Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • ermzenn
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    • Aug 2014
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    Originariamente Scritto da fransisco1 Visualizza Messaggio
    Paquetà me lo piglierei subito all inter per 30 mln,lo scambierei volentieri col bluff di sensi,un altro che tipo piatek ha overperformato di brutto e adesso è più molle del mio uccello che vede malgioglio danzare mezzo nudo.
    Paquetà ottimo in un circo

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    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
      • 120008
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      • Italy [IT]
      • In piedi tra le rovine
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      Guardiamo avanti. La stagione è ancora lunghissima e di difficile lettura. Il calcio imprevedibile.

      Auguriamoci che le sveglie facciano il loro dovere su chi le prende. Per il resto si vedrà.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • fransisco1
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        • Mar 2017
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        Originariamente Scritto da ermzenn Visualizza Messaggio
        Paquetà ottimo in un circo
        Giocatore moderno per fisicità e facilità di calcio,credo che appena lascerà il milan dimostrerà il suo valore.
        io fossi marotta ci scommetterei sopra,poi il milan era oure interessato a vecino..

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        • Nasser95
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          • May 2013
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          Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
          Tu sei un ottimo candidato per la sostituzione di Merdonso
          solo un illusione
          (ride)

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          • Nasser95
            Bodyweb Advanced
            • May 2013
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            Originariamente Scritto da fransisco1 Visualizza Messaggio
            Giocatore moderno per fisicità e facilità di calcio,credo che appena lascerà il milan dimostrerà il suo valore.
            io fossi marotta ci scommetterei sopra,poi il milan era oure interessato a vecino..
            ha mai dimostrato il suo valore?
            (ride)

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            • robybaggio10
              Bodyweb Senior
              • Dec 2011
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              • Franciacorta
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              Originariamente Scritto da fransisco1 Visualizza Messaggio
              Paquetà me lo piglierei subito all inter per 30 mln,lo scambierei volentieri col bluff di sensi,un altro che tipo piatek ha overperformato di brutto e adesso è più molle del mio uccello che vede malgioglio danzare mezzo nudo.
              Sensi ha spesso problemi fisici...quindi ogni volta deve ripartire da quasi zero.
              I SUOI goals:
              -Serie A: 189
              -Serie B: 6
              -Super League: 5
              -Coppa Italia: 13
              -Chinese FA Cup: 1
              -Coppa UEFA: 5
              -Champions League: 13
              -Nazionale Under 21: 19
              -Nazionale: 19
              TOTALE: 270

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              • robybaggio10
                Bodyweb Senior
                • Dec 2011
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                Cmq ciò che è successo stasera è chiaro: la Juve ha sottovalutato la partita, pensava di trovare il Napoli degli ultimi 2 mesi, solo che quei figli di putt. dei giocatori del napoli, che negli ultimi 2 mesi hanno perso praticamente apposta, hanno deciso di giocare veramente (per le loro possibilità intendo) perchè cmq questa partita è stata vista dappertutto e molti di loro devono cercarsi una nuova squadra. Nelle prossime partite vedrete che il napoli tornerà a fare schifo.
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
                TOTALE: 270

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                • Sean
                  Csar
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                  • In piedi tra le rovine
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                  I campionati si perdono proprio perchè non scendi in campo con l'atteggiamento giusto: questo chi li ha vinti lo sa. Allegri lo sapeva, e infatti sapeva benissimo leggere i vari snodi delle stagioni. Conte lo sa. Tutti quelli che lo hanno vinto lo sanno.

                  Sarri il campionato non l'ha mai vinto e c'è questa difficoltà ad orientare mentalmente la squadra. Era prevedibilissima una reazione del Napoli. Intanto giocava con la Juve, per loro "la" partita della stagione; dovevano riscattarsi agli occhi dei tifosi; venivano da qualche prestazione migliore rispetto a quelle passate (avevano anche battuto la Lazio in coppa Italia).

                  Gli elementi di rischio c'erano tutti...quindi l'essere entrati molli è una aggravante, vuol dire non aver colto quegli indizi, quei pericoli.

