Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • SimoneBW
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    45 milioni per Frattesi, se ti danno pure la sorella, so pure pochi.

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  • Sean
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    La Roma su Frattesi, l'Inter spara alto

    (Valentino Della Casa — redazione gianlucadimarzio.com) Capitolo Roma-Frattesi: l’operazione è molto difficile. L’Inter non chiude a una cessione, ma la valutazione è altissima: 45 milioni di euro senza contropartite. I giallorossi potrebbero spingere solo se fosse lo stesso centrocampista a manifestare tutta la sua insoddisfazione nel restare in nerazzurro come seconda scelta a centrocampo. Nel caso, se ne potrebbe riparlare anche per giugno.

    Milan, la palla ora va a Rashford

    (Valentino Della Casa — redazione gianlucadimarzio.com) Il Milan fa sul serio per Rashford. Quella che era un’idea sta diventando un’opzione sempre più concreta: è stato proposto un prestito con diritto di riscatto al Manchester United ed è stato presentato il progetto al giocatore. Ora la palla passa all’inglese: da capire quanto voglia accettare il trasferimento in Italia.

    Napoli, per Danilo pronti 18 mesi di contratto

    (Valentino Della Casa — redazione gianlucadimarzio.com) Non solo Casadei, il Napoli continua a spingere per il difensore ed è sempre più vicino a Danilo: il giocatore ha chiesto alla Juventus di essere liberato e, novità, sta trattando per la risoluzione contrattuale. Pronto per lui un anno e mezzo in Campania: sono ore decisive per arrivare a tutte le firme del caso.

    Fazzini e Casadei, contesa tra Napoli e Lazio

    (Valentino Della Casa — redazione gianlucadimarzio.com) Intreccio di mercato a centrocampo tra Napoli, Lazio e Torino. Tre squadre, ma due nomi: Fazzini e Casadei. Il primo, dell’Empoli, è conteso dai biancocelesti e dai campani: preferirebbe i primi, che gli garantirebbero più spazio, ma Corsi, presidente dei toscani, vorrebbe guadagnare più dei 10 milioni offerti. De Laurentiis sarebbe anche disposto a spendere di più, ma è Fazzini da convincere, ed è per questo che il ds Manna sta valutando altre strade. L’ultima porta a Cesare Casadei, che aveva detto sì al Toro qualche giorno fa ma che ora potrebbe invece passare alla corte di Conte. L’ex Inter (che con Conte e Stellini si è allenato qualche mese) piace molto, il Napoli ha un ottimo rapporto con il Chelsea e già aveva chiesto informazioni sul giocatore in estate. Il sorpasso potrebbe essere decisivo.

    La Juve ci rprova per Hancko

    (Valentino Della Casa — redazione gianlucadimarzio.com) La Juventus intanto lavora al difensore: si registra un nuovo tentativo, ma senza successo, per Hancko del Feyenoord, mentre per Danso non arrivano aperture dal Lens. In piedi sempre le altre piste: Antonio Silva del Benfica e Araujo del Barcellona.

    CorSera

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  • robybaggio10
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    Vabbè....mo si scopre che l'Inter ha la panchina corta! E su Leao i soliti discorsi che si fanno da 3 anni...PUO' diventare uno dei più forti al mondo. Si...certo...come no!

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  • Sean
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    Inter, per Inzaghi due problemi in uno: la dipendenza da Çalhanoglu e una panchina accorciata

    Quando il turco non c’è la squadra perde riferimenti e certezze. Il tecnico aspetta il recupero degli infortunati




    Leao incubo dell’Inter in Supercoppa. Conceiçao: “Può diventare il calciatore più forte al mondo”

    ​L’ingresso del portoghese decisivo per la rimonta rossonera: è entrato in tutti e tre i gol del Milan. Il numero dieci: “Il nuovo mister ci ha portato un’altra energia”

    L’ingresso del portoghese decisivo per la rimonta rossonera: è entrato in tutti e tre i gol del Milan. Il numero dieci: “Il nuovo mister ci ha portato un’altra…

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  • marcu9
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    Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
    Vado controcorrente. 11 giocatori STRANIERI in campo. Allenatore straniero! 2 dirigenti su 3 stranieri (solo Furlani...calcisticamente incompetente italiano)...un presidente (calcisticamente incompetente) italiano ed una proprietà (Cardinale...o più probabilmente Eliott) straniera. Questo NON è il mio MILAN!
    Estikazzi ?

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  • NaturalHardCore
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    Su questo non ci sono dubbi, ma se almeno si riuscisse a fare quarti e ad evitare una figura di merd4 ad ogni derby sarebbe meglio. Nessuno pensa che i guai del Milan siano finiti, è stata solo una bella serata

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  • robybaggio10
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    Vado controcorrente. 11 giocatori STRANIERI in campo. Allenatore straniero! 2 dirigenti su 3 stranieri (solo Furlani...calcisticamente incompetente italiano)...un presidente (calcisticamente incompetente) italiano ed una proprietà (Cardinale...o più probabilmente Eliott) straniera. Questo NON è il mio MILAN!

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  • NaturalHardCore
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    Ripasso dopo un po', torno a commentare il Milan che è stato davvero snervante osservare in questi mesi. Ovviamente la vittoria fa piacere, soprattutto contro questa Inter così piena di se stessa che era ora di riportare sul pianeta terra. Mi è piaciuta l'apertura di questa supercoppa con quella che è stata la prima ammissione di colpa della nostra pessima dirigenza, i danni ormai erano fatti e quelle scuse sono servite a poco, sia per i danni tecnici fatti nel costruire un progetto mediocre con un tecnico non all'altezza come Fonseca, sia per il modo in cui è stato mandato a casa. Tuttavia voglio credere che sia l'inizio in cui Cardinale e compagni, tra cui anche Ibra, abbiano capito che senza risultati sportivi anche quelli finanziari non arrivano e abbiano preso coscienza che ci deve essere un cambio di passo in tutti gli ambiti per ambire a quello che tutti vogliamo. Conceicao non è conosciuto per essere uno yes man, al contrario di Fonseca, altra nota positiva, ora vediamo se tutti, squadra e dirigenza, sapranno dare seguito ad un bel momento di pausa che ha portato un trofeo in faccia a chi negli ultimi anni ha passeggiato sui resti del Milan che fu.

