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Diciamo questo: gli arbitri scarsi di solito li si mandano nelle partite che vengono considerate facili, cioè quelle che vedono una grande squadra contro una piccola: le partite "tranquille", "scontate", dove si presume non insorgeranno grosse difficoltà o tensioni...quindi questo arbitro, di cui ignoro anche il nome, è un mediocre inviato a Crotone.
Tu però sei la Juventus e al Crotone 2 goal li devi fare. Noi ne abbiamo fatto uno.
Be in realtà li avevamo fatti
Non capisco perché a dybala non sono stati concessi nemmeno 10 minuti
Non capisco perché a dybala non sono stati concessi nemmeno 10 minuti
Era meglio metterlo, anche per fargli riprendere contatto con l'erba. Magari ne sarebbe usita pure fuori qualche giocata estemporanea.
Però andiamo avanti e auguriamoci che Pirlo senta presto la morsa dei punti mancati, quel buco allo stomaco. E' il miglior medico, quello che ti tiene coi piedi per terra, ti fa capire la durezza del calcio, la sua concretezza, la necessità dunque (in specie in questa fase) di avere una squadra quadrata, con pochi fronzoli, che vada al sodo. Non siamo in quel tempo (l'allenatore non lo è) dove puoi permetterti di ribaltare il consueto, semplicemente perchè sei un pilota che ancora deve capire dove stanno acceleratore e freno, come funziona il cambio e se quel pulsante attiva le 4 frecce o il condizionatore.
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E' inutile tentare di divinare la stagione adesso: non si hanno nemmeno i segni da leggere. Ne sapremo di più tra qualche tempo. Non troppo, ma adesso è ancora poco.
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"Bugie dal signore italiano, non dico nemmeno il nome"
Si accende la polemica tra Vincenzo Spadafora e Cristiano Ronaldo, che dal suo isolamento extralusso risponde per le rime al ministro dello Sport.
Continua lo scontro a distanza tra il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e Cristiano Ronaldo. Tutto nasce dopo il riscontro positivo del tampone per coronavirus per il calciatore portoghese, che come altri suoi colleghi ha raggiunto il ritiro della sua nazionale. Ed è proprio in Portogallo che Cristiano Ronaldo ha ricevuto l'esito dell'avvenuto contagio. Da quel momento è iniziato il balletto di dichiarazioni, smentite, accuse e difese, che ha visto scendere in campo il ministro dello Sport in persona per chiedere maggiori chiarimenti sulla vicenda e Cristiano Ronaldo ribattere colpo su colpo alle sue affermazioni.
Strip cover
"Bugie dal signore italiano, non dico nemmeno il nome", Ronaldo asfalta il ministro
di Francesca Galici
"Bugie dal signore italiano, non dico nemmeno il nome", Ronaldo asfalta il ministro
17 Ottobre 2020 - 13:17
Si accende la polemica tra Vincenzo Spadafora e Cristiano Ronaldo, che dal suo isolamento extralusso risponde per le rime al ministro dello Sport
Continua lo scontro a distanza tra il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e Cristiano Ronaldo. Tutto nasce dopo il riscontro positivo del tampone per coronavirus per il calciatore portoghese, che come altri suoi colleghi ha raggiunto il ritiro della sua nazionale. Ed è proprio in Portogallo che Cristiano Ronaldo ha ricevuto l'esito dell'avvenuto contagio. Da quel momento è iniziato il balletto di dichiarazioni, smentite, accuse e difese, che ha visto scendere in campo il ministro dello Sport in persona per chiedere maggiori chiarimenti sulla vicenda e Cristiano Ronaldo ribattere colpo su colpo alle sue affermazioni.
