Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • robybaggio10
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    • Dec 2011
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    • Franciacorta
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    Originariamente Scritto da ermzenn Visualizza Messaggio
    Ma la scossa mediatica si traduce in incassi, che a loro volta significano poter spendere sul mercato appunto per vincere
    Perché, almeno sulla carta, dovrebbero usare soldi della società

    Comunque non è proprio così, non è che comprano una squadra esclusivamente per divertimento e farla vincere... Non è un fantacalcio in grande

    Comunque Ronaldo non firmerà mai per una squadra che ha anche messi.
    Se vincono, il pallone d'oro andrà al 90% all'argentino e lui questo lo sa, ma non lo vuole
    Certo che e' un fantacalcio in grande...per gli sceicchi almeno! E usano i soldi che vogliono. La storia lo ha dimostrato.
    I SUOI goals:
    -Serie A: 189
    -Serie B: 6
    -Super League: 5
    -Coppa Italia: 13
    -Chinese FA Cup: 1
    -Coppa UEFA: 5
    -Champions League: 13
    -Nazionale Under 21: 19
    -Nazionale: 19
    TOTALE: 270

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    • sylvester
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      • Dec 2004
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      Vittoria che tira su di morale ma che mette ancora in evidenza la nostra sterilità offensiva...
      Ne avremmo potuti segnare 15.









      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

      (L. Pirandello)

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      • sylvester
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        • Dec 2004
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        Anche oggi prestazione incolore di Leao...

        Hauge è ancora in squadra, vero?









        "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
        Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
        vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

        (L. Pirandello)

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        • ermzenn
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          Se domani una tra Juventus e Napoli non vince o l'Atalanta perde sarete padroni del vostro destino

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          • robybaggio10
            Bodyweb Senior
            • Dec 2011
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            Se domani una tra Juventus e Napoli non vince o l'Atalanta perde sarete padroni del vostro destino
            Il Milan e' gia' padrone del proprio destino. Se le vince tutte va in champions.
            I SUOI goals:
            -Serie A: 189
            -Serie B: 6
            -Super League: 5
            -Coppa Italia: 13
            -Chinese FA Cup: 1
            -Coppa UEFA: 5
            -Champions League: 13
            -Nazionale Under 21: 19
            -Nazionale: 19
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            • ermzenn
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              Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
              Il Milan e' gia' padrone del proprio destino. Se le vince tutte va in champions.
              Giusto, non avevo pensato agli scontri diretti che avete ancora

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              • Sean
                Csar
                • Sep 2007
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                • In piedi tra le rovine
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                L’Inter vince a Crotone con i gol di Eriksen e Hakimi e si prepara a festeggiare lo scudetto. Tutto dipende dall’Atalanta, ma ormai la vittoria del titolo dopo 11 anni di attesa è realtà. Antonio Conte fa già il bilancio della sua esperienza in nerazzurro: “Con l’Inter ho fatto la scelta più difficile. Tanti non l’avrebbero fatto. E invece io sono venuto e mi sono messo in discussione, amo le sfide. Stiamo riuscendo nell’impresa di far cadere un regno. E di rimanere nella storia dell’Inter. Ai giocatori l’ho detto, chi vince fa la storia, chi non vince è uno dei tanti”

                Vincere 1-0, 2-0 o 3-0 a Crotone non fa differenza. L’importante è che i gol di Eriksen e Hakimi abbiano buone chances di diventare i gol scudetto per l’ Inter dopo 11 anni di attesa. Adesso non dipende dall’ Inter di Conte ma dall’Atalanta di Gasperini che del resto non è mai stata una vera rivale scudetto, e il cui risultato serve ora a stabilire solo il quando e il come di questo giorno tanto atteso dai nerazzurri, dopo i nove anni di dominio assoluto Juventus. Siamo a quattro giornate dalla fine del campionato, anche quello dell’ Inter è stato un dominio assoluto. Anche se non sempre dimostrato col primo posto in classifica dove è stato a lungo il Milan, ma con la consapevolezza che comunque l’Inter di Conte lì sarebbe arrivata. Tale la sua forza e potenza. Nella sua sarcastica crudezza Cosmi lo ha detto in maniera afficace: “Il timbro di Conte sull’ Inter lo si è visto dal fatto che nel secondo tempo ha potuto mettere dentro Eriksen, Sanchez e Perisic. Indubbiamente un bel timbro”.

