Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
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    Milan, nuova maglia: ispirata alla Galleria e con Ibrahimovic modello (che fa sognare i tifosi per il futuro)

    La scelta del club rossonero decisamente più sobria di quella dell’Inter con lo zig zag. Ma quello che stuzzica davvero i tifosi è la presenza dello svedese come testimonial: un segnale che l’accordo è fatto?

    C’è anche Zlatan Ibrahimovic tra i testimonial scelti dal Milan per la presentazione della nuova maglia — sponsor tecnico Puma — che sarà indossata dalla prima squadra maschile, dalla prima squadra femminile e dalle formazioni del settore giovanile nella prossima stagione. Il kit si ispira all’eleganza e alla maestosità della città di Milano, ai suoi magnifici edifici e alla sua architettura e sono in molti a far notare quanto sia decisamente più sobria rispetto a quella dell’Inter, a suo modo rivoluzionaria rispetto alla tradizione con le sue linee a zig zag.

    Per i tifosi rossoneri, però, resta più importante il fatto che ci sia anche Ibra, in questi giorni impegnato a discutere il rinnovo del contratto. In tanti sperano possa restare a Milanello, dopo il rinnovo di Stefano Pioli. Il suo arrivo a gennaio ha ridato slancio a una squadra capace di conquistare 24 punti su 30 nelle 10 partite giocate nel post lockdown. Adesso è solo una questione di giorni per capire se davvero Ibra indosserà la nuova maglia del Milan anche nel prossimo campionato (anche se il suo vero esordio lo farà già il 2 agosto a San Siro contro il Cagliari).


    Il motivo della nuova casacca rossonera lo offre la Galleria Vittorio Emanuele II, il più antico centro commerciale d’Italia, sviluppato in un doppio porticato di quattro piani nel cuore della città, battezzata in onore del primo re d’Italia. I suggestivi dettagli architettonici della Galleria hanno ispirato la grafica all-over che si inserisce all’interno delle tradizionali strisce rossonere della maglia, aggiungendo un nuovo elemento di eleganza. « Il Milan è più di una squadra di calcio, rappresenta la cultura della città. Abbiamo voluto creare una maglia che rispetti le tradizioni del club e che parli ai suoi tifosi in Italia e all’estero», ha spiegato David Bremond, Head of Product Line Management Teamsport.





    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sean
      Csar
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      Maglia che non si discosta dalla tradizione pur aggiungendo elementi di novità: approvo.
      ...ma di noi
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      • Sly83
        CAVETTERIA INCLUSIVA
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        Originariamente Scritto da Giampo93
        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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        • topscorer
          Banned
          • Oct 2012
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          • Paradiso Scampia
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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          C'è aspettativa attorno al ragazzo...speriamo di non restare delusi.
          Si, ricordo benissimo Schik.
          Originariamente Scritto da BLOOD black
          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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          • wanaz
            Bodyweb Senior
            • Aug 2013
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Di Marzio: Juve, accordo con Milik. È il primo obiettivo per l’attacco

            Bernardeschi sarebbe la contropartita preferita, non si escludono Pellegrini e Romero


            Arkadiusz Milik è il primo obiettivo per l’attacco della Juventus. È stata già raggiunta una base d’intesa con il giocatore, manca invece l’accordo con il Napoli. Si dovrà dunque trovare la quadratura per definire l’operazione. Gli azzurri avrebbero espresso il loro gradimento per Federico Bernardeschi come contropartita nel caso in cui la trattativa dovesse entrare nel vivo: il Napoli dovrebbe poi trattare con l’esterno classe 1994 la questione dei diritti di immagine. Ma la trattativa Juve-Napoli per Milik è destinata a scaldarsi.


            Il Napoli attende anche di capire chi sarà il nuovo agente del numero 33 bianconero. Gli altri nomi che potrebbero interessare sono quelli di Luca Pellegrini e Romero.
            Milik ha l'accordo con la Juventus da maggio.

            E in mancanza di valida alternativa resterà Sarri a Torino.
            *** indirizzo email non valido, controllare prima che il forum metta in sospensione ***

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            • sylvester
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              • Dec 2004
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              Mi ero perso l'assoluzione del City...
              Voi non avete commentato?









