Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
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    Il Milan vince a Parma e resiste all’attacco al suo secondo posto. Partita facile che diventa complicata, la squadra di Pioli va avanti con Rebic e Kessie, poi Ibrahimovic si fa incredibilmente espellere per proteste, il Parma riapre il match, ma alla fine i rossoneri si mettono al sicuro con Leao vincendo in dieci. Quello che conta davvero per il Milan è il posto in Champions League. Pioli va sul concreto: “Bisogna ragionare partita per partita e forse abbiamo sbagliato a guardare troppo avanti…”

    La vittoria del Milan a Parma è soprattutto un sospiro di sollievo. Perché veniva dal pareggio a San Siro con la Sampdoria, perché non è più la squadra rullo compressore di qualche mese fa, perché il secondo posto non è più così sicuro ed è esposto abbastanza al vento, perché una partita tutto sommato facile e messa sulla giusta via si stava incredibilmente complicando per l’espulsione di Ibrahimovic. Una parola di troppo all’arbitro – probabilmente dovuta alla sua megalomania con cui si autoconvince di poter fare e dire qualsiasi sciocchezza – ed ecco un cartellino rosso che poteva compromettere la partita, ma il gol di Leao ha addirittura dato un’ampia proporzione alla vittoria.


    Pioli alla fine ci ha tenuto ad affermare che il Milan deve stare con i piedi in terra, che sta facendo moltissimo, e che probabilmente questo troppo pensare al futuro e magari mettersi anche qualche strana idea in testa – fino a poche settimane fa si parlava del Milan come dell’alternativa all’ Inter – gli ha tolto quella cattiveria di chi gioca ogni partita come se dovesse essere l’ultima. Probabilmente a Pioli e al Milan non interessa tutto sommato, a questo punto, nemmeno troppo il secondo posto, anche se gioca per ottenerlo. L’obiettivo è la Champions League e dunque secondo posto o quarto fa poca differenza.

    SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 30 Sabato 10 aprile 2021 Spezia - Crotone 3-2 (40' Djidji C, 63' Verde S, 78' Simy C, 89' Maggiore S, 90'+2' Erlic) Parma - Milan 1-3 (8' Rebic M, 44' Kessie M, 66' Gagliolo P, 90'+4' Leao) Udinese - Torino 0-1 (61' Belotti rig. T) Domenica 11 aprile 2021 Inter - Cagliari 1-0 (77' Darmian I) Verona - Lazio 0-1 (90'+2 Milinkovic Savic L) Juventus - Genoa 3-1 (4' Kulusevski J, 22' Morata J, 49' Scamacca G, 70' McKennie N) Sampdoria - Napoli 0-2 (35' Fabian Ruiz N, 87' Osimhen) Roma - Bologna 1-0 (44' Mayoral) Fiorentina - Atalanta 2-3 (13' Zapata A, 40' Zapata A, 57' Vlahovic F, 66' Vlahovic F, 70' Ilicic rig. A) Lunedì 12 aprile 2021 Benevento - Sassuolo 20.45 *** La Juve, il Napoli e la sfida liquida per la Champions League Toccato il fondo, dopo l'eliminazione col Porto e il ko col Benevento, dato l'addio allo scudetto dopo 9 anni, probabilmente la Juventus gioca un po' più libera di testa, meno ossessionata. E dal risultato e dall'obbligo di
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    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Espulsione di Ibrahimovic in Parma-Milan, Maresca non perdona. Ma cosa gli ha detto? «Mi sembra strano»

      Lo svedese espulso al 60’: rosso per proteste. Pioli: «Gli ha chiesto“davvero non ti interessa cosa devo dire io?”». Donnarumma: «Maresca, sempre a fare il protagonista»

      Cartellino rosso, diretto, senza appello. Zlatan Ibrahimovic è stato espulso al 15’ del secondo tempo della partita poi vinta dal Milan 3-1 contro il Parma. Colpa di qualche parola di troppo rivolta all’arbitro Maresca (già noto per un accesissimo scambio di opinioni con Antonio Conte in Udinese-Inter). Ma cosa ha detto Zlatan al direttore di gara?

