Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Nasser95
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    Originariamente Scritto da ermzenn Visualizza Messaggio
    Secondo me non ha una "finta" classe
    Sembra da come si muove e ciò che fa che abbia tecnica, ma alla fine secondo me non ne ha così tanta.
    Buon giocatore, i fenomeni pero sono altri per me
    credo, che si potrà giudicare a fine stagione,non ora.
    (ride)

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    • ermzenn
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      Originariamente Scritto da thai95 Visualizza Messaggio
      credo, che si potrà giudicare a fine stagione,non ora.
      E perché? Io abbiamo visto anche l'anno scorso
      Per me come giocatore è molto simile a zaniolo, anzi forse sono praticamente identici. Con Zidane non c'entra proprio niente, e non perché Zidane è più grande ma proprio per caretteristiche... Zidane aveva una classe, un piede ed un eleganza che lui non ha, non ha i piedi tanto educati. È straripante fisicamente, ci mette voglia e anima, può fare male se ci sono spazi ma non ha nelle corde neanche un lancio di 35 metri

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      • Sean
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        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
        Pirlo rischia?

        Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
        Per ora no. E' chiaro che però i risultati si impongono rispetto ad ogni altra considerazione/giustificazione.

        In campionato per andare bene devi fare una serie di vittorie, si sale in classifica quando ne vinci 5 o 6 di fila. I pareggi con le piccole costringono poi a fare i 3 punti con le grandi, rovesciando i livelli di difficoltà visto che ti sei giocato i jolly.

        Diciamo che è ora di cominciare a macinare punti, il tempo sta scadendo.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Liam & Me
          Bad Blake
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          Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
          Peccato (per loro) che Pirlo consideri Ramsey imprescindibile...
          Rianimate Liam.
          A Lippi piaceva Dimas. Sono quelle stranezze che al mondo accadono, come il maltempo e la crisi economica.
          B & B with a little weed










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          • Sean
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            • In piedi tra le rovine
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            La Juve infila un altro 1-1 dopo quello di Crotone. Dybala gioca bene accanto a Morata, ma complessivamente col Verona la squadra di Pirlo ancora una volta soffre ed è costretta a rimontare giocando la carta Kulusevski, che evita ai bianconeri una brutta figura e un primo mezzo processo. In campionato il rendimento è al di sotto delle aspettative. La Juve oggi è un treno in ritardo

            -Il Napoli con una sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione è a ridosso del Milan primo in classifica. Dopo l’incredibile sconfitta in Europa League con l’AZ, ecco la vittoria strappata con i denti contro il Benevento. I due fratelli Insigne protagonisti con gol bellissimi.


            JUVENTUS – VERONA 1-1
            E’ una crescita lenta quella della Juventus. Ammesso anche che sia una crescita. Si è stabilito che al momento i risultati non contino moltissimo e che sia più importante costruire una Juve di prospettiva, che abbia un futuro. Tutto sta capire quale sia il prezzo giusto da pagare.

            Intanto però al risultato negativo di Crotone (1-1) si è aggiunto un altro risultato negativo e identico col Verona. Non propriamente due corazzate come avversarie. Nemmeno da considerare l’assenza di Ronaldo, è un tipo che fa sempre comodo in campo ma a questi livelli non dovrebbe nemmeno essercene bisogno.

            Quattro partite giocate, tre pareggi molto poco convincenti (Roma, Crotone, Verona), una sola vittoria all’esordio con la Samp. Stupisce come la Juve in campionato non riesca a prendere in mano le partite, lasci troppo campo agli avversari, crei anche delle occasioni ma non con regolarità e soprattutto senza una precisa garanzia di gioco, senza incisività.