Ronaldo in ambulanza La Juventus nella bolla
Il caso è nato quando sette giocatori della Juventus si sono allontanati anticipatamente dalla "bolla" Juventus, che si trovava in isolamento dopo il riscontro di due positività tra i membri dello staff bianconero, per raggiungere le rispettive nazionali. Come imposto dal protocollo, la società ha dovuto segnalare questa anomalia alla Asl di Torino e i loro nomi sono stati inseriti in un fascicolo dalla Procura e sono oggetto di inchiesta anche da parte della Figc. Nessun sospetto di violazione, invece, per il ritorno in Italia di Cristiano Ronaldo, che dopo l'esito del tampone ha fatto ritorno a Torino con un volo sanitario (a bordo di un jet privato), per poi raggiungere la sua abitazione con un'ambulanza privata. Questo caso ha innescato la reazione del ministro dello Sport che, interrogato sulla vicenda, ha sostenuto la violazione del protocollo da parte di Cristiano Ronaldo. "La domanda era su andata e ritorno. A quel che risulta in merito all'andata è stata la stessa società a segnalare alla Asl che alcuni giocatori avevano 'rotto' l'isolamento fiduciario senza averne l'autorizzazione, tanto che il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Torino ha dichiarato di aver dovuto trasmettere in Procura i nomi", ha detto Spadafora all'Ansa.
Cristiano Ronaldo, a quel punto, ha voluto rispondere al ministro attraverso una lunga diretta dal suo profilo Instagram. "C’è un signore in Italia, di cui non ricordo il nome, che dice che non ho rispettato il protocollo, è una bugia, è tutto falso", ha dichiarato il calciatore, che poi ha continuato: "La quarantena la sto passando a casa, a Torino. La mia famiglia vive in un altro piano di casa e non abbiamo contatti. Quando stai bene di testa non hai problemi. Non vedo l’ora di tornare". Le parole di Cristiano Ronaldo non sono piaciuta a Vincenzo Spadafora, che ha replicato: "Non ho intenzione di proseguire all’infinito su questo tema: confermo quanto detto relativamente all’abbandono dell’hotel di alcuni giocatori della Juventus, basandomi tra l’altro sulle comunicazioni della società alla Asl di Torino". In secondo momento, poi, il ministro dello Sport ha aggiunto all'Ansa: "La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza ad essere arroganti, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire: anzi, più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio".
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
È la prima volta dopo innumerevoli anni che non vedo lo scudetto per la Juve certo già da ora.
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Vabbè, ma per esclusione, rimane cmq la vincitrice.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Diciamo questo: gli arbitri scarsi di solito li si mandano nelle partite che vengono considerate facili, cioè quelle che vedono una grande squadra contro una piccola: le partite "tranquille", "scontate", dove si presume non insorgeranno grosse difficoltà o tensioni...quindi questo arbitro, di cui ignoro anche il nome, è un mediocre inviato a Crotone...e difatti, nel momento della decisione, in quei pochi snodi, non ne ha presa mezza.
Tu però sei la Juventus e al Crotone 2 goal li devi fare. Noi ne abbiamo fatto uno.
Lucido ed onesto.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Milan meno stressato, ma l’Inter arriverà in fondo: che distanza con la Juventus
I rossoneri sono per ora giustamente i migliori, l’unica squadra con un fuoriclasse inserito nel gioco di tutti. I nerazzurri più contorti: Hakimi e Perisic assieme affascinanti ma pericolosi. Il Napoli ha una sua perfezione
di Mario Sconcerti
Sono cominciate ad arrivare le risposte. La prima è che il Milan è per ora giustamente la migliore, l’unica con un fuoriclasse inserito nel gioco di tutti che riesce a essere sempre decisivo. Il derby è stata una partita tra lui e Lukaku, altro giocatore impressionante. In due hanno tradotto la buona disposizione delle squadre che hanno giocato un primo tempo quasi eccezionale.
Gli attacchi hanno dominato le difese. L’Inter ha però sbandato di più, era contorta proprio come idea. Hakimi e Perisic insieme la rendono affascinante ma pericolosa a se stessa. Non è un caso che tutte le difese dell’Inter sono sempre improprie, prendono sempre gol. L’impressione è che anche una linea di mezzo con tre giocatori troppo diversi come Vidal, Brozovic e Barella abbiano difficoltà a formare un reparto
Diverso il Milan che è più giovane, ha più curiosità di guardarsi, meno concetto del risultato. Il Milan è una squadra da pensiero globale, meno stressata dal proprio tecnico, più libera di giocare. L’Inter ormai è una grande squadra, vederla comunque perdere e confrontarla un’ora dopo con la Juve, ha dato il senso di una distanza infinita. Ma è una squadra prussiana dove la disciplina dei movimenti copre spesso la qualità degli individui. L’Inter col suo passo arriverà fino in fondo, è complessa, tanta, reggerà qualunque marea.
