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Per davvero. Il destino ci ha messo una mano sulla spalla.
Siamo stati salvati dalla voglia dei calciatori di restare...perchè altrimenti non so che squadra si sarebbe presentata al via dopo quell'assurdo agosto di mercato.
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Oltre a divertirsi in allenamento dovrebbe anche fare qualcosa in campo però. L'hanno pagato 100 milioni, che possono arrivare a oltre 140 coi bonus, ha un ingaggio senza senso.
Nella prima metà della stagione ha segnato appena due gol, con altrettanti assist. Prima di criticare i suoi vecchi allenatori, che bene o male lo hanno fatto giocare a certi livelli, dovrebbe concentrarsi sui suoi numeri.
Per davvero. Il destino ci ha messo una mano sulla spalla.
Siamo stati salvati dalla voglia dei calciatori di restare...perchè altrimenti non so che squadra si sarebbe presentata al via dopo quell'assurdo agosto di mercato.
La vittorie sono un tappeto sotto cui è facile nascondere parecchia polvere.
Nessuno dice niente.
Zvone e Paolo con 70 milioni netti di mercato dovevano far rinascere il Milan. Al primo colpo.
Al primo tentativo.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
La Juventus fa 4 gol in Coppa Italia all’Udinese, senza Ronaldo è ancora un grande show di Dybala, forse oggi il vero e principale punto di forza dei bianconeri in attacco. Il n. 10 fa fatica a veder riconosciuto il suo ruolo di grande campione e con Sarri ha un rapporto controverso: l’allenatore lo ha sostituito ancora ma stavolta è corso a stringergli la mano. In ogni caso così è troppo facile: la Coppa Italia per le big oggi è solo un’amichevole. Un torneo organizzato apposta per non far rischiare nulla alle solite note…
Juventus-Udinese 4-0
L’unica partita vera, forse, è stata Fiorentina-Atalanta: una gara di un certo spessore ed equilibrio in un panorama fortemente desolato. Atalanta al 50% per i postumi della partita di San Siro contro l’ Inter, gara con qualche tensione e i viola in dieci per un rosso, e un dopo partita al veleno con Gasperini infuriato per i cori offensivi della curva viola. Cui ha risposto pubblicamente e maleducatamente con non meno crudezza.
Partite d’allenamento sparse qua e là per l’ Italia, con l’unico obbiettivo di portare le grandi squadre più in là possibile in Coppa Italia. Interesse minimo o quasi, abbiamo guardato le partite per parlare d’altro: del mercato dell’Inter o vedere come stavano Immobile, Lukaku o Dybala. S’è rivisto persino un gol di Piatek, attaccante fortissimo che però al Milan si era praticamente estinto. Con l’arrivo di Ibrahimovic è destinato alla vendita a saldo.
La Coppa Italia vale oggi le cinque partite tra semifinali e finale, prima è un torneo senza alcun fascino, che ha abolito completamente i rischi, che non prevede nemmeno la banalità di una trasferta in provincia di una big per dare un po’ di sapore alla partita, insomma un qualcosa di più vicino all’esibizione e all’amichevole che a un torneo vero.
Nella Juve la Coppa Italia è l’unica partita in cui può stare fuori Ronaldo. La Juve oggi è in grado di gestire 8/10 dieci grandi giocatori in più rispetto a un’ideale 11 titolare. Pur non toccando il modulo la Juve è stata in grado di schierare in attacco contro l’Udinese Bernardeschi, Higuain e Douglas Costa. Più Dybala. Più Buffon e tutti gli altri.
Si conferma che l’autentico fulcro della Juve è Paulo Dybala (assist per il gol di Higuain, rigore, gol con un bellissimo diagonale sinistro), che di fronte a Ronaldo fa fatica a veder riconosciuto il suo ruolo di fuoriclasse riconosciuto, rispettato e celebrato. E’ molto orgoglioso di carattere, forse davvero troppo, Sarri giudica intoccabile Ronaldo e agisce di conseguenza sugli altri due: Dybala e Higuain. Che per altro insieme giocano splendidamente e mostrano un’intesa eccezionale.
Richiamato in panchina all’ Olimpico contro la Roma il numero 10 aveva mandato a quel paese Sarri, che queste ribellioni amministra con furbizia, sostanzialmente ignorandole. E lasciando che siano gli altri a parlare e tirare le conseguenze di certi comportamenti. Stavolta la sostituzione, a risultato ormai acquisito, è stata fatta per consentirgli di ricevere la standing ovation. Ma anche per dirgli: guarda che non è cambiato nulla, rispetta le scelte dell’allenatore. E comunque stavolta Sarri è andato prudentemente a stringergli la mano, per scaricare ogni eventuale tensione.