                  E' una sconfitta che è costata solo un punto: questo l'unico elemento consolante. No anzi ce n'è un altro: l'unica altra trasferta di cartello che ti resta è a Milano col Milan, perchè le altre ce le siamo fatte tutte all'andata...indi per cui lo scudetto ce lo giocheremo in casa. E' un vantaggio che sta a te mettere a frutto. Sarri non si lasci sfuggire l'occasione della carriera: ha 61 anni, i treni non sono più molti.
                  ...ma di noi
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • Sean
                    Csar
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                    • In piedi tra le rovine
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                    Quando scelsero Allegri lo scelsero sulla base della semplice considerazione che era stato quello prima di Conte a vincere un campionato. Quindi una rosa forte la sapeva portare al primo posto.

                    Conte era juventino da una vita, da calciatore aveva vinto, aveva avuto come maestri Trapattoni e Lippi...per cui, anche se allenatore con zero palmares, ma la materia la conosceva bene.

                    Sarri, se togliamo l'EL (che è una competizione mediocre, vinta pure da squadre dell'Est o da spagnole che in patria vedono il titolo col binocolo o dallo United che in Premier fa pietà...o addirittura da Malesani) non ha vinto un tubo in vita sua. Non ha nemmeno da calciatore una storia vincente, non ha vinto un fico secco in tutta la sua vita...quindi di come si vince (in uno spogliatoio, in una squadra, in una stagione) non sa niente di niente.

                    Questa è una difficoltà. E' una grossa diffcoltà che Sarri deve superare orientandosi mentalmente nella direzione giusta.

                    Col Napoli ha perso lo scudetto perchè li ha lasciati festeggiare quando ancora erano a -1...altri, i vincenti, quell'errore non l'avrebbero mai fatto. Deve rendersi conto che ci sono sottigliezze, arie da annusare, corde da tirare o da lasciare a seconda dei momenti.

                    Ci sono anche bravi allenatori che però restano dei perdenti, non hanno il "quid" che fa tutta la differenza del mondo: speriamo non sia il suo caso.
                    ...ma di noi
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                    • Sean
                      Csar
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                      La Juve spenta e irriconoscibile crolla a Napoli. Irriconoscibile anche il Napoli di Gattuso e Insigne, scatenato contro Sarri, che proprio al San Paolo cade in trappola. In zona scudetto succede di tutto, ma gli equilibri rimangono gli stessi – L’Inter pareggia anche con il Cagliari, proprio Nainggolan, in estate ripudiato dai nerazzurri (“Non sono un giocatorino io…”) pareggia il gol di Lautaro, poi espulso nel gran caos finale. Per la squadra di Conte è il terzo 1-1 consecutivo con rimonta avversaria. In chiave scudetto è sicuramente una crisi, anche se è difficile accettarlo. Ma comunque ci pensa la Juve a tenersela ancora vicina. E da una partita storta, nasce un punto guadagnato. Incredibile no?

                      Napoli-Juve 2-1

                      La sconfitta della Juve di Sarri a Napoli, nello stadio cioè dove l’allenatore della Juve ha costruito la sua fortuna e instaurato un rapporto assolutamente speciale col pubblico, è inspiegabile fino a quando si pensa che il calcio sia solo tecnica e tattica, conteggio delle figurine. E invece così non è. La Juve con la sua sola presenza, col fatto di presentarsi con Sarri, Ronaldo, Dybala e Higuain può infliggere paura, ma anche dare, all’opposto, una carica straordinaria all’avversario. Che non avendo nulla da perdere – è normale perdere contro la Juve, nessuno te ne chiede conto o può fartene una colpa – può giocare libero di testa, trovare dentro se stesso forze straordinarie.

                      E’ successo questo a Gattuso e Insigne, nel pieno di una crisi di identità hanno giocato una partita perfetta, trovato il riscatto. Soprattutto il capitano Insigne è irriconoscibile, ha preso la squadra in mano si è comportato da leader. Inconsciamente o deliberatamente il Napoli ha fortemente voluto dare una lezione di gioco a Maurizio Sarri, dimostrargli che esiste anche un altro calcio oltre il sarrismo. Certi aspetti, particolarmente aspri, di questa rivalsa sono francamente detestabili – lo sport e il calcio questo sono, tranne rarissime eccezioni – ma è indubbio che anche questo fattore abbia pesato sulla partita.