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  • Venkman85
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    Il calcio non ha sempre una logica. Tutti (giustamente) hanno criticato le tempistiche del cambio allenatore per il Milan, che pronti via si è giocato un trofeo senza quasi il tempo di fare un allenamento. Una coppa che sembrava solo un impiccio utile a portare qualche milioncino alla fine si trasforma in una bella iniezione di fiducia per Conceiçao, che si presenta con un trofeo in più in bacheca e una ventata di ottimismo e entusiasmo

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  • Sean
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    La vittoria di ieri sera è certo importante per vari motivi, il primo dei quali non consiste nella conquista del trofeo ma nel modo in cui è stato vinto, cioè con grande reazione di carattere e dunque nei meriti del nuovo allenatore: ecco, questo è il punto vero.

    Conceicao ha esordito con una vittoria di grande spessore: se si pensa che Fonseca arrivò nella generale diffidenza e depressione per la scelta, si capisce quanto sia stato importante vincere ieri e i benefici effetti che ci si aspettano da quella vittoria: l'allenatore si è portato dalla sua la squadra e i tifosi...mica poco.

    Alla stessa maniera per Inzaghi non è allarmante l'aver perso una supercoppa, ma il fatto che nel momento decisivo la squadra abbia avuto un blackout. Ora, considerando che in campionato hai due avversari lì attaccati, e che al ritorno uno scontro diretto sarà, per dire, a Napoli, c'è che nella sponda interista non devono dare per scontato lo scudetto, perchè troppa sicurezza genera cadute di tensione e sorprese (in negativo).

    Circa il Milan, considerando che Lazio e Fiorentina si stanno forse "normalizzando", potrà rientrare in corsa per un posto in champions, che è tra l'altro la ragione per cui Fonseca ha pagato con la panchina.

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  • robybaggio10
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    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
    Grande Abraham, speriamo il Milan ti riscatti subito e ci lasci in cambio Saelemaekers.
    Non ho il minimo dubbio che Saelemakers ve lo lascino. Sono incompetenti.

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  • robybaggio10
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    La supercoppa come trofeo in sé non vale un ca.zzo! Ma e' il 50° trofeo...e in questo "conteggio" vale come una champions.

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  • Irrlicht
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    Ogni volta che l'inter perde è cosa buona
    Tanto più in un derby ed in quella modalità

    La coppa in se ed il titolo spero serva più che altro a dare un po' di propulsione per il campionato

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  • Sean
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    Conceicao con la Supercoppa ha riacceso il Milan in pochi giorni: Leao, Theo Hernandez e le tutte le mosse per battere l'Inter

    Il primo trofeo stagionale del Milan ha la sua importanza «fisica»: riapre gli orizzonti e rinfresca le antiche glorie. L'Inter ha commesso l'errore di sentirsi al sicuro, ora la sconfitta va gestita

    Quando gli allenatori ci spiegano che i numeri dei moduli contano relativamente perché è l’atteggiamento a fare la differenza, intendono esattamente quanto di strepitoso ha fatto vedere il Milan nella grande rimonta di Riad.

    Il primo trofeo stagionale ha la sua importanza «fisica», l’alzata della Supercoppa è una foto che rinfresca le antiche glorie, ma sono gli orizzonti che riapre in un momento di forte depressione a contare davvero. La capacità di ripartire dal punto in cui era arrivato con la Juve; il pressing alto (accettandone i rischi) per togliere ossigeno all’avvio della manovra interista; la forza mentale per aumentare i colpi anziché mollare dopo aver subito il 2-0.

    Sergio Conceicao ha riattivato tutto questo in pochi giorni, riscuotendo la fondamentale adesione dei due talenti superiori che ha in rosa: buttato dentro all’intervallo, Leao ha subito accelerato oltre le possibilità di venire fermato in modo regolare. Punizione, e l’altro gran cruccio di Fonseca, Theo Hernandez, ha scaricato in porta il 2-1 esorcizzando qualsiasi tentazione di darsi per vinti. Il pareggio di Pulisic è giunto in capo a venti minuti divertentissimi, con palle-gol a ogni rovesciamento di fronte e vistoso sacrificio della tattica a favore di un’interpretazione ardente.

    A un certo punto si sentiva Inzaghi urlare «hanno quattro attaccanti», a significare che ragionando con freddezza l’Inter avrebbe potuto trovare autostrade nello schieramento stravolto di Conceicao. Ma questa era una finale, e giunto a quel punto l’underdog rossonero era disposto a tutto pur di portarla a casa. È esploso ancora Leao ad apparecchiare il 3-2 di Abraham, e il colpo ha fatto molto male all’Inter, che sul 2-0 si era sentita al sicuro e grande sul serio, perché stava vincendo la finale in modo opposto alla semifinale: grande squadra piccolo Lautaro con l’Atalanta, piccola squadra grande Lautaro ieri. Ora, sacchi di sabbia alle finestre: sconfitte del genere vanno gestite perché ti scuotono nel profondo.

    ​CorSera - Paolo Condò

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  • fede79
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    Grande Abraham, speriamo il Milan ti riscatti subito e ci lasci in cambio Saelemaekers.

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