Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Originariamente Scritto da Ferdix Visualizza Messaggio
    Piccolo particolare... La Lazio è quotata in borsa, Lotito DEVE stare zitto o dire solo qualche banalità.
    Sì, puoi avere ragione...ma Lotito non ha proprio quella teatralità, quella voglia di piazzarsi col microfono sotto al naso...da Lotito non sentiremo mai un: "il vostro Cavani sono io".

    Questo aiuta nella gestione interna (posto che la piazza laziale è meno pretenziosa di quella napoletana...nessuno a Lotito chiede il primo posto od un piazzamento champions...a Napoli lo hanno chiesto), perchè a De Laurentiis è esplosa la squadra in mano quando ha iniziato a dare di matto a settembre...e da lì la rivolta contro il ritiro e la storia che sappiamo.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
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      • In piedi tra le rovine
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      Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggio
      Basta un pari anche a noi e tutti contenti.
      Tanto con la sconfitta del napoli, l'avversario per il quarto posto è l'atalanta. Atalanta che può perdere punti quando ricominceranno le coppe, dato che sono una squadra che basa tutto sulla condizione atletica, che in questo momento è due spanne sopra a tutti in serie a.
      Il loro preparatore, danese se non sbaglio, andrebbe studiato e analizzato. Molto attentamente.
      L'Atalanta in coppa deve giocare due partite, l'ottavo di champions. Nello stesso periodo la Roma ne avrà 4 di partite, perchè (se andrà bene) farà sedicesimi e ottavi di EL, perchè lì c'è un turno in più...quindi questa questione della condizione atletica si diluisce.

      Concordo sul fatto che se la Roma vorrà andare in champions dovrà fare la corsa sull'Atalanta, ormai s'è capito. Vedremo se la Lazio starà a questi ritmi per sempre oppure no...anche se immaginare un crollo verticale è difficile. C'è il derby, vedremo dopo il derby.
      ...ma di noi
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      • marco83
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        • May 2006
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        • Roma
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        Infatti lotito non parla pubblicamente al microfono. Per lui parlano le intercettazioni.

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • In piedi tra le rovine
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          Conte ci ricorda, per la, credo, centesima volta della rosa corta...nessun accenno sul fatto che contro Juve, Lazio, Roma e Atalanta (tutte in casa) su 12 punti disponibili ne abbia raccolti solo 5...nessun accenno anche perchè nessuno glielo chiede.
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          • fransisco1
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            • Mar 2017
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Pari a San Siro tra Inter ed Atalanta, coi bergamaschi che sbagliano un rigore sul quasi finale.

            Si ripresenta un dato: con le prime 4 della classifica l'Inter ha vinto solo con la Lazio quando non era questa Lazio. Per il resto pari casalingo con Roma e Atalanta e sconfitta casalinga con la Juventus. Questo fa il paio con le deludenti prove in champions...il che vuol dire che quando l'asticella si alza l'Inter va in difficoltà.

            Siccome al ritorno le avrà tutte in trasferta (Juve, Lazio, Roma e Atalanta) lo scudetto di Conte passerà dal cambiare necessariamente passo con certe squadre.
            Per quanto bravo non può farlo sean,ci sono dei limiti evidenti e lui credo sia il primo ad essere frustrato per questo.
            l inter ha una difesa,un portiere ed un attacco che vale la lotta scudetto ma degli esterni (specialmente a sinistra) e delle mezzeali (alla fine quelle che hanno giocato di più tra infortuni squalifiche cazzi e mazzi) come gagliardini valero vecino che sono di un livello più alto basso della lotta europa league.
            bisogna prendere atto che quando l asticella si alza miracoli non se ne possono fare,ci sono dei limiti in alcune parti e in al uni interpreti che poi ti condizionano molto anche in altre zone del campo.
            l inter non era quest anno che aveva in programma di giocarsi lo scudetto,sarebbe stato impossibile o quasi vedendo da dove si partiva e da dove sta la juve (anche solo guardando il monte ingaggi) si è andato un pò oltre quello che si poteva in generale ma poi i nodi al pettine arrivano quando il livello si alza.