                      Il prezzo pagato dalla Juve è più psicologico che pratico: forse cominciava a sentirsi invincibile e superiore e non lo è. Nonostante Ronaldo, Dybala e Higuain.. Poteva dare una mazzata alla lotta scudetto e non è successo. Poteva andare a sei punti di vantaggio sull’ Inter e non è successo. Tutto sommato stanno ancora tutte lì.

                      ****


                      Roma-Lazio 1-1
                      Anche il derby di Roma è stato una sorpresa. Sulla carta la Lazio avrebbe dovuto battere la Roma, in quanto molto più in forma, tonica, frizzante ma non è successo e anzi la Roma ha giocato una partita decisamente migliore dei suoi tradizionali rivali. Che fermano qui la propria serie di 11 vittorie consecutive in campionato e tornano sulla terra dopo due mesi in paradiso con una squadra perfetta e un’ Immobile grandissimo uomo gol. Di tutto questo non si è visto nulla, la Roma ha preso il comando delle operazioni e poi – dopo i due gol su papera di entrambi i portieri, Strakosha e Pau Lopez – si è dovuta accontentare di un 1-1 identico all’andata e che al momento congela la situazione allo statu quo. La Roma ha troppi infortunati per concedersi ulteriori rischi, la Lazio tiene comunque l’ Inter sotto botta dovendo ancora recuperare una partita.

                      ****


                      Inter-Cagliari 1-1
                      L’ Inter sta attraversando una crisi che è difficile riconoscere come crisi. Ma lo è. E’ la crisi di una squadra che lotta per lo scudetto, che lotta per tenere testa alla Juve e a questo punto non solo, che si è posta dei traguardi che diventerà sempre più difficile afferrare se continua a giocare e fare questi risultati. Non è la crisi di una squadra che sta perdendo tutto o che rischia di retrocedere, ovvio. Ad altissimo livello si lavora e si giudica sui dettagli. E tre pareggi consecutivi, tre 1-1 (Atalanta, Lecce e Cagliari) con l’avversario sempre in rimonta nella parte finale della partita, sono dettagli molto pesanti, che possono addirittura indirizzare e condizionare la stagione.

                      Il Cagliari ha pareggiato il gol di Lautaro (contestato dal Cagliari per una spinta in area) proprio con Nainggolan, il giocatore che l’ Inter in estate aveva ripudiato e che a Cagliari sta facendo bene. E che adesso dice: “Mi hanno trattato come un giocatorino…”. Volendo o meno è anche questa una sottolineatura del mercato straordinario ma anche paradossale che sta facendo l’ Inter da un anno a questa parte e che implica un fortissimo ricambio di giocatori con un impegno finanziario enorme.

                      La situazione interista è molto calda e induce parecchio nervosismo, lo si vede dall’espulsione di Lautaro proprio nel finale del match, molti giocatori ormai reagiscono veementemente alle decisioni degli arbitri e quelli sono costretti a tirare fuori il cartellino rosso. Idem Conte e l’intera panchina: oggi l’ Inter non è una squadra serena e tranquilla, ma molto nervosa. Sul mercato dell’Inter si è già parecchio detto (in attesa di Eriksen & C, per ora ha giocato il solo Young), ha un senso se l’Inter riesce a mantenere valide le sue chances scudetto, se invece le disperde ,le strategie potrebbero (o avrebbero potuto…) essere ben diverse. Antonio Conte è entrato così in silenzio stampa, forse per autocontrollo e per non esagerare con certe uscite. In ogni caso è dura dover rispondere a tante domande…