      Ricostruiamo l’episodio. Al minuto 60 Donnarumma rilancia lungo verso Ibra, che di testa viene anticipato da Bani. Lo svedese si lamenta con Maresca, dice di essere stato spinto da dietro. L’azione prosegue, il Milan riconquista il pallone, ma la polemica di Zlatan, seppur non plateale, va avanti. Calhanoglu subisce una leggera spinta da un avversario, poi Saelemaekers va al contrasto con Pezzella e ottiene un fallo. A gioco fermo Ibra torna a rivolgersi all’arbitro, che si gira e subito estrae il cartellino rosso. Donnarumma, che è il capitano, urla a gran voce: «Cosa stai facendo Maresca? Sempre i protagonisti dobbiamo fare...».

      In campo nessuno, tra compagni e panchine, ha capito cosa i due si siano detti. «Zlatan ha discusso con l’arbitro e la cosa è durata un po’ di tempo, ma non gli ha mancato di rispetto e soprattutto non l’ha offeso», ha spiegato Stefano Pioli, dopo aver incontrato Ibra negli spogliatoi, a fine gara. «Non ho parlato con Maresca, non so le sue motivazioni —ha proseguito l’allenatore del Milan a Sky Sport —. A me Ibra ha riferito che gli ha detto come ultima frase: “Allora non ti interessa quello che dico io?”». I toni del battibecco iniziale non sono chiari, sul resto sembra che lo svedese abbia fatto ironia. L’ultima cosa che dice è: «Mi sembra strano, eh». A quel punto Maresca estrae il rosso, secondo qualcuno perché ha capito un’altra cosa. Tutto un malinteso, quindi.

      «Di Ibra posso dire che mancano dei piccoli dettagli, siamo assolutamente vicini al rinnovo» aveva infatti spiegato il direttore tecnico del Milan, Paolo Maldini prima del fischio di inizio. Intanto, Zlatan mancherà di sicuro contro il Genoa, a rischio anche la gara successiva con il Sassuolo: sarà decisivo il referto dell’arbitro Maresca.

      CorSera
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        Juventus-Genoa, formazioni e dove vederla. C’è Chiellini, in attacco Morata-Ronaldo. Pirlo chiede ferocia

        Il tecnico chiede alla sua squadra spesso distratta continuità dopo la vittoria sul Napoli. Alla Juventus fino a oggi sono mancati i punti persi con le piccole

        La Juventus di Pirlo non è «socialdemocratica» come quella di Heriberto Herrera degli anni 60, secondo la definizione dell’Avvocato. Ma dopo nove anni di tirannia più o meno illuminata si è trasformata in una squadra dall’animo sinceramente democratico, dato che ha lasciato 16 punti alle squadre della parte sinistra della classifica e 12 a quelle di destra. Se la prima quota non è irrisoria, è la seconda a marcare la distanza dalla vetta dell’Inter.


        Se ha una spiegazione per questo spreco che ha allontanato Madama dal decimo scudetto di fila, l’allenatore bianconero evita di darla prima di affrontare il Genoa di Ballardini, che già lo ha fatto soffrire fino ai supplementari agli ottavi di Coppa Italia a gennaio: «Pochi punti con le medio-piccole? Non me lo spiego. Negli scontri diretti abbiamo fatto sempre bene, ma purtroppo quando vinci gli scudetti raccogli punti con queste squadre. Abbiamo ancora tanti punti in palio e finiamo alla grande: l’obiettivo ce l’abbiamo in testa».


        La convincente vittoria sul Napoli, diretto concorrente per un posto in Champions, ha ridato una certa tranquillità all’allenatore, ma lui stesso vuole evitare qualsiasi rilassamento, anche per evitare di perseverare in certi errori: «La scossa? Quella dovevamo darcela mesi fa — riconosce il tecnico —. La vittoria col Napoli non serve se non diamo continuità. Serve la voglia feroce di fare tre punti, così da dare continuità e autostima».