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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              • Nasser95
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                C'è aspettativa attorno al ragazzo...speriamo di non restare delusi.
                se lo fanno giocare titolare, credo che potrebbe essere un bel giocatore
                (ride)

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                • Nasser95
                  Bodyweb Advanced
                  • May 2013
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                  Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                  Mi ero perso l'assoluzione del City...
                  Voi non avete commentato?
                  c'è poco da commentare sinceramente, il City è proprietà di arabi,la uefa ha sponsor collegati ai suddetti arabi, quindi capirai,che "ovviamente" per interessi(della uefa),conveniva non punirli,o al massimo spiccioli(10 M di euro.)
                  (ride)

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                  • sylvester
                    Bodyweb Senior
                    • Dec 2004
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                    Ma quindi questo FPF esiste o è solo un fatto di fede?









                    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                    (L. Pirandello)

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                    • Nasser95
                      Bodyweb Advanced
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                      Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                      Ma quindi questo FPF esiste o è solo un fatto di fede?
                      esiste,ma diventa "inesistente" quando la uefa ha interessi con certi club(vedi City,PSG,ecc)
                      (ride)

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                      • Sean
                        Csar
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                        Il secondo sarà anche il primo dei perdenti ma Conte a questo punto se la gioca fino in fondo. Tutto dipenderà dalla prossima sfida diretta con l’Atalanta proprio all’ultima giornata di campionato e anche dalla Lazio. Secondo i bookmakers comunque, a prescindere dal piazzamento, l’Inter sarà sempre l’anti Juve del prossimo campionato

                        Uno dei più accreditati bookmaker (Sisal Matchpoint), ha già proposto le quote del prossimo scudetto. Juventus 1.75, Inter 4.00, Atalanta, Lazio, Napoli 12, Milan 16, Roma 25. Non impressiona tanto la quota minimale della Juventus che la pone ormai costantemente come la strafavoritissima del campionato, o l’ Inter come unica, vera, possibile alternativa, quanto che grandi squadre come Milan e Roma non riescano a inserirsi al livello top del campionato e continuino a vedersi scavalcate da altri club. Credo che oggi una sola antiJuve non basti e servano più squadre che lottano per il titolo.

                        Catalano direbbe che sarà poi il campo a parlare ma anche questa semplice banale previsione dei bookmakers è la spiegazione di come al momento non sia previsto alcun cambio di rotta. E che tutti vedano già la Juve vincere il decimo scudetto consecutivo.

                        ***

                        Dopo aver battuto rispettivamente Parma e Napoli, per un caso curiosissimo Atalanta e Inter si giocheranno il secondo posto insieme alla Lazio nell’ultima sfida diretta di sabato prossimo. Il titolo è puramente virtuale, per Antonio Conte chi arriva secondo è “il primo dei perdenti”, Gasperini ufficialmente pensa alla Champions League e al Psg, in realtà sembra avere a cuore di portare l’Atalanta più in alto possibile.

                        L’anti Juve del prossimo campionato è e resterà probabilmente in qualsiasi caso l’Inter per il semplice motivo che per l’Atalanta è solo un’eventualità e comunque non correrà mai allo scoperto. E perché l’Inter ha cominciato a correre per lo scudetto già da quest’anno, perché ha già fatto delle mosse di mercato in questo senso (Hakimi), perché lascia abilmente che corrano voci su Messi. Non tanto perché abbia reali possibilità di portarlo davvero in nerazzurro – ma dopo Ronaldo alla Juve mai dire mai – quanto perché questo rafforza la sua immagine di squadra che punta al massimo possibile. E un po’ di panna montata sul gelato ci sta benissimo. Antonio Conte non mancherà di sottolinearlo.

