Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • Zbigniew
    Valens in bibacitate
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    Nel senso di "magna tranquillo".
    Originariamente Scritto da Sean
    mò sono cazzi questo è sicuro.
    Originariamente Scritto da bertinho7
    ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

    Originariamente Scritto da Giampo93
    A me fai venire in mente il compianto bertigno
    Originariamente Scritto da huntermaster
    Bignèw

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    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
      • 119869
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      • In piedi tra le rovine
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      Ecco appunto
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • Sean
        Csar
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        • In piedi tra le rovine
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        A centrocampo non si riesce più a trovare pace.

        Grandi operazioni in difesa (anche ieri de Ligt ha mostrato la sua crescita e le sue potenzialità) un reparto che andava svecchiato...e invece in mezzo, nonostante Rabiot/Ramsey/Can (anche se Rabiot pian piano sta ingranando) non si cava un ragno dal buco.

        Per fortuna che davanti ci stanno il talento di Dybala e la stella di Ronaldo che coprono parecchi vuoti. Vedremo se accadrà qualcosa questa estate...perchè la squadra va rimaneggiata e completata.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          Anche se Kulusevski fa delle belle sgroppate offensive, inserimenti, suggerimenti, cross...ma è giovane.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • KURTANGLE
            Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
            • Jun 2005
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            • Borgo D'io
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            leggo che invece rabiot avrebbe giocato bene.
            per fortuna non sto vedendo niente
            Originariamente Scritto da SPANATEMELA
            parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
            Originariamente Scritto da GoodBoy!
            ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


            grazie.




            PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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            • fede79
              Stratocaster Addicted
              • Oct 2002
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              • Roma
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              Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
              Il paradigma introduttivo

              Cominciamo con alcune banalità, per non essere costretti a ripeterle in seguito:

              • Eriksen è indiscutibilmente un giocatore di straordinario talento.
              • E’ un tipo giocatore che va coprire un’atavica mancanza nell’organico dell’Inter (ovvero un centrocampista di impostazione con qualità di livello assoluto).

              Se immaginiamo l’attuale centrocampo titolare dell’Inter come Sensi-Brozovic’-Barella, si può ipotizzare che:

              1.Quello che fa posto a Eriksen non può mai essere Barella.
              2.A farlo dovrebbe – in una logica normale – essere Sensi.
              3.Potrebbe, a certe condizioni, essere Brozovic’ (nel caso serva che il centrocampista debba avere un passo più rapido, come quello di Sensi).

              Altro punto di riflessione iniziale è che Brozovic’-Barella+Eriksen+Lukaku-Lautaro sarebbe forse la formazione più offensiva che Conte abbia mai schierato (intesa come caratteristiche precipue dei giocatori schierati). Il ché, diciamolo subito, è concetto leggermente differente da “la squadra più offensiva di Conte”, cosa che dipende, oltre dalle caratteristiche, da come queste vengono interpretate.
              Una formazione paragonabile è il 343 giocato al Chelsea che, per quanto Hazard fosse certamente un giocatore di natura più offensiva rispetto ad Eriksen, però aveva due centrali di grande copertura (Kantè e Matic’) e aveva Pedro, che ha caratteristiche tattiche diverse da Lautaro.

              Istinti razionali(zzati)

              Il giocatore più simile ad Eriksen che mi viene in mente è lo Sneijder del triplete.
              Molte le similitudini (lancio, tiro, ricerca dello spazio libero di gioco); ci sono differenze fisiche (vere ma non sono così rilevanti)e diverse abitudini tattiche (dovute alla squadra, verticalità isolata nell’Inter di Sneijder, aggressione sulla palla + triangoli veloci e imbucate/backdoors nel Tottenham di Pochettino).Il gioco di Conte è (dovrebbe) stare quasi a metà tra Mou e Pochettino.

              Quello che mi colpisce di Eriksen, è come lui utilizzi il suo talento istintivo in forma simpatetica per la squadra, il ché, in estrema sintesi, è la capacità di fare, tra le tantissime di cui è capace, la cosa giusta. E’ il contesto che determinerà l’adattamento, perché l’affinità naturale che Eriksen ha con Son (anche con Alli, ma con Son in campo Eriksen ha una conversazione mentale che anticipa gesti e parole) non è riproducibile negli stessi termini, per cui ne andranno trovati di nuovi.

