Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • sylvester
    Bodyweb Senior
    • Dec 2004
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    No...a me non piace mai uscire.
    Poi mi rendo conto che la Coppa Italia è una competizione Expendable...









    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

    (L. Pirandello)

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    • Sidius
      Trequartista User
      • Apr 2006
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      • Torino
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      Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
      Cosa intendi? Io volevo uscire. E voglio uscire pure dall'EL. Ci servono tutte le energie per arrivare tra le prime 4.
      ma si perculo, parlo dei funerali anticipati
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      modroc - yy

      piquet - gabbiani

      acquilani - manchini

      maybe - Vendola

      mandjukic - Sjneider

      lialicic - Kongobia

      il Mangio - Cointreau

      izco - Mihajlovich

      Bonacci - Falcata

      Cancrena - Val di fiori

      mouse - Sczesjky

      Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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      • robybaggio10
        Bodyweb Senior
        • Dec 2011
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        • Franciacorta
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        Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
        Ma ormai fra le prime 4 ci arrivate, puntate tutto suo campionato e magari con ibra ed il vostro culo magari lo portate a casa

        Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
        Non direi. Atalanta (ne deve recuperare una con l'Udinese..gia' vinta) e Roma sono a 6 punti...e c'e' da giocare Milan-Atalanta.
        I SUOI goals:
        -Serie A: 189
        -Serie B: 6
        -Super League: 5
        -Coppa Italia: 13
        -Chinese FA Cup: 1
        -Coppa UEFA: 5
        -Champions League: 13
        -Nazionale Under 21: 19
        -Nazionale: 19
        TOTALE: 270

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • In piedi tra le rovine
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          Il Milan va ai quarti di Coppa Italia, battuto il Torino ai rigori. Rincon sbaglia per il Torino, Calhanoglu mette dentro il rigore che determina un altro successo per la squadra di Pioli e Maldini. Primo posto in classifica con + 3 sull’Inter, sedicesimi di Europa League contro la Stella Rossa, e ora anche i quarti di Coppa Italia. Partita però lunga e noiosa piazzata in prima serata di Rai 1, nessuno fa sacrifici o gioca al massimo per la Coppa Italia: Ibrahimovic in campo solo per 45′. Tra campionato e Coppa Italia c’è una differenza abissale, ma a quanto pare c’è a chi va benissimo così.


          Il Milan ai quarti di Coppa Italia, eliminato il Torino ai rigori (5-4). Tutto perfettamente pari, tranne il rigore parato a Rincon da Tatarusanu (Donnarumma era in panchina e si è fatto espellere per proteste), fino a quando il rigore di Calhanoglu ha determinato un altro successo nella stagione tutta in crescita del Milan di Pioli e Maldini. Primo posto in Serie A con un +3 sull’Inter, sedicesimi di Europa League contro la Stella Rossa e ora pure i quarti di finale di Coppa Italia. Il Milan finora è una favola perfetta. Anche se non tutte le sue vittorie sono spettacolo.

          Dopo il 2-0 in campionato con i gol di Leao e Kessie (rigore) appena tre giorni prima, una vittoria diversa con una lunga estenuante cavalcata di 120 minuti per poi trovare la soluzione del match ai rigori. Quelle due ore di calcio troppo vuoto, un infinito, estenuante tran tran, piazzate in prima serata su Rai 1 non sono un grande spot per la Coppa Italia che rimane sempre il torneo del vorrei ma non posso. Vincerla va bene, ma sacrifici no di certo, si fa quel che si può, compatibilmente al calendario che incalza ossessivo.

          La partita può essere buona ad esempio per rimettere in campo Ibrahimovic, ma per non più di 45 minuti. Giampaolo ha lasciato in panchina Belotti che è il suo uomo migliore. Alla fine si rimane colpiti più che dal gioco o dall’atmosfera inesistente dall’enorme differenza che c’è tra campionato e Coppa Italia. Due mondi comunque diversi, anche a parità di stadi vuoti. Ma a chi può piacere una Coppa così?

