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Ma nella Francia quanti Francesi da più di 3 generazioni ci sono che giocano titolari ?
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
pochi
pochissimi
i francesi bianchi sono meno forti di sti superatleti che stanno venendo adesso su in Francia
fisici africani o caraibici + allenamenti nelle migliori scuole calcio al mondo = Generazione Mostruosa.
Tra i giovani da segnalare i vari Diallo, Konate, Mukiele, Upamacano, Guendouzi, Nkunku, Aouar, Camavinga, Kimpembe, Thuram, Dagba, Ikone (del Lilla)
la stessa cosa sta lentamente accadendo anche nel rugby (anche in inghilterra e sudafrica) non l'ingresso di molto più coloured nelle università
purtroppo sono meno forti di sti superatleti che stanno venendo su.
fisici africani o caraibici + allenamenti nelle migliore scuole calcio al mondo = TOP
Infatti è pieno di squadre africane e caraibiche che hanno vinto Mondiali e competizioni varie.
Originariamente Scritto da BLOOD black
per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....
Infatti è pieno di squadre africane e caraibiche che hanno vinto Mondiali e competizioni varie.
le nazionali di calcio africane non avrebbero mai potuto vincere nulla perché tatticamente indecenti
Oggi i migliori talenti fisici e tecnici dell'Africa vengono cresciuti da quando sono bambini in scuole calcio europee (peraltro di ottimo livello)
Questa è la leggerissima differenza....
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
non credo che possa essere considerato più di un buon attaccante
alla fine ha 26 anni e ad oggi cosa ha fatto in carriera....?
Ne volevano 100 milioni...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
le nazionali di calcio africane non avrebbero mai potuto vincere nulla perché tatticamente indecenti
Oggi i migliori talenti fisici e tecnici dell'Africa vengono cresciuti da quando sono bambini in scuole calcio europee (peraltro di ottimo livello)
Questa è la leggerissima differenza....
Fisico forse, specialmente da bambini e ragazzini, tecnicamente non direi.
Brasile, Argentina, Spagna, paesi dell ex Jugoslavia tutti superiori a tecnica non scherziamo.
Gli africani poi spesso hanno il problema del carattere e della testa, iniziano a fare milioni as avere fike che sbucano da tutte le parti e sbroccano buttando alle ortiche il talento e parte della carriera.
Originariamente Scritto da BLOOD black
per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....
Siccome dopo l'inchiesta di Report vedo che in giro sui media se ne sta parlando, posto qui un articolo del CorSera su chi detiene davvero la maggioranza nel Milan. Insomma, s'è scoperto che Elliott ci mette i soldi ma che il 51% non è loro ma di una società del Lussemburgo di due italiani, tali Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo:
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Milan, Elliott è il vero proprietario? I due documenti che ribaltano le certezze sulla proprietà
Quindi a quanto pare Elliott ci mette i capitali ma non ha il controllo del capitale: un controsenso e un rebus in cui forma e sostanza sembrano non coincidere. E in cui finora è mancata un’informazione trasparente, in particolare sugli assetti di Project Redblack, la società lussemburghese dove si saldano gli interessi dei due azionisti (Blue Skye ed Elliott) e che controlla pressoché interamente il club rossonero.
Il 95% dichiarato da Elliott e i finanzieri napoletani
Gli americani hanno sempre fatto sapere, mai ufficialmente però, di avere il 95%. Ma sulla base di quali criteri ora che i documenti sembrano smentirli? È ovvio d’altra parte che i due finanzieri napoletani, per quanto benestanti, non abbiano risorse economiche tali da caricarsi sulle spalle il Milan. Dunque, ci sono patti riservati con il fondo speculativo di New York? Perché una società del Delaware ha in pegno una parte del «pacchetto» Milan di Cerchione e D’Avanzo? Ci sono soci occulti? Lo scorso 27 settembre il Corriere aveva inviato una serie di domande a Elliott proprio sul tema della proprietà del Milan e dei rapporti con Blue Skye, senza ricevere risposte. Ma vediamo le carte.