            Contro il Verona l’innesto di Dybala a fianco di Morata dopo una lunghissima attesa è stato anche positivo, ma la Juve oggettivamente ha fatto un bel passo indietro rispetto alla partita di Kiev. Il cambio di passo e di rendimento lo ha fatto fare Kulusevski, giocatore di grande esuberanza, fisico poderoso, tecnicamente notevole. Giovane svedese con un qualcosa di Ibrahimovic nel carattere (non potrebbe essere diversamente). Il suo gol vale parecchio perché ha evitato alla Juve una brutta figura e un primo abbozzo di processo: il rendimento in campionato è oggettivamente al di sotto delle aspettative.

            La Juve riesce a produrre gioco quando riesce ad andare in velocità sulle ali, a partire dagli esterni bassi, in maniera da attivare l’alto livello tecnico dei suoi giocatori. Con Ronaldo e con Chiesa che allarga molto il gioco dovrebbe essere tutt’altra storia. In attacco la Juve ha scelta sovrabbondante. Ma per ora è teoria. Nel tran tran e nel gioco orizzontale dove dovrebbero emergere centrocampisti di grande qualità – che invece non è il suo punto forte – si perde e si annoia, come se Pirlo non riuscisse a comunicar per intero alla squadra la complessità delle sue idee. Prima o poi il treno della Juve prenderà velocità, questo è sicuro, il problema è che il treno ora è quasi fermo, ed accumula ritardo.



            ***

            BENEVENTO – NAPOLI 1-2
            Roberto Insigne, Lorenzo Insigne, Petagna. E’ stata una vittoria importante, quella del Napoli. Perché ha dovuto strapparla con i denti, e tirare fuori tutto se stesso per rimontare il Benevento. L’unico derby che oggi il Napoli possa sostenere occupando in monopolio la città di Napoli. Dopo aver perso incredibilmente al San Paolo contro l’AZ Alkmaar, non poteva permettersi un’altra sconfitta. Anche se il Benevento non è una squadra qualsiasi: il calendario non è stato benevole con la squadra di Inzaghi, Inter, Roma e Napoli nelle prime cinque partite, con cui ha perso, ma cui ha comunque fatto sempre dei gol. Anche stavolta ha tenuto il Napoli sulla corda fino all’ultimo istante.

            Con Gattuso e Inzaghi, icone milaniste sulle due panchine, i due Insigne hanno poi dato vita a una partita nella partita. Due gol bellissimi, sia pure diversi. Il primo, quello di Roberto, per l’azione e lo scambio con Lapadula, il secondo, quello del pareggio di Lorenzo, per l’esecuzione poderosa con una stangata di sinistro da fuori area praticamente imparabile. Da notare che dei due quello del sinistro è Roberto, non certo Lorenzo. Fatto il pari era giusto che quell’equilibrio rimanesse tale e che venisse rotto soltanto da qualcun altro, in questo caso Petagna.

            E’ un Napoli che con una sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione, sta un punto sotto al Milan. Ogni altra considerazione dal punto di vista strettamente tecnico mi pare superflua: il Napoli c’è e lotta per il massimo degli obbiettivi. Proprio per questo qualsiasi decisione si debba prendere in appello o nei successivi gradi di giudizio relativamente al caso Juve-Napoli – confermare cioè 3-0 a tavolino e punto di penalizzazione, o al contrario giocare la partita e restituire il punto – è chiaro che più si va in là e più quella sentenza rischia di diventare pensante, decisiva, oggetto di feroci controversie. Uomo avvisato, mezzo salvato…

            SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 5 Venerdì 23 ottobre 2020 Sassuolo-Torino 3-3 (33' Linetty T, 71' Djuricic S, 77' Belotti T, 79' Lukic T, 84' Chiriches S, 85' Caputo) Sabato 24 ottobre 2020 Atalanta-Sampdoria 1-3 (13' Quagliarella S, 59' Thorsby S, 80' Zapata rig. A, 90' + 2' Jankto S) Genoa-Inter 0-2 (64' Lukaku I, 79' D'Ambrosio I) Lazio-Bologna 2-1 (54' Luis Alberto L, 76' Immobile L, 90' De Silvestri B) Domenica 25 ottobre 2020 Cagliari - Crotone 4-2 (21' Messias CR, 25' Lykogiannis CA, 35' Simeone CA, 43' Molina CR, 45' Sottil CA, 84' Joao Pedro CA) Benevento - Napoli 1-2 (30' R. Insigne B, 60 L. Insigne N, 67' Petagna) Parma - Spezia 2-2 (28' Chabot S, 31' Aguedo S, 34' Gagliolo P, 90'+2' Kucka rig P ) Fiorentina - Udinese 3-2 ore 18 (11' Castrovilli F, 21' Milenkovic F, 43' Okaka U, 51' Castrovilli F, 86' Okaka U) Juventus - Verona 1-1 (60' Favilli V, 77' Kulusevski J) Lunedì 26 ottobre 2020 Milan - Roma 3-3 (2' Ibrahimovic M. 14' Dzeko R, 47' Saelemaekers M, 71' Veretout rig R,
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              GIORNATA N. 5


              Venerdì 23 ottobre 2020
              Sassuolo-Torino 3-3
              (33′ Linetty T, 71′ Djuricic S, 77′ Belotti T, 79′ Lukic T, 84′ Chiriches S, 85′ Caputo)

              Sabato 24 ottobre 2020
              Atalanta-Sampdoria 1-3
              (13′ Quagliarella S, 59′ Thorsby S, 80′ Zapata rig. A, 90′ + 2′ Jankto S)
              Genoa-Inter 0-2
              (64′ Lukaku I, 79′ D’Ambrosio I)
              Lazio-Bologna 2-1
              (54′ Luis Alberto L, 76′ Immobile L, 90′ De Silvestri B)

              Domenica 25 ottobre 2020
              Cagliari – Crotone 4-2
              (21′ Messias CR, 25′ Lykogiannis CA, 35′ Simeone CA, 43′ Molina CR, 45′ Sottil CA, 84′ Joao Pedro CA)
              Benevento – Napoli 1-2
              (30′ R. Insigne B, 60 L. Insigne N, 67′ Petagna)
              Parma – Spezia 2-2
              (28′ Chabot S, 31′ Aguedo S, 34′ Gagliolo P, 90’+2′ Kucka rig P )
              Fiorentina – Udinese 3-2 ore 18
              (11′ Castrovilli F, 21′ Milenkovic F, 43′ Okaka U, 51′ Castrovilli F, 86′ Okaka U)
              Juventus – Verona 1-1
              (60′ Favilli V, 77′ Kulusevski J)

              Lunedì 26 ottobre 2020
              Milan – Roma 20.45
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                Una Juventus senza ferocia

                Passo indietro evidente della Juve nel pari con un ottimo Verona. Se Pirlo se non trova il centrocampo ideale farà fatica. Ad esempio Bernardeschi è stato deludente e mi dispiace, perché se capisse che deve stare largo e prendere palla sulla corsa andrebbe molto meglio. Ma deve giocare sulla linea laterale, altrimenti è giusto che faccia panchina. La Juve anche interrogarsi perché senza Ronaldo è un'altra squadra. Vero, Dybala ha giocato una discreta partita, ma deve stare parecchi metri più avanti.

                Pirlo ha azzeccato la mossa Kulusevski ed ha evitato la sconfitta, ma non vedo nella Juventus la ferocia della grande squadra: il Verona ha 'picchiato' agonisticamente di più, e questo è un segno di cui Pirlo deve tenere contro. Mettiamoci pure che per un po' Bonucci sarà out, ed allora le premesse sono da stagione tribolata. Torno sul centrocampo: Arthur insieme a Rabiot e Ramsey non va da nessuna parte, anche perché nessuno va senza palla e gli detta il passaggio. Lui è costretto al tic e toc, ma non incide.