              Cosa può fare Eriksen per l’Inter


              In teoria, tutto quello che manca. Limitando l’elenco, può:
              Trovarsi sempre nella posizione di ricevere il primo passaggio in uscita dalla difesa, proteggerlo, impostare il gioco.
              Lanciare (così che non lo debbano fare i difensori).
              Calciare da 30-25-20-16 metri.
              Tirare le punizioni.
              Sfornare assist.

              Cosa deve fare l’Inter (o qualsiasi squadra che lo abbia in rosa) per Eriksen


              Questa domanda sorge nel momento in cui una squadra inizia ad avere dei giocatori di un certo livello.
              La qualità di un giocatore, più il giocatore è forte, ha un grado sempre più alto di infungibilità. Quello che può fare lui, altri non possono. Questo – terzoprincipiodelladinamicamente – si porta dietro delle idiosincrasie che vanno affrontate, e le si affrontano cercando l’equilibrio tra come il giocatore cambia, e quanto i pezzi fungibili della squadra si adattano per lui.
              Il gioco di Conte ha una base semplice per quello che riguarda i movimenti difensivi e quello che riguarda la prima ripartenza. Su questa base, che Conte ha più o meno sempre portato con sé, si innestano le differenze e le variazioni, che dipendono dalle caratteristiche dei giocatori in rosa.

              Come si inserisce Eriksen in questo gioco?

              Per la ripartenza dal basso dell’Inter Eriksen è perfetto. La palla parte da uno dei tre di difesa e può andare all’esterno, a Brozovic’ o direttamente a Eriksen. Eriksen – potete starne certi - sarà sempre dove deve essere. L’azione avrà una maggiore fluidità.

              Il primo accorgimento sarà sul passaggio successivo. Se Lukaku e Lautaro ricevono e giocano a due in verticale, Eriksen non arriva a ritoccare il pallone (se non arrivando a calciare su una successiva ribattuta). Se invece i due tengono la palla e la riappoggiano sulla salita del danese, in quel caso il campa si allarga di molto, perché fronte alla porta Eriksen ha capcità per fare con facilità sia l’appoggio sull’esterno di sx, sia il cambio a dx, che (e questo nessuno dell’Inter ha le qualità per farlo) l’assist, e in questo scenario gli attaccanti che possono riceverlo sono 2.

              Il secondo accorgimento è il ruolo dell’esterno sx. Riprendendo la situazione di prima, se l’appoggio verso Eriksen è lento, o se comunque si trova ala pressione addosso, l’esterno di sx deve leggere in anticipo l’andamento, fornire se serve lo scarico facile, forse entrare palla al piede verso il centro (cosa che vuol dire che l’esterno di sx dovrebbe giocare palla con il piede dx). Ora, se penso a Son, questo viene bene. Se penso a Biraghi, mmmmmh.....

              Nel terzo accorgimento si contempla le posizioni in situazione di palla persa. Semplificando, con Eriksen hai un centrocampista in più sulla linea offensiva, il che significa un diverso modo di attaccare il primo possesso degli avversari, una maggiore lucidità nelle letture (sia dei due attaccanti, che dei tre centrali di difesa nel coprire in avanti), un maggiore dispendio in recupero degli esterni (non è un caso che Conte ne voglia 2 di ricambio in più).

              [ad libitum]

              Gli accorgimenti saranno uno per ogni situazione di gioco, perché Eriksen cambia tutto nel bene.
              Ma anche nei rischi.
              Portare nella fase offensiva così tanti uomini, se un pò conosciamo Conte, penso non basti Barella a fare da filtro, proprio per il riferimento cui fai paragone Pedro/Lautaro.

              Far uscire Eriksen dal basso, vuol dire giocare molto in orizzontale, altrimenti togli qualità nell'ultimo passaggio (dovrebbe coprire 40-50 metri di campo in poco tempo nel caso di giocata verticale). Questo vuol dire lasciare sola la coppia Lukaku/Lautaro o andare in appoggio con le mezz'ali (i terzini dovranno fare un lavoro di copertura sui buchi lasciati aperti) e far "aprire" i 3 centrali di difesa: qui vedo un rischio in caso di transizione difensiva.