Il bilancio rivelatore, Blue Skye ha il 51%
Il primo documento è un bilancio di Blue Skye appena depositato (il file è di metà novembre). Riguarda i conti del 2017, ma in Lussemburgo prendersela comoda è permesso. Queste carte contabili, inedite, ci raccontano che già alla fine del 2017 il 51% di Project Redblack, oggi controllante del Milan, è posseduto da Blue Skye. La tabella con le partecipazioni è chiarissima ed esplicita. E tra l’altro si scopre che un’altra società dei due finanzieri, la Luxembourg Investment Company 159, è entrata nella partita Milan sia con strumenti ibridi di debito sia rilevando una piccola quota di Project. In quella fase Project ha solo prestato i soldi a Yonghong Li per comprare il Milan da Silvio Berlusconi (aprile 2017) ottenendo come garanzia lo stesso Milan. Ma poi nel 2018 mister Li finisce i soldi che non aveva e Project passa all’incasso della garanzia diventando proprietaria del club. Dunque già tre anni fa l’assetto ufficiale e formale era Blue Skye al 51% circa (cioè 6001 azioni) e l’hedge fund di Singer al 49% (5.999) della società che controllerà il Milan.
Il pegno nel Delaware
Però il 10 aprile 2017 (tre giorni prima del closing Berlusconi-Li) spunta un «security agreement» firmato dai due italiani con gli americani, in base al quale Blue Skye dava in pegno alla società King George del Delaware, controllata da Elliott, gran parte della sua quota: circa il 46%. Sarà questa operazione, presumibilmente ancora in piedi, che ha autorizzato Elliott a far credere di avere il controllo del 95% (49% effettivo più 46% in pegno) del Milan? Possibile sia una delle componenti, ma avere titoli in garanzia non significa averne la proprietà.
Il documento di Elliott: abbiamo il 49%
Il secondo documento è una comunicazione obbligatoria imposta dalle più recenti norme antiriciclaggio e antiterrorismo in base alle quali le società lussemburghesi devono individuare e rendere noti i beneficiari effettivi, cioè chi sta in cima alla catena proprietaria. Così il 16 settembre scorso Project Redblack ha comunicato che il fondatore e gran capo di Elliott, Paul Singer, 76 anni, residente negli Usa è il beneficiario effettivo e quindi titolare del 49% del capitale (49,99% per l’esattezza). Lo è in quanto proprietario del fondo Elliott che gestisce patrimoni per conto terzi. Salvatore Cerchione, 49 anni, residente ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi (e precedentemente a Ibiza) è il titolare di poco più del 25% (25,0042%), così come Gianluca D’Avanzo, 45 anni, residente oggi nel Regno Unito ma fino a non molto tempo fa a Magdalenka Mazowieckie, paesino polacco di 2 mila abitanti. Anche in questo caso Elliott risulta in minoranza.
Elliott mette i soldi ma Blue Skye ha la maggioranza
Se analoga comunicazione fosse fatta oggi dal Milan la fotografia sarebbe la stessa. E dunque Cerchione e D’Avanzo hanno la maggioranza del club. Ciò detto, è indiscutibile che una serie di prerogative di governance e gran parte dei soldi siano di Elliott, denaro proveniente dal patrimonio (41 miliardi di dollari complessivamente) gestito per conto dei suoi clienti istituzionali (fondi pensione, enti pubblici, fondazioni, grandi famiglie, stati federali Usa ecc). Quindi è tutto molto strano. Non si capisce perché Elliott abbia sborsato centinaia di milioni per sostenere e valorizzare un’azienda, dovendone rispondere ai propri investitori, senza prendersi la maggioranza assoluta, e stop. Il fondo avrà tutti i contratti, i collaterali, i pegni, le clausole, gli strumenti di debito e ogni forma di garanzia e tutela ma i motivi per cui Cerchione e D’Avanzo abbiano pur sempre due azioni, due sole azioni in più, resta un rebus rossonero.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
le nazionali di calcio africane non avrebbero mai potuto vincere nulla perché tatticamente indecenti
Oggi i migliori talenti fisici e tecnici dell'Africa vengono cresciuti da quando sono bambini in scuole calcio europee (peraltro di ottimo livello)
Questa è la leggerissima differenza....
Nel cda del Milan non c'e' nemmeno un rappresentante di Eliott.
Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
Però i soldi li mettono loro.
E' un probabile gioco a scatole cinesi che i fondi fanno, perchè per qualche motivo non vogliono detenere (almeno sui documenti ufficiali) la maggioranza, avendola però di fatto.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
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