Il Milan è perfetto se c’è Ibrahimovic. Il resto andrà scoperto. Sorprende la Juve nel risultato, negli uomini e quindi nel gioco. Per un’ora i titolari dello scorso anno erano appena tre, Bonucci, Danilo e Bentancur. Tre i ragazzi, al vecchio Frabotta si sono aggiunti Chiesa e Portanova, più Demiral. Il risultato è che non c’è stata Juve. Non era riconoscibile nessuna maglia a strisce bianconere, un gioco qualunque per una squadra qualunque. Molte le assenze, bello il Crotone, ma nessuna parentela con il modo secolare di essere Juve. Irrompe il Napoli, squadra con una sua intrinseca perfezione a cui si sono aggiunti un nuovo Lozano, Bakayoko e un ordine che Gattuso ha trasformato in calcio. Ha travolto l’Atalanta, non giocando a Torino ha perso una grande opportunità per mettere di lato la Juve.
CorSera
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Il Milan batte l’Inter 2-1 con una doppietta di uno straordinario Ibrahimovic. L’attaccante svedese sconvolge tutte le previsioni: fa ancora gol pesanti a 39 anni, sconfigge l’Inter ma anche l’età, si libera del Covid alla sua maniera allenandosi come un pazzo in quarantena, tiene il Milan al primo posto a punteggio pieno.L’Inter invece paga caro le assenze per Covid e l’aver puntato su Kolarov: ma non si può lottare per lo scudetto incassando 8 gol in quattro partite. Insomma Conte dovrà rivedere il suo assetto zemaniano.
INTER – MILAN 1-2
Zlatan Ibrahimovic smentisce molte delle legge conosciute. Soprattutto ribalta il calcio come lo concepiamo e lo conosciamo oggi. Probabilmente esiste – esisterà, visto che gioca e fa ancora gol pesanti – un calcio prima di Ibra, e un altro dopo Ibra. Ha compiuto a ottobre 39 anni e si avvia verso i 40, è uscito da poco da una positività al Coronavirus che ha attraversato come una partita di calcio, correndo e allenandosi anche se chiuso in casa. Poteva legittimamente sparire da un derby come questo e nessuno gli avrebbe mai rimproverato nulla, ne è stato il protagonista assoluto, il solito trascinatore del Milan: si è procurato un rigore, lo ha tirato, gli è stato parato e lo ha ribattuto dentro come a dire ad Handanovic ma cosa ti credi?, ne ha segnato un altro, ha fatto impazzire il suo marcatore, Kolarov, che certo non è un pivellino, anzi.
Ibrahimovic tiene il Milan a punteggio pieno – quattro partite vinte su quattro – la sua è già la quarta doppietta di questa sua breve esperienza del Milan bis, a dieci anni esatti da quando si affacciò in rossonero. Il Milan di Pioli è molto squadra, non solo Ibrahimovic, non solo la sua immensa esperienza, ma un gruppo di giovani che sta rapidamente crescendo appoggiandosi ad alcuni pilastri: Donnarumma, il Romagnoli recuperato, Teo Hernandez, Kessie, Calhanoglu, Leao. E Ibrahimovic più di tutti: il leader anziano.
L’ Inter ha pagato caro il suo limite difensivo, le assenze per Covid hanno ulteriormente aggravato il problema, Kolarov ha sofferto immensamente Ibrahimovic. Otto gol subiti non possono essere un numero consono a chi lotta per vincere lo scudetto. Stavolta l’inclinazione obbligatoriamente zemaniana di Conte non ha funzionato, Lukaku ha fatto meno di altre volte, Lautaro ha sparacchiato alto dei tiri abbastanza facili. Credo che anche questo risultato rimescoli parecchie idee che ci eravamo fatti finora.
SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 4 Sabato 17 ottobre 2020 Napoli-Atalanta 4-1 (23' Lozano N, 27' Lozano N, 30' Politano N, 43' Osimhen N, 69' Lammers A) Inter-Milan 1-2 (13' Ibrahimovic M, 16' Ibrahimovic M, 29' Lukaku I) Sampdoria-Lazio 3-0 (32' Quagliarella S, 41' Augello S, 74' Damsgaard S) Crotone-Juventus 1-1 (12' Simy rig. C, 21' Morata J) Domenica 18 ottobre 2020 Bologna-Sassuolo 3-4 (9' Soriano B B, 18' Berardi S, 39' Svanberg B, 60' Orsolini B, 64' Djuricic S, 70' Caputo S, 77' Tomyasu aut. S) Spezia-Fiorentina 2-2 (2' Pezzella F, 4' Biraghi F, 39' Verde S, 75' Farias S) Torino-Cagliari 2-3 (4' Belotti rig. T, 12' Joao Pedro C, 19' Simeone C, 49' Belotti T, 73' Simeone C) Udinese-Parma 3-2 (26' Hernani P, 28' Samir U, 52' Iacoponi aut. U, 70' Karamoh P, 89' Pussetto U) Roma-Benevento 5-2 (5' Caprari B, 31' Pedro R, 35' Dzeko R, 55' Lapadula B, 69' Veretout rig. R, 77' Dzeko, 89' Perez R) Lunedì 19 ottobre 2020 Verona-Genoa 0-0 *** CROTONE -JUVENTUS 1-1 Credo che Andrea Agnelli
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La Juventus senza Ronaldo e Dybala fermata sul campo del piccolissimo Crotone, ancora un rosso che lascia i bianconeri in dieci (a Roma toccò a Rabiot): Chiesa espulso all’esordio. Pirlo però la prende con filosofia e va dritto per la sua strada: “I giovani devono giocare e devono poter sbagliare”. Per ora ne sembra convintissimo…
CROTONE -JUVENTUS 1-1
Credo che Andrea Agnelli avesse un presentimento quando ha detto: non vedono l’ora che la Juventus perda un paio di partite. Non è successo, ma un pareggio contro il Crotone pesa quasi quanto una sconfitta. Non tanto per il risultato e per il punticino in classifica che è troppo poco rispetto al Milan a punteggio pieno, ma perché certe partite ti pesano addosso e un club come la Juve certi alibi non piò permetterseli. Il fatto che non ci fossero Ronaldo e Dybala conta zero, la sola panchina della Juve vale almeno cinque volte l’intera rosa del Crotone.
Paradossalmente le cose migliori e più azzeccate sulla Juventus sono state pronunciate prima ancora che la squadra di Pirlo giocasse contro il club calabrese. Gattuso ha detto: “La Juventus è una squadra in costruzione e oggi è battibile”. Infatti è così e non vale il poter comunque schierare Kulusevski, Chiesa e Morata per superare i problemi di costruzione e di assetto. Già contro la Roma si era vista una Juventus lenta, poco aggressiva, che aveva in parte sofferto gli avversari. Con il Crotone le occasioni vere sono state troppo poche per legittimare e dare concretezza a una supremazia rimasta sulla carta.
Certo poi uno può mettersi a discutere sui dettagli, Chiesa all’esordio bianconero ha fatto l’assist del gol di Morata e preso un cartellino rosso dopo un fallo sotto il naso dell’arbitro. Lo dico con sincerità non mi sembrava un fallo così grave e così intenzionale, ma l’arbitro deve aver capito meglio di noi. Sicuramente di me. Casomai c’è da chiedersi se sia solo una coincidenza che nei momenti più delicati la Juve regali sempre un giocatore agli avversari, a Roma era successo con Rabiot, e poi ci aveva pensato Ronaldo. Per annullare il gol di Morata, in fuorigioco di mezzo tacchetto c’è voluto non il Var ma un collegamento col Telescopio del Monte Palomar. Tre minuti e mezzo per capirci qualcosa: mi resta solo che un mah di grande perplessità.