        Il confronto con Sarri

        «Ferocia» è una parola inedita nel vocabolario di Pirlo, almeno davanti ai microfoni. Invece Sarri la usava spesso per tenere sul pezzo la sua Juve, perché certi difetti caratteriali erano già ben delineati . E non a caso il tecnico toscano considera un’impresa aver vinto lo scudetto, per giunta con una pandemia di mezzo. Adesso, con il primo posto ormai irraggiungibile e con alcuni giocatori che possono partire — Rabiot, Ramsey, Morata, forse lo stesso Dybala che oggi aumenterà il suo minutaggio — i cali di attenzione rimangono un rischio.

        Rispetto alla gestione del suo predecessore, Pirlo però ha un combattente in più come Chiellini e soprattutto ha Chiesa, diventato non solo il motore, ma anche l’anima offensiva della squadra assieme allo spietato Ronaldo. I meriti dell’allenatore nella crescita dell’azzurro ci sono senz’altro, come si è visto nel cross a testa alta per il gol di CR7 contro il Napoli: «Gli do consigli tattici e tecnici su ciò che voglio in campo. Sulla posizione da mantenere, le dinamiche della partita, il ruolo. Lui è bravo nell’uno contro uno, però deve migliorare nella gestione della palla, senza tenere la testa bassa. Ma è bravo, ascolta, ha voglia di imparare. Ha fame di calcio». È uno da Juve, insomma. Su altri invece servono conferme. Il finale di stagione serve anche a questo.

        Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Danilo; Kulusevski, Bentancur, Arthur, Chiesa; Morata, Ronaldo. All.: Pirlo
        Genoa (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Biraschi, Zajc, Badelj, Rovella, Zappacosta; Destro, Scamacca. All.: Ballardini
        Arbitro: Di Bello
        Tv: ore 15, Sky

        CorSera
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          Inter-Cagliari, formazioni e dove vederla: tornano Sensi e Sanchez

          I nerazzurri di Conte devono battere il Cagliari per tornare a +11 sul Milan. Il tecnico dovrebbe rilanciare dall’inizio Sensi e Sanchez. Anche Hakimi verso la panchina

          Il futuro, quello lontano, non esiste. L’Inter vive alla giornata, come un instant team. Antonio Conte è così concentrato sul riportare lo scudetto a Milano dopo 11 anni da non voler guardare oltre. «Non abbiamo fatto niente, se non ridare credibilità all’Inter, vista oggi come un’antagonista in Italia e in Europa: ci manca l’ultimo step».


          Non manca poi tanto, anche se c’è da riportare a 11 i punti di vantaggio sul Milan. I nerazzurri inseguono l’undicesima vittoria consecutiva contro il Cagliari, nella settimana in cui Conte è stato sottoposto al fuoco di chi lo accusa di vincere senza dare spettacolo. «Sacchi ha detto che il mio calcio non paga in Europa? Potremmo fare qualcosa di straordinario in Italia visto che per 9 anni ha vinto sempre la stessa indiscussa protagonista. Bisognerebbe dare enfasi e valore a quello che stanno facendo questi ragazzi, non pensare all’anno prossimo e se vogliamo vincere la Champions. Anche perché l’anno scorso siamo arrivati in finale di Europa League, nessuna squadra italiana ci riusciva da vent’anni».


          La strada per lo scudetto

          D’altronde Conte è sempre lo stesso. L’anno scorso, mentre tanti brindavano al secondo posto, lui ricordava a tutti che «il secondo è solo il primo degli ultimi». La filosofia non è cambiata, conta vincere, il come è un accessorio superfluo. Riuscirci con i nerazzurri, dopo un digiuno lungo un decennio, non è un’impresa semplice. «Venire all’Inter è stata la scelta più difficile, ma io non scelgo situazioni di comfort, non vivo di rendita, mi piace sempre mettermi in discussione e l’Inter è stata il non plus ultra da questo punto di vista. Avevo e continuo ad avere tantissimo da perdere, ma io ho la testa dura e sono pronto ad abbattere anche i muri con la testa».
          Sulla strada per lo scudetto non c’è tempo per altre distrazioni, quando rientrerà il presidente Steven Zhang e solo dopo aver vinto il campionato, si pianificherà il futuro. Di scontato non c’è nulla, né a livello societario né di squadra.

