Haaland o Mbappè (o entrambi) il Bernabeu tirerà più del Camp Nou...e per del lungo tempo temo.
                  ...ma di noi
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                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • Sean
                    Csar
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                    Genoa-Sampdoria 1-3: i blucerchiati scacciano via la paura, la squadra di Sheva precipita a fondo

                    La squadra di D’Aversa domina il campo e va in gol con Gabbiadini due volte e Caputo. I rossoblu nei guai, solo la Salernitana ha per il momento meno punti

                    You’ll never walk alone cantano i 20 mila di Marassi e Dio solo sa quanto entrambe le squadre avrebbero bisogno di non camminare mai sole. Il Genoa perché da quando è avvenuto l’avvicendamento in panchina ha raccolto un solo punto e ha segnato ieri l’unico gol, la Sampdoria in quanto reduce da una settimana che D’Aversa con signorilità ha definito «unica», è in balia di una tempesta societaria. Soffia un vento gelido di tramontana su Genova mentre il fantasma di Ferrero si allunga sullo stadio: prima gli ultrà scelgono di snobbarlo, limitandosi senza tanti fronzoli a esporre lo striscione «Oltre ogni ostacolo», ma poi nel corso della serata si alza il coro «Ferrero uomo di m....» e poi un appello nostalgico a colui che viene visto come l’unico in grado di ridare dignità alla società: Luca Vialli facci un gol».


                    Ci sarebbero tutti i prodromi per un collasso della squadra di D’Aversa. Invece, l’allenatore della Samp (che senza l’arresto del presidente dimissionario sarebbe stato probabilmente esonerato) aspetta solo 7’ prima di vedere andare in vantaggio la propria squadra: cross pennellato dalla destra di Candreva e torsione plastica di Gabbiadini che di testa segna la rete che cambia subito il ritmo della partita. I blucerchiati sono ben messi in campo, con Colley e Yoshida impermeabili agli attacchi peraltro velleitari di Pandev ed Ekuban e con la catena di destra formata da Bereszynski e Candreva in costante pressione sugli avversari.

                    Il Genoa fatica a macinare gioco, e per tutto il primo tempo lascia inoperoso Audero. Nella ripresa, dopo una clamorosa occasione fallita da Hernani, Caputo raddoppia ribattendo in rete il tiro di Candreva respinto da Sirigu. Pandev avrebbe la chance di dimezzare lo svantaggio ma Yoshida si supera, finché Gabbiadini da fuori area realizza il tris, grazie anche alla deviazione di Vanheusden: prima il gol viene annullato per fuorigioco di Caputo, poi quando l’attaccante è già stato sostituito, la Var dà l’ok.
                    Destro, subentrato, trova la rete dell’orgoglio genoano. Troppo poco, così finisce con i rossoblù a capo chino sotto la curva, mentre la panchina blucerchiata è in festa.

                    Certo, le traversie societarie proseguono: il 15 dicembre è in programma l’adunata dei creditori di Farvem, una delle aziende dell’ex presidente a rischio fallimento. «Spero che Ferrero abbia visto la gara, giocata e vinta per lui» ha sospirato Gianluca Vidal allo stadio. Intanto è arrivata l’ufficialità dell’ingaggio come ds del Genoa di Johannes Spors, ex talent scout del Vitesse: 39 anni, tedesco, esperienze con Hoffenheim, Red Bull Lipsia da braccio destro di Rangnick e Amburgo. Sheva spera nel suo fiuto: a lui si accreditano le scoperte e la valorizzazione di Firmino, Naby Keita e Werner. Per questo Genoa basterebbero anche talenti inferiori.