            ad oggi non esiste alcuna lotta scudetto (no neanche la lazio reputo possa reggere botta ancora a lungo)

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            • Sean
              Csar
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              • In piedi tra le rovine
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              Invece io sono della teoria opposta, che cioè Conte dà il massimo al primo anno e poi (anche per sue proprie tare caratteriali) tende a scemare cammin facendo, non c'è più l'effetto-carica, l'effetto-sorpresa...difatti considero vitale vincere questo campionato, perchè per il futuro mi affido al cortocircuito nervoso che Conte fatalmente innesca.
              ...ma di noi
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              forse, tra mille inverni
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              • fransisco1
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                • Mar 2017
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Invece io sono della teoria opposta, che cioè Conte dà il massimo al primo anno e poi (anche per sue proprie tare caratteriali) tende a scemare cammin facendo, non c'è più l'effetto-carica, l'effetto-sorpresa...difatti considero vitale vincere questo campionato, perchè per il futuro mi affido al cortocircuito nervoso che Conte fatalmente innesca.
                Dipende sempre quanto migliorino le sue creature e vengano assecondate le sue richieste.
                Una cosa palese è che se lui non si sente “ascoltato” in grado di decidere cosa e chi prendere allora va molto scemando e perdere di convinzione,vediamo se suning in auesto saprà distinguersi rispetto ad abramovich ed agnelli, io almeno per il prossimo anno non ho paura a dire che sono molto fiducioso,e che sarà quello li l anno zero (lo sostenevo già da questa estate)

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                • Sean
                  Csar
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Originariamente Scritto da fransisco1 Visualizza Messaggio
                  Dipende sempre quanto migliorino le sue creature e vengano assecondate le sue richieste.
                  Una cosa palese è che se lui non si sente “ascoltato” in grado di decidere cosa e chi prendere allora va molto scemando e perdere di convinzione,vediamo se suning in auesto saprà distinguersi rispetto ad abramovich ed agnelli, io almeno per il prossimo anno non ho paura a dire che sono molto fiducioso,e che sarà quello li l anno zero (lo sostenevo già da questa estate)
                  Agnelli gli ha fatto vincere 3 scudetti...ma lui il mal di pancia se l'è fatto venire lo stesso. In cosa non lo hanno assecondato a Torino? La squadra che lui ha mollato d'estate ha rivinto lo scudetto, ha vinto la coppa Italia, è arrivata in finale di champions.

                  Aveva Pirlo, Vidal, Pogba, Tevez, Morata (quello che lui poi ha chiesto al Chelsea), Buffon, Chiellini, Barzagli, Bonucci...serviva altro? Suning gli porta Messi?
                  ...ma di noi
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                  • marcu9
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                    Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk
                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    • marcu9
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                      Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggio
                      Infatti lotito non parla pubblicamente al microfono. Per lui parlano le intercettazioni.
                      Ahahahah

                      Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk
                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      • Sean
                        Csar
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                        Rocchi dovrebbe spiegare all'Atalanta come mai il placcaggio di Martinez su Toloi (che anche la Gazzetta bolla come rigore) non è stato rivisto nemmeno al Var, prendendosi lui la responsabilità di negare il rigore all'Atalanta.

