Difensori in difficoltà: Koulibaly-De Ligt, se la roccia si scopre fragile
La Juve pensa al mercato. Bonucci: «Le potenzialità di Matthjis ci sono, deve solo adattarsi». Il napoletano: «L’autogol mi fa male dopo quella rimonta. Ma siamo forti»
A 17 anni 7 mesi e 10 giorni, Matthjis De Ligt diventa il più giovane debuttante dell’Olanda del Dopoguerra e concede alla Bulgaria l’opportunità di segnare un paio di gol. Poi nell’intervallo rimane negli spogliatoi a meditare e a fine partita prende atto dell’esonero del c.t. Danny Blind, che aveva avuto il coraggio di lanciarlo dal primo minuto. Dopo otto partite De Ligt è diventato titolare inamovibile degli Oranje e, en passant, anche capitano dell’Ajax, il più giovane di sempre a giocarsi una semifinale di Champions.
Il ragazzo insomma ha le spalle molto larghe e difficilmente il debutto complicato contro il Napoli ne scalfirà le certezze: De Ligt, come tutta la Juve, è entrato in riserva nell’ultima mezzora e la condizione atletica ancora precaria (ha finito coi crampi) si è aggiunta alla scarsa intesa con Bonucci, col quale nel primo tempo si è anche scontrato nell’area bianconera. Anche se è costato 75 milioni, è stato strappato alla concorrenza di tutte le grandi d’Europa ed è il giocatore più pagato della Juventus dopo Cristiano Ronaldo (12 milioni netti coi bonus) De Ligt ha dimostrato di non essere ancora pronto, soprattutto nei posizionamenti in area, anche se dopo Pjanic ha toccato più palloni di tutti sabato sera.
È chiaro però che le aspettative sul ragazzino che mangiava troppo e veniva chiamato «Ciccio» sono alte. E lo sono diventate ancora di più dopo l’infortunio di Giorgio Chiellini, che starà fuori fino a primavera per la rottura del legamento crociato. Il capitano della Juve e della Nazionale dopo il 4-3 sul Napoli è sceso in campo con le stampelle per consolare Kalidou Koulibaly, l’altro grande difensore uscito a testa bassa dallo Stadium per l’autogol che ha fatto crollare in un amen la grande rimonta napoletana. Un gesto che spiega l’essenza del calcio più di tante parole e che magari Chiellini avrà ripetuto, con altre parole e toni, anche con De Ligt.
«Senza Giorgio dovremo fare tutti di più — spiega Bonucci — e io dovrò essere d’esempio per i più giovani, come Matthjis, oltre a Rugani e Demiral. Le potenzialità di De Ligt ci sono, deve solo adattarsi». Secondo la stampa tedesca la Juve si è avvicinata a Jerome Boateng del Bayern Monaco, mentre lavora su più tavoli col Barcellona: i blaugrana hanno un centrale in uscita come il campione del mondo Umtiti, ma la Juve potrebbe addirittura sacrificare Bernardeschi in uno scambio per Rakitic. Sarà un ultimo giorno di mercato molto intenso, non solo per la difesa, anche perché finora a parte Kean e Cancelo, la Juve non è riuscita a piazzare nessun esubero. Per Giovanni Martusciello invece è il momento delle confessioni («Da avversario odiavo Chiellini ma ho scoperto un ragazzo d’oro che vive di entusiasmo anche dopo un infortunio del genere) e delle profezie: «De Ligt diventerà come Giorgio».
Nell’attesa, Ancelotti, dopo aver rimontato tre gol allo Stadium, deve fare i conti con sette reti subite in due partite e con il gesto goffo e sfortunato del suo difensore simbolo, protagonista fino alla finale (persa) della Coppa d’Africa del 19 luglio e in ritardo di condizione: «È un autogol che mi fa male — ha detto KK — perché è arrivato dopo una rimonta incredibile. Mi dispiace ma devo, dobbiamo accettarlo: siamo forti. L’abbiamo dimostrato. Lo dimostreremo». Parla del Napoli. Ma sembra parli di lui e De Ligt.