          Sul breve orizzonte c’è il Cagliari, degli ex Nainggolan e Godin, impigliato nella zona retrocessione e deciso a fare risultato. «Bisogna fare attenzione a non lasciare spazio agli avversari, a non dare linfa a chi insegue con qualche scivolone. Se tu vinci, chi insegue prima o poi molla». Non possono mollare i sardi che vedono la serie A scivolare via. «Il tempo delle parole è finito. In alcuni momenti soffriremo, ma aspettare l’Inter nella nostra metà campo significherebbe portarsi l’avversario in casa», sottolinea il tecnico del Cagliari, Semplici. Per questo e per la squalifica di Barella, Conte sta pensando di lanciare Sensi dall’inizio, la cui ultima da titolare risale al 30 settembre a Benevento, e Sanchez vicino a Lukaku. Possono essere le chiavi giuste per altri tre passi scudetto.

          INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian, Sensi, Brozovic, Eriksen, Young; Lukaku, Sanchez. All.: Conte
          CAGLIARI (3-5-2): Vicario; Walukievicz, Godin, Rugani; Nandez, Marin, Duncan, Nainggolan, Lykogiannis; Joao Pedro, Pavoletti. All.: Semplici
          Arbitro: Pairetto
          Tv: ore 12.30 Dazn

          CorSera
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            Che l'arbitro possa aver frainteso la frase di Ibra, in uno stadio vuoto, appare strano...Adesso vedremo cosa scriverà sul referto.
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              DOMENICA 11 APRILE
              12:30 Inter-Cagliari
              15:00 Verona-Lazio
              15:00 Juventus-Genoa
              15:00 Sampdoria-Napoli
              18:00 Roma-Bologna
              20:45 Fiorentina-Atalanta

              LUNEDÌ 12 APRILE
              20:45 Benevento-Sassuolo
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Che l'arbitro possa aver frainteso la frase di Ibra, in uno stadio vuoto, appare strano...Adesso vedremo cosa scriverà sul referto.

                Comunque ritengo assurdo che non ci possa essere anche una prova tv per gli arbitri.
                Non è davvero corretto che un arbitro possa volontariamente o meno fare il protagonista (come si presume in questo caso) e non si faccia nulla di concreto.
                L'espulsione rimane in essere, forse pure la squalifica, ed a Maresca magari il nulla.
                Ma non esiste così.
                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                • marcu9
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                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  • CRI PV
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Che l'arbitro possa aver frainteso la frase di Ibra, in uno stadio vuoto, appare strano...Adesso vedremo cosa scriverà sul referto.
                    Ibra se n'è andato senza batter ciglio
                    Dubito gli abbia detto mi sembra strano

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                    • Sean
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                      Gli arbitri che sbagliano vengo messi a riposo per qualche turno.

                      Se invece il loro operato dovesse essere valutato da organi altri (una sorta di moviola per arbitri) questo inficierebbe i risultati delle partite e la serenità e autorità del giudice unico (che è l'arbitro).
                      Last edited by Sean; 11-04-2021, 14:39:24.
                      ...ma di noi
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                      • KURTANGLE
                        Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                        Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                        Ibra se n'è andato senza batter ciglio
                        Dubito gli abbia detto mi sembra strano

                        gli ha detto "mi sembra strano.....che tua madre faccia ancora i bukkini ai n3gri"
                        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                        Originariamente Scritto da GoodBoy!
                        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                        grazie.




                        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                        • Luke91
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                          Saluti
                          Originariamente Scritto da huntermaster
                          tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                          Originariamente Scritto da luna80
                          Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                          • marcu9
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                            Scudetto abbastanza vicino.
                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            • Luke91
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                              Originariamente Scritto da huntermaster
                              tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                              Originariamente Scritto da luna80
                              Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                              • laplace
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