“I giovani devono fare esperienza – ha detto seraficamente Pirlo – devono avere possibilità di sbagliare”. C’è tempo e modo per prenderla ancora con filosofia. Tutto sta esserne convinti, e resistere…
SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 4 Sabato 17 ottobre 2020 Napoli-Atalanta 4-1 (23' Lozano N, 27' Lozano N, 30' Politano N, 43' Osimhen N, 69' Lammers A) Inter-Milan 1-2 (13' Ibrahimovic M, 16' Ibrahimovic M, 29' Lukaku I) Sampdoria-Lazio 3-0 (32' Quagliarella S, 41' Augello S, 74' Damsgaard S) Crotone-Juventus 1-1 (12' Simy rig. C, 21' Morata J) Domenica 18 ottobre 2020 Bologna-Sassuolo 3-4 (9' Soriano B B, 18' Berardi S, 39' Svanberg B, 60' Orsolini B, 64' Djuricic S, 70' Caputo S, 77' Tomyasu aut. S) Spezia-Fiorentina 2-2 (2' Pezzella F, 4' Biraghi F, 39' Verde S, 75' Farias S) Torino-Cagliari 2-3 (4' Belotti rig. T, 12' Joao Pedro C, 19' Simeone C, 49' Belotti T, 73' Simeone C) Udinese-Parma 3-2 (26' Hernani P, 28' Samir U, 52' Iacoponi aut. U, 70' Karamoh P, 89' Pussetto U) Roma-Benevento 5-2 (5' Caprari B, 31' Pedro R, 35' Dzeko R, 55' Lapadula B, 69' Veretout rig. R, 77' Dzeko, 89' Perez R) Lunedì 19 ottobre 2020 Verona-Genoa 0-0 *** CROTONE -JUVENTUS 1-1 Credo che Andrea Agnelli
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Il Napoli scatenato contro l’Atalanta, quattro gol con doppietta di Lozano e il primo di Osimhen. Una vittoria netta che mette in luce l’ottima forma del Napoli di Gattuso, che puntualizza acidamente dopo il 3-0 a tavolino per la vicenda di Juve-Napoli mai giocata: “Io sono il primo a essere arrabbiato per non aver giocato, avrei messo in campo questo stesso Napoli, la Juve oggi è una squadra in costruzione, ed è battibile, potevamo anche perdere 3-0 ma sul campo: noi eravamo pronti a partire, ma ci hanno fermato”.
NAPOLI-ATALANTA 4-1
C’è sicuramente un messaggio dentro il potente Napoli-Atalanta 4-1 e quel primo tempo della squadra di Gattuso durante il quale ha letteralmente squassato la nulla resistenza dei gasperiniani: doppio Lozano (il messicano mai valorizzato da Ancelotti e trasformato invece da Gattuso), Politano, Osimhen (al suo primo gol con il Napoli). Meno di metà tempo e l’affare è già chiuso. Praticamente tutto l’arsenale napoletano rovesciato dentro la rete del povero copertissimo e solitario Sportiello.
Sapevamo che l’ Atalanta aveva un punto debole, ed era quello di una difesa troppo scoperta a fronte di un attacco esuberante, in cui stavolta – anticipando anche parecchio i tempi – Gasperini ha subito reinserito il ritrovato Ilicic. Non sapevamo che potesse essere addirittura un Tallone d’Achille.
Il messaggio però può essere ingannevole, eviterei conclusioni troppo evidenti, semplicistiche, facili. Tipo la rabbia del Napoli per il 3-0 a tavolino contro la Juve, i quindici giorni di preparazione vera e tranquilla chiusi nel ritiro di Castel Volturno, il volto vero dell’Atalanta nel momento in cui c’è da recitare un ruolo da protagonisti e rispettare così il compito di favoriti. Aver restituito almeno metà squadra alle nazionali di appartenenza ha chiaramente portato stanchezza e abbassato il livello di aggressività e concentrazione. Rino Gattuso ha tessuto l’elogio di Osimhen che ha portato molte soluzioni e soprattutto vivacità nel gioco d’attacco del Napoli. Ha messo soprattutto i puntini sulle i per quanto riguarda la vicenda di Juve-Napoli 3-0 a tavolino. Ha detto di essere arrabbiato, che il Napoli era prontissimo a giocarsela, che era già pronto a partire, che avrebbe fatto giocare la stessa formazione che ha annichilito l’ Atalanta: la Juve, ha detto, è una squadra in costruzione e oggi è battibile.