              Rimane il fatto che Eriksen è un signor giocatore, degno di accorgimenti tecnici (modulo?) da parte di Conte pur di metterlo in campo.
              sigpic
              Free at last, they took your life
              They could not take your PRIDE

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              • Sean
                Csar
                • Sep 2007
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                Originariamente Scritto da INFILATEMELO Visualizza Messaggio
                leggo che invece rabiot avrebbe giocato bene.
                per fortuna non sto vedendo niente
                Bene...diciamo che si sta svegliando. Le ultime prove non sono come le prime. E' invece in modalità compassata Pjanic.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

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                  Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
                  Il paradigma introduttivo

                  Cominciamo con alcune banalità, per non essere costretti a ripeterle in seguito:

                  • Eriksen è indiscutibilmente un giocatore di straordinario talento.
                  • E’ un tipo giocatore che va coprire un’atavica mancanza nell’organico dell’Inter (ovvero un centrocampista di impostazione con qualità di livello assoluto).

                  Se immaginiamo l’attuale centrocampo titolare dell’Inter come Sensi-Brozovic’-Barella, si può ipotizzare che:

                  1.Quello che fa posto a Eriksen non può mai essere Barella.
                  2.A farlo dovrebbe – in una logica normale – essere Sensi.
                  3.Potrebbe, a certe condizioni, essere Brozovic’ (nel caso serva che il centrocampista debba avere un passo più rapido, come quello di Sensi).

                  Altro punto di riflessione iniziale è che Brozovic’-Barella+Eriksen+Lukaku-Lautaro sarebbe forse la formazione più offensiva che Conte abbia mai schierato (intesa come caratteristiche precipue dei giocatori schierati). Il ché, diciamolo subito, è concetto leggermente differente da “la squadra più offensiva di Conte”, cosa che dipende, oltre dalle caratteristiche, da come queste vengono interpretate.
                  Una formazione paragonabile è il 343 giocato al Chelsea che, per quanto Hazard fosse certamente un giocatore di natura più offensiva rispetto ad Eriksen, però aveva due centrali di grande copertura (Kantè e Matic’) e aveva Pedro, che ha caratteristiche tattiche diverse da Lautaro.

                  Istinti razionali(zzati)

                  Il giocatore più simile ad Eriksen che mi viene in mente è lo Sneijder del triplete.
                  Molte le similitudini (lancio, tiro, ricerca dello spazio libero di gioco); ci sono differenze fisiche (vere ma non sono così rilevanti)e diverse abitudini tattiche (dovute alla squadra, verticalità isolata nell’Inter di Sneijder, aggressione sulla palla + triangoli veloci e imbucate/backdoors nel Tottenham di Pochettino).Il gioco di Conte è (dovrebbe) stare quasi a metà tra Mou e Pochettino.

                  Quello che mi colpisce di Eriksen, è come lui utilizzi il suo talento istintivo in forma simpatetica per la squadra, il ché, in estrema sintesi, è la capacità di fare, tra le tantissime di cui è capace, la cosa giusta. E’ il contesto che determinerà l’adattamento, perché l’affinità naturale che Eriksen ha con Son (anche con Alli, ma con Son in campo Eriksen ha una conversazione mentale che anticipa gesti e parole) non è riproducibile negli stessi termini, per cui ne andranno trovati di nuovi.

                  Cosa può fare Eriksen per l’Inter


                  In teoria, tutto quello che manca. Limitando l’elenco, può:
                  Trovarsi sempre nella posizione di ricevere il primo passaggio in uscita dalla difesa, proteggerlo, impostare il gioco.
                  Lanciare (così che non lo debbano fare i difensori).
                  Calciare da 30-25-20-16 metri.
                  Tirare le punizioni.
                  Sfornare assist.

                  Cosa deve fare l’Inter (o qualsiasi squadra che lo abbia in rosa) per Eriksen


                  Questa domanda sorge nel momento in cui una squadra inizia ad avere dei giocatori di un certo livello.
                  La qualità di un giocatore, più il giocatore è forte, ha un grado sempre più alto di infungibilità. Quello che può fare lui, altri non possono. Questo – terzoprincipiodelladinamicamente – si porta dietro delle idiosincrasie che vanno affrontate, e le si affrontano cercando l’equilibrio tra come il giocatore cambia, e quanto i pezzi fungibili della squadra si adattano per lui.
                  Il gioco di Conte ha una base semplice per quello che riguarda i movimenti difensivi e quello che riguarda la prima ripartenza. Su questa base, che Conte ha più o meno sempre portato con sé, si innestano le differenze e le variazioni, che dipendono dalle caratteristiche dei giocatori in rosa.

                  Come si inserisce Eriksen in questo gioco?