          COPPA ITALIA 2010-2021 OTTAVI DI FINALE Martedì 12 gennaio 2021 Milan - Torino 5-4 ai rigori (0-0) (Sequenza rigori: Belotti T gol, Kessie M gol, Lukic T gol, T. Hernandez M gol, Lyanco T gol , Tonali M gol, Rincon T parato, Romagnoli M gol, Milinkovic Savic T gol, Calhanogli M gol) Mercoledì 13 gennaio 2021 Fiorentina - Inter 1-2 (ai supplementari) (40' Vidal rig. I, 57' Kouame F, 119' Lukaku I) Napoli - Empoli 3-2 (18' Di Lorenzo N, 33' Bajrami E, 38' Lozano N, 68' Bajrami E, 77' Petagna N) Juventus - Genoa 3-2 (ai supplementari) (2' Kulusevski J, 23' Morata J, 28' Czyborra G, 74' Melegoni G, 105' Rafia J) Giovedì 14 gennaio 2021 Sassuolo - Spal 0-2 (49' Missiroli SP, 58' Dickmann SP) Atalanta - Cagliari 3-1 (43' Miranchuk A, 55' Sottil C, 61' Muriel A, 64' Sutalo A) Martedì 19 gennaio 2021 Roma - Spezia 21.15 Giovedì 21 gennaio 2021 Lazio - Parma 21.15 *** QUARTI DI FINALE Atalanta - Vincente di Lazio-Parma Napoli - Vincente di Roma-Spezia Inter - Milan Juventus - Spal Mercoledì 13
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            COPPA ITALIA 2010-2021
            OTTAVI DI FINALE
            Milan – Torino 5-4 (rigori)


            Fiorentina – Inter
            Napoli – Empoli
            Juventus – Genoa
            Sassuolo – Spal
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              Juventus-Genoa, formazioni e dove vederla: Chiellini e Buffon, torna in campo l’eterna giovinezza bianconera

              Ottavi di finali in gara unica allo Stadium: il difensore titolare dopo due mesi, squadra decimata dal Covid e dagli infortuni


              Coppa dei «nonni» o Coppa dell’eterna giovinezza? Dipende da come andrà a finire contro il Genoa nell’ottavo di Coppa Italia in gara unica allo Stadium. Ma a giudicare dal rendimento di Gigi Buffon nelle occasioni avute in questa stagione e dalle aspettative per il ritorno dal primo minuto di Giorgio Chiellini, Andrea Pirlo si sente un po’ meno in emergenza.
              Senza De Ligt, Cuadrado, Alex Sandro (per il Covid) e senza Dybala, Chiesa, McKennie per infortuni di varia entità, la Juve riparte quindi a caccia della Coppa che ha vinto per quattro anni di seguito con Massimiliano Allegri in panchina e della quale — dopo due anni di astinenza — sente già la mancanza. Perché «si pensa che sia una competizione che non interessa a nessuno poi quando si arriva alla finale piace a tutti giocarla — sottolinea il tecnico juventino —, quindi dobbiamo cercare di vincere».



              L’assetto della difesa

              Visto l’andazzo, bisogna anche provare a limitare l’usura della carrozzeria, per arrivare domenica a cospetto dell’Inter con meno ammaccature: Bonucci, che ha bisogno di riposo, lascerà quindi spazio al romeno Dragusin, 19 anni fra 3 settimane. Sarà interessante vedere sia la tenuta di Chiellini, che ha giocato l’ultima da titolare il 4 novembre contro il Ferencvaros, sia questo giovane prospetto dalle spalle larghe. Per il capitano di mille battaglie, quello di stasera può essere un test anche in vista dell’Inter o della Supercoppa da giocare con il Napoli: tradito dagli infortuni muscolari dopo aver saltato quasi tutta la scorsa stagione per il legamento crociato rotto alla prima giornata, Chiellini resta il principale custode di una certa idea di Juve, quella capace di lottare, di restare sul pezzo e di vincere (quasi) sempre e comunque.


              Morata in campo

              Per questo, e anche per il fatto che se sta bene è ancora uno dei migliori nel suo ruolo, il recupero di Giorgio e la sua gestione, possono essere una piccola svolta per Pirlo in uno snodo delicato della stagione e a cinque settimane dalla ripresa della Champions League.
              Anche quello di Alvaro Morata è un ritorno chiave dal primo minuto, per la qualificazione ai quarti e per ritrovare il ritmo partita in vista della notte di San Siro dopo le assenze con Udinese e Milan: senza Dybala per tre settimane, lo spagnolo deve ritrovare in fretta il tocco giusto in area. Staserà lo farà in coppia con Kulusevski, perché anche Ronaldo ha bisogno di riposo.