                        Uno dei più accreditati bookmaker (Sisal Matchpoint), ha già proposto le quote del prossimo scudetto. Juventus 1.75, Inter 4.00, Atalanta, Lazio, Napoli 12, Milan 16, Roma 25. Non impressiona tanto la quota minimale della Juventus che la pone ormai costantemente come la strafavoritissima del campionato, o l' Inter come unica, vera, possibile alternativa, quanto che grandi squadre come Milan e Roma non riescano a inserirsi al livello top del campionato e continuino a vedersi scavalcate da altri club. Credo che oggi una sola anti Juve non basti e servano più squadre che lottino per il titolo per cercare di rosicchiare punti alla Juve e renderle il cammino più impervio. Catalano direbbe che sarà poi il campo a parlare ma anche questa semplice banale previsione dei bookmakers è la spiegazione di come al momento non sia previsto alcun cambio di rotta. E che tutti vedano già la Juve vincere il decimo scudetto consecutivo.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
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                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Giornata 37

                          MARTEDÌ 28 LUGLIO
                          Parma-Atalanta 1-2
                          Inter-Napoli 2-0

                          MERCOLEDÌ 29 LUGLIO
                          19:30 Verona-Spal
                          19:30 Lazio-Brescia
                          19:30 Sampdoria-Milan
                          19:30 Sassuolo-Genoa
                          19:30 Udinese-Lecce
                          21:45 Cagliari-Juventus
                          21:45 Fiorentina-Bologna
                          21:45 Torino-Roma
                          Last edited by Sean; 29-07-2020, 07:41:10.
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                            Milan, l'ora delle decisioni: si riparte da Maldini accanto a Pioli. Ibra e Donnarumma, si tratta sui bonus

                            Sfumata la rivoluzione di Rangnick, la società cerca di non ripetere gli errori del passato. Nuovo modulo per Zlatan, che chiede un mercato importante

                            Il quinto posto, massimo obiettivo raggiungibile e unica strada rimasta per evitare i preliminari di Europa League, non dipende soltanto dal Milan, ma soprattutto dalla Roma. È in ogni caso già certo che non potrà essere migliorato il rendimento della passata stagione, quando Gattuso restò fino a pochi minuti dalla fine del campionato in corsa per la qualificazione alla Champions, persa per un solo punto in meno di Inter e Atalanta. Eppure una palpabile euforia si spande da Milanello a Genova, dove domani contro la Sampdoria l’ultima trasferta di campionato può consegnare a Pioli la certificazione tecnica del perché abbia respinto il contemporaneo assalto di Rangnick alla sua panchina e al ruolo di uomo mercato di Maldini: perché nel girone di ritorno, fino alla diciassettesima giornata, solo l’Atalanta di Gasperini ha fatto più punti. Ricordato che in verità l’assalto di Rangnick è stato respinto innanzitutto dalle incognite finanziarie della rivoluzione tedesca, va poi spiegato come l’euforia milanista abbia appunto una ragione contingente: la mancata diaspora sta unendo ancora di più chi pensava di doversene andare e invece può progettare il futuro, col placet del fondo americano Elliott.

                            Il potere di Maldini


                            I contratti di Maldini e Pioli, Donnarumma e Ibrahimovic raccontano benissimo la situazione. Quello di Maldini vale altri due anni e in questo momento ratifica il suo lavoro di direttore tecnico, in coppia con Boban incautamente licenziato a febbraio dal fondo della famiglia Singer: Hernandez e Bennacer, Rebic e Leao, Ibrahimovic e Saelemaekers e Kjaer, gli affari a poco a poco si sono rivelati tali e l’eroe della più lunga saga familiare del calcio italiano, se non mondiale, conta di potersi preparare con mandato ulteriormente rafforzato alla prima stagione da direttore tecnico e gestore del mercato (dopo le due stagioni in binomio prima con Leonardo e poi con Boban). Saltato Rangnick, Maldini promosso sul campo dovrebbe essere un dato di fatto. È in bilico la conferma del ds Massara, suo attuale braccio destro, ed è certa quella di Moncada, capo degli osservatori portato al Milan proprio da Maldini. Va invece valutato il ruolo di Almstadt, dirigente tedesco e braccio destro sportivo dell’ad Gazidis: gli equilibri all’interno della società sono sottili e rischiano facilmente di spezzarsi, come ha dimostrato il divorzio da Boban. Il contratto di Pioli, nei mesi scorsi difeso a più riprese da Maldini, è stato appena prolungato, decisione assunta direttamente da Gazidis e avallata da Gordon Singer: il ritocco allo stipendio colloca ora anche formalmente l’allenatore tra i primi della Serie A.