                      Napoli-Juve 2-1 La sconfitta della Juve di Sarri a Napoli, nello stadio cioè dove l'allenatore della Juve ha costruito la sua fortuna e instaurato un rapporto assolutamente speciale col pubblico, è inspiegabile fino a quando si pensa che il calcio sia solo tecnica e tattica, conteggio delle figurine. E invece così non è. La Juve con la sua sola presenza, col fatto di presentarsi con Sarri, Ronaldo, Dybala e Higuain può infliggere paura, ma anche dare, all'opposto, una carica straordinaria all'avversario. Che non avendo nulla da perdere - è normale perdere contro la Juve, nessuno te ne chiede conto o può fartene una colpa - può giocare libero di testa, trovare dentro se stesso forze straordinarie. E' successo questo a Gattuso e Insigne, nel pieno di una crisi di identità hanno giocato una partita perfetta, trovato il riscatto. Soprattutto il capitano Insigne è irriconoscibile, ha preso la squadra in mano si è comportato da leader. Inconsciamente o deliberatamente il Napoli ha fortemente
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                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
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                        La fiacca improvvisa della Juventus ridà equilibrio alla corsa scudetto

                        I problemi dell’Inter sono le poche idee a centrocampo, per questo può essere decisivo l’arrivo di Eriksen

                        di Mario Sconcerti

                        Se Conte avesse saputo quanta poca Juve rimaneva per il Napoli, avrebbe certamente evitato la sceneggiata contro l’arbitro e la fuga dalla conferenza stampa per eccesso di stress . È stata una giornata di fiacca improvvisa, come il primo giorno di primavera, nessuna delle prime quattro ha vinto, la Juve ha perso.

                        Non ha giocato la Lazio nel derby, non è entrata in campo la Juve col Napoli, ha fatto fatica anche l’Inter contro la vecchia organizzazione del Cagliari. L’Inter adesso è a 3 punti, la distanza di uno scontro diretto, la Lazio è a 5, ma ha anche una partita in meno. Ritrova un equilibrio forte un campionato squilibrato, dove le ultime prendono punti alle squadre di mezzo e quelle di mezzo alle grandi squadre. La Juve ha oggi 7 punti meno di un anno fa, anno di poche virtù in cui batteva facilmente tutti.


                        Ma qualcosa di più profondo accade. Sarri ha sbagliato a far giocare i tre attaccanti insieme perché ha dato tre grandi riferimenti al Napoli. Demme ha trovato la partita andando dietro a Dybala, il quale non capiva perché dovesse giocare dovunque tranne che nel suo ruolo. Era una Juve matura per perdere, ma non lo avevamo capito, era anzi sembrata nella classica fase di crescita Sarri. Qualcosa gli è morto dentro, un vuoto grande come la vanità della vecchia attrice, convinta che basti la classe per dare carattere alle battute.

                        Gattuso ha fatto l’opposto, ha dato umiltà al Napoli restituendogli dignità. Ha giocato quasi soltanto sull’avversario, senza inventare niente, ripetendo con cuore una partita duramente studiata. Molti gli eroi di giornata, direi che l’uno in più è Demme, davvero una specie di Gattuso acerbo finito in un ruolo che prima era spazio libero. Una Juve così inesistente riapre qualunque gioco. Anche la Lazio è scomparsa. È vero che più vinci e più ti avvicini alla sconfitta, ma si può perdere giocando. La Lazio è stata solo a guardare una bella Roma che non vedeva la porta.

                        Conte ha 8 punti più di un anno fa, ne ha recuperati 16 alla Juve. Ha fatto un ottimo lavoro e viene adesso perdonato nel suo momento di debolezza. Ma l’Inter più che stanca è diventata solita. Le poche idee del centrocampo sono le poche idee dei due attaccanti. Eriksen è un buon acquisto solo per questo, può dare non il meglio, ma il di più. Il resto dipende ancora da Sarri.


                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                          Più papere che veleni. A rimetterci è la Roma

                          Un punto al derby che tutto sommato va bene ad entrambi. Inzaghi con un sospiro di scampato pericolo è stato chiarissimo nel postpartita: "Ho fatto i complimenti a Fonseca. La Roma, bisogna ammetterlo, è stata più brava di noi. Teniamoci stretto questo punto". L'allenatore giallorosso, invece, più amareggiato.