                La certezza dello scudetto offre a Conte la possibilità di fare già il bilancio: “Con l’Inter ho fatto la scelta più difficile. Tanti non l’avrebbero fatto. E invece io sono venuto e mi sono messo in discussione, amo le sfide. Stiamo riuscendo nell’impresa di far cadere un regno. E di rimanere nella storia dell’Inter. Ai giocatori l’ho detto, chi vince fa la storia, chi non vince è uno dei tanti”.

                Dopo le sconfitte consecutive con Sassuolo e Lazio il Milan non poteva permettersi un risultato diverso dalla vittoria sul Benevento. Nonostante la presenza di Ibrahimovic – forse è solo una coincidenza il ritorno alla vittoria e il ritorno del leader in campo – i gol sono venuti da Calhanoglu e Theo Hernandez. Gli scontri diretti con Juventus e Atalanta saranno comunque decisivi per la qualificazione Champions League.


                SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 34 Sabato 1 maggio 2021 Crotone - Inter 0-2 (69' Eriksen I, 90'+2' Hakimi I) Milan-Benevento 2-0 (6' Calhanoglu M, 60' T. Hernandez M) Domenica 2 maggio 2021 Lazio-Genoa 4-3 (30' Correa L, 43' Immobile rig. L, 47' Marusic aut. G, 48' Luis Alberto L, 56' Correa L, 80' Scamacca rig. G, 81' Shomurodov G) Bologna-Fiorentina 3-3 (31' Palacio B, 21' Vlahovic F, 64' Bonaventura F, 71' Palacio B, 74' Vlahovic F, 84' Palacio B) Napoli - Cagliari 1-1 (13' Osimhen N, 90'+4' Nandez C) Sassuolo - Atalanta 1-1 (32' Gosens A, 52' Berardi rig. S, ) Udinese - Juventus 1-2 (10' Molina U, 83' Ronaldo rig. J, 89' Ronaldo J) Sampdoria - Roma 2-0 (45' Silva S, 65' Jankto S) Lunedì 3 maggio 2021 Torino - Parma 1-0 (63' Vojvoda T) *** Vincere 1-0, 2-0 o 3-0 a Crotone non fa differenza. L'importante è che i gol di Eriksen e Hakimi abbiano buone chances di diventare i gol scudetto per l' Inter dopo 11 anni di attesa. Adesso non dipende dall' Inter di Conte ma dall'Atalanta di
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • Sean
                  Csar
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                  34a GIORNATA
                  Sabato 1 maggio 2021
                  Verona – Spezia 1-1
                  (46? Salcedo V, 86? Saponara S)

                  Crotone – Inter 0-2
                  (69? Eriksen I, 90’+2? Hakimi I)
                  Milan-Benevento 2-0
                  (6? Calhanoglu M, 60? T. Hernandez M)

                  Domenica 2 maggio 2021
                  Lazio-Genoa 12.30
                  Bologna-Fiorentina 15.00
                  Napoli – Cagliari 15.00
                  Sassuolo – Atalanta 15.00
                  Udinese – Juventus 18.00
                  Sampdoria – Roma 20.45

                  Lunedì 3 maggio 2021
                  Torino – Parma 20.45
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                  sopra una sola teca di cristallo
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                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Scudetto Inter, Conte: «Riusciti a far cadere il regno Juve. L’inno? Io non c’entro»

                    Il tecnico: «Non ci ritroveremo domani per il match dell’Atalanta: non dobbiamo niente a nessuno. L’Inter la mia sfida più difficile. L’inno Pazza Inter? Non l’ho cancellato io»

                    La vittoria dell’Inter a Crotone lancia i nerazzurri verso il 19° scudetto. Un’impresa , Antonio Conte vede il traguardo ed è molto soddisfatto. «Il campionato che stiamo facendo è figlio di una crescita costante, non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche di mentalità. Siamo riusciti a creare un qualcosa di granitico, abbiamo capito di poter fare qualcosa di grande e di poter rimanere nella storia dell’Inter. Stiamo riuscendo nell’impresa di far cadere un regno che durava da nove anni».

                    Come sarà la domenica, guarderete l’Atalanta insieme? «Ai ragazzi avevo già detto che dopo l’eventuale vittoria di Crotone avrei dato un po’ di riposo. Non ci ritroviamo, abbiamo bisogno di stare con le famiglie, vedremo la partita dell’Atalanta nelle nostre case. Non è giusto dipendere dagli altri, abbiamo un distacco talmente ampio che ce lo siamo meritati, quindi questo traguardo è tutto nostro».