                        Sono quei misteri che nell'era del Var svalutano e svuotano di senso e di scopo il Var stesso...lo strumento ormai c'è, piaccia (a me poco) o non piaccia, e quindi perchè non usarlo?
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                          • Oct 2012
                          • 19047
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                          Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggio
                          Basta un pari anche a noi e tutti contenti.
                          Tanto con la sconfitta del napoli, l'avversario per il quarto posto è l'atalanta. Atalanta che può perdere punti quando ricominceranno le coppe, dato che sono una squadra che basa tutto sulla condizione atletica, che in questo momento è due spanne sopra a tutti in serie a.
                          Il loro preparatore, danese se non sbaglio, andrebbe studiato e analizzato. Molto attentamente.
                          Il preparatore dell Atalanta è Borrelli da anni.
                          Originariamente Scritto da BLOOD black
                          per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                            Cerca Mimmo Borrelli su Google.
                            Originariamente Scritto da BLOOD black
                            per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                            • Sean
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                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
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                              L’Inter fermata dall’Atalanta a San Siro, addirittura ha rischiato di perdere. Conte chiede rinforzi per tenere botta con la Juve, mentre il gruppo scudetto si fa sempre più compatto. Lazio sempre più in alto, la squadra di Inzaghi e Immobile non finisce di stupire e continua ad accendere la lotta scudetto. Il Napoli di Gattuso cresce, ma non nei risultati, e la classifica è sempre più deprimente. Il Milan scopre l’effetto Ibrahimovic, approfittando del Cagliari in crisi torna alla vittoria con la nuova coppia gol “il vecchio e il bambino”: Leao e Ibrahimovic danno un po’ di tregua a Pioli & C.


                              Inter-Atalanta 1-1
                              L’Inter fermata dall’Atalanta ci sta, non è una sorpresa. Anzi l’Atalanta avrebbe potuto addirittura vincerla la partita, visto come ha giocato, come si è intestardita nel cercare la rimonta del gol di Lautaro con Gosens. E vista soprattutto la grande occasione del rigore sbagliato, o meglio parato da quel fenomeno di Handanovic. (E di rigore ce ne sarebbe stato pure un altro, di Lautaro su Toloi, ma ignorato da Irrati). Il pareggio dell’Inter accende ancora di più la lotta scudetto in attesa di Roma-Juventus, ma soprattutto vista la contemporanea vittoria della Lazio contro il Napoli. Antonio Conte è in allerta, anche se non deluso dal risultato, vuole che la società tenga il passo con le richieste e che non perda l’occasione per rafforzare l’Inter sul mercato. “Non vorrei che il primo posto facesse adagiare e addormentare tutti”. Più chiaro di così…


                              ***


                              Cagliari-Milan 0-2
                              Il vecchio e il bambino, il Milan torna a vincere dopo un lungo periodo di sofferenza. Ibrahimovic ha dato un contributo di coraggio e determinazione. Pioli lo ha schierato in attacco insieme al giovane Leao, che ha quasi la metà degli anni dello svedese (20 contro 38). Il problema del gol nel Milan rasenta la siccità assoluta, va in gol come una squadra che rasenta la serie B, Piatek completamente sparito, la manovra offensiva completamente inaridita. Con Ibrahimovic il Milan ha ripreso coraggio e tutta la squadra cerca di mandarlo in gol come può. La vittoria esterna facilitata comunque anche da un Cagliari che ormai ha passato il miglior momento della stagione, dopo gli entusiasmi e aver annusato i primi posti in classifica siamo alla quarta sconfitta consecutiva.


                              ***


                              Lazio-Napoli 1-0
                              Lazio sempre più in alto e Napoli sempre più in basso. La Lazio arriva a 10 vittorie consecutive, il Napoli perde la terza partita su quattro della gestione Gattuso. Il risultato è crudo, e forse sarebbe stato oggettivamente più giusto un pareggio, anche perché il Napoli ha giocato un bel secondo tempo, i conti però si fanno sui gol fatti e sui gol subiti. Protagonista nella Lazio ancora Ciro Immobile, arrivato già a quota 20 gol. Insomma numeri eccezionali, che fanno girare la testa.