                    CorSera
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                    nella necropoli deserta»

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                    • Sean
                      Csar
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                      Venezia-Juventus, formazioni e dove vederla: Allegri teme la trappola: «Abituati alle sorprese»

                      I bianconeri hanno vinto il girone di Champions ma in campionato stentano a decollare. Zanetti orgoglioso della stima del collega: «Non ci sottovalutano, è un vanto»

                      L’espressione del volto di Massimiliano Allegri dopo aver battuto il Malmoe e vinto in modo inatteso il girone di Champions, era tutta un programma. L’allenatore della Juventus aveva negli occhi la galleria degli errori commessi davanti alla porta dai suoi giocatori nel secondo tempo contro gli svedesi e ha annusato l’aria, lanciando subito l’allarme per la trasferta di Venezia. Dopo tre vittorie, nemmeno così brillanti, al cospetto di squadre malmesse come Salernitana e Genoa o semplicemente deboli come lo stesso Malmoe, la Juve riparte dal vecchio «Penzo», contro una neopromossa che ha preso otto gol nelle ultime due gare con Atalanta e Verona e che in casa ha battuto Roma e Fiorentina, ma ha perso con la Salernitana.

                      «Credo che solo Chiellini abbia giocato a Venezia. E io nel lontano 1995 — sottolinea Max —. È una sensazione strana, prendi il traghetto e se non vai lì a fare una partita da provinciale, rischi di farti male. Ci sono quei campi dove sembra che tutto sia più piccolo, sono partite veloci e il Venezia è una squadra che gioca bene, propositiva, crea molto, e quindi bisognerà fare una partita importante perché siamo in netto ritardo. Altrimenti potrebbero esserci delle sorprese? Noi siamo sempre a Pasqua, nell’uovo c’è sempre la sorpresa. Speriamo sia bella...».

                      Paolo Zanetti è onorato dalle parole di Allegri: «Questo per noi dev’esser un vanto, la Juve non ci sottovaluta». La sua è una squadra da maneggiare con cura, inesperta ma organizzata e capace di accendersi improvvisamente, con attaccanti rapidi. In sintesi, una possibile trappola per la Juve che «segna un gol ogni 5 tiri», soprattutto per quella che ha mostrato fin qui il suo lato oscuro, ovvero una certa tendenza a sottovalutare gli avversari, addirittura, secondo le parole di Allegri dopo Verona, a non rispettarli, pagandone quindi le conseguenze in classifica: i 7 punti di distacco dalla zona Champions andrebbero ridotti con un filotto di vittorie prima della sosta (prossime tappe Bologna fuori e Cagliari in casa), per poi giocarsi quasi tutto nei tanti scontri diretti di gennaio e febbraio.

                      Ma questa preoccupante instabilità c’era già l’anno scorso ed è stata camuffata a lungo grazie ai gol di Ronaldo: le cause possono essere ricondotte alle caratteristiche di alcuni giocatori, perché la squadra non è costruita bene e qualcuno non è all’altezza della situazione; però certi problemi spesso vengono accentuati anche dalla mancanza di polso della società. Allegri è stato richiamato anche per colmare questo vuoto, ma non è semplice, considerato anche il clima non sereno attorno al club per l’inchiesta sulle plusvalenze fittizie. Così Max lascia fuori dai convocati — definendolo «sfortunato» — il brasiliano Arthur, perché si è presentato in ritardo all’allenamento di ieri mattina. E questa Juve per recuperare terreno ha bisogno anche di un po’ di fortuna.


                      Probabili formazioni
                      Venezia (4-3-3)
                      : 88 Romero; 7 Mazzocchi, 31 Caldara, 30 Svoboda, 3 Molinaro; 5 Vacca, 27 Busio, 44 Ampadu; 33 Crnigoj, 17 Johnsen, 14 Henry
                      All.: Zanetti.
                      Juventus (4-2-3-1): 1 Szczesny; 2 De Sciglio, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro; 27 Locatelli, 25 Rabiot; 11 Cuadrado, 10 Dybala, 20 Bernardeschi; 9 Morata
                      All.: Allegri
                      Arbitro: Valeri di Roma
                      In tv: ore 18, Dazn