La Juve non sarà ancora un gioiello in fatto di gioco – ma su questo abbiamo detto – ha però una forte consapevolezza della sua dimensione. All’ iperattivismo dell’ Inter sul mercato la Juve risponde con una calma zen. E’ una dimostrazione di forza anche questa.
COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE OTTAVI QUARTI SEM FINALE SEM QUARTI OTTAVI NAPOLI 2 PERUGIA 0 NAPOLI LAZIO 21/1 12/2 4/3 13/5 Roma 12/2 4/3 TORINO MILAN 28/1 MILAN 3 SPAL 0 LAZIO 4 CREMONESE 0 TORINO 6 GENOA 4 dcr FIORENTINA 2 ATALANTA 1 INTER FIORENTINA 29/1 JUVE ROMA 22/1 PARMA 0 ROMA 2 INTER 4 CAGLIARI 1 JUVE 4 UDINESE 0 Juventus-Udinese 4-0 L'unica partita vera, forse, è stata Fiorentina-Atalanta: una gara di un certo spessore ed equilibrio in un panorama fortemente desolato. Atalanta al 50% per i postumi della partita di San Siro contro l' Inter, gara con qualche tensione e i viola in dieci per un rosso, e un dopo partita al veleno con Gasperini infuriato per i cori offensivi della curva viola. Cui ha risposto pubblicamente e maleducatamente con non meno crudezza. Partite d'allenamento sparse qua e là per l' Italia, con l'unico obbiettivo di portare le grandi squadre più in là possibile in Coppa
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Inter blitz a Londra per Eriksen e Giroud, Spinazzola resta in stand by
Ausilio in Inghilterra per accelerare con il danese: a 15 milioni si può trovare l’intesa. Marotta discute con Petrachi non convinto della formula dello scambio con Politano. Milan, Rodriguez al Fenerbahçe
Fiato sospeso nella sede nerazzurra. L’attesa per il blitz di Piero Ausilio a Londra e le complicazioni sorte attorno all’operazione Spinazzola, rendono frizzanti le ore dell’Inter.
I fatti: il direttore sportivo dei nerazzurri è volato in Inghilterra per accelerare la trattativa per il centrocampista in scadenza con il Tottenham, Christian Eriksen. Il 27enne danese ha già detto sì alla proposta del club di Suning che ha messo sul piatto un accordo fino al 2024 da 7,5 milioni di euro più bonus. Mercoledì Ausilio ha incontrato Martin Schoots, il procuratore del giocatore, a cui ha recapitato l’offerta da sottoporre al vaglio della società londinese che chiede 20 milioni. Si parte da una prima proposta di 10 ma c’è la disponibilità a salire fino a 15.
Parallelamente Ausilio discute con il Chelsea per Olivier Giroud: la trattativa sembra virtualmente conclusa sulla base di 5 milioni più 1 di bonus e il giocatore sarebbe pronto a volare in Italia nel weekend per le visite mediche. Problema: l’acquisto non si potrà concretizzare finché non si realizzerà l’uscita di Politano, che la Roma avrebbe voluto convocare per la gara di Coppa Italia con il Parma. L’ufficialità dell’arrivo in prestito con obbligo di riscatto dell’esterno tarda ad arrivare perché Spinazzola, coinvolto nello scambio, si sottoporrà a un supplemento di test atletici. In più Beppe Marotta, che ha discusso con il ds giallorosso Petrachi, non sarebbe convinto della formula del trasferimento.
Il Milan sfoltisce la rosa: Ricardo Rodriguez, trattato anche dal Psv, sembra orientato ad accettare la corte del Fenerbahçe che propone un ingaggio più elevato. Il Siviglia è interessato a Piatek, ma non intende investire più di 25 milioni, cifra che non soddisfa i rossoneri. In ogni caso il polacco preferisce aspettare l’ultima settimana di mercato prima di decidere se lasciare Milano.
La Fiorentina cede Pedro al Flamengo in prestito con obbligo di riscatto.