                Insomma, la lotta per lo scudetto quest'anno sarà incertissima. L'Inter, modesta nel primo tempo, poi si è sbloccata ed ha vinto facile. Il Napoli ha fatto una bella vittoria a Benevento: una meraviglia i gol dei fratelli Insigne, da sceneggiatura scritta da Mimmo Calopresti o da Gianni Amelio. Anche la Lazio ha fatto una buona partita, ma il Bologna è una squadra che tatticamente è perfetta per esaltare le caratteristiche dei capitolini. E la squadra di Mihajlovic si deve preoccupare perché non gioca male ma non raccoglie niente.

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                  Milan-Roma, formazioni e dove vederla: Calhanoglu recupero lampo, Ibrahimovic al centro dell’attacco

                  Il fantasista turco, guarito da una distorsione alla caviglia, potrebbe partire addirittura titolare. Lunedì mattina il test decisivo

                  Dalla Roma alla Roma. Era il 28 giugno scorso, in un San Siro vuoto e triste come lo sarà stasera, anche se allora i pensieri di noi tutti erano un po’ più leggeri: fu in quella dolce sera d’estate che il Diavolo di Pioli sconfisse per la prima volta una cosiddetta grande, mandando in frantumi l’incantesimo che l’aveva tenuto prigioniero per mesi. Quella vittoria, un 2-0 netto e indiscutibile, segnò la svolta non solo della stagione, ma di una fase storica. Quattro mesi dopo i rossoneri hanno infatti allungato a 21 la striscia-show di partite senza sconfitte, vengono da otto vittorie su otto in questa stagione, sono in testa alla classifica da soli a punteggio pieno e accarezzano un sogno: battere un’altra volta la Roma per piazzare la prima mini fuga stagionale.

                  Comunque vada, Ibra e i suoi allievi resteranno davanti a tutti. Ma dovesse arrivare la nona vittoria consecutiva il distacco dalle inseguitrici diventerebbe di 4 punti. Un piccolo grande solco. «Dobbiamo far durare questo periodo il più possibile, la nostra forza è l’equilibrio mentale, ma per diventare grandi serve un altro scatto, le aspettative sono cresciute e dobbiamo pretendere da noi stessi ancora di più» ha messo in chiaro Pioli, che quattro mesi fa, prima di quella partita, si guardava intorno convinto che il suo posto da lì a poco sarebbe stato preso da Rangnick. Non è andata così: dopo quello sprint lungo un’estate il club ha cambiato idea. E ha fatto la scelta giusta, come stanno dimostrando i risultati.

                  Vero che la stagione è lunga, ma l’impressione diffusa è che il famoso piano Elliott — giovani di talento, qualche leader esperto, una gestione finanziaria sostenibile — stia pian piano prendendo forma. A tal punto che c’è anche chi sta prendendo nota, come i Friedkin, la famiglia americana che a giugno ha rilevato da Pallotta le quote di maggioranza della Roma. E che vede la gestione Gazidis come un modello di business da seguire. Le affinità fra i due club sono parecchie: la provenienza, le enormi ambizioni, le pressioni mediatiche, il forte indebitamento pregresso, il progetto stadio, la comunicazione non gridata. C’è già chi parla di un’alleanza made in Usa fra le due società.

                  Il derby d’America metterà però soprattutto in palio punti fondamentali, con la Roma che dopo un avvio complicato ha infilato tre vittorie consecutive. «Abbiamo un’identità forte e andiamo a San Siro per vincere» ha detto Fonseca, che affiderà al non più positivo Mancini il compito di provare a frenare Ibrahimovic. Dietro al quale potrebbe giocare Calhanoglu, che ha bruciato i tempi dopo la distorsione alla caviglia. Quella fra Ibra e Dzeko sarà la sfida nella sfida, lo scontro a distanza fra bomber senza tempo. Lo svedese ha 39 anni, il bosniaco 34. Quando si dice che la classe non ha età.