                            Donnarumma, Ibra e il gioco dei bonus

                            Ma sono i nuovi contratti di Ibrahimovic e Donnarumma quelli che più daranno l’indirizzo sportivo per la prossima stagione: in questo momento sono più attesi della sfida con la Sampdoria. È stata proficuamente avviata in queste ore la discussione col loro procuratore Raiola, dopo il blitz in elicottero dei due giocatori a Montecarlo, a casa dell’agente. A Raiola il portiere, fresco capitano dopo l’infortunio di Romagnoli, ha dato mandato di trattare in quanto simbolo della squadra: potrebbe giocare subito in Champions in un grande club dagli orizzonti europei, dal Psg alla Juventus, ma preferisce essere il simbolo del riscatto del Milan. Il centravanti veterano è più freddo nell’analisi delle prospettive personali e di squadra: si vede ancora leader in campo e fuori, né teme di dovere dimostrare di meritare il posto da titolare, clausola impossibile da inserire in un accordo. Ma Ibra sente di potere continuare a essere la guida di un gruppo giovane soltanto a patto che la squadra venga rafforzata subito per vincere, perché vivere lontano dalla famiglia, rimasta quest’anno in Svezia di rientro dagli Usa, è stato un sacrificio non sempre compensato dall’atmosfera a Casa Milan. Più che sull’entità dei rispettivi ingaggi base – 6,5 milioni di euro l’anno per Donnarumma, dai 4 ai 4,5 per Ibra – la partita con Raiola si gioca dunque sulla parte variabile, con i bonus e i premi per i traguardi, dalla qualificazione alla Champions al numero delle presenze. Per Bonaventura, altro assistito di Raiola il cui contratto è in scadenza, l’alternativa Atalanta è viva: da lì, d’altronde, era approdato al Milan, dopo essere stato vicinissimo all’Inter.

                            Sotto esame anche Gazidis


                            Sabato contro il Cagliari, nell’ultima giornata, la squadra esibirà la nuova maglia, sempre targata Emirates, con spazi anche per altri sponsor. Eppur si muove, il Milan: finalmente anche sul piano commerciale, che è poi l’ambito per il quale era stato preso Gazidis, la cui fama di moltiplicatore dei ricavi all’Arsenal non si è per il momento rinverdita al Milan. Il recentissimo rinnovo del contratto con Emirates è legato alla stessa filosofia che vale per i calciatori: sono fondamentali i bonus. In effetti la prossima stagione - che in caso di turni preliminari di Europa League, come ha sottolineato Pioli, rischia di causare un intasamento del calendario a settembre – sarà decisiva anche per il nutritissimo gruppo di dirigenti stranieri che Gazidis ha assunto per sviluppare il marketing. Il mercato calcistico rimane il metro di valutazione principale. L’obiettivo primario, più ancora degli acquisti, sarà trattenere i calciatori valorizzati dalla stagione, alcuni anche nel pre-Covid e altri prevalentemente dopo la ripartenza: resistere alle offerte per Hernandez, Bennacer, Kessié, Çalhanoglu, Romagnoli e naturalmente Donnarumma sarà un segnale per i tifosi. Il resto è noto. Il Milan cerca un terzino destro, perché Conti e Calabria non hanno convinto, un difensore centrale (nessuna smentita ufficiale su Milenkovic), un vice per Kessié, uno per Bennacer e uno per Ibra, se lo svedese firmerà il rinnovo. Una variabile della campagna acquisti sarà il sistema di gioco: il 4-2-3-1, che con Pioli diventa duttile e non sempre codificabile anche per le digressioni di Çalhanoglu, potrebbe essere integrato dal modulo con due punte. Avere più soluzioni tattiche a disposizione significa avere più imprevedibilità: per ritrovare la Champions, il Milan ne ha bisogno.