CorSera
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Roma in Coppa Italia per ripartire, Fonseca: ''A Parma intensità e voglia di vincere"
Al Tardini i giallorossi vogliono cancellare le sconfitte con Torino e Juve e staccare il biglietto per i quarti. Il tecnico: ''Dobbiamo guardare al futuro con ottimismo ed essere ambiziosi''. Dzeko squalificato, in attacco tocca a Kalinic
Non è iniziato al meglio il 2020 per la Roma. Per i giallorossi zero punti in due partite, entrambe casalinghe, contro Torino e Juventus. Il match di Coppa Italia giovedì a Parma, che chiude il programma degli ottavi, è dunque l'occasione perfetta per voltare pagina. Ne è sicuro Paulo Fonseca: "Dobbiamo guardare al futuro con ottimismo. La Coppa Italia è una competizione che giochiamo con grande ambizione, è una partita importantissima per noi".
Fonseca: "Gioca Kalinic"
"Non è una competizione facile - avverte a Roma Tv il l'allenatore portoghese - Dobbiamo giocare con una squadra fortissima fuori casa e se passiamo dovremo disputarne anche altre fuori. Però siamo ambiziosi e domani scenderemo in campo per vincere". Il Parma ha già steso i capitolini in campionato lo scorso novembre: "E' una squadra fortissima, soprattutto in contropiede, fisica e molto concreta - aggiunge Fonseca -. E' difficile giocare contro gli emiliani ma abbiamo preparato bene strategicamente la partita. Per batterli dobbiamo giocare con intensità e coraggio".
In attacco indisponibile per squalifica Dzeko, giocherà Kalinic. "L'altra soluzione era Zaniolo, che ha giocato da attaccante contro l'Inter, ma siccome Nicolò non c'è, la prima opzione diventa Kalinic. Si è allenato bene e ho fiducia in lui". Detto che anche Cristante, Kluivert e Santon sono pronti per giocare, è scontata la presenza sia di Florenzi che di Kolarov, entrambi squalificati in campionato.
Al Tardini i giallorossi vogliono cancellare le sconfitte con Torino e Juve e staccare il biglietto per i quarti. Il tecnico: ''Dobbiamo guardare al fu…
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Al primo tentativo.
Sarebbe bastato azzeccarli i giocatori al primo colpo, e magari pure gli allenatori. Dei due presi a 70 milioni solo un anno fa, uno è sparito (Paquetà) e l'altro è finito in panchina, dovendo essere soccorso da un tutore 38enne, perchè non ne strusciava più mezza.
Mica solo colpa sua: nessuno infatti s'è domandato se affidare la stagione ed i goal a dei giovanissimi sarebbe stato un bene o un rischio, visto che, dopo un exploit, può ben arrivare un calo.
Tutti questi ingredienti sono stati poi affidati a Giampaolo, uno con nel curriculum, come massimo risultato, un nono posto in A.
Boban e Maldini sono due che fanno e poi rinnegano quanto fatto, si smentiscono continuamente da soli, segno che navigano a vista, per tentativi, senza seguire una bussola od un progetto. Non è questione di soldi, è questione di chiarezza e di scelte azzeccate.
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Inter, nuovo test fisico per Spinazzola: i nerazzurri hanno provato a cambiare formula d'acquisto. La Roma è ferma sull'accordo trovato in precedenza: la situazione
Accordo definito tra club e giocatori, visite mediche effettuate e un’ufficialità che sembrava imminente. Bisognerà attendere ancora un po’ per definire completamente lo scambio tra Roma e Inter tra Politano e Spinazzola. La società nerazzurra infatti deciso di sottoporre l’esterno ad un ulteriore test di condizione che verrà effettuato nella mattinata di domani.
Test che ha un po' spiazzato la Roma, che pensava bastassero le visite mediche effettuate oggi. L'Inter inoltre ha provato a cambiare la formula: da prestito con obbligo a prestito con diritto. Trovando la ferma volontà della società giallorossa di rispettare l'accordo preso in precedenza. La speranza di tutte le parti è che domani all'ora di pranzo di possa definire il tutto.
(GDM)
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Inter, visite e dubbi: Spinazzola-Politano, ma solo prestiti. Ira Roma: salta tutto?