                    «La mia sfida più difficile»

                    Conte ha cambiato l’Inter. «C’è stato un processo di crescita di questi ragazzi, c’era da fare un percorso per arrivare a vincere e diventare dei vincenti. Abbiamo condiviso un sogno. Ai ragazzi l’ho detto: per entrare nella storia di un club devi vincere».


                    Più difficile vincere a Torino o all’Inter, nelle tante difficoltà della stagione? «Sono due situazioni di difficoltà enorme. Alla Juve venni chiamato e non aveva né un indirizzo né una visione, era fuori dalla Champions League. Sono stato fortunato lì perché ho trovato un presidente che era un tifoso come Agnelli e siamo riusciti a battere il Milan e l’Inter del Triplete. Con l’Inter ho fatto una scelta difficile perché tanti si sarebbero nascosti dietro alla storia. Mi sono messo in discussione, divento tifoso della squadra che alleno. Non è stato semplice entrare nel cuore di tutti i tifosi interisti, sicuramente li ho capiti. Però io ho sempre dato tutto per questa squadra e mi sono sempre messo in gioco, questa volta in modo importante».


                    «Non ho cambiato io l’inno dell’Inter»

                    Conte puntualizza la storia dell’inno «Pazza Inter» che allo stadio ormai non suona più. «Non ho voluto cambiare io l’inno dell’Inter, chi ha preso queste decisioni si prenda la responsabilità di dirlo. Qualcuno ha usato la mia battuta di «essere meno pazza» e questo mi ha dato molto fastidio: non accadrà mai che io faccia una cosa simile. L’Inter per me era un pianeta nuovo. Non era semplice e non è semplice, ci sono tante dinamiche. Vedo che alla minima occasione si cerca di essere negativi».


                    CorSera
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                    sopra una sola teca di cristallo
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                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Milan, Donnarumma: colloquio con gli ultrà a Milanello. «O rinnovo o non giochi contro la Juventus»

                      Il portiere del Milan ha incontrato una delegazione di tifosi prima della partita con il Benevento per discutere del contratto. Gigio sarebbe uscito in lacrime dal confronto

                      Con il Benevento dell’ex Filippo Inzaghi, la squadra di Pioli vince 2-0 e si lascia alle spalle la mini-striscia negativa, tornando provvisoriamente al secondo posto. «Senza spirito di squadra non si va da nessuna parte, specie noi che siamo forti ma non così forti da non aver bisogno dell’apporto di tutti» sottolinea Stefano Pioli nella notte in cui ritrova Ibrahimovic. «Zlatan è un campione, fa crescere il valore della squadra e dei suoi compagni. Non averlo avuto per tanto tempo ha inciso, con il Benevento abbiamo reagito e dimostrato carattere. Ha intelligenza calcistica evoluta, gli piace fare regista offensivo. Per quanto ci riguarda dobbiamo essere più solidi quando gli avversari hanno la palla».

                      Donnarumma, confronto con gli ultrà sul rinnovo

                      Ma fuori dal campo le acque restano agitate. Il futuro dei giocatori con il contratto in scadenza è uno degli argomenti che turbano i giorni del Diavolo. In primis sono le intenzioni di Gigio Donnarumma: il suo procuratore, Mino Raiola, chiede un ingaggio non inferiore a 10 milioni per prolungare l’accordo che terminerà il 30 giugno. Il Milan fra parte fissa e bonus non intende alzare la posta oltre agli otto milioni. La Juventus, prossima avversaria del Milan, è pronta a piombare sul giocatore a costo zero. Non è perciò casuale che una delegazione della curva sud questa mattina si sia recata a Milanello oltre che per incitare la squadra, in piena lotta per un posto in Champions, per incontrare privatamente il portiere. Pur restio ad affrontare il gruppo di ultrà, il giocatore si è sottoposto al confronto. I tifosi gli avrebbero chiesto chiarezza e, in caso di mancato rinnovo la prossima settimana, di evitare di giocare il prossimo week end con la Juventus. Promessa che evidentemente Donnarumma non si è sentito di stringere, nonostante la pressione dei tifosi. Ha però detto loro che ancora non ha firmato nulla e che sarà lui a decidere il futuro. Secondo le indiscrezioni Gigio sarebbe uscito in lacrime dall’incontro, si è sentito tirato per la giacchetta dalla società ad accettare il confronto. Una pressione che non voleva avere soprattutto nella settimana che precede la partita con la Juve, sua possibile futura destinazione.