                  Milan 4-2-3-1: 99 G. Donnarumma; 2 Calabria, 24 Kjaer, 13 Romagnoli ,19 Theo Hernandez; 4 Bennacer 79, Kessie 56; Saelemaekers, 10 Calhanoglu, 17 Leao, 11 Ibrahimovic

                  Roma 3-4-2-1: 83 Mirante; 23 Mancini, 3 Ibanez, 24 Kumbulla; 18 Santon 17, Veretout 7, Lo. Pellegrini 37, Spinazzola; 11 Pedro 77 Mkhitaryan; 9 Dzeko
                  Arbitro: Giacomelli
                  Tv: ore 20.45 Sky 202

                  CorSera
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                    Questo Imho non è rigore, lo posto solo per far capire quando postate fermoimmagini fuorvianti per sostenere la Juve rubba

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                    • Liam & Me
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                      Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                      Questo Imho non è rigore, lo posto solo per far capire quando postate fermoimmagini fuorvianti per sostenere la Juve rubba
                      Non è collegato a questo episodio specifico, ma non sarebbe male se ogni tirata di maglia fosse automaticamente punizione/rigore, con giallo altrettanto automatico. È già fallo, intendo dire che non sarebbe male se questi episodi non fossero più tollerati, secondo me ci guadagnerebbe lo spettacolo.
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                        Juventus-Verona 1-1, Sconcerti: senza Ronaldo manca qualità e i bianconeri non giocano si esibiscono

                        Questa Juve è la somma di due problemi: senza Ronaldo si abbassa la qualità tecnica e poi non c’è coerenza di squadra, manca la personalità di un tempo

                        di Mario Sconcerti

                        La complessità della Juve comincia a dimostrarsi. È la somma di due problemi, uno di qualità tecnica inferiore rispetto all’anno scorso perché adesso manca Ronaldo, Arthur è un buon regista di un centrocampo a tre, non entra mai in un raggio di campo che vada oltre i cinque metri, e anche oggi nel momento più caldo della partita sono entrati Frabotta e Vrioni, due ragazzi, anche bravi, ma che non portano differenza. Frabotta e Vrioni li hanno anche gli altri.

                        L’altro è un problema tattico: qualunque sia lo schema che Pirlo cerca, sta mancando la coerenza della squadra. Non c’è un sentimento comune, non c’è un’idea di gioco che sembri davvero condivisa. La Juve non gioca, si esibisce, è quasi dentro una piccola, continua accademia. Ha davvero spinto solo quando è entrato Kulusevskima è stato un merito indotto dalla stanchezza del Verona che per più di un’ora aveva chiuso tutto lo spazio.


                        Manca la vecchia personalità della Juve, quel saper stare in campo che sa di vecchio, grande professionismo. Oggi si vedono idee improvvise come Bonucci a centrocampo a impostare davvero il gioco, pensieri un po’ goliardici di un tecnico che scambia la diversità con la giustezza producendo confusione e alla fine meritandosi la sfortuna dell’ultimo quarto d’ora. Ha giocato bene Dybala soprattutto negli spazi stretti finali.Ha avuto un grande impatto Kulusevski che sembra davvero l’uomo nuovo. È stato onesto Morata, non ho visto il resto. Non c’è l’autorevolezza della grande storia alle spalle. C’è una continua istruzione a soggetto, anche un po’ gratuita, quasi vanesia.

                        Il Napoli che ha nella pratica perso la partita mai giocata con la Juve, gli è già davanti di due punti. Perché sa dare forma a un gioco ordinato e perché ci crede. Gattuso è alla quarta vittoria consecutiva, quando si è giocato ha sempre vinto. È col Milan la sorpresa più seria dell’autunno. È brutto vedere invece il gradimento dispettoso con cui vengono accolte sui social le sconfitte dell’Atalanta. L’Italia si inchinava all’evidenza di Gasperini, ma non lo amava, aspettava solo il momento giusto per dirglielo. Le favole alla lunga non piacciono, finisci per diventare tifoso del lupo. Ora tocca a Gasperini rispondere e ritrovare la strada in un campionato che resta aperto a tutti. Non è tardi per nessuno se si è già dimostrato di avere un gioco.