CorSera
La Juve pensa al mercato. Bonucci: «Le potenzialità di Matthjis ci sono, deve solo adattarsi». Il napoletano: «L’autogol mi fa male dopo quella rimonta. Ma siamo forti»
A 17 anni 7 mesi e 10 giorni, Matthjis De Ligt diventa il più giovane debuttante dell’Olanda del Dopoguerra e concede alla Bulgaria l’opportunità di segnare un paio di gol. Poi nell’intervallo rimane negli spogliatoi a meditare e a fine partita prende atto dell’esonero del c.t. Danny Blind, che aveva avuto il coraggio di lanciarlo dal primo minuto. Dopo otto partite De Ligt è diventato titolare inamovibile degli Oranje e, en passant, anche capitano dell’Ajax, il più giovane di sempre a giocarsi una semifinale di Champions.
Il ragazzo insomma ha le spalle molto larghe e difficilmente il debutto complicato contro il Napoli ne scalfirà le certezze: De Ligt, come tutta la Juve, è entrato in riserva nell’ultima mezzora e la condizione atletica ancora precaria (ha finito coi crampi) si è aggiunta alla scarsa intesa con Bonucci, col quale nel primo tempo si è anche scontrato nell’area bianconera. Anche se è costato 75 milioni, è stato strappato alla concorrenza di tutte le grandi d’Europa ed è il giocatore più pagato della Juventus dopo Cristiano Ronaldo (12 milioni netti coi bonus) De Ligt ha dimostrato di non essere ancora pronto, soprattutto nei posizionamenti in area, anche se dopo Pjanic ha toccato più palloni di tutti sabato sera.
È chiaro però che le aspettative sul ragazzino che mangiava troppo e veniva chiamato «Ciccio» sono alte. E lo sono diventate ancora di più dopo l’infortunio di Giorgio Chiellini, che starà fuori fino a primavera per la rottura del legamento crociato. Il capitano della Juve e della Nazionale dopo il 4-3 sul Napoli è sceso in campo con le stampelle per consolare Kalidou Koulibaly, l’altro grande difensore uscito a testa bassa dallo Stadium per l’autogol che ha fatto crollare in un amen la grande rimonta napoletana. Un gesto che spiega l’essenza del calcio più di tante parole e che magari Chiellini avrà ripetuto, con altre parole e toni, anche con De Ligt.
«Senza Giorgio dovremo fare tutti di più — spiega Bonucci — e io dovrò essere d’esempio per i più giovani, come Matthjis, oltre a Rugani e Demiral. Le potenzialità di De Ligt ci sono, deve solo adattarsi». Secondo la stampa tedesca la Juve si è avvicinata a Jerome Boateng del Bayern Monaco, mentre lavora su più tavoli col Barcellona: i blaugrana hanno un centrale in uscita come il campione del mondo Umtiti, ma la Juve potrebbe addirittura sacrificare Bernardeschi in uno scambio per Rakitic. Sarà un ultimo giorno di mercato molto intenso, non solo per la difesa, anche perché finora a parte Kean e Cancelo, la Juve non è riuscita a piazzare nessun esubero. Per Giovanni Martusciello invece è il momento delle confessioni («Da avversario odiavo Chiellini ma ho scoperto un ragazzo d’oro che vive di entusiasmo anche dopo un infortunio del genere) e delle profezie: «De Ligt diventerà come Giorgio».
Nell’attesa, Ancelotti, dopo aver rimontato tre gol allo Stadium, deve fare i conti con sette reti subite in due partite e con il gesto goffo e sfortunato del suo difensore simbolo, protagonista fino alla finale (persa) della Coppa d’Africa del 19 luglio e in ritardo di condizione: «È un autogol che mi fa male — ha detto KK — perché è arrivato dopo una rimonta incredibile. Mi dispiace ma devo, dobbiamo accettarlo: siamo forti. L’abbiamo dimostrato. Lo dimostreremo». Parla del Napoli. Ma sembra parli di lui e De Ligt.
CorSera
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