                  Per la ripartenza dal basso dell’Inter Eriksen è perfetto. La palla parte da uno dei tre di difesa e può andare all’esterno, a Brozovic’ o direttamente a Eriksen. Eriksen – potete starne certi - sarà sempre dove deve essere. L’azione avrà una maggiore fluidità.

                  Il primo accorgimento sarà sul passaggio successivo. Se Lukaku e Lautaro ricevono e giocano a due in verticale, Eriksen non arriva a ritoccare il pallone (se non arrivando a calciare su una successiva ribattuta). Se invece i due tengono la palla e la riappoggiano sulla salita del danese, in quel caso il campa si allarga di molto, perché fronte alla porta Eriksen ha capcità per fare con facilità sia l’appoggio sull’esterno di sx, sia il cambio a dx, che (e questo nessuno dell’Inter ha le qualità per farlo) l’assist, e in questo scenario gli attaccanti che possono riceverlo sono 2.

                  Il secondo accorgimento è il ruolo dell’esterno sx. Riprendendo la situazione di prima, se l’appoggio verso Eriksen è lento, o se comunque si trova ala pressione addosso, l’esterno di sx deve leggere in anticipo l’andamento, fornire se serve lo scarico facile, forse entrare palla al piede verso il centro (cosa che vuol dire che l’esterno di sx dovrebbe giocare palla con il piede dx). Ora, se penso a Son, questo viene bene. Se penso a Biraghi, mmmmmh.....

                  Nel terzo accorgimento si contempla le posizioni in situazione di palla persa. Semplificando, con Eriksen hai un centrocampista in più sulla linea offensiva, il che significa un diverso modo di attaccare il primo possesso degli avversari, una maggiore lucidità nelle letture (sia dei due attaccanti, che dei tre centrali di difesa nel coprire in avanti), un maggiore dispendio in recupero degli esterni (non è un caso che Conte ne voglia 2 di ricambio in più).

                  [ad libitum]

                  Gli accorgimenti saranno uno per ogni situazione di gioco, perché Eriksen cambia tutto nel bene.
                  Ma anche nei rischi.
                  È un analisi approfondita ed interessante condivido quello che hai detto e le situazioni ipotizzate.
                  io batto sempre sullo stesso chiodo,a me ormai del campionato interessa il giusto,diventa tanto tanto,troppo,difficile con aueste distanze,ma quello che mi interessa di più è il processo di crescita,e per crescere bisogna per forza di cose imparare ad essere propositivi e imparare a gestire situazioni complicate,uscire dalla comfort zone prendendo dei rischi.
                  io non critico conte,ci mancherebbe perché on quello che aveva ha fatto le cosiddette nozze coi fichi secchi,adesso però se si concludono queste situazioni sul mercato è ora di fare il passettino per continuare il processo di crescita,il 3-5-2 operaio non va più bene, è andato,diciamo bene,pure troppo per merito di due attaccanti formidabili (che ieri per quanto formidabili fossero non potevano più di tanto essendo davvero troppo ingabbiati e on troppo poco supporto),è il momento di inserire gente più qualitativa e propositiva anche di cambiare assetto se necessario,in particolare un uomo che faccia raccordo fra centrocampo ed attacco,come hai detto giustamente tu inserire quest uomo qui lasciando biraghi,che ha bisogno di molti tempi di gioco prima di verticalizzare (ma è anche difficile che ci riesca pure con spazi) e che va sempre e solo sulla linea del fondo non potendo mai,nemmeno per errore, entrare verso il campo sarebbe una limitazione forte che farebbe perdere di valore anche quell uomo qualitativo (eriksen) che gioca vicino agli attaccanti ma viene per forza di cose anche a fare densità a centrocampo,o a ricever palla a seconda della situazione sul centro sinistra.

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                  • Zbigniew
                    Valens in bibacitate
                    • Oct 2009
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                    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                    Portare nella fase offensiva così tanti uomini, se un pò conosciamo Conte, penso non basti Barella a fare da filtro, proprio per il riferimento cui fai paragone Pedro/Lautaro.

                    Far uscire Eriksen dal basso, vuol dire giocare molto in orizzontale, altrimenti togli qualità nell'ultimo passaggio (dovrebbe coprire 40-50 metri di campo in poco tempo nel caso di giocata verticale). Questo vuol dire lasciare sola la coppia Lukaku/Lautaro o andare in appoggio con le mezz'ali (i terzini dovranno fare un lavoro di copertura sui buchi lasciati aperti) e far "aprire" i 3 centrali di difesa: qui vedo un rischio in caso di transizione difensiva.