              Juventus (4-4-2): Buffon; Danilo, Demiral, Chiellini, Frabotta; Kulusevski, Bentancur, Rabiot, Bernardeschi; Morata, Cristiano Ronaldo. All. Pirlo.
              Genoa (3-5-2): Marchetti; Bani, Radovanovic, Goldaniga; Ghiglione, Lerager, Badelj, Sturaro, Czyborra; Scamacca, Pjaca. All. Ballardini.
              Arbitro: Chiffi
              Diretta
              su Rai1, ore 20.45

              CorSera
              Last edited by Sean; 13-01-2021, 10:19:30.
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                Coppa Italia, Fiorentina-Inter, formazioni e dove vederla: tocca a Sensi ma il regista lo fa Eriksen

                Contro i viola, solo quattro titolari tra i nerazzurri: Handanovic, Skriniar, Young e Lautaro Martinez. Dopo la Coppa, c’è la sfida con la Juventus

                La testa a Firenze ma il cuore è già oltre, perché domenica sera a San Siro contro la Juventus l’Inter, che ha raccolto un solo punto nelle ultime due partite di campionato, non può fallire. L’ottavo di finale della Coppa Italia, in casa della Fiorentina orfana di Ribery e con Vlahovic che potrebbe iniziare dalla panchina, è una complicazione. Un brutto scherzo del calendario, che non ha dato una mano a Conte, concentrando appuntamenti infidi e delicati a distanza ravvicinata: la Roma, i viola e poi Madama nel giro di una settimana, senza possibilità di tirare il fiato. Inevitabile il ricorso al turnover nell’appuntamento di oggi pomeriggio anche se all’ex c.t. il termine non piace: «Metterò in campo la migliore formazione possibile tenendo conto degli infortuni e della stanchezza psicofisica». Tenendo conto, soprattutto, dello scontro tra titani di San Siro contro la vecchia regina.



                Gara tosta

                La corsa verso lo scudetto è in un momento cruciale. Ma anche la Coppa Italia, visto che il cammino in Europa dei nerazzurri è finito in fretta, non può essere sottovalutata. «Ora pensiamo alla Fiorentina. Sarà una gara tosta», dice Conte che al Franchi schiererà solo quattro titolari, uno in ogni reparto: Handanovic in porta, Skriniar in difesa, Young sulla linea di centrocampo e Lautaro Martinez in attacco. Gli altri, i cosiddetti rincalzi promossi per l’occasione, dovranno dare delle risposte. C’è attesa per Sensi, il dodicesimo uomo del gruppo, che punta a riempire gli occhi del suo allenatore e a scalzare Vidal in vista della super sfida di domenica. Ma l’esperimento più interessante riguarda Eriksen: «Giocherà play e mi aspetto grandi risposte. Può capitare a qualsiasi giocatore di vivere un momento di difficoltà, ma serve il carattere per uscirne». Eriksen sino qui ha deluso, sia da interno che da trequartista. Non è scattato il feeling con Conte e difficilmente scatterà oggi. Ma l’esperimento è interessante. Ranocchia guiderà la difesa, Gagliardini darà forza al centrocampo, Sanchez aiuterà Lautaro Martinez.


                La tomba delle ambizioni

                Gennaio negli ultimi anni si è trasformato nella tomba delle ambizioni nerazzurre e Conte non vuole che succeda anche stavolta. L’allenatore, finito nel mirino per i cambi all’Olimpico, sta vivendo un momento turbolento ma sotto pressione dà il meglio di sé. Lui e l’Inter cercano riscatto. L’obiettivo è semplice: vincere a Firenze e poi lanciarsi sulla Juventus. Una stagione in quattro giorni.