                      CorSera
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                          Udinese-Milan, formazioni e dove vederla: Pioli ha la febbre, in attacco c’è solo Ibrahimovic

                          Contro l’Udinese che ha appena cambiato l’allenatore, rossoneri ancora in emergenza. Pioli aumenta le rotazioni per cercare di limitare gli infortuni


                          Mancava solo Pioli con la febbre. Niente di grave, poche linee che non gli impediranno di andare comunque in panchina stasera nel freezer di Udine, ma sembra proprio che il Diavolo non possa avere pace. Ogni settimana ce n’è una. L’elenco degli infortuni è tanto impressionante quanto trasversale, nel senso che non risparmia nessun reparto: l’attacco è senza Leao, Giroud, Rebic e Pellegri, la difesa senza Kjaer e Calabria.

                          Le chance scudetto del Milan sono legate in maniera fatale alla soluzione o meno del rebus infortuni: dal mercato di gennaio arriverà un difensore — Milenkovic della Fiorentina è in cima alla lista — ma se non si trova alla svelta un correttivo alle troppe lesioni muscolari il titolo resterà un miraggio. Il gioco rossonero è dispendioso e logorante, fatto di scatti e controscatti, e una soluzione Pioli l’ha già individuata: più rotazioni dove possibile nel corso della partita, con Tonali ad esempio che non gioca mai più di un’ora. Udine stasera è un passaggio cruciale, per due ragioni: innanzi tutto perché dopo la dolorosa eliminazione in Champions serve una reazione forte e immediata, poi perché vincendo stasera al Friuli i rossoneri metterebbero pressione sulle dirette inseguitrici, visto che Inter e Napoli giocano solo domani rispettivamente con Cagliari ed Empoli.


                          Per il ruolo di centravanti Pioli non ha scelta: resta solo Ibrahimovic, che a Udine nel novembre di un anno fa segnò una doppietta strepitosa, col secondo gol in rovesciata. «Vogliamo lo scudetto» ha ribadito Zlatan nei giorni scorsi. L’Udinese ha però appena cambiato allenatore, licenziando Gotti. Al suo posto il vice, Cioffi: «Per me è l’occasione della vita». Diavolo avvisato.

                          Le probabili formazioni di Udinese-Milan
                          UDINESE (4-4-2): Silvestri; Perez, Becao, Nuytink, Udogie; Soppy, Arslan, Walace, Duelofeu; Beto, Success. All.: Cioffi
                          MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi, Tomori, Romagnoli, Hernandez; Tonali, Bennacer; Salemaekers, Diaz, Krunic, Ibrahimovic. All.: Pioli
                          Arbitro: Fourneau
                          Tv: ore 20.45, Dazn e Sky

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
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                            La Roma e Mayoral, il gol può cambiare tutto

                            La serata di Sofia potrebbe cambiare anche il destino di Borja Mayoral. Fino a due giorni fa il centravanti spagnolo era considerato in uscita dal club giallorosso, direzione Firenze. Oggi questa certezza non c’è più. Non solo per il gol, il suo diciottesimo in 54 presenze con la maglia della Roma, ma per lo spirito e la serietà che lo spagnolo ha messo in campo, Due doti che hanno colpito positivamente José Mourinho. La coppia con Abraham, autore di una doppietta che ha fatto salire a 100 i suoi gol in carriera, funziona e potrebbe essere riproposta lunedì sera contro lo Spezia. Le alternative, comunque, non mancano a Mourinho, che oltre a Shomurodov avrà a disposizione anche Felix, che si è negativizzato dal Covid. Niente di grave per Zaniolo, uscito a Sofia per un problema all’adduttore: l’ecografia a cui si è sottoposto ieri ha dato esito negativo.