                              SERIE A 19-20, GIORNATA N. 19 Calendario e risultati Cagliari-Milan 0-2 (46' Leao M, 64' Ibrahimovic M), Lazio-Napoli 1-0 (82' Immobile L), Inter-Atalanta 1-1 (4' Lautaro Martinez I, 75' Gosens A), Udinese-Sassuolo 3-0 (14' Okaka, 68' Sema, 90'+1' De Paul), Fiorentina-Spal 1-0 (82' Pezzella F), Sampdoria-Brescia 5-1 (12' Chancellor B, 34' Linetty S, 45' + 3' Jankto S, 69' Quagliarella rig S, 77' Caprari S, 90' + 2' Quagliarella S), Torino-Bologna 1-0 (11' Berenguer T), Verona-Genoa 2-1 (41' Sanabria G, 55' Verre rig V, 65' Zaccagni V) , Roma-Juventus 1-2 (3' Demiral J, 10' Ronaldo rig J, 68' Perotti rig R), Parma-Lecce. *** Inter-Atalanta 1-1 L'Inter fermata dall'Atalanta ci sta, non è una sorpresa. Anzi l'Atalanta avrebbe potuto addirittura vincerla la partita, visto come ha giocato, come si è intestardita nel cercare la rimonta del gol di Lautaro con Gosens. E vista soprattutto la grande occasione del rigore sbagliato, o meglio parato da quel fenomeno di Handanovic. (E di rigore ce
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                              sopra una sola teca di cristallo
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                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                • Sep 2007
                                • 120202
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                                Inter-Atalanta, la colpa di Gasperini è non avere vinto

                                Conte fa quel che può, come tutti nel calcio. Esistono i più bravi e tu devi difenderti, tutto qui. Poi butti la palla avanti

                                di Mario Sconcerti

                                Gasperini ha dato una possibilità a Muriel che Muriel assolutamente non cercava. Lui sapeva la verità. È un rigorista, ma non da ultimo minuto. Troppe pressioni, lui è solo un quasi artista, le preoccupazioni lo deprimono. Così l’Atalanta ha evitato di vincere una partita dominata. Ma resta un’Inter ancora in difficoltà con le squadre che dispongono di una circonferenza.

                                Lukaku e Lautaro hanno da soli tenuto l’Atalanta in apprensione, non per meriti reali, solo per qualità potenziali. Ma il gioco normale, quello di possesso e di occupazione del campo, ha mostrato un’Inter sottomessa. È stata la naturalezza di questa perdizione il vero limite di Conte. Ad alto livello, ci sono ancora più solisti che squadra. Si era sospettato altre volte, ora è apparso chiaro. Inutile avere Lautaro se non gli si portano due palloni in fila. L’Atalanta meritava di vincere e non lo ha fatto. Colpa sua.


                                Un’Atalanta schiacciata in avanti dalla difesa bassa dell’Inter. Abbiamo passato una settimana a discutere se Conte facesse il contropiede o meno. Poveri sciocchi. Conte fa quel che può, come tutti nel calcio. Esistono i più bravi e tu devi difenderti, tutto qui. Poi butti la palla avanti. Nello stesso stadio la Lazio ha battuto il Napoli con un errore aggiunto a una carambola. La Lazio ha avuto fortuna, bella squadra, ma stavolta in difficoltà. Il Napoli ha ritrovato qualità, senso della partita. Ma la Lazio resta la vera sorpresa generale. L’effetto Ibrahimovic intanto comincia a pesare. Nel tentare di indovinare chi ancora fosse, ci siamo scordati con chi dobbiamo confrontarlo. Nella zona tecnica del Milan non ci sono Lukaku o Ronaldo, ma Simeone o Milik. Ibrahimovic si avvicina ancora a un privilegio. Si muove poco, gioca di forza e di istinto. Ma è tutto il Milan che ha cambiato strada. Il 4-4-2 di Cagliari assomiglia a una piccola casa del popolo, tutti molto vicini per giochi semplici, discussioni di parte, quindi costruzioni di squadra. Questo è merito di Pioli.



                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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