                Fiorentina (3-4-2-1): Terracciano; Milenkovic, Martinez Quarta, Igor; Venuti, Amrabat, Borja Valero, Biraghi; Callejon, Castrovilli; Kouame. All.: Prandelli
                Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, Ranocchia, Kolarov; Young, Sensi, Eriksen, Gagliardini, Perisic; Sanchez, Lautaro. All.: Conte
                Arbitro: Massa
                Tv: ore 15 Raiuno

                CorSera
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                  Napoli, Gattuso vuole difendere la "sua" Coppa Italia. E ritrova Koulibaly e Mertens

                  Contro l'Empoli mercoledì allo stadio Maradona (ore 17.45), bilanciando il turnover e l'orgoglio di essere detentori del trofeo. In attesa di Osimhen, che sarà sottoposto a un altro tampone ed è atteso per la ripresa degli allenamenti in vista del Parma il 31 gennaio

                  L'emergenza non è ancora finita, con Osimhen sempre fermo ai box per la positività al Covid e il nuovo infortunio di Manolas, peraltro non grave. Il giocatore greco si era fermato durante la partita di Udine per un fastidio muscolare e dagli esami medici è emersa in mattinata una semplice distrazione di primo grado, che lascia aperto uno spiraglio per il suo recupero in vista della Supercoppa Italiana contro la Juventus, del 20 gennaio. Ma Gattuso può sorridere soprattutto per il sospirato rientro in gruppo di Koulibaly e Mertens, entrambi disponibili e convocati per la sfida di Coppa Italia contro l'Empoli, in programma mercoledì pomeriggio (ore 17.45) allo stadio Maradona. Il difensore senegalese partirà molto probabilmente addirittura tra i titolari, per ritrovare il ritmo gara. L'attaccante sembra invece destinato al massimo a subentrare in corsa e senza correre rischi, per mettere qualche minuto nelle gambe. Il ritorno in campo dei due big rappresenta ovviamente una boccata di ossigeno per il Napoli soprattutto in vista del campionato, anche se gli azzurri (detentori del trofeo) prenderanno sul serio pure l'appuntamento infrasettimanale.

                  La coppa vinta a Roma contro la Juve

                  Gattuso vuole provare a difendere fino in fondo la Coppa Italia, vinta lo scorso 17 giugno a Roma contro la Juventus. È stato il primo titolo conquistato nella sua carriera in panchina ed è servito a Ringhio per conquistare la stima di Aurelio De Laurentiis, pronto a blindare l'allenatore calabrese con il rinnovo del contratto fino al 2023. Il Napoli sta attraversando un periodo difficile, in campionato. Ma la fine dell'emergenza sarà sicuramente d'aiuto agli azzurri per uscire dal tunnel. Con due leader in campo come Koulibaly e Mertens aumentano infatti la personalità e il tasso tecnico della squadra, che spera di poter riabbracciare presto anche Osimhen. L'attaccante nigeriano è positivo al Covid dal 1º gennaio e tra giovedì e venerdì sarà sottoposto a un altro tampone. A Castel Volturno lo aspettano per i controlli medici alla spalla (ormai quasi superati) e per la ripresa degli allenamenti. L'obiettivo è riaverlo tra i convocati per la prima giornata del girone di ritorno, il 31 gennaio contro il Parma allo stadio Maradona.
                  Intanto a Fuorigrotta è atteso l'Empoli, in Coppa Italia. Gattuso farà turn over: pronti Rrahmani, Demme, Lobotka, Elmas e Politano. Il calendario è molto intenso e le rotazioni sono necessarie, per restare in corsa su tutti i fronti.

                  Contro l'Empoli mercoledì allo stadio Maradona (ore 17.45), bilanciando il turnover e l'orgoglio di essere detentori del trofeo. In attesa di Os…
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                    Inter-Bc Partners, prosegue la trattativa: dalla partnership alla vendita

                    Smentite le voci di una cessione della società al fondo, saranno mesi caldi per definire i nuovi assetti. La valutazione potrebbe aggirarsi intorno ai 750 milioni

                    La trattativa per definire una partnership o addirittura la cessione dell’Inter a Bc Partners va avanti spedita, anche se la presentazione dell’offerta non dovrebbe essere imminente. Serve ancora tempo, probabilmente un paio di settimane, perché si possa arrivare a formalizzare una proposta economica che contempli una partecipazione azionaria o l’acquisizione della quota di maggioranza del club nerazzurro, nelle mani di Suning quasi al 70%. Il fondo inglese — ma con sedi in America e nel resto d’Europa, Milano compresa — sta svolgendo la «due diligence» per comprendere nel dettaglio quale sia la situazione economica della società. I riscontri sono positivi. Ma non si è arrivati alla conclusione.