                          Nel più classico dei luoghi comuni all'Olimpico la squadra favorita, cioè la Lazio, ha giocato peggio e la Roma decisamente meglio, dominando il match con gran possesso palla ma senza sfruttare la grande produzione di tiri e occasioni create. Sintetizzando la partita non si può non constatare che l'1-1 sia stato generato da due papere clamorose dei rispettivi portieri: Strakosha prima, Pau Lopez dopo. "Sono triste, ma anche molto orgoglioso del coraggio che hanno mostrato i miei ragazzi", ha detto Fonseca.



                          (La Repubblica)

                          Un punto al derby che tutto sommato va bene ad entrambi. Inzaghi con un sospiro di scampato pericolo è stato chiarissimo nel postpartita: " Ho fatto i complimenti a Fonseca. La Roma, bisogna ammetterlo, è stata più brava di noi. Teniamoci stretto questo punto". L'allenatore giallorosso, invece,...
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Giornata surreale quella di ieri che si è poi chiusa con la drammatica notizia della morte di Bryant, autentica leggenda dello sport e mito per milioni e milioni di persone in tutto il mondo.

                            La Juve cade senza pugnare a Napoli, l'Inter fa il terzo pareggio di fila, la Lazio accusa una flessione nel gioco e nei risultati.

                            Si sta facendo largo, nella tifoseria juventina, l'inquietante sospetto che Sarri stia qua a fare il compitino e per il resto non gli freghi di nulla: insomma, non è coinvolto, se perde o se vince per lui è uguale.

                            Questo sarebbe gravissimo, anche se io stesso noto questo atteggiamento impiegatizio, in specie a partita in corso dove si limita a prendere i suoi appunti, a masticare filtri di sigarette e a scaccolarsi random...nel mentre la partita si indirizza male e dalla panchina nessuna idea per cambiarne la direzione.

                            Se all'allenatore non interessa vincere abbiamo un problema. Se invece c'è un fraintendimento, allora è ancora tutto in mano sua e della squadra e si riparte.

                            L'Inter e Conte sono in piena crisi di risultati e di nevrastenia. 3 pareggi, due con Lecce e Cagliari, 5 negli ultimi 7 turni, i nervi sono saltati. Squadra che mostra il fiato corto e le poche idee dell'allenatore, che usa sempre e solo uno schema, non c'è mai un colpo di fantasia e se scende il ritmo ci si pianta e si prende goal da tutti.

                            La Lazio ha una lieve e comprensibile flessione dopo ben 11 vittorie di fila, è virtualmente a due punti dalla Juve, è quella ancora forse messa meglio tra le prime come gioco e condizione. Tra 3 giornate riceverà l'Inter e lì sapremo se e quanto è pronta per sognare.
                            Last edited by Sean; 27-01-2020, 10:54:23.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
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                              Comunque l'inter ha segnato e subito meno goal rispetto alla juve, se sta dietro è solo per la sfortuna dei pareggi che equivalgono ad una sconfitta e non capitalizzare il golletto di scarto che la juve fa quasi sempre
                              Originariamente Scritto da Pesca
                              lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                                Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
                                Comunque l'inter ha segnato e subito meno goal rispetto alla juve, se sta dietro è solo per la sfortuna dei pareggi che equivalgono ad una sconfitta e non capitalizzare il golletto di scarto che la juve fa quasi sempre
                                "Sfortuna" mi pare un termine riduttivo, visto che di pareggi ne ha fatti 3 nelle ultimi 3 e 5 nelle ultime 7 Sfortuna lo si può dire per l'episodio, non per una serie di risultati che si ripetono uguali a se stessi...in questo caso parlerei di problemi.

                                Capitalizzare il "golletto" è una virtù in un campionato, visto che non puoi andare a mille sempre, quando hai 38 partite, e la controprova è proprio l'Inter che non riesce a gestire o vincere una partita in maniera diversa dallo spremersi a 200 all'ora.

                                Inoltre non ha mai vinto uno scontro diretto (tranne che con la Lazio in casa all'andata) contro le prime 5. Insomma, se sta dietro i motivi sono più di uno.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

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