                    Rimane il fatto che Eriksen è un signor giocatore, degno di accorgimenti tecnici (modulo?) da parte di Conte pur di metterlo in campo.
                    Sì, infatti lo scrivevo come primo accorgimento. Non è una vera novità per Conte (lo è un po' per l'Inter di Conte), se pensi a come giocava la prima Juve, che aveva una linea offensiva a 4 (2 attaccanti + 2 esterni in proiezione offensiva) e riusciva a far arrivare sulla 3/4 persino Pirlo. Con un cambio di gioco dovresti avere il tempo e contestualmente il portatore di palla non raddoppiato.

                    Comunque in linea di massima sono d'accordo con te.
                    Originariamente Scritto da Sean
                    mò sono cazzi questo è sicuro.
                    Originariamente Scritto da bertinho7
                    ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                    Originariamente Scritto da Giampo93
                    A me fai venire in mente il compianto bertigno
                    Originariamente Scritto da huntermaster
                    Bignèw

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                    • fransisco1
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                      Con sanchez recuperato comunque c è anche l opportunità di fare 3-4-2-1 anche se improbabile che tolga in pianta stabile uno dei due attaccanti titolari.
                      però è una soluzione in più per determinate partite e per determinati momenti,ieri a mio avviiso sarebbe stata ideale.

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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
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                        • Send PM

                        Ma Conte si scolla dal 3-5-2?

                        Su VS leggo, a tal proposito, che nei suoi esordi come allenatore offrì un offensivo 4-2-4. Al primo anno di Juve un 4-3-3, mantenendo una vocazione offensiva. Poi dalla seconda stagione il famoso 3-5-2 (che diventa un 5-3-2) che non ha più abbandonato, buttandola sulla garra, la fame, la grinta e simili accessori.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • DR. CACARELLA
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                          Insomma sean sto più quattro ti ha lasciato molto indifferente
                          Cura il tuo corpo come un tempio
                          Originariamente Scritto da M K K
                          Desade grazie di esistere
                          Originariamente Scritto da AK_47
                          si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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                          • fransisco1
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                            • Mar 2017
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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Ma Conte si scolla dal 3-5-2?

                            Su VS leggo, a tal proposito, che nei suoi esordi come allenatore offrì un offensivo 4-2-4. Al primo anno di Juve un 4-3-3, mantenendo una vocazione offensiva. Poi dalla seconda stagione il famoso 3-5-2 (che diventa un 5-3-2) che non ha più abbandonato, buttandola sulla garra, la fame, la grinta e simili accessori.
                            Lo ha abbandonato quando era al chelsea,nell ultima esperienza avuta prima dell inter in fondo.
                            aggiungo che comunque non è uno stupido e avrà capito tra ieri e partita con l atalanta che l inter così è troppo limitata.
                            Last edited by fransisco1; 20-01-2020, 14:30:05.

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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              Originariamente Scritto da DR. MERDONSO Visualizza Messaggio
                              Insomma sean sto più quattro ti ha lasciato molto indifferente
                              Fossimo a 3 partite dalla fine sarei contento ma così non mi cambia niente. Vediamo la classifica dopo che la Lazio avrà affrontato derby e Inter e la Juve lo scontro diretto con l'Inter.

                              Può cambiare a livello psicologico perchè costringi chi sta dietro a non dover permettersi nemmeno un pareggio, pena l'allungarsi dell'elastico...ma se pareggi o perdi tu, l'elastico si riaccorcia, quindi siamo sempre lì.

                              Considero però importante il dover sfruttare questo periodo senza coppe (internazionali) dove ci si può dedicare al solo campionato: se lo si mettesse a frutto sarebbe meglio.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Ma Conte si scolla dal 3-5-2?

                                Su VS leggo, a tal proposito, che nei suoi esordi come allenatore offrì un offensivo 4-2-4. Al primo anno di Juve un 4-3-3, mantenendo una vocazione offensiva. Poi dalla seconda stagione il famoso 3-5-2 (che diventa un 5-3-2) che non ha più abbandonato, buttandola sulla garra, la fame, la grinta e simili accessori.
                                Mi pare passammo al 352, nella trasferta a Napoli 3-3
                                Cmq girone di andata 11/12

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