                            (corsera)
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                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
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                              Sconcerti, i pronostici: la Juve per la rimonta, il Milan appeso a Ibrahimovic, l’Inter vince facile. Napoli e Atalanta rischiano

                              La squadra di Allegri ha trovato equilibrio e può approfittare di una striscia di avversari più leggeri. Per i rossoneri non è semplice a Udine. Il Cagliari non darà problemi a Inzaghi, Verona e Empoli test difficili per Atalanta e Napoli. Ma la partita più di qualità è Sassuolo-Lazio

                              Fiorentina-Salernitana 1

                              (oggi ore 15) Sembra una partita senza pronostico, la Salernitana non lotta solo per non retrocedere, lotta per non chiudere. È molta la differenza in campo. La Fiorentina ha segnato 11 reti nelle ultime 4 partite, quasi tre di media. In compenso ne ha subiti 8. Ma tra le due squadre ci sono 19 punti di differenza in 16 gare, davvero tanti. Ribery torna a Firenze, è una piccola suggestione, non di più. Non se n’è andato lui, non gli è stato rinnovato il contratto dalla Fiorentina. Sentimenti pochi. Pronostico 1

                              Venezia-Juventus 2

                              (oggi ore 18) La Juve ha trovato abbastanza equilibrio con il vecchio 4-4-2 di Allegri. Quello che spostava il gioco era Chiesa. Non facile la sua coesistenza con Morata, Dybala, Bernardeschi e Cuadrado. La Juve di Allegri è con Cuadrado ala e Danilo esterno basso, sostituito oggi da De Sciglio. È una Juve che non improvvisa più, i due esterni entrano dentro il campo e chiudono il campo, tengono una linea chiara e difendibile. La Juve sta avendo una serie di avversari meno stressanti (Genoa, Salernitana, adesso Venezia poi Bologna e Cagliari), ne sta approfittando per darsi una forma più concreta. È lontana dalle prime adesso, bisognerà vedere cosa avrà recuperato prima dei prossimi incontri diretti. Non si vedono più squadre complete, potrebbe essere la sorpresa se trova un ritmo di gol all’altezza del compito. Il Venezia ha preso otto gol nelle ultime due partite contro Atalanta e Verona, ma se parte per difendersi sa riuscirci. Comunque il pronostico è evidente: 2.

                              Udinese-Milan X 2

                              (oggi ore 20.45) Nonostante abbia trovato dopo anni un centravanti che segna (Beto, 6 reti, quanto Ibrahimovic), l’Udinese non riesce a trovare il proprio posto in campionato. In settimana è stato esonerato l’allenatore, Gotti, sostituito oggi dal suo vice Cioffi. Manca molto De Paul come ordine in mezzo al campo, la difesa sta subendo due gol in media da sette giornate. Ma è una squadra che fa fatica quando cerca di vincere, se si accontenta di tenere il campo è un buon avversario anche per una squadra come il Milan. È giusto discutere sempre Ibrahimovic, specie dopo una non partita come quello con il Liverpool, ma bisogna calcolare cosa sarebbe il Milan senza Ibrahimovic. Quello che è mancato è soprattutto Giroud, in gol solo una volta e quasi mai presente. Ibrahimovich, quarant’anni o meno, i suoi gol li ha segnati, soprattutto nelle ultime giornate: 5 reti in 7 gare. Pronostico X2.

                              Verona-Atalanta 1 2

                              (domenica ore 15) Il modello di Tudor è l’Atalanta. Marcature aggressive, chiuse sull’uomo, falli tattici leggeri in continuazione per fermare il palleggio degli altri, sovrapposizione infinite. Inverosimile ma reale il rendimento di Simeone. Quando hai un centravanti che segna 11 reti, puoi pensare a fare risultato contro chiunque. Gasperini ha una rosa quasi intatta, sembra sceglierà Ilicic e Pasalic per affiancare Malinovskyi. Riposano Pessina e Freuler. È un’Atalanta abbastanza rigida, quasi solo muscolare in questo dicembre. Il suo peccato non è aver perso l’ultima partita di Champions con il Villarreal, ma aver vinto nel girone solo contro lo Young Boys. Il Manchester United, sesto in Premier, la meno forte delle inglesi forti, gli ha preso 6 punti in due partite. Il Villarreal è una squadra esperta ma pur sempre tredicesima in Liga, gliene ha presi quattro su sei. È stata un’Atalanta non all’altezza per l’intero girone. Ora deve giudicarsi e ripartire. Sarà molto interessante vedere come reagiranno le due squadre contro avversari simili. Pronostico 1 2.