                    Nelle ultime ore si sono diffuse voci secondo le quali l’Inter sarebbe stata ceduta. Un’indiscrezione che ha ricevuto la smentita di entrambe le parti in causa. I tempi non sono ancora maturi, anche se l’ipotesi di un passaggio di proprietà entro fine stagione è sempre più concreta. Nikos Stathopoulos, il manager di Bc Partners che segue in prima persona l’affare, è a Londra e guida la squadra che sta studiando i conti del club. Al termine dell’esame, si dovrebbe arrivare a dare una valutazione alla società: la base sulla quale discutere potrebbe aggirarsi attorno ai 750 milioni; un peso lo avranno inevitabilmente i due bond da 375 milioni dell’Inter. In caso di passaggio di proprietà della maggioranza delle quote, resterebbero in mani cinesi il 31% delle azioni che appartengono al fondo Lion Rock di Hong Kong, legato a Suning.

                    L’eventuale cessione dell’Inter metterebbe in discussione la posizione di coloro che guidano la società e la squadra: da Marotta, Antonello a Conte, tutti dovrebbero affrontare con i nuovi proprietari l’argomento relativo alla conferma.

                    CorSera
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                      Fonseca, il destino è nelle sue mani: se va in Champions resta a Roma

                      Il futuro di Paulo Fonseca sulla panchina della Roma dipenderà, come ogni allenatore, dai risultati. Il suo contratto infatti, in scadenza a giugno, ha una clausola che ne prevede automaticamente il rinnovo in caso di qualificazione alla Champions League. Per farlo molto passerà dal mercato, in tal senso ieri ha avuto i primi contatti a Trigoria con Tiago Pinto, che ha assistito all'allenamento e parlato a lungo con il tecnico. Non è un mistero che l’allenatore chieda da tempo un attaccante e un terzino destro. Per la prima posizione resta forte la candidatura di El Shaarawy, che sta cercando la rescissione di contratto con lo Shanghai Shenua appellandosi a una clausola relativa al «mancato adattamento». Gli altri obiettivi sono Bernard dell’Everton, col club inglese interessato a Olsen, e Otavio del Porto, in scadenza di contratto a giugno. IL terzino ha in Montiel del River Plate un serio candidato.


                      (gasport)

                      Il futuro di Paulo Fonseca sulla panchina della Roma dipenderà, come ogni allenatore, dai risultati. Il suo contratto infatti, in scadenza a giugno, ha una clausola che ne prevede automaticamente il rinnovo in caso di qualificazione alla Champions League . Per farlo molto passerà dal merc...
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
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                        • In piedi tra le rovine
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                        E insomma ci stanno per salutare pure i cinesi, come avevo ampiamente prospettato quando parlavo di un sistema che non garantisce continuità, perchè l'unica cornetta del telefono che conta è quella del partito comunista e se dicono che il calcio o gli investimenti esteri non si devono più fare, bisogna ubbidire come certi deliziosi cagnolini cinesi.

                        Vedremo adesso in che mani finiranno, pare l'ennesimo fondo che si butta nel calcio, cioè queste astratte entità che di calcio frega nulla.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • marco83
                          Bodyweb Senior
                          • May 2006
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                          • Roma
                          • Send PM

                          La salvezza del calcio italiano sono proprio queste proprietà straniere e questi fondi che vengono a investire. Gli unici ormai che immettono liquidità nel sistema, se aspettassimo I lotito e I de laurentis campa cavallo.
                          Trovo anche normale la ricerca di un socio da parte dell'inter, vedrete che tra poco anche friedkin farà la stessa cosa. Il calcio sta cambiando, l'era dei vecchi tromboni è finita.

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                          • KURTANGLE
                            Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                            • Jun 2005
                            • 36437
                            • 1,565
                            • 2,282
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                            Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                            No...a me non piace mai uscire.
                            Poi mi rendo conto che la Coppa Italia è una competizione Expendable...

                            uscire è sempre un errore e una cosa sbagliata.
                            sempre.
                            Mai giocare per perdere!
                            Ovviamente puoi dare spazio anche ad alcune seconde linee, quello si, ma la mentalità deve essere comunque quella vincente


                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Juventus-Genoa, formazioni e dove vederla: Chiellini e Buffon, torna in campo l’eterna giovinezza bianconera

                            Ottavi di finali in gara unica allo Stadium: il difensore titolare dopo due mesi, squadra decimata dal Covid e dagli infortuni