                      I dubbi di Romagnoli

                      E poi ci sono altri dossier aperti sul tavolo della dirigenza rossonera. Romagnoli, lanciato in campo al posto di Kjaer influenzato, non nasconde dubbi e turbamenti per un ruolo non più da protagonista e apre interrogativi sul futuro. «Dipendesse da me, vorrei sempre giocare. Darò tutto me stesso finché sarò qua, abbiamo un obiettivo comune da inseguire». Com’è noto, il difensore legato al Diavolo fino al 2022 non pare più essere un elemento centrale del progetto di Maldini e Massara. Il suo futuro passa dalla Champions? «Ho un altro anno di contratto, questa è una domanda che dovete rivolgere ai dirigenti, non a me».

                      Ibra saluta l’ex compagno Inzaghi

                      A fine partita lo svedese ha salutato l’ex compagno di squadra Filippo Inzaghi, per la prima volta a San Siro da avversario contro il Milan. «La partita con il Milan non sarà mai come le altre, ma ora mi piacerebbe compiere l’impresa di salvare la mia squadra. È una strana sensazione tornare a San Siro senza il pubblico» dichiara l’eroe delle notti di coppa. Resta il rammarico per non aver sfruttato le occasioni create.«È ovvio che con il Milan avremmo sofferto ma abbiamo fatto 14 tiri nella porta di Donnarumma, abbiamo avuto occasioni con Lapadula e Iago Falque. Lasciamo Milano consapevoli che la squadra ha tenuto il campo e ha giocato ma ora ci attende una sfida delicatissima con il Cagliari. Mai stati finora nelle ultime tre posizioni, significa che avevamo fatto bene prima». Terz’ultimo in classifica si gioca nel finale di stagione la permanenza in A.


                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
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                        1) Se oggi non vinciamo siamo fottuti.

                        2) Pirlo nelle conferenze (ma quel che peggio in campo) ci mette l'entusiasmo di un adolescente trascinato ad una mostra surrealista quando avrebbe un appuntamento con gli amici per uscire a divertirsi.

                        3) I regni (uso la metafora di Conte) e le civiltà cadono giammai per eventi esterni (quelle sono solo le cause incidentali, transeunti ed ultime) ma perchè si sono prima svuotati, eviscerati dall'interno, smarrendo i caratteri costitutivi, o perchè il tempo ha operato un logorio, seguendo i regni e le civiltà lo stesso destino comune ad ogni uomo: nascita, giovinezza, apogeo e declino.

                        Nove anni hanno rappresentato il più grande, lungo ed esteso regno sul calcio italiano. Ora che di questo regno arriva la fine lo si potrà consegnare a quella storia che Conte cita spesso: mi sembra giusto sottolinearlo nell'esatto momento in cui si conclude questo regno, perchè se uno scudetto è frutto, secondo Conte: "di notti insonni e sacrifici", figuriamoci 9 di fila. Adesso come sempre si ricomincia.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
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                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                        • robybaggio10
                          Bodyweb Senior
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                          La Juve oggi puo' anche pareggiare. Gli basta poi vincerle tutte e si qualifica.
                          I SUOI goals:
                          -Serie A: 189
                          -Serie B: 6
                          -Super League: 5
                          -Coppa Italia: 13
                          -Chinese FA Cup: 1
                          -Coppa UEFA: 5
                          -Champions League: 13
                          -Nazionale Under 21: 19
                          -Nazionale: 19
                          TOTALE: 270

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                          • Sean
                            Csar
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                            • In piedi tra le rovine
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                            Nicolò Schira@NicoSchira
                            Maurizio #Sarri is getting closer and closer to #ASRoma as new coach. Ready 2-years contract (€4M/year + add-ons). #transfers
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • germanomosconi
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                              Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                              La Juve oggi puo' anche pareggiare. Gli basta poi vincerle tutte e si qualifica.
                              ma vale per tutti visto che ci sono gli scontri diretti il problema è che juve e milan non ne vincono quasi mai 2 fila e lo sai benissimo
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                              • robybaggio10
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                                Ieri c'e' stato un confronto tra Donnarumma e i tifosi della curva. Donnarumma sarebbe uscito quasi in lacrime. Se sbaglia qualcosa in Juve-Milan lo ammazzano! Hanno tutto il mio appoggio.
                                I SUOI goals:
                                -Serie A: 189
                                -Serie B: 6
                                -Super League: 5
                                -Coppa Italia: 13
                                -Chinese FA Cup: 1
                                -Coppa UEFA: 5
                                -Champions League: 13
                                -Nazionale Under 21: 19
                                -Nazionale: 19
                                TOTALE: 270

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