Già in estate c'era stata della tensione tra Roma e Inter nell'ambito della trattativa per Dzeko. Questa volta il nervosismo tra i due club si è generato per lo scambio Spinazzola-Politano che rischia addirittura di saltare. I due d.s. Petrachi e Ausilio avevano un accordo di massima per un'operazione a titolo definitivo intorno ai 27 milioni di euro, tanto che ieri Spinazzola ha raggiunto Milano e Politano è sbarcato nella Capitale, con tanto di foto con la sciarpa giallorossa e stanza dell'albergo prenotata a Parma con la speranza di poterlo convocare in extremis per la gara di Coppa Italia di questa sera. Poi un cambio di direzione dell'a.d. Marotta che ha provato a cambiare la formula dell'operazione proponendo alla Roma un doppio prestito con diritto di riscatto, decisione che ha fatto indispettire il club giallorosso.
Inoltre, dopo che Spinazzola ha sostenuto le visite mediche all'Humanitas e poi l'idoneità sportiva al Coni, l'Inter ha voluto che il terzino fosse sottoposto a ulteriori test di condizionamento da svolgere ad Appiano Gentile in presenza di Conte e del suo staff. Una procedura di normale routine la definiscono i nerazzurri, smentendo che ci siano problemi sulla formula della trattativa. Di contro a Roma vedono i test come un pretesto non solo per ritardare la chiusura, ma anche per ritornare all'attacco sul cambio della formula.
(Gasport)
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Politano: falsa partenza. Visite mediche, firma e poi Trigoria: ma l’Inter non chiude con Spinazzola
LEGGO (F. BALZANI) - Giacchetto di pelle, sorriso splendente e una gran voglia di vestire quella maglia che tifava sin da bambino. "E’ sempre stato il mio sogno, non ci ho pensato su un attimo", ha confidato. Matteo Politano è un nuovo giocatore della Roma anche se per l’ufficialità bisognerà attendere oggi causa Spinazzola. Per il terzino, contropartita secca nello scambio, l’Inter ha chiesto un supplemento di visite mediche ad Appiano Gentile. Evidentemente non convincono i troppi infortuni muscolare. Una piccola grana che non dovrebbe pregiudicare il buon esito dell’affare. Politano è sbarcato alle 9 a Fiumicinoe dopo tre ore di visite mediche a Villa Stuart (dove è passato a trovare Zaniolo prima della visita a sorpresa di De Rossi in serata per Nicolò) è corso a Trigoria per firmare il contratto da 2 milioni che lo legherà alla Roma fino al 2024. Poi relax? Nemmeno per sogno. Politano avrebbe raggiunto, infatti, i compagni a Parma dove domani la Roma si gioca l’accesso ai quarti di coppa Italia, ma a questo punto Fonseca dovrà rinunciare alla convocazione e aspettare l’esito delle visite a Spinazzola.
Da Trigoria a Selva Candida dove ha mosso i primi passi da calciatore passando per Montemario e Palmarola sono tanti i luoghi della sua Roma che Politano non vede l’ora di riabbracciare una volta per tutte. In tantissimi ieri lo hanno contattato e hanno trovato la voce emozionata dell’attaccante che ha sempre avuto come sogno del cassetto quello di segnare in un derby. L’occasione si presenterà a fine mese. Politano vestirà la maglia numero 25 e domenica a Genova dovrebbe scendere in campo dal primo minuto. La partenza di Spinazzola (salvo imprevisti) obbligherà Petrachi a trovare un’occasione anche per il reparto difensivo. La strada più facile porta al ritorno di Anocic dal Cibalia, ma Fonseca spera in qualcosa di meglio. Si attende per oggi una risposta definitiva di Ibanez dell’Atalanta. La scelta è: fare il titolare a Bologna o far parte della Roma. Ancora in ballo, infine, lo scambio Suso-Under col Milan.
Già in estate c'era stata della tensione tra Roma e Inter nell'ambito della trattativa per Dzeko . Questa volta il nervosismo tra i due club si è generato per lo scambio Spinazzola-Politano che rischia addirittura di saltare. I due d.s. Petrachi e Ausilio avevano un accordo di massima p...
LEGGO (F. BALZANI) - Giacchetto di pelle, sorriso splendente e una gran voglia di vestire quella maglia che tifava sin da bambino. " E’ sempre stato il mio sogno, non ci ho pensato su un attimo ", ha confidato. Matteo Politano è un nuovo giocatore della Roma anche se per l’ufficialità bisogner...
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Questa cosa degli ulteriori accertamenti fisici per Spinazzola fa ridere, come se non sapessero che dal punto di vista dell’integrità fisica sia una mezza ****.
Emre Can sarebbe stato interessante provare a trattarlo, viste le varie trattative sempre aperte con la Juventus
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