Io credo semplicemente che gli ultimi pezzi di campionato cui stiamo assistendo siano così, abbastanza imprevedibili, senza un back ground dove appoggiare certezze e giudizi. Il Napoli della prima mezzora è stato la perfezione, e l’ Atalanta preoccupante come un pugile a mani basse sul ring. L’attacco del Napoli è un tourbillon di giocatori fantastici, molto divertenti, perfettamente a loro agio, sia pure in un San Paolo desolatamente e tristemente vuoto. Il problema è che la stessa identica cosa dicevo (dicevamo?) dell’attacco dell’ Atalanta fino a una settimana fa…
SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 4 Sabato 17 ottobre 2020 Napoli-Atalanta 4-1 (23' Lozano N, 27' Lozano N, 30' Politano N, 43' Osimhen N, 69' Lammers A) Inter-Milan 1-2 (13' Ibrahimovic M, 16' Ibrahimovic M, 29' Lukaku I) Sampdoria-Lazio 3-0 (32' Quagliarella S, 41' Augello S, 74' Damsgaard S) Crotone-Juventus 1-1 (12' Simy rig. C, 21' Morata J) Domenica 18 ottobre 2020 Bologna-Sassuolo 3-4 (9' Soriano B B, 18' Berardi S, 39' Svanberg B, 60' Orsolini B, 64' Djuricic S, 70' Caputo S, 77' Tomyasu aut. S) Spezia-Fiorentina 2-2 (2' Pezzella F, 4' Biraghi F, 39' Verde S, 75' Farias S) Torino-Cagliari 2-3 (4' Belotti rig. T, 12' Joao Pedro C, 19' Simeone C, 49' Belotti T, 73' Simeone C) Udinese-Parma 3-2 (26' Hernani P, 28' Samir U, 52' Iacoponi aut. U, 70' Karamoh P, 89' Pussetto U) Roma-Benevento 5-2 (5' Caprari B, 31' Pedro R, 35' Dzeko R, 55' Lapadula B, 69' Veretout rig. R, 77' Dzeko, 89' Perez R) Lunedì 19 ottobre 2020 Verona-Genoa 0-0 *** CROTONE -JUVENTUS 1-1 Credo che Andrea Agnelli
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Una vittoria su quattro partite, e già due sconfitte pesanti: i quattro gol incassati dall’ Atalanta e ora tre dalla Sampdoria. La Lazio di Simone Inzaghi sembra essersi fermata 8 mesi fa. Prima del blocco del campionato per l’emergenza Coronavirus era una bellissima squadra addirittura a ridosso della Juventus, oggi è una squadra che sta perdendo se stessa, irriconoscibile, che soffre con tutti. Le assenze di Immobile e Lazzari contro la Sampdoria le hanno fatto pagare un prezzo altissimo, i rinforzi presi sul mercato, da Fares a Muriqi non danno al momento una mano, Inzaghi sembra aver perso il feeling col gruppo e forse si starà addirittura chiedendo se ha fatto bene a restare. C’è addirittura ora l’avventura in Champions League, il confronto col Borussia Dortumund. Inevitabilmente sale un brivido.
SERIE A 2020-2021 GIORNATA N. 4 Sabato 17 ottobre 2020 Napoli-Atalanta 4-1 (23' Lozano N, 27' Lozano N, 30' Politano N, 43' Osimhen N, 69' Lammers A) Inter-Milan 1-2 (13' Ibrahimovic M, 16' Ibrahimovic M, 29' Lukaku I) Sampdoria-Lazio 3-0 (32' Quagliarella S, 41' Augello S, 74' Damsgaard S) Crotone-Juventus 1-1 (12' Simy rig. C, 21' Morata J) Domenica 18 ottobre 2020 Bologna-Sassuolo 3-4 (9' Soriano B B, 18' Berardi S, 39' Svanberg B, 60' Orsolini B, 64' Djuricic S, 70' Caputo S, 77' Tomyasu aut. S) Spezia-Fiorentina 2-2 (2' Pezzella F, 4' Biraghi F, 39' Verde S, 75' Farias S) Torino-Cagliari 2-3 (4' Belotti rig. T, 12' Joao Pedro C, 19' Simeone C, 49' Belotti T, 73' Simeone C) Udinese-Parma 3-2 (26' Hernani P, 28' Samir U, 52' Iacoponi aut. U, 70' Karamoh P, 89' Pussetto U) Roma-Benevento 5-2 (5' Caprari B, 31' Pedro R, 35' Dzeko R, 55' Lapadula B, 69' Veretout rig. R, 77' Dzeko, 89' Perez R) Lunedì 19 ottobre 2020 Verona-Genoa 0-0 *** CROTONE -JUVENTUS 1-1 Credo che Andrea Agnelli
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La Juve pareggia a Crotone mostrando di essere un cantiere completamente aperto. E' però difficile per chiunque giocare praticamente con due esordienti o quasi, con Demiral rientrante dopo l'infortunio. E poi Kulusevski e Chiesa sono ancora fuori dai meccanismi. Insomma, una squadra troppo nuova per poter produrre cose interessanti. Quella di Pirlo ancora non è squadra, ma sono momenti importanti per far crescere tutti i giocatori. La prestazione è stata insufficiente, Arthur porta troppo palla anche perché gli altri non dettano il passaggio in profondità. Quando Chiesa lo ha fatto, è arrivato il gol. A proposito di Chiesa, non deve andare in guerra ogni volta che ha la palla, e poi sull'espulsione gli ha detto male: la decisione dell'arbitro è stata esagerata. Inoltre Kulusevski andava sostituito per come ha giocato. Detto ciò il Crotone ha strameritato il pari, dimostrando di essere una buona squadra in grado di competere per la salvezza. Buone note arrivano da Buffon, Bonucci e Morata, che è perfetto in chiusura di azione (ha fatto un gol buono ed uno annullato per un millimetro), ma fa fatica a giocare con la squadra.
Il derby di Milano è stata una bellissima partita. L'Inter ha avuto un sacco di occasioni, è stata ingenua nei gol presi, ma la strada è giusta. La squadra di Conte ha costruito tanto attraverso il gioco. Ottimo il Milan, che ha avuto l'intelligenza e la bravura di non palleggiare e cercare subito la profondità, giocando in velocità. E poi Ibra ha fatto il leone.
Il Napoli ha fatto una partita pazzesca: semplice, intelligente, trovando la profondità. Gattutso è la normalità al potere: pochi paroloni e tanti fatti, lo ha dimostrato anche nelle dichiarazioni del post gara. Atalanta ingiudicabile, troppo brutta per essere vera.
In conclusione chi è da scudetto? Tutte quante, perché penso che regnerà l'equilibrio. Non ci metto la Lazio, che continua a sciogliersi come era stato alla ripresa dello scorso campionato dopo il lockdown. Non ha un organico per un calendario così fitto, la Sampdoria ha meritato. Una considerazione su Candreva: ha fatto una grande partita, siamo sicuri che l'Inter ha fatto bene a darlo via e tenere Perisic? Per me no, visto che Candreva è più forte.
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60 milioni per sto intruppone. Fortunatamente ci siam scampati paratici. Anche se non son tranquillo finché non rinnova il contratto
Però a Roma come ragionate lo sapete solo voi perchè si sono incensati i Monchi perchè finalmente "arriva qualcuno che ha vinto" le coppe dei quinti/sesti/settimi posti, e Paratici che da DS ha vinto 9 campionati di fila (e disputato un paio di finali di champions league) viene scansato.
Ci si lascia irretire dalla esterofilia (i Boldt, i Ragnick) gente che non ha mai vinto niente in vita sua e quello che arriva primo nel campionato dove gioca la Roma lo si schifa, quindi il romanista è un pò un enigma su quello che vuole, su quello che gli piace.
Ci sono due Paratici: quello pre e quello post Ronaldo. Quello pre è stato il DS che con pochi soldi è riuscito comunque a vincere e convincere, il che nel calcio è rarissimo. Quello post Ronaldo è il DS che ha continuato a vincere ma convincendo di meno, parecchio di meno.
A Roma però non butterebbe 60 milioni su Chiesa, perchè la Roma in questo momento non ce li ha da piazzare su di un solo giocatore. E' più probabile che tornerebbe ad operare in modalità pre Ronaldo, ovvero quella che lo portava a scoprire i Vidal a 12 milioni: la domanda semmai è se ha ancora o se ha perso quel tocco.
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