                            Coppa dei «nonni» o Coppa dell’eterna giovinezza? Dipende da come andrà a finire contro il Genoa nell’ottavo di Coppa Italia in gara unica allo Stadium. Ma a giudicare dal rendimento di Gigi Buffon nelle occasioni avute in questa stagione e dalle aspettative per il ritorno dal primo minuto di Giorgio Chiellini, Andrea Pirlo si sente un po’ meno in emergenza.
                            Senza De Ligt, Cuadrado, Alex Sandro (per il Covid) e senza Dybala, Chiesa, McKennie per infortuni di varia entità, la Juve riparte quindi a caccia della Coppa che ha vinto per quattro anni di seguito con Massimiliano Allegri in panchina e della quale — dopo due anni di astinenza — sente già la mancanza. Perché «si pensa che sia una competizione che non interessa a nessuno poi quando si arriva alla finale piace a tutti giocarla — sottolinea il tecnico juventino —, quindi dobbiamo cercare di vincere».



                            L’assetto della difesa

                            Visto l’andazzo, bisogna anche provare a limitare l’usura della carrozzeria, per arrivare domenica a cospetto dell’Inter con meno ammaccature: Bonucci, che ha bisogno di riposo, lascerà quindi spazio al romeno Dragusin, 19 anni fra 3 settimane. Sarà interessante vedere sia la tenuta di Chiellini, che ha giocato l’ultima da titolare il 4 novembre contro il Ferencvaros, sia questo giovane prospetto dalle spalle larghe. Per il capitano di mille battaglie, quello di stasera può essere un test anche in vista dell’Inter o della Supercoppa da giocare con il Napoli: tradito dagli infortuni muscolari dopo aver saltato quasi tutta la scorsa stagione per il legamento crociato rotto alla prima giornata, Chiellini resta il principale custode di una certa idea di Juve, quella capace di lottare, di restare sul pezzo e di vincere (quasi) sempre e comunque.


                            Morata in campo

                            Per questo, e anche per il fatto che se sta bene è ancora uno dei migliori nel suo ruolo, il recupero di Giorgio e la sua gestione, possono essere una piccola svolta per Pirlo in uno snodo delicato della stagione e a cinque settimane dalla ripresa della Champions League.
                            Anche quello di Alvaro Morata è un ritorno chiave dal primo minuto, per la qualificazione ai quarti e per ritrovare il ritmo partita in vista della notte di San Siro dopo le assenze con Udinese e Milan: senza Dybala per tre settimane, lo spagnolo deve ritrovare in fretta il tocco giusto in area. Staserà lo farà in coppia con Kulusevski, perché anche Ronaldo ha bisogno di riposo.

                            Juventus (4-4-2): Buffon; Danilo, Demiral, Chiellini, Frabotta; Kulusevski, Bentancur, Rabiot, Bernardeschi; Morata, Cristiano Ronaldo. All. Pirlo.
                            Genoa (3-5-2): Marchetti; Bani, Radovanovic, Goldaniga; Ghiglione, Lerager, Badelj, Sturaro, Czyborra; Scamacca, Pjaca. All. Ballardini.
                            Arbitro: Chiffi
                            Diretta
                            su Rai1, ore 20.45

                            CorSera

                            l'innamoramento di Pirlo per Frabotta mi fa impazzire.
                            vede qualcosa in sto ragazzo che noi non vediamo
                            secondo me ha ragione lui
                            Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                            parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                            Originariamente Scritto da GoodBoy!
                            ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                            grazie.




                            PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                            • KURTANGLE
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                              Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggio
                              La salvezza del calcio italiano sono proprio queste proprietà straniere e questi fondi che vengono a investire. Gli unici ormai che immettono liquidità nel sistema, se aspettassimo I lotito e I de laurentis campa cavallo.
                              Trovo anche normale la ricerca di un socio da parte dell'inter, vedrete che tra poco anche friedkin farà la stessa cosa. Il calcio sta cambiando, l'era dei vecchi tromboni è finita.

                              ma infatti la Premier è tutta in mano agli stranieri.
                              La critica che fa Sean è relativa ai cinesi...perchè le multinazionali cinesi non sono libere nelle scelte imprenditoriali come quelle di altri paesi
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                                • In piedi tra le rovine
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                                Le proprietà straniere sì, i fondi mi pare proprio di no. Elliott nel Milan che ha investito? I fondi arrivano, sistemano i bilanci di società malmesse e poi rivendono sperando di guadagnarci.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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