                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                          Non è collegato a questo episodio specifico, ma non sarebbe male se ogni tirata di maglia fosse automaticamente punizione/rigore, con giallo altrettanto automatico. È già fallo, intendo dire che non sarebbe male se questi episodi non fossero più tollerati, secondo me ci guadagnerebbe lo spettacolo.
                          Ma no, dai, c'è un arbitro e dovrebbe valutare serenamente se non fosse che in Italia ancora parlano di un amministratore di 3 stagioni fa

                          Già i difensori in area non possono muovere le braccia per paura del mani e gli togliamo anche quello, tanto vale mettere i birilli

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                          • Sean
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                            Giallorossi con Mancini, c'è Calhanoglu

                            IL TEMPO (F. BIAFORA) - La difesa a tre per contrastare un Ibrahimovic in forma straordinaria. Fonseca ha tirato un sospiro di sollievo dopo il falso allarme per Mancini e si affiderà al consolidato 3-4-2-1, con il difensore azzurro che sarà affiancato da Ibanez e da Kumbulla. L’unico dubbio di formazione sembra essere quello per la fascia destra, con Santon segnalato in vantaggio su Peres e Karsdorp. Ancora out Smalling, che tornerà in coppa: «Sta bene, ma non è pronto per il Milan. Credo - ha detto Fonseca - che possa tornare nella prossima partita di Europa League».

                            In mediana ci saranno Pellegrini e Veretout, che si rivedranno dal primo minuto così come Spinazzola, Mkhitaryan e Dzeko. Cambieranno 9/11 rispetto alla formazione vista con lo Young Boys: Pedro e Kumbulla gli unici confermati. Intanto sul fronte dirigenziale continua il lavoro dei Friedkin (ieri Dan è partito per Saint Moritz e direttamente da lì raggiungerà San Siro), alla ricerca di due figure di spicco da inserire nell’organigramma. Ma non solo. Nei giorni scorsi c'è stato un contatto esplorativo con Ben Manga, capo-scout dell’Eintracht Francoforte, legato ai tedeschi fino al 2023. L’osservatore non è stato sondato per la posizione di direttore sportivo, bensì per quello di capo dell’area scouting. In casa Milan, invece, arriva la sorpresa Calhanoglu. Il provino svolto con il resto dei compagni ha dato le risposte sperate a Milanello e il turco non soltanto sarà convocato, ma scenderà anche in campo dal primo minuto alle spalle di Ibrahimovic. Siederà in panchina Brahim Diaz, non sono previste altre sorprese, con Saelemaekers e Rafael Leao sulle fasce offensive e Calabria con Theo Hernadez su quelle difensive. Panchina per Tonali.

                            IL TEMPO (F. BIAFORA) - La difesa a tre per contrastare un Ibrahimovic in forma straordinaria. Fonseca ha tirato un sospiro di sollievo dopo il falso allarme per Mancini e si affiderà al consolidato 3-4-2-1, con il difensore azzurro che sarà affiancato da Ibanez e da Kumbulla. L’unico d...
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                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Liam & Me
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                              Ma no, dai, c'è un arbitro e dovrebbe valutare serenamente se non fosse che in Italia ancora parlano di un amministratore di 3 stagioni fa

                              Già i difensori in area non possono muovere le braccia per paura del mani e gli togliamo anche quello, tanto vale mettere i birilli
                              Secondo me aiuterebbe molto proprio gli arbitri, perchè toglierebbe ogni aspetto di discrezionalità. Comunque sì, è un pour parler, al mattino davanti a un caffè.
                              B & B with a little weed










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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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