                              Napoli-Empoli 1 X

                              (domenica ore 18) Il Napoli è la squadra con più assenze, otto complessive nella rosa titolari, molte delle quali senza sostituzione come quelle di Koulibaly, Fabian Ruiz e Insigne. Osimhen ha trovato almeno Mertens che segna più di lui. In tempi normali il Napoli sarebbe favorito, con questa squadra il risultato è in sospeso perché i sostituti non mettono insieme una squadra normale, cioè affiatata, capace di un gioco continuo. L’Empoli è molto ben organizzato, stanno venendo fuori anche individualità forti come Bajrami, centrocampista offensivo, Parisi, esterno sinistro già molto cercato, e Viti, un difensore ragazzo. Più Pinamonti piccolo fenomeno che sembrava perso e adesso tornato a segnare con regolarità, già 6 reti. L’Empoli ha un’ultima eccezionalità, non ha giocatori indisponibili in un’epoca di grande fragilità. Credo vincerà il Napoli, ma con fatica. Pronostico 1 X.

                              Sassuolo-Lazio

                              (domenica ore 18) Dal punto di vista tecnico è forse la miglior partita della giornata. Sassuolo e Lazio hanno una qualità superiore. È in crescita il Sassuolo perché sono in crescita i suoi attaccanti giovani. Dopo Scamacca si è svegliato anche Raspadori, due gol l’ultima domenica. Alla Lazio manca Milinkovic, lo sostituirà Basic. Pronostico X 2.

                              Inter-Cagliari 1

                              (domenica ore 20.45) L’Inter ha 27 punti più del Cagliari, in nessuno sport sarebbe messa in dubbio la sua vittoria. Non lo faccio nemmeno io ma ricordo che il Cagliari è una mina vagante. Ha giocatori migliori della sua classifica e non perde da quattro giornate, nel senso che le ha pareggiate tutte. Nell’Inter è in dubbio Barella, ma credo che Inzaghi non si fidi dell’avversario. Giocheranno tutti i titolari. Pronostico 1.

                              Roma-Spezia 1

                              (lunedì ore 20.45) Lo Spezia è l’altra squadra insieme all’Empoli a non avere giocatori indisponibili. La Roma in compenso ne ha 6, tra cui due squalificati, Mancini e Zaniolo. Lo Spezia fuori casa ha perso 6 volte su 8 partite. Ha subito 24 reti per una media di tre a partita. La Roma è tutt’altro che al meglio ma contro questo tipo di avversari raramente sbaglia. Pronostico 1.


                              CorSera
                              ...ma di noi
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                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • robybaggio10
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                                • Franciacorta
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                                Effettivamente pero'...guardando come si schiera oggi la Juve in campo...il 5° posto ci puo' stare.
                                4 forti: Bonucci, De Ligt, Cuadrado e Dybala.
                                3 normali: Szczesny, Locatelli e Morata.
                                4 bidoni: De Sciglio, Pellegrini, Rabiot e Bernardeschi.
                                I SUOI goals:
                                -Serie A: 189
                                -Serie B: 6
                                -Super League: 5
                                -Coppa Italia: 13
                                -Chinese FA Cup: 1
                                -Coppa UEFA: 5
                                -Champions League: 13
                                -Nazionale Under 21: 19
                                -Nazionale: 19
                                TOTALE: 270

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