                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • 120203
                              • 3,350
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                              Friedkin torna in gioco: Pallotta vuole chiudere entro agosto

                              IL TEMPO (A. AUSTINI) - Trovare un compratore per la Roma prima dell’inizio della prossima stagione. Possibilmente entro agosto. James Pallotta ha fissato la deadline e stiamo entrando nelle settimane decisive per capire chi sarà il nuovo proprietario. La cessione del club entra nel vivo, il gruppo Friedkin, affiancato da alcuni fondi d’investimento, torna in gioco e parte da una posizione di vantaggio quantomeno temporale, ma il patron giallorosso spera che si possa aprire un'asta. Aspettando, magari, un'offerta da un fondo del Kuwait che avrebbe manifestato interesse.

                              Ora o mai più, arabi, sudamericani, russi: chi vuole davvero la Roma e ha le carte in regola per prenderla è chiamato all’affondo. Pallotta, supportato nella vendita da Goldman Sachs, non vede l’ora di uscire e il club ha un bisogno disperato di una direzione verso cui ripartire e di un piano per rientrare delle perdite e restare competitivi. A Trigoria è tutto fermo, Baldini sta gestendo insieme a Fienga la trattativa per Smalling col Manchester United, per il resto si naviga a vista in ogni settore della società. E allora l’arrivo di un nuovo proprietario col calciomercato ancora nel vivo aiuterebbe non poco la costruzione del futuro.


                              A Boston è stata aperta la «dataroom» con le chiavi di accesso per tutti i soggetti interessati a studiare i documenti della galassia Roma. La due diligence, quindi, si può già fare in virtuale da tutto il mondo. I potenziali acquirenti che si sono palesati sarebbero addirittura una decina, ma l’unico ad aver mosso passi formali fino ad oggi è sempre Friedkin, che ha un vantaggio temporale di mesi rispetto alla concorrenza ed è pronto a riformulare ufficialmente la sua ultima offerta: valutazione di 490 milioni di euro (enterprise value), di cui 177 (equity) andrebbero ai soci uscenti e il resto servirebbero a coprire i circa 300 milioni di debiti del club. Altri 85 Friedkin li investirebbe per un aumento di capitale, più 20 milioni di prestito per onorare le spese più urgenti.

                              Pallotta ha già respinto anche questa proposta leggermente ritoccata verso l'alto rispetto alla precedente, ma se nel giro di un paio di settimane nessuno degli altri aspiranti proprietari dovesse presentarsi con un'offerta migliore, allora il presidente giallorosso prenderebbe in seria considerazione l'ipotesi di vendere a Friedkin, arrendendosi a una perdita rispetto agli oltre 300 milioni investiti in 9 anni per acquisto e «mantenimento» della Roma, ai quali ne vanno aggiunti più di 80 spesi per il progetto stadio. Ma nell’affare si può inserire una clausola che farebbe rientrare Pallotta e soci dell’esborso per Tor di Valle una volta chiuso l'iter.


                              Sarà in realtà difficile che il passaggio di consegne vero e proprio si consumi così velocemente in tutti gli atti formali. Dopo l’offerta vincolante e l'accordo si passerebbe alle firme di impegni già vincolanti, ma ci sono degli step obbligati da rispettare: ad esempio quello dell’analisi dell’Antitrust che porta via 60 giorni. E se l'intesa economica verrà gestita direttamente negli Usa, L’As Roma va venduta davanti a un notaio in Italia. A Houston i Friedkin restano in attesa, di nuovo fiduciosi. Ma non corrono ancora da soli.

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                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Intanto ennesima tempesta nel bicchiere d'acqua a Roma: esce una foto di Zaniolo che fuma in discoteca e si sono aperti dibattiti, tavole rotonde, simposi sul modello se esistono gli ufo nell'Area 51:



                                Che vediamo lì? Un diciannovenne che, in una discoteca all'aperto, fuma una sigaretta.

                                Ulteriore scandalo perchè non indossa la mascherina: ma all'aperto è obbligatoria? Non mi risulta. Però, se ne parlava con Fede e altri, è diventato un Caso. E' anche per questo che è difficile fare